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Arzano - Blitz in Comune, trama la politica. Sotto torchio funzionari del comune.

Arzano - Blitz in Comune, trama la politica. Sotto torchio funzionari del comune.

Arzano - Blitz in Comune, trama la politica. Sotto torchio funzionari del comune. I militari dell’Arma, avrebbero acquisiti diversi faldoni di documenti dall'Ufficio tecnico e quello Suap dell’Ente su delega della Procura della Repubblica. Il blitz è scattato nei giorni scorsi, ma al comune hanno tenuto la notizia riservata anche perché si tratterebbe di due pratiche edilizie motivo degli scioglimenti per mafia del 2015 e 2019 e coinvolte in recentissime inchieste giudiziarie che vedono già indagati e imputati diversi tecnici e dirigenti comunali. Gli investigatori sono saliti direttamente al secondo piano del Comune, dove si trova l'Ufficio tecnico e quello Suap. Qui, si sarebbero trattenuti per almeno un paio di ore, chiedendo ai dipendenti in servizio alcuni documenti e, dopo essersi accertati che si trattasse di quelli per i quali era scattata l’attività di indagine, hanno effettuato l’acquisizione di alcuni faldoni relativamente a due mega capannoni in via Sette Re e Corso D’Amato. Sulla vicenda, per il momento, vige il massimo riserbo, la materia è molto delicata. Bocche cucite anche sul municipio, dove la tensione si taglia a fette, stante la certificata assenza da parte del comune delle memorie difensive nell’udienza di ottobre prossimo dinanzi al Consiglio di Stato proprio in merito al ricorso presentato da uno dei gruppi imprenditoriali coinvolti nelle inchieste. L'atmosfera è incandescente da giorni e a seguito dell’acquisizione dei documenti si continua a registrare molta preoccupazione negli ambienti tecnici e politici del Comune. I riflettori sono puntati sull'ufficio tecnico, guidato dall'architetto Gianfranco Marino e quello Suap gestito dall’ing. Pasqualina Rega dove si sarebbero susseguiti diversi gli interrogatori. Secondo alcune voci di corridoio ( ovviamente sarà la Procura ad accertarne la veridicità) potrebbe non essere passata inosservata l’assenza di provvedimenti consequenziali degli uffici preposti a seguito di una serie di falsi documenti, dichiarazioni mendaci, assenza di calcoli al genio civile, lottizzazioni, abbattimento di plinti e abusi edilizi già certificati nelle relazioni tecniche stilate dai precedenti Funzionari Mario Oscurato e Valerio Esposito. Vicende che potrebbero legare alcuni politici locali a “promesse” di campagna elettorale anche ai tavoli regionali. Ancor più sintomatico, e la cosa sarebbe già arrivata all'attenzione del Procuratore, che a nessun consigliere comunale di opposizione o cittadino è stato consentito accedere agli atti criminis con il diniego del dirigente Marino e Rega. Anzi, addirittura qualche funzionario - in possesso delle verificazione del consulente nominato dal tribunale e tenute ben celate -, avrebbe già sentenziato la soccombenza del comune dinanzi i giudici amministrativi venendo meno però, alla richiesta dell’avvocato difensore dell’ente di preparare una propria CTP ( consulenza di parte) a difesa. La presenza degli militari ha tuttavia fatto tremare i polsi a tutti, pseudo democristiani e non. Riflettori puntati oltre che sulla gestione del Suap anche sull’assessorato all'ambiente e sull'ufficio condoni edilizi. Ovviamente alcuni esponenti politici avrebbero fatto quadrato per chiudere a compartimento stagno i vari uffici del comune onde evitare fughe di notizie compromettenti. Tanto che al comune sarebbe stato vietato persino l’ingresso agli amministratori presso gli uffici e messo sotto “tutela” il protocollo generale. Carmine Longhi