Discussione

Creatività, passione e ossessione. La bellezza dell'irrazionalità e del talento.

Creatività, passione e ossessione. La bellezza dell'irrazionalità e del talento.

“Se ti senti triste, crea qualcosa!” alcuni di voi la vedranno unicamente come frase motivazionale, una delle tante del web. Se scomponiamo questa frase ci renderemo conto che è sia teoria che pratica. Sul piano teorico c’è la spinta motivazionale per credere e apprezzare noi stessi, su quello pratico avremmo un risultato palpabile in quanto è l’espressione del nostro pensiero. Lo scrittore, ad esempio, fa un lavoro interiore su sé stesso tramite la scrittura che ne è il risultato pratico. La creatività espressa, scoprire le proprie passioni e talenti dovrebbero essere materie didattiche per poter permettere lo sviluppo della personalità con una certa coscienza sin dai primi anni di età. Raggiungere la nostra consapevolezza personale è la chiave di accesso per una vita con il respiro lento e rilassato. Il prendere contatto con sé stessi, l’iniziare ad accettarsi ed il conseguente iniziare ad amarsi è l’interruttore che può permettere di sentirci più liberi. L’esprimere la nostra creatività, quindi, è decisamente un interruttore da trovare e premere. Nella maggior parte dei casi quando l’essere umano si rende conto di saper fare qualcosa secondo i propri talenti e personalità ne fa una passione e mi stavo chiedendo se...può diventare a sua volta un’ossessione? Quando un’ossessione è sana? Alzarsi prima che sorga l’alba, fare tardi la sera con i brainstorming di idee, sentirsi scarichi a fine giornata ma carichi quando si pensa a quell’attività che per noi è passione, voler dedicare quasi tutto il nostro tempo a questi nuovi pensieri che prendono forma quando ci applichiamo con le mani, con il corpo. Quando siamo in questo stato si può raggiungere quello che in psicologia chiamano “stare nel flusso”, lo stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa in un’attività. Nel flusso le emozioni sono incanalate ed in armonia con l’attività a cui ci si sta dedicando. Raggiungere e rimanere in questo stato può essere molto complesso perché la prima regola è “lasciarsi andare, fidarsi di sé stessi”. È quindi una conseguenza dello sviluppo della creatività. Riconosciamo che è un’ossessione sana dal fatto che ci carica, ci motiva ed è un’attività positiva; al contrario se ci opprimesse o ci spegnesse in qualche modo riconosceremo che non ci fa bene. Permettiamoci di sentirci vivi creando qualcosa.