Discussione

Studio sulla sovrapposizione dei significati

Studio sulla sovrapposizione dei significati

Oggi come d'incanto siamo molto più coscienti di un tempo, anche se attraverso la psicologia stiamo dando significati, alle volte riscrivendo gli stessi, purtroppo, su termini già noti. In recenti studi si dimostra come per termini quali noia, paura, angoscia, assillo, tormento, affanno, panico, sia più facile generalizzare con ansia, stress o in alcuni casi proprio di vere sindromi, ma siamo sicuri che queste corrispondano all'esatta definizione da dare? Secondo questi studi, no, in quanto le persone tenderebbero a dare una connotazione più scientifica che tale, nel tentativo di estremizzare il concetto per renderlo il più reale e invadente possibile per descriverlo al meglio. Purtroppo però, la realtà dimostra che le sindromi psichiatriche, la schizofrenia e molto altro, non corrispondano a quanto loro stanno cercando di comunicare per essere presi sul serio, al contrario sono completamente diverse dalle stesse, perciò non si tratta neppure di mancanza di volontà degli interlocutori di credergli. Si tratta quindi del caso del nuovo analfabetismo funzionale, dove le emozioni tendono a essere sopraffatte dai significati pseudo o psicologici, proprio come lo stesso studio ci indica. In aggiunta si sono sviluppate nuove dicerie di nuove sindromi, del tutto prive di ogni fondamento, come quella che vorrebbe la necessità di esprimere parolacce perché si inspira aria inquinata. Questo e molto altro ci fa riflettere sulla necessità di porre un freno alla realtà psicologica che, nel migliore dei casi, riduce del 15% le conversazioni sensate, cancellando significati e producendo soltanto mera spazzatura intellettuale comprovata da prove che sia tale proprio come nel caso della sovrapposizione dei significati. A voi risulta?