Discussione

APPROFONDIRE

Siamo abituati a vivere, a muoverci nella totale superficialità. Non scaviamo per capire, non approfondiamo per comprendere. Ci bastano le apparenze, le immagini che percepiamo e poi traiamo subito conclusioni, spesso affrettate, alcune volte sbagliate. Le nostre considerazioni non sono corrette, non sono precise, sono frutto di riflessioni momentanee, istintive. Le nostre valutazioni sono approssimative ma noi le teniamo in gran conto. Ci costruiamo storie, film sugli altri, sulla loro vita che non corrisponde al vero. Se vediamo un collega costantemente triste ipotizziamo maliziosi che si stia separando dalla moglie e magari ha seri problemi di salute o ha avuto un lutto in famiglia. I nostri commenti sono limitati legati alle nostre impressioni. Non troviamo il coraggio di approfondire. Se vediamo una zia con le scarpe molto basse magari la deridiamo senza sapere che lei è costretta a portarle perché ha avuto una distorsione alla caviglia. Se vediamo una persona pallida non i forma stabiliamo da soli che ha problemi di cuore e sentimentali. Se vediamo una persona vestita con completi eleganti la deridiamo perché non veste sportivo, senza sapere magari che è costretta per via dell’ambiente di lavoro che la costringe a indossare abiti classici impeccabili. Abbiamo l’abitudine di ridere alle spalle degli altri, di ridicolizzare e sminuire il prossimo, senza capire le sue esigenze, senza chiedere spiegazioni, delucidazioni. Ci impicciamo della vita degli altri solo per metterla al bando. Di una questione di un caso non vediamo tutti i lati, la nostra visione si limita a un lato, a un angolo, non abbracciamo il complesso, non andiamo al nocciolo, non capiamo l’essenza di certi fatti, di certi episodi. Pratichiamo scorciatoie, semplifichiamo e scegliamo la versione che ci fa più comodo. Spesso ingrandiamo fatti insignificanti, mettiamo sotto la lente episodi ridicoli. Non accogliamo le ragioni degli altri. Se vediamo un ragazzino avventurarsi nel parco di notte pensiamo subito a male. Se vediamo il nostro vicino in macchina con una donna che non è sua moglie pensiamo subito a male. Siamo maliziosi, perfidi mai comprensivi. Impazziamo di entusiasmo quando qualche volta xi rendiamo conto di avere fatto centro. I nostri confini di giudizio sono ristretti. Non allarghiamo le esperienze. Guardiamo le cose dalla nostra prospettiva e diamo una impronta agli eventi a modo nostro. Gli altri non sono fratelli, sono persone da cogliere sul fatto. I nostri commenti sono duri come l’acciaio. Gli altri non ci fanno tenerezza. Non esaminiamo di un affare più ipotesi. Per noi una cosa o è bianca o è nera, non si sono colori intermedi, sfumature, dimensioni diverse. Ogni frase la soppesiamo simbolo di qualche altra cosa. Non approfondiamo imitando gli altri. Spesso non ci accorgiamo della sofferenza degli altri, mentre un cane si rende subito conto del dolore della gente e del proprio padrone rivelando in certi contesti maggiore sensibilità. Gli animali sono più intuitivi. Dovremo maturare, essere meno frettolosi, elaborare una diversa filosofia di vita. Niente spesso è come sembra.