Discussione

Psicologia della telecvisione

Psicologia della telecvisione

In questo post riportiamo uno stralcio delle lezione di un professore delle scuole medie di Cinecittà est ai suoi alunni. Il racconto della lezione ci è pervenuto da un ragazzo del quartiere socialmente impegnato e psicologicamente sofferente. Anno 2022, lezione di un professore pensante ad una classe di ragazzi delle scuole medie. Il professore entra in classe ed esordisce: Buongiorno ragazzi la lezione di oggi verte sull’argomento RAI, radiotelevisione italiana. L’argomento cerchiamo di organizzarlo in una specie di “bugiardino” tipo i foglietti che si trovano nelle confezioni dei farmaci. A cosa serve la TV. La televisione in primo luogo serve per creare posti di lavoro per chi poi sa essere riconoscente, serve anche per aggiustare la realtà. come alcune organizzazioni che aggiustavano processi. Serve ancora per promuovere e pubblicizzare i libri degli amici e degli amici degli amici che a loro volta su altre reti ricambieranno certamente il favore ricevuto. Qui potremmo elencare una serie di nomi e di fatti, ma preferiamo lasciar perdere. Cari ragazzi, uomini del futuro, Qualcuno di voi ha domande da fare sull’argomento ? “ Alza la mano Pietro Mille - la parola a Pietro. - Professore vorrei farle notare che la lezione ha trattato un’argomento che può interessare quelli della vostra generazione, noi ragazzi non vediamo la TV, noi seguiamo i social interattivi. ”.Alza la mano Alessia Garbatella - la parola ad Alessia. - Caro professore ho trovato la sua lezione molto illuminante, ma vorrei far notare che anche la televisione trasmette alcune importanti conoscenze e buoni coinvolgimenti culturali. Trovo che durante gli spazi pubblicitari per mette di conoscere delle clips molto belle , le pubblicità della RAI a mio avviso sono veramente delle opere d’arte, certo bisogna saperle leggere senza farsi influenzare. Chiede la parola Giulio Nocera, prego Giulio può darci il suo contributo. Quando ero piccolo i miei genitori lavoravano tutto il giorno ed io sono stato cresciuto da mia nonna, per questo motivo sono particolarmente attaccato a lei, se non ci fosse la TV, io non potrei mai uscire perché non sopporterei l’idea di lasciarla sola, grazie alla TV sta sempre in compagnia, non vede i programmi, ma è sempre accesa, il vocio che sente la fa sentire in compagnia, e questo mi permette di avere anche una mia vita personale. Ascoltiamo il contributo di Alfredo Brunello e chiudiamo la lezione di oggi. Volevo far notare che la televisione aiuta ad evitare anche tante separazioni familiare. Mia madre si appaga vedendo un Posto al Sole, Don Matteo e i Soliti Ignoti, e cosi evita di rompere continuamente “le scatole” a mio padre che può coltivare i suoi interessi senza doversi separare da mia madre. Marcello Veneziani a proposito della televisione dice: “La nostra TV è diventata un corso di peggioramento della specie