In questo studio si affronterà l’argomento, secondo le Sacre Scritture, dell’idolatria e del culto cattolico dei santi.
Iniziamo col riportare gli inerenti passi dell’A.T.:
Esodo 20:4-6: “Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti” (Deut. 5:8-10).
Isaia 2:8: “Il suo paese è pieno d’idoli; si prostra davanti all’opera delle sue mani, davanti a ciò che le sue dita hanno fatto”.
Isaia 2:11: “Lo sguardo altero dell’uomo sarà umiliato, e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il Signore solo sarà esaltato in quel giorno”.
Isaia 2:20-22: “In quel giorno, gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli gli idoli d’argento e d’oro che si erano fatti per adorarli; ed entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi per sottrarsi al terrore…Smettete di confidarvi nell’uomo, nelle cui narici non c’è che un soffio; infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?”.
Isaia 10:10-11: “Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli dove le immagini erano più numerose che a Gerusalemme e a Samaria, non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, fare anche a Gerusalemme e alle sue statue?”.
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