Discussione

L’influencer Federico Rutali abbandona il web per dedicarsi alla politica?

L’influencer Federico Rutali abbandona il web per dedicarsi alla politica?

Da vittima dei bulli a candidato in politica contro questo fenomeno: “Cercherò di lenire loro le ferite, nel modo più indolore possibile” Dai social alla politica: un grande salto per Federico Rutali. Ma cosa ha spinto l’influencer bolognese a scendere in campo tra le file di Forza Italia? Ha fatto rumore per avere lanciato alcune provocazioni in tv e sui social, ma il percorso formativo di Federico Rutali va ben oltre i riflettori. Diplomatosi al Liceo scientifico con ottimi voti, decide di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza, nella quale si sta per laureare con una tesi proprio sui pro e contro del mondo digitale. La decisione di scendere in politica vicino al Centrodestra lascia sicuramente tutti sconvolti: ‘’Cicciolina fondò il Partito dell’Amore, io allora voglio portare in politica la figura dell’influencer, una professione da sempre sottovalutata e derisa. Nessuno capisce che noi influencer possiamo risolvere alcuni problemi sociali’’. Rutali poi continua: ‘’Nessuno si preoccupa dell’odio online che colpisce ogni giorno non solo le persone che come me lavorano sui social ma anche tantissimi giovani ragazzi, è importante intervenire’’. Federico Rutali si è da sempre distinto per l’attenzione rivolta alle tematiche sociali, come omofobia, body shaming, cyberbullismo e la violenza online in generale: “La mia volontà di mobilitare nel partito di Centrodestra si è consolidata dopo le diverse battaglia che la deputata Federica Zanella ha portato avanti su tematiche relative all’odio online”. L'influencer tiene molto a questo tema e già alcuni mesi fa si era detto lui stesso vittima di questo pericoloso fenomeno, chiedendo leggi più severe per chi insulta o minaccia via social. Lo stesso Rutali rivela: “A causa proprio del cyberbullismo ho sofferto di attacchi di panico, un lontano ricordo anche se ancora oggi ho momenti di sconforto e ricaduta, ma soprattutto ho dovuto cambiare alcune mie abitudini. Mi ricordo ancora la paura che si leggeva negli occhi dei miei genitori quando leggevano le minacce di morte che ci arrivavano, infatti i “leoni da tastiera” sfogavano la loro ira anche contro mio padre e mia madre. È davvero straziante per un figlio vedere un genitore che ha paura anche di andare a lavoro o fare la spesa”. Federico Rutali continua dicendo: “Gli insulti che vengono rivolti a me sono irrilevanti, non sto portando avanti questa battaglia per difendere me, ma uso la mia voce, che in questo momento è molto forte, per dare voce a chi non ne ha. E soffre”. Le idee politiche di Rutali sono volte non solo a salvaguardare chi si trova colpito dal revenge porno o catfishing, per esempio, ma anche e soprattutto i giovani: “Ho tantissime idee legate anche al mondo scolastico, infatti vorrei che venisse introdotta nelle scuole un'ora alla settimana di educazione digitale: un ragazzo su quattro tra 11 e 17 anni è stato vittima di cyberbullismo. Il bullo c'è sempre stato ma negli ultimi anni si riscontra maggiore rabbia, aggressività e mancanza di empatia, in particolare sul web, dove i ragazzi si sentono ancora più forti pensando che la rete garantisca loro l'anonimato”. Federico Rutali è pronto a cambiare in meglio la società ma sa perfettamente che riceverà tantissime critiche: “Sono il primo influencer a candidarmi per le elezioni nella lista degli ''azzurri'' e questa scelta lascerà sicuramente sbalordite tutte quelle persone che ancora nel 2021 hanno dei pregiudizi verso gli influencer. Ma questo non mi interessa. Ho deciso di scendere in campo per aiutare nel concreto le persone in difficoltà”. L’influencer bolognese lascerà quindi il web per dedicarsi alla politica e portare avanti le sue battaglie. Non ci resta che aspettare e vedere se, almeno lui, sarà capace di portare qualche miglioramento ad un sistemo politico molto deludente.