Discussione

la purezza rituale con gli antichi.

la purezza rituale con gli antichi.

Gli antichi non avevano il nostro concetto morale di peccato o di colpa , per cui il concetto delle impurità era un concetto rituale ed era impuro tutto ciò che riguardava la nascita , la morte , le uccisioni ; non ci si poteva presentare davanti agli Dei , soprattutto alle loro immagini , non si poteva frequentare e praticare il culto se non dello stato di purezza rituale . Cosi anche le assemblee politiche ad Atene cominciavano con cerimonie di purificazione e di lustrazione. Per la purificazione si usava specialmente l’acqua di mare oppure il sangue di un porco, anche le parole dovevano essere pure e se venivano pronunciate parole volgari o francesismi , bisognava subito che là si purificasse anche con un semplice sputo . Tra le cerimonie più importanti ve n’era una che veniva celebrata tutti gli anni ad Atene , con questa si purificava tutta la città e i cittadini ed aveva la virtù di cancellare le colpe commesse degli abitanti , contro il culto non si poteva mai essere sicuri di non cadere sotto la collera, il rancore di qualche Dio, bisognava quindi fare una cerimonia è un sacrificio espiatorio , nel giorno stabilito dal più alto magistrato , il popolo era convocato per mezzo di un araldo, tutti si riunivano in quel giorno fuori le mura e il magistrato nel più assoluto silenzio faceva tre volte il giro dell’assemblea spingendo davanti a sé tre vittime un montone un maiale ed un Toro dopo il terzo giorno il magistrato pronunziava una formula di preghiera e immolava le vittime affinché con questo rito si lavasse ogni macchia ,negligenza del culto alla cerimonia però non poteva assistere nessun straniero , mentre invece è necessario che tutti i cittadini fossero presenti per questo ad ogni ripetizione annuale del sacrificio espiatorio e purificatore si faceva precedere un censimento generale dei cittadini la religione entrava dappertutto e non c’era un solo atto della vita pubblica in cui non si facessero intervenire gli Dei la sala della bulé (βουλή) il Senato ateniese continuava sopra un altare cpn un focolare , è all’inizio di ogni istituto si compiva un atto religioso da parte di ciascun partecipante che avvicinatosi all’altare pronunziava una preghiera anche, nell’esercito si seguivano i riti sacri , ai cittadini e i soldati portavano con sé le statue delle loro divinità quando l’esercito greco si schierava battaglia e le interiore delle vittime sgozzate non davano segni favorevoli si ripeteva il sacrificio , per nuove vittime così avvenne anche a platea negli indugi del sacrificio , la cavalleria nemica si era avvicinata lasciando frecce e uccidendo un bel numero di soldati fermi in attesa che gli indovini segnalassero che le vittime dessero segni favorevoli sotto il dominio della religione era posto ogni cosa l’anima il corpo la vita privata, quella pubblica, i banchetti, le feste, le assemblee, i tribunali e combattimenti , tuttavia questa religione non era un’impostura e neppure una commedia si può dire che lo stato antico era asservito alla religione , non in quanto questo obbedisce a una classe sacerdotale ma piuttosto in quanto si conformava a una regola religiosa e rigorosa .