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Nuovo incontro su Renato Rascel

Nuovo incontro su Renato Rascel

Il prossimo 9 dicembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la nuova conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, avente come titolo “Nel ricordo di Renato Rascel”. Il tema sarà analizzato dal vice presidente del sodalio organizzatore Antonino Megali.Renato nacque a Torino il 27 aprile 1912 durante una tappa della tournée della compagnia d'arte in cui lavorano suo padre Cesare Ranucci, cantante di operetta, e sua madre Paola Massa, ballerina classica. Riceve il battesimo nella basilica di San Pietro in Vaticano secondo il desiderio del padre, romano da ben sette generazioni, e alla Città eterna la sua vita resterà sempre legata.Affidato dai genitori a una zia a causa del loro lavoro che li costringeva a continui spostamenti, Renato cresce a Roma, nell'antico rione di Borgo, insieme alla sorella Giuseppina (scomparsa a soli diciassette anni). Frequenta la Scuola Pontificia Pio IX, gestita dai Fratelli di Nostra Signora della Misericordia, i quali, oltre a impartire l'insegnamento scolastico, organizzavano corsi di canto, musica e recitazione. Già durante la partecipazione a queste attività Renato mostra i segni del suo precoce talento, al punto di essere ammesso a far parte, all'età di dieci anni, del Coro delle Voci Bianche della Cappella Sistina, allora diretto dal Maestro don Lorenzo Perosi. Sempre in questo periodo si esibisce per la prima volta in pubblico, come batterista di un complesso jazz di dilettanti scritturato dal Circolo della Stampa.Poco tempo dopo esordisce in teatro a fianco del padre, divenuto direttore della filodrammatica "Fortitudo", nel dramma popolare Più che monelli, dove interpreta la parte di un ragazzino che muore a causa di un sasso tiratogli da un compagno di giochi.Consapevole del fatto che la carriera artistica non è tra le più facili e remunerative, il padre cerca di avviare Renato a lavori più sicuri e redditizi. Per qualche tempo il ragazzo lavora come apprendista calderaio, muratore e garzone di barbiere, ma il richiamo dell'arte è troppo forte per lui. Renato ha solo tredici anni quando viene scritturato in pianta stabile come musicista dal proprietario del locale "La Bomboniera"; in seguito suonerà alla "Sala Bruscolotti", noto ritrovo della Capitale. A quindici anni entra a far parte del complesso musicale "Arcobaleno". L'impresario teatrale napoletano Luigi Vitolo, notata la sua esuberanza, lo spinge a improvvisare negli intervalli dell'orchestra numeri di danza e di arte varia che riscuotono ilarità e successo dal pubblico. Nella sua lunghissima carriera ha spaziato dall'avanspettacolo alla rivista, dalla commedia musicale, all'intrattenimento televisivo e radiofonico. Nel 1957 Rascel acquisisce notorietà internazionale con la sua canzone Arrivederci Roma, che spinge un produttore cinematografico di Hollywood a proporgli di girare un film al fianco del tenore Mario Lanza. Nasce così The Seven Hills of Rome, girato in esterni a Roma e in interni negli stabilimenti della Titanus, dove Rascel non sfigura al fianco del grande tenore americano e di Marisa Allasio. Il film verrà distribuito in Italia con il titolo Arrivederci Roma.Parteciperà in qualità di relatore Antonino Megali (vice presidente del sodalizio culturale organizzatore). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 9 dicembre.