Discussione

“Bad Days” è l’atteso ritorno di Rng2040, un collage sensoriale per rinascere da se stessi

“Bad Days” è l’atteso ritorno di Rng2040, un collage sensoriale per rinascere da se stessi

A pochi mesi di distanza da “Sirene”, release che ne ha evidenziato sensibilità autorale ed intensità interpretativa, il rapper e musicista genovese Rng2040, al secolo Stefano Negrino, torna nei digital store con “Bad Days” (ZeroDieci), il suo nuovo singolo che ne esalta eclettismo e carisma, riconfermandolo come una delle più promettenti leve della scena nazionale. Un mosaico di pensieri ed emozioni tradotti in barre, un mix di sensazioni contrastanti e al contempo simultanee, posate su liriche incisive e vibranti, che giungono con assoluta immediatezza ad orecchie e cuore sin dal primo ascolto. Rabbia, amore, frustrazione e desiderio di rivalsa si susseguono in scatti intimisti che solo attraverso riflessioni trasposte in metrica fluiscono e si liberano da un cuore diviso a metà, costantemente frammentato tra disillusione e voglia di cambiamento, di rinascita. Un dondolio, quello dell’esistenza, che l’artista esprime egregiamente - «è una vita che oscillo tra il bene che deve morire» - in un nero su bianco che sgorga dall’anima per incanalarsi tra le increspature di una quotidianità che veste e cinge troppo rigidamente i protagonisti assenti e assopiti di una società che ingabbia - «la metro è piena di zombie» -, facendo riflettere sui grovigli interiori dei nostri giovani, soprattutto dopo un lungo periodo di restrizioni e privazioni dal tessuto sociale, imprescindibile per l’essere umano e in particolar modo nella fase di crescita, nel passaggio all’età adulta, ponendo l’accento, anche grazie ad un tappeto sonoro attualissimo dalle sfumature malinconiche – reso possibile grazie all’abilità tecnica di Snt. Mameli -, sulle condizioni di reclusione emotiva a cui molto spesso ci auto sottoponiamo; etichette imposte prima di tutto da noi stessi, che Rng2040 ci invita ad abbandonare, tornando ad avere pieno controllo, per quanto possibile, sulle redini del nostro cammino - «mi levo da dosso la sigla di schiavo» -. «”Bad Days” – dichiara - è un collage di percezioni diverse: rabbia, voglia di cambiamento, timori, delusioni. Questo brano è nato nel mio home studio in uno dei tanti giorni in cui io e il mio produttore ci vedevamo dopo la scuola per creare nuovi progetti. Lui ha messo su il beat ed io ho subito iniziato a cantarci sopra, senza pensare troppo a cosa raccontare. Ho scelto questo titolo perché il pezzo è stato concepito in una giornata nuvolosa, in perfetto accordo con il mio sentire di quel momento». Una lettera a sé stessi per analizzarsi e comprendersi, una dichiarazione che si apre mesta e accorata assumendo, via via, sempre più le sembianze di un’inclinazione all’evoluzione personale - «Mi chiedo se il sogno è poi così lontano, la tocco o la sfioro creazione di Adamo» - , passando da una dimensione gelida e a tratti asettica, alla speranza di un capovolgimento che sappia riaccendere i battiti ai propri desideri - «ho fatto del cielo una tunica» - scardinando insicurezze e paure, per gettare le basi della realizzazione individuale. Accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto da Simone Carbotti e girato a Genova, nel quartiere di Sestri Ponente, “Bad Days” aggiunge un nuovo tassello all’identità artistica di Rng2040, che mediante una cifra stilistica trasversale ma fortemente riconoscibile ed una penna graffiante e di presa immediata, si sta facendo sempre più apprezzare e riconoscere come una delle proposte più autentiche e originali del nuovo rap-game italiano.