Discussione

FOTOVOLTAICO

Negli ultimi tempi si sta rivelando redditizio sotto vari punti di vista vendere o affittare terreni per l’installazione di impianti fotovoltaici generalmente a terra ma non solo. Si possono offrire terreni agricoli, ma anche coperture e capannoni industriali, aree dismesse per creare pannelli solari installati a terra. La rendita annuale per ettaro è notevole. Ci si può liberare cosi delle vecchie coperture industriali. Certamente bisogna valutare le caratteristiche del terreno, avere le autorizzazioni necessarie, conoscere la tipologia del contratto di affitto o vendita e la relativa tassazione, sapere come avviene lo smaltimento degli impianti fotovoltaici. In alternativa alla coltivazione si può investire in energie rinnovabili. Le spese necessarie sono a carico della azienda che deve essere seria, con esperienze nazionali e internazionali. Ci sono molti investitori in questo campo che hanno fatto progetti un po' in tutte le regioni di Italia e che si sono occupati di costruzione e gestione e finanziamento del progetto nel rispetto delle regole di legge. Lo sviluppo di progetti si è avuto pure in Germania e Francia. Il terreno deve essere pianeggiante, esposto al sole, vicino a una stazione elettrica di alta e media tensione, non dotato di vincoli paesaggistici, urbanistici, ambientali, archeologici, di un minimo di otto ettari, si può arrivare a venti ettari o più. . Non ci devono essere vicino delle discariche. Sono accettate le vicinanze di fiumi, laghi, strade, autostrade, ferrovie, mare ecc. Esperti valuteranno gratuitamente la morfologia del terreno. Si accettano anche ex cave, ex discariche che in questo modo vengono riqualificate. La consulenza è gratuita. Si possono accorpare terreni vicini di diversi proprietari. Il preventivo e l’iter di valutazione iniziale è rapido. Il primo passo è la selezione del sito, sono escluse aree protette e archeologiche. Poi si passa al contratto preliminare con l’acconto, poi subentra la fase autorizzativa diretta a regioni, province e ministeri. L’iter burocratico è obbligatorio, è di competenza della PA, e può durare un anno o più con eventuali richieste di integrazione. Alla fine si ha il contratto definitivo dal notaio con relativa liquidazione. L’affitto è annuale. Lo sfruttamento della energia solare porta alla realizzazione di due tipi di impianti uno meccanico e l’altro statico con supporto fisso. L’energia prodotta viene venduta a una azienda o sul mercato libero. La manutenzione sia ordinaria che straordinaria, le eventuali sostituzioni sono a carico della azienda, ma il proprietario del terreno può partecipare dietro compenso. Il contratto dura trenta anni con una proroga di cinque. Si possono usare pure bacini idrici, e aree inquinate per evitare lo spreco di suolo. Il terreno deve essere però sempre ampio e possibilmente di pianura. In alcuni casi ci sono stati degli iter semplificati con la richiesta di autorizzazione unica al comune specie per terreni inutilizzati. La rendita garantita è fissa.