Il prossimo 12maggio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la presentazione del saggio storico del giornalista indipendente senese Michele Taddei, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, “Steppa bianca – memoria di Albino cavallo da guerra”.Questo è un libro che parla di guerra che narra le vicende che si svolsero nelle steppe della Russia durante le operazioni belliche del 1943 nelle steppe della Russia, nel 1943 che sancirono la perdita di circa 85mila soldati italiani, privi di equipaggiamento invernale, che morirono per il freddo, la fame, le ferite, o furono rinchiusi nei gulag sovietici. Queste alcune delle cifre che sono state analizzate dal prof. Roberto Pizzi, gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria. L’8^ Armata Italiana in Russia, nota con l’acronimo di ARMIR, fu l’unità del Regio Esercito italiano impegnata durante la Seconda Guerra Mondiale sul fronte sovietico del fiume Don dal luglio 1942 al febbraio 1943. Subentrò al più modesto Corpo di Spedizione Italiano in Russia, con l’acronimo di CSIR, entrato in azione per la prima volta sul fronte orientale nell’agosto del 1941. Agli ordini del Generale Giovanni Messe, il Corpo di Spedizione Italiano venne istituito nell’estate del 1941 e successivamente venne inviato in Russia per partecipare all’offensiva tedesca (Operazione Barbarossa) scattata il 22 giugno dello stesso anno. Male equipaggiata sotto tutti gli aspetti, dalle armi alle divise, dalle scarpe al rancio, l'ARMIR fu travolta dall'offensiva sovietica del dicembre 1942, perdendo nella ritirata metà degli effettivi. Su 230.000 uomini, di cui 7.000 ufficiali, le perdite furono di 84.300 unità tra caduti e dispersi; 30.000 furono i casi di congelamento. Con la distruzione dell'ARMIR e il rimpatrio in Italia nella primavera 1943 dei pochi superstiti, ebbe fine la partecipazione italiana alla campagna sul fronte orientale. Alcuni reparti, tra volontari e non, rimasero sul fronte russo operando sotto il comando tedesco.Queste alcune delle cifre che sono state analizzate dal prof. Roberto Pizzi, gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 12 maggio.
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