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1922-2022: nel centenario della nascita di Raimondo Vianello

1922-2022: nel centenario della nascita di Raimondo Vianello

Il prossimo 3 giugno sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “1922-2022: nel centenario della nascita di Raimondo Vianello”. Considerato una delle colonne portanti del varietà italiano, Raimondo Vianello, nato il 7 maggio 1922, è stato uno dei personaggi più amati del piccolo schermo. Attore, conduttore e sceneggiatore, ha saputo spaziare dalla televisione al cinema al teatro, creando sodalizi artistici di successo, come quello con la moglie Sandra Mondaini, durato oltre mezzo secolo.Gli inizi televisivi nella trasmissione «Un due tre», in coppia con Ugo Tognazzi, in onda dal 1954 al 1959, sul Programma Nazionale: un varietà di satira che inciampò nella censura quando uno sketch prese di mira l’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi per un incidente accaduto alla Scala di Milano. Così Vianello e Tognazzi furono esclusi dalla Rai per diversi anni. Nel 1958 una svolta, non solo artistica, nella carriera di Vianello: l’incontro con la soubrette Sandra Mondaini quando entrambi recitavano in teatro nello spettacolo «Sayonara Butterfly». Nel mondo del cinema lo ricordiamo, tra gli altri in “Totò diabolicus”, di Steno (1962); “La cambiale”, di Camillo Mastrocinque (1959); “Café chantant”, di Camillo Mastrocinque (1957); “Il nemico di mia moglie”, di Gianni Puccini (1959); “Noi due soli”, di Marino Girolami (1952).Nel 1958 una svolta, non solo artistica, nella carriera di Vianello: l’incontro con la soubrette Sandra Mondaini quando entrambi recitavano in teatro nello spettacolo «Sayonara Butterfly». Nel mondo del cinema lo ricordiamo, tra gli altri in “Totò diabolicus”, di Steno (1962); “La cambiale”, di Camillo Mastrocinque (1959); “Café chantant”, di Camillo Mastrocinque (1957); “Il nemico di mia moglie”, di Gianni Puccini (1959); “Noi due soli”, di Marino Girolami (1952).Nella televisione italiana, pubblica e privata, hanno rappresentato una forza unica: coppia nella vita e sullo schermo, facevano un tutt’uno e regalavano momenti indimenticabili ai telespettatori. Difficile scegliere tra i numerosi programmi di successo: da «Tante scuse» (Programma Nazionale, 1974) a «Di nuovo tante scuse» (Programma Nazionale, 1975-’76), da «Noi…no!» (Rete 1, 1977-’78) - prima trasmissione a colori della coppia con la sigla «Ma quant’è forte Tarzàn» - a «Stasera niente di nuovo» (Rete 1, 1981). Il successivo approdo sulle reti Fininvest con «Attenti a noi due» (Canale 5, 1982 e 1983) per giungere nel 2004, su Canale 5, a «Sandra e Raimondo Supershow». È stato conduttore anche di «Pressing» (Italia 1, dal 1991 al 1999). Ma il grande successo di Raimondo, sempre in coppia con Sandra (morta il 21 settembre 2010), è «Casa Vianello», trasmessa su Canale 5, e poi da Rete 4, dal 1988 al 2007: con loro la tata Giorgia Trasselli. Successivamente in «Cascina Vianello» (Canale 5, 1996), «I misteri di Cascina Vianello» (Canale 5, 1997-’98) e «Crociera Vianello» (Canale 5, 2008). Ricordiamo, infine, che Raimondo Vianello ha condotto il Festival di Sanremo, su Raiuno, nel 1998 ed è stato, insieme all’inseparabile moglie Sandra, presidente di giuria a Miss Italia nel 2002, alla finale di Salsomaggiore.Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme dei Social Network presenti nella rete, a far data dal 3 giugno.