Discussione

Arzano – Devastazione del territorio: nuove colate di cemento industriale a ridosso di case e scuole.

Arzano – Devastazione del territorio: nuove colate di cemento industriale a ridosso di case e scuole.

Arzano – Devastazione del territorio: nuove colate di cemento industriale a ridosso di case e scuole. Dietro al colpo di spugna grossi gruppi imprenditoriali attenzionati dalle Procure che avrebbero già avviato le bonifiche e acquistato i suoli. Speranza flebile, quella di vedere esaudito l’accorato appello all’assessore al ramo Francesco Taglialatela e all'amministrazione Aruta visto che la maggioranza annovera al proprio interno due assessori legati uno agli industriali della zona per vocazione familiare e professionale, e un altro che proprio a causa dell’edilizia finito sotto inchiesta e successivamente assolto per la vicenda Puff Village. La notizia bomba, terribile per i veri ambientalisti e per le migliaia di persone alle prese con lutti e sofferenze a seguito di patologie tumorali che ad Arzano sembrano essere aumentate negli ultimi anni in maniera esponenziale, assume contorni di rilevante natura amministrativa -giudiziaria. E anche se non ci sono studi o analisi in tal senso, appare evidente di come alcune realtà produttive (diverse inglobate addirittura nel tessuto urbano), siano nocive per la salute pubblica visto che utilizzano solventi, collanti e coloranti. E a nulla vale evidenziare che l’offerta di lavoro sia prevalente sulla salvaguardia della salute pubblica. Ma torniamo ai fatti. E’ stato modificato, di fatto, con apposita delibera nr. 0021 del 2019 a firma del Presidente dell’ASI Giuseppe Romano ( per gli amici detto Giosi) e del segretario, l’Ing. Salvatore Puca previa maggioranza dei presenti, l’assetto urbanistico del territorio a ridosso dei comuni di Arzano, Casoria e Frattamaggiore nella fascia ricompresa tra viale delle Industrie e la zona PIP di Frattamaggiore . La notizia (saltata fuori per puro caso e passata nel silenzio assoluto dei politicanti), scarica responsabilità dirette sulla politica più affaccendata a mantenere rendite di posizioni e velleità personali. L’ASI ( Area Sviluppo Industriale) con proprio atto deliberativo e grazie ad un apolitica miope, ha di fatto trasformato la fascia di rispetto a vocazione agricola che funge da cuscinetto tra le industrie e il centro urbano, in area edificabile snaturando di fatto il redigendo PUC comunale e il PRT ASI. Tutto ciò - a differenza dei comuni viciniori partecipanti alla seduta -, senza che il comune di Arzano ne approvasse la variante o eccepisse un minimo e flebile disappunto. Giallo nel giallo, i presunti rapporti intercorrenti tra imprenditori, geometri , ex amministratori comunali con rappresentanti dell’ASI e la mancata esibizione ai commissari prefettizi dell’atto. Ma mentre appare sempre più un dato di fatto l’assenza di condivisione con l’intero civico consesso del redigendo Piano Urbano Comunale che potrebbe riservare ulteriori “sorprese” non solo con la nascita su alcun i suoli del Parco Bio, ma di importanti riconversioni e trasformazioni di realtà industriali in appartamenti. Come il "tentativo" di sanatoria di un autolavaggio da parte del neo dirigente comunale, Gianfranco Marino. Maretti Gennaro