Discussione

Bottarga: piatto povero o prelibatezza per ricchi?

Bottarga: piatto povero o prelibatezza per ricchi?

Siete mai andati in un ristorante e, quando avete ordinato un piatto di pasta a base di pesce o molluschi, vi è arrivato il piatto con piccole scaglie color arancione-rosso? O ancora avete notato una spolverata dello stesso colore come decorazione del vostro piatto? ​ Probabilmente siete stati testimoni, senza saperlo, di alcune tra le più gustose combinazioni culinarie offerte da un fantastico ingrediente protagonista proprio dell'isola sarda: la bottarga. Per questo motivo oggi daremo risposta a una domanda che spesso ci viene fatta? ​ Cos'è la bottarga? Facciamo un salto nel passato per scoprire l'evoluzione di queste "uova" dal peculiare sapore. Si, esatto... Si tratta proprio di uova, ma ci arriveremo tra poco. ​ Forse non molti sanno che, come spesso accade in questi casi, originariamente la bottarga era considerata una pietanza povera, usata dai pescatori per alimentarsi durante le lunghe traversate in mare. Fu importata dai Fenici intorno al 1000 a.C. Proprio cosí: stiamo parlando di un prodotto con oltre 3000 anni di storia alle spalle. Ma la sua avventura non finisce qui: furono gli Arabi che la diffusero per tutto il Mediterraneo con il nome di "butarih", con il quale acquistò sempre più fama e prestigio, diventando nei secoli un ingrediente pregiato in tutta Italia. In Sardegna, più precisamente nella cittadina di Cabras, si specializzarono nella sua produzione, fino al punto che, nel periodo medievale, divenne consuetudine offrirla ai regnanti come leccornia per i banchetti celebrativi (il nome in dialetto sardo "butàriga" è un chiaro riferimento alle origini arabe). ​ È evidente que queste tradizioni non si sono affatto perse, ma anzi, hanno continuato nei secoli fino all'età moderna. Negli ultimi settant'anni, infatti, questo prodotto ha acquistato un valore commerciale e gastronomico tale da conquistarsi di diritto l'appellativo di "caviale del Mediterraneo" o anche "oro della Sardegna". Ma cos'è la bottarga alla fine? E quanti tipi diversi ne esistono? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sul tema... Come abbiamo anticipato, si tratta di uova di pesce, che passano prima per un processo di salatura e pressatura; successivamente vengolo lasciate essicare per circa 3-4 mesi (come sempre la qualità si fa attendere...) Esistono principalmente quattro tipi di bottarga in base alla specie di pesce delle uova: - bottarga di muggine: sicuramente la versione più conosciuta, ottenuta dai pesci femmina del cefalo e caratterizzata da un color ambra vivo e un sapore salato che tende al fruttato; - bottarga di tonno: più economica, dal colore più scuro e il sapore più intenso; - bottarga di molva: versione più catalana e spagnola, dotata di un colore arancione più forte che lascia invece spazio a un profumo più delicato; - bottarga di pesce spada: la più leggera e chiara tra le varianti citate; A prescindere dal tipo di uova utilizzate nel processo, la bottarga si presenta quasi sempre nella sua versione intera, con la forma tipica di un salame dalla forma più squadrata, anche se ormai è possibile trovarla anche in polvere già pronta per condimenti rapidi. Noi di Gioia Sarda, preferiamo la bottarga come accompagnamento per piatti semplici o a base di pesce, in quanto il suo sapore deciso e salato diventa spesso protagonista. Volete degli esempi più concreti: non c'è problema! Potete utilizzarla come antipasto, tagliato a fettine sottili e condito con dei pomodorini, un filo d'olio e alcune gocce di limone; come primo, crediamo che sarebbe ottima nella sua versione grattuggiata sopra degli spaghetti alle cozze e una sventagliata di prezzemolo.