Negli ultimi tempi notiamo un mutamento sociale che si può osservare in silenzio. I padri sono molto più affettuosi e disponibili con le figlie femmine. I padri hanno acquisito nel loro dna l’importanza di un rapporto concreto e umano con le figlie, non solo teorico. I padri moderni hanno la dote di amare le loro figlie. In passato la questione era diversa. La famiglia aveva bisogno di un erede per lasciare o terreni, il patrimonio, il lavoro, di un erede maschio che trasmettesse ai discendenti il cognome della casata. La nascita di una femmina era una disgrazia, per la loro nascita spesso non si facevano confetti e festeggiamenti, in attesa della nascita di un maschio. Questa visione portava a fare molti figli, per questo c’erano famiglie che magari avevano sette figlie femmine. I padri si disperavano perché non avevano un maschio, magari lo adottavano, o adottavano il figlio di un parente prossimo. I padri stanchi di tante figlie femmine erano scostanti, scorbutici, villani, si prendevano gioco delle figlie, le maltrattavano, le ostacolavano nel loro cammino. Molti padri del passato consideravano le figlie delle idiote, delle oche senza personalità. Le donne davano origine solo a danni. Pesano sul bilancio familiare per via della dote e a loro non si potevano affidare dei beni di famiglia. Le ragazze in balia della morale dominante non potevano uscire, fare delle esperienze, viaggiare, persino studiare. A loro erano precluse molte strade. I ragazzi potevano fare quello che volevano, nessuno li teneva a bada, per loro c’erano scuole, precettori. Di solito le donne anche se portate negli studi più dei fratelli non studiavano. Loro potevano solo cucire, ricamare. Si continuava ostinatamente a far studiare figli ingrati e oziosi. Le ragazze agli occhi di padri severi erano moralmente imperfette. Nelle questioni morali i padri erano rigidi. I padri estirpavano dal cuore delle figlie ogni traccia di romanticismo. Nessuna ragazza era esperta in fatto di sesso, che era un tabù. Le ragazze di buona famiglia dovevano stare chiuse in casa, non leggere libri particolari, non viaggiare. A loro non si insegnava molto. Le ragazze dovevano essere cortesi, sorridenti e accettare di maritarsi presto. I padri del passato infierivano sulle figlie, le accusavano di mancanza di carattere solo per questo astio, ossia per il fatto che non erano maschi, una grave colpa agli occhi di un padre esigente. La mentalità antica penalizzava le donne, le ragazze.
Ora si scoprono invece rapporti fra padri e figlie freschi e vitali che fanno gridare al miracolo. I padri sono più dolci, più affettuosi, anzi alcuni soggetti desiderano proprio avere una bambina come figlia.
Anche il nostro tempo ha i suoi pregi.
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