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BALLATA DEL MIO NATALE

BALLATA DEL  MIO NATALE

BALLATA DEL MIO NATALE Queste sere di natale si susseguono nel mio animo leste e funeste corrono con me tra la gente si fanno piccine in questi miei versi Riflessi di una luce che riscalda l’animo mio afflitto Sono andato a piedi lungo l’autostrada Ho visto un uomo ridere della sua morte Ho visto un vecchio saltare un fosso Il natale mi apparso all’intrasatte in quella grigia selva Tra palazzi foschi ,rigidi nel gelo L’ espressione di una rivolta crescere in una nuova rinascenza Era forse la mano di Dio Ero un ragazzo quando giocavo a pallone Quando ero giovane giocavo con la mia ragazza a mosca cieca Poi ogni cosa e divenuta un dilemma Le luci del natale mi hanno messo su un presepe solitario Ad aspettare ogni cosa avvenisse Cercando me stesso Ripercorrendo le strade fredde dell’esperienza Le strade dei dimenticati Di chi canta per amore ed odio Per essere capito da qualcuno Ci volle un gran coraggio E questo natale mi sembra una festa di gran ricconi Fatta per gente ricca con tanti capricci Questa festa e una seduzione mentale Una passeggiata tra vicoli dimenticati dove fioriscono alberi di frutto Questo Natale è un bacio al veleno Una storia già narrata Questo Natale è già amore E una folle corsa con una calzamaglia addosso chiamato sesso Un richiamo un certo fare per frasi senza senso Un chiaro monito per gli ultimi Per gli incompresi i disoccupati Per quelli richiusi dentro un manicomio Purtroppo la storia si ripete ed il signore ,grasso d’aspetto ha chiesto di cambiare cognome Ha chiesto di essere rivalutato Tutto e cosi relativo Come la verità delle azioni Come la diversità che cresce in noi stessi Scrivere mi fa stare in maniche di camicia Ed è morto questo canto in mezzo ad un orto di prelibatezze E una amena bellezza Avrei potuto voluto essere famoso Ma sono rimasto alla finestra a guardare che tutto accadesse La strada continua ad essere illuminata Noi Passiamo con il nostro camper Con le ali dietro la schiena Con i morti del novanta Una lunga scia di morti Mesti come un colpo di cannone La colpa mi condanna La strada e bagnata di sangue innocente Ed il mare bagna i scogli ed i secoli passati Bagna i sogni dei vagabondi addormentati dentro cartoni di regalo Nascosti sotto l’ala del vento Nelle parole incomprese Nello scendere e nel salire dall’autobus Dentro questa storia immatura La neve cade E gela il cervello Il velo della pioggia Bagna i poveri infermi Siamo stati rapinati di tanti sentimenti Siamo stari portati al commissariato A parlare della nostra vita Siamo stati gettati dentro una cella umida Con un manganello ho parlato per tutta la notte Per tutto questo, mi hanno fatto santo Dopo sono stato in osteria a bere con gli amici E le luci del natale erano tante quante le stelle del cielo Erano belli gli occhi della mia donna Verdi et profondi La sua pelle era uno strato di sottile piacere Era certo di cadere nelle braccia del peccato C’era una volta una signora aveva tre figlie… C’era una volta questo natale bigotto e borghese C’era una donna d’amare in attesa dietro ogni porta Un dono dentro ogni pacco Una illusione Portata da Lisbona Da Parigi Dentro questa gabbia di matti E salta chi non ha colpa Chi non parte Chi non pedala Dentro un vecchio ricordo Ci ho ritrovato tutto il mio mondo Bello natale , bello l’albero di natale Bella la signora, bella la befana Bello babbo natale Io ballo, il ballo delle acciughe giù al porto Dentro un motoscafo trasporto sigarette di contrabbando Ballo con la mia vita fuorilegge Ballo con il mio divenire Al suono delle mie rime sinistre Sotto le luci di natale, sotto l’albero della giustizia Fuori il negozio della zia Fuori il municipio dei principi Il signore sembra non gradire regali Sembra intenzionato a cambiare questo ballo Fatto avanti grida Questo fatto è senza scusanti C’è illuminazione nella logica natalizia La zia filava la lana vicino al focolare Ed io sono stanco di suonare la chitarra Da solo per strada con il mio cane Dentro i locali. Bui e fumosi Sono stato convocato dal sindaco in persona Sono stato preso in fragrante Sono stato preso con le mani nel sacco Sono non sono il canto di questo natale Ed ho pianto tanto che nessuno mi ha soccorso Ed un angelo mi ha preso in braccio E sono andato in fondo a questa storia natalizia In fondo a questa strada perduta A piedi senza una speranza Senza nessuna certezza Senza amore un uomo può mai vivere Senza di te mi sono chiesto Dove posso arrivare Ho visitato tante chiese Ho visto tante città Ho sognato di essere un altro Ho visto un signore di nome Gesù Ho regalato il mio ombrello ad un vecchio E a piedi mi sono recato fino alla grotta di Betlemme Ora la mia vita ha preso una strana piega Uno strano canto mi ha portato oltre questa oscurità di fondo Sono salito senza biglietto sull’autobus delle sette Era Pieno di operai stanchi Pieni di vecchi cronici assassini Pieno di checche Pieno di zecche Pieno di stronzi senza prezzo Mi sono chiesto se era tutto lecito Se questo inverno fosse nato ieri , nero Se questo natale poteva consolare la mia anima Il mio delirio, la mia lirica La mia voglia di sognare Di essere di non essere poeta Canticchiando una filastrocca di natale Un giorno felice Un giorno che cambia colore con una voglia di abbracciarti Di dirti ti amo Di andare e venire Di saltare all’indietro Di sedere davanti a questo mare di luci Davanti a questo prato di canzoni Di fuochi d’artificio Di fiori artificiali Attraverso sogni e avventure Ne ho passate tante Sotto al braccio del mio angelo benedetto Sotto le volte del cielo Sotto i portici di palazzo schifanoia Sotto i portici di Bologna la neve ti sputa in faccia Imbianca gli abiti dei studenti Espande l’universo che adoriamo Il senso della storia illustre che ci ha reso celebri Mi sento come Charlie Chaplin La strada continua a scorrere a portarmi lontano da te Lontano da cio che credevo Da questo piccolo dio nudo Da questa storia di natale criminale E sono in tanti a credere che qualcosa prima o poi cambierà Accadrà l’impossibile Tutto potrà accadere Le città si sveglieranno dalle pandemie Dalla loro morte economia Ed il gigante dei pensieri felici attraverserà la valle dei desideri Con un sacco di parole stanche Porterà sopra le spalle uno sacco di notizie Porterà tanti giocattoli Porterà questo amore al supermercato Porterà questa donna all’ospedale Porterà tutti verso un oscuro presagio Verso una morale che lega l’etica all’economia E la storia sarà per sempre madre Sara una bara senza un cadavere Sara una vedova in abito da sera seduta a guadare le stelle Ci sarà una grande festa Sarà il natale per tutti i poverelli Per vecchi ed infermi Sara natale per il vecchio prete sull’altare di cristallo Sotto la croce di marzapane Sotto una doccia di dolci Ci saranno tanti teneri canti Tante rate da pagare ancora Tutto sarà deducibili dalle imposte Sara una bella fregatura, una apocalisse Avrei fatto meglio a non esserci Avrei voluto fare la mia parte e uscirne salvo Per questo, natale mi son ripromesso, vado a pranzo da mia madre.