Discussione

SIGNIFICATO

Ci sono persone che si danno grandi arie perché si ritengono gli unici artefici del proprio destino. Sono persone continuamente concentrate su se stesse, che guardano perplessi o torvo coloro che procedono sulla retta via. Si convincono di essere senza macchia, importanti, niente di loro andrà perduto. Vivono nell’ebbrezza, nella esaltazione di se stessi. Gli altri sono sciocchi, poco importanti. In questa epoca dissoluta i superbi sono all’ordine del giorno. Sono convinti di dare loro impulso alla vita. Vivono nell’incanto di essere perfetti. A loro tutto è possibile, guardano con viso annoiato i successi degli altri. Con vanità disprezzano gli altri, aumentano il divario con gli altri. Intanto non colmano le loro lacune. Con il tempo il destino li punisce, punisce la loro malvagità. In verità nell’universo tutto ha un significato, niente accade, torna per caso. Si costruisce la vita a ritmo del destino che plasma, influenza, impressiona, schiaccia, blocca, muta, sconvolge. Non servono le abitudini vengono piegate dal destino. Sant’Agostino stesso nato libertino non aveva certo nostalgia della santità. Eppure dopo un lungo e stenuante cammino è divenuto santo, ha risalito la china. Era scritto nelle stelle in modo stranamente forte. Non serve indispettirsi, lottare, avere fretta, soffermarsi, andare adagio. Il destino virile attende tutti al varco e sconvolge i nostri piani, scomoda i nostri principi con calma ma in modo deciso. Il destino ci segue pigramente, ci tiene d’occhio, costruisce le nostre trappole. Raramente abbiamo la meglio sul destino. Lui ci riprende sempre, ci sorprende, si ritrova. Davanti a noi si spalanca l’abisso. Conserviamo nella memoria tracce del suo intervento massiccio, limpido che ci fa tremare. Dopo gli effetti devastanti del destino tentiamo di riprendere le redini della vita, di riprendere a sognare con slancio. Le trame del destino sono complicate, complesse, producono strani effetti. Il destino non guarda in faccia a nessuno. Solo i sensitivi hanno per istinto dei presentimenti sul suo cammino futuro. Attualmente secondo moderne filosofie di vita il nome, l’animo di una persona con il destino sono un unico concetto. Nel senso che quello che abbiamo dentro innato prima o poi imprime un moto, un impronta alla nostra vita, esce allo scoperto e si fa avvolgere dal destino, diventa la nostra vocazione, il nostro destino, che può venire fuori anche per un caso fortuito ma esisteva in nuce, in origine. Così i superbi hanno dentro la loro superbia che viene fuori , distruttiva. Il destino opera la dove trova il terreno fertile. Un pittore tira fuori la sua arte che diventa il suo destino, perché in fono la cercato involontariamente, la voluto nel profondo dell’anima a sua insaputa.