Discussione

PROFESSIONALITA'

Ognuno vorrebbe avere un buon rapporto con i negozianti di fiducia, quelli che ci accolgono quasi ogni giorno. Vorremo trovare anche al supermercato un clima caldo e accogliente, sincero e aperto, invece anche in questi posti troviamo commessi arroganti che nemmeno dicono buongiorno, commesse altezzose e fanatiche che ci snobbano. Ci sono negozi che hanno insegne alettanti, nomi altisonanti inventati per attirare dove il personale è scostante e scorbutico. Ci sono negozi di scarpe dove le commesse sono sgraziate e ignoranti, rispondono male e guardano dall’alto in basso gente anziana e disabile alla faccia del rispetto e della solidarietà umana. Ogni volta nella nostra macelleria di fiducia vorremo trovare complicità, serenità e troviamo indifferenza, siamo quasi ignorati. Certe volte notiamo insofferenza nei nostri confronti e ci sentiamo gelare il sangue. Molti commessi davanti a noi usano un linguaggio scurrile, esplicito poco professionale. Siamo trattati come estranei, con riluttante freddezza. Molti negozianti non ci guardano in faccia e poi ci ingannano con i prezzi e la merce. Molti commessi ci prendono gusto a maltrattare le persone specie anziane e lente. Alcune commesse nei negozi di abbigliamento deridono le donne di mezza età in carne. Restiamo impressionati dalla meschinità di certi comportamenti. I giovani pure badano ancora alle distinzioni e differenze sociali per cui le persone ricche sono trattate con più riguardo. Sovente a comportarsi in modo assurdo sono anche gli operatori sanitari. Molti anziani tremano quando devono recarsi in certi studi medici perché sanno a cosa vanno incontro. Ci sono delle donne podologhe che si danno le arie, si vantano di essere belle, laureate, fisicamente perfette, ancheggiano nello studio come su una passerella di moda, e poi si intromettono nella vita privata delle persone trovandoci pure da ridire. Raccontano delle loro vacanze deridendo chi non è potuto andare in vacanza o è andato in un luogo vicino poco apprezzato. Raccontano di viaggi fantastici in terre lontane, vantandosi e guardando con ironia il paziente che invece ha fatto ferie più normali. Alcune podologhe esasperano i clienti con domande dirette e insidiose e con vanterie. Vogliono farsi ammirare e invidiare. Ogni volta trovano il sistema per umiliare donne di mezza età o anziane. Fanno richieste e domande inopportune. Si vantano creando rabbia e disagio. Non rispettano il loro ruolo. I loro atteggiamenti sono interpretati come fuori luogo. Escono dal seminato, sconfinano paurosamente nel ridicolo. In fondo a loro cosa interessa dove va in vacanza un cliente o dove abita? Alla fine la gente si stanca e preferisce cambiare podologo, magari si scelgono un uomo, un ragazzo che non si preoccupa della vita privata degli altri e fa semplicemente il proprio mestiere mostrando vera professionalità.