Spesso ci troviamo bene in un negozio per la gentilezza del personale, per la genuinità dei prodotti e la loro freschezza, per la posizione ideale magari vicino alla nostra abitazione, per le vetrine sempre pulite e scintillanti . Ci sembra necessario per ragioni di tempo non allontanarsi troppo dalla nostra casa. Ci affezioniamo alla padrona della pizzicheria di mezza età gentile e sorridente, al farmacista che ci consiglia per il meglio, al calzolaio che ci ripara i sandali, alla commessa che ci indica l’abito più adatto a noi per una cerimonia, alla profumeria che ci vende saponi e profumi di moda. Ogni giorno ci affrettiamo rapidamente verso i nostri negozi di riferimento senza badare a nulla. Siamo fiduciosi perché siamo clienti fissi e ci aspettiamo un trattamento di riguardo. Spesso si crea un rapporto perfetto di fiducia reciproca di scambio di favori di affetto. I negozianti vengono a sapere particolari inediti della nostra vita, partecipano della nostra gioia e del nostro dolore, conoscono i nostri umori, i nostri momenti negativi. Lentamente dopo molti anni si crea un rapporto esclusivo, privilegiato, fatto di tenerezza, confidenza, rispetto. Con il nostro negoziante di fiducia possiamo parlare di tutto, anche di argomenti di attualità pertinenti oltre che del nostro privato. Non ci sono pretese da ambo le parti, solo stima reciproca. Certi contatti ci sembrano magnifici. Siamo disposti a fare la fila pur di essere serviti dal nostro macellaio di fiducia.
Non sempre però giova essere cliente fisso. Alcuni negozianti si adagiano su questa situazione e ben presto se ne approfittano. I macellai ci danno carne più scadente tanto sanno che torniamo, la parrucchiera fa passare avanti una sua amica, il farmacista ride di certi prodotti che acquistiamo o ci prende in giro davanti a tutti perché compriamo troppe creme solari. Alcuni commercianti si mostrano molti gentili verso i nuovi arrivati e a noi ci trattano come fossimo veramente invisibili. Ci cancellano tanto sanno che torniamo velocemente da loro senza batter ciglio. Spesso non serve protestare, il negoziante scuote il capo e ci ignora. Bisogna allora armarsi di pazienza o andare in un nuovo emporio dove essendo nuovi verremo trattati con maggiore attenzione. In alcuni casi conviene distaccarsi totalmente anche mentalmente dal negozio di fiducia che abbiamo sempre difeso e approvato. Spesso abbiamo dato l’indirizzo anche ad amici e parenti, procurando altri clienti.
In alcuni casi conviene non essere client fisso e congedarsi al momento opportuno.
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