“Like Drops” è il primo videoclip estratto dall’ultimo album della band italo-francese PITH prodotto da Raffaele Abbate per la OrangeHomeRecords e distribuito da Believe Music Italia. Un brano che è un sistema di costruzione, de-costruzione e ricostruzione sonora. La struttura che si forma e si deforma, si conforma e riforma come i PITH amano fare e disfare nelle loro composizioni.
Guarda il video:
Il video di “Like Drops” è una sorta di ‘didascalia’ a cui si aggiungono alcuni elementi: la Francia e il gioco, il jouer francese che è sia giocare che suonare. Il puzzle, l'infanzia rimpianta, il vagare senza meta e senza metà. Il video è un fil rouge sul senso del perdere la propria identità per sopravvivere e quindi ricostruirsi con accresciuta consapevolezza e maggiore forza, da ‘bateau’ a ‘eau’.
PITH è un progetto nato nel 2019 dai musicisti Andrea Bazzicalupo (chitarra), Jean-Marc Baccarini (sassofoni), Michele Anelli (contrabbasso) e Lorenzo Capello (batteria & percussioni).
La band nell’album omonimo, tenta di congelare in un’immagine, in una miniatura sonora, il processo di distruzione e ricostruzione della forma musicale. Una sorta di primo piano filmico di un volto nel momento percettibile del suo mutare d’espressione. La sintesi tra parti composte ed improvvisazione scorre liberamente nei brani di PITH e, seguendo molteplici stati d’animo, racchiude l'espressione fissa e il suo cambiamento.
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“Birra Piccola”, il videoclip di Solfiti tra ironia e leggerezza
Dai Finisterre all’album solista “Facile O Felice”, il cantautore Stefano Marelli ha sete di musica e torna con un nuovo progetto: Solfiti. Ma qui la ‘chimica’ è puramente musicale e sul palco del Concorso Canoro di Arenzano nel 2021, Solfiti si impone nella categoria Autori con l’inedito “Birra Piccola”.
Il video:
Il brano, con la produzione esecutiva di ACM, Associazione Cultura e Musica di Arenzano - organizzatrice della kermesse ligure - è accompagnato da un videoclip per la regia di Jacopo Marelli e con la produzione artistica di Solfiti e Raffaele Abbate (OrangeHomeRecords).
Le chitarre e la linea di basso sono suonate da Stefano Marelli, i synth e il piano sono di Raffaele Abbate; alla batteria il giovane musicista David Chioggia.
“Birra Piccola” gioca con i luoghi comuni, sviscera ironia, è scanzonata e leggera, figlia sì di ricordi ma senza un velo di malinconia.
“Scrivere una canzone mi dà l'occasione per viaggiare nel tempo e nello spazio, incontrare gli altri me e le loro vite differenti. Un multiverso emotivo ed esperienziale. D'improvviso ho 18 anni, sono fresco di patente, ho tutta la vita davanti e un amore nuovo da passare a prendere sotto casa. Forse siamo nel ‘69, anche se non c'è una collocazione temporale riconoscibile. C’è solo voglia di rivivere quegli amori estivi. Passa del tempo: la relazione prosegue, cominciano le fatiche. Riusciremo a rilanciare? O sarà un'altra storia da archiviare?”, scrive Solfiti.
Le frasi fatte (e disfatte) incorniciano la canzone, sono il principio e la sua chiusura.
Chitarre di ascendenza dream pop, drumming nitido ed essenziale, synth anni ’80 sorreggono la struttura sonora di “Birra Piccola”, con la voce di Solfiti che raddoppia e talora si moltiplica nei cori. Le scelte timbriche e di arrangiamento vogliono evocare tepore, impalpabilità, ozio, lentezza e nostalgia. Una “comfort zone” al cui interno niente può ferirci davvero.
CREDITS VIDEO E SINGOLO
Regia, riprese e montaggio: Jacopo Marelli
Attori: Enrico Mantecca (il Buono), Stefano Marelli (il Brutto), Birra (la Birra), Juno (la Gatta), Barbara Vivaldi (Party Woman), Flora Marelli (Party Girl), Giordano Marelli (Party Boy, l'Astronauta)
Testo e Musica: Solfiti
Stefano Marelli: voce, chitarra acustica e elettrica, basso, synth
Raffaele Abbate: synth, piano
Dave Chioggia: batteria
Produzione Artistica: Solfiti, Raffaele Abbate
Registrato, mixato e prodotto da Raffaele Abbate presso OrangeHomeRecords, Leivi (GE)
“Birra Piccola” è prodotto esecutivamente da ACM
Dissacrare la musica? Lo fanno i PITH con il nuovo omonimo album
Dissacrare la musica? Sì può e ce lo insegnano i PITH con il nuovo omonimo album
PITH è un progetto nato nel 2019 dal musicista italo-francese Andrea Bazzicalupo (chitarra), da Jean-Marc Baccarini (sassofoni), Michele Anelli (contrabbasso) e da Lorenzo Capello (batteria & percussioni) che giocano con gli strumenti, improvvisano, si perdono, si ritrovano, in qualche modo 'sporcano' il sound di matrice jazzistica ma sempre in maniera pulita e quindi sì, PITH è un ossimoro.
Un ossimoro sonoro che sin dal primo brano, 'Folding Orange Episode', imprime quello che vuole da questo per certi versi complesso lavoro discografico. In 'Annissim' e 'Like Drops' la band fornisce l'illusione di aver trovato il fulcro della loro sonorità, la matrice... ma sul finale dell'album si indispettiscono, si fanno musicalmente oscuri, quasi nevrotici ma senza farlo mai pesare all'ascoltatore (come si nota in 'Quand bien même').
E' solo sul finale che i Pith trovano un senso al tutto, all'uno che si fa tutto: in 'Music for Rojava' dal sapore - inevitabilmente - mediorientale.
Ascolta PITH: spoti.fi/3IWH54q...
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