Discussione

SCONCEZZE

Negli ultimi tempi sembra apparentemente che le donne abbiamo guadagnato terreno rispetto al passato. In alcuni casi è solo uno specchietto per le allodole. Le donne devono lavorare sodo in casa e fuori, mentre in passato svolgevano solo il ruolo di casalinghe. Al lavoro sono meno pagate rispetto agli uomini e le statistiche parlano chiaro. Ci sono poi dei comportamenti inaccettabile, ampiamente criticabili. Alcuni comportamenti fanno indignare. Le donne hanno imparato nel tempo ad accettare le critiche, ad essere morbide. Negli ultimi tempi i fatti hanno preso una piega inaspettata. Si sono aggiunti comportamenti scorretti da parte degli uomini, dei datori di lavoro. Le donne sono molestate con agio negli ambienti di lavoro senza rispetto e si replica pure nelle scuole dove ragazzine sono molestate dai coetanei nei bagni della scuola nella ricreazione. Queste molestie aumentano la insicurezza delle donne. I fatti di cronaca ci sono tristemente noti. Ci sono donne picchiate per gelosia, rabbia, invidia, fastidio. Ogni giorno le donne subiscono scippi, insulti, sopportano seccature. Ogni donna ha un ricordo spiacevole da menzionare. Gli uomini non prestano attenzione alle donne considerate il più delle volte troppo sciocche, sono femmine e quindi si agisce di conseguenza. Non c’è rispetto neppure per le madri. La vita delle donne ha un sapore a volte amaro. Le donne che destano curiosità e interesse marginale sono quelle belle ma provocanti, una bella non provocante fa meno effetto, passa inosservata. Le donne che esibiscono il corpo come una merce senza romanticismo sono le più stimate. Ci sono uomini che si battono per loro con i rivali. Negli ultimi tempi si sente sempre più fra i ragazzi la parola pappata per indicare di essere stati a letto con una ragazza. La ragazza è stata pappata, mangiata come si mangia una mela, un frutto. La donna è un oggetto sessuale, consumato, assaporato, digerito, scartato, fatto fuori, fatto a pezzi come una pesca, una banana. Si usa questa parola curiosa con disprezzo, con arroganza, con alterigia. Da troppo tempo si sentono questa parole turpi, irriguardose, offensive. Ogni occasione è buona per vantarsi di aver mangiato il frutto proibito. Alcuni hanno riso pure della illibatezza della ragazza. Una dissacrazione che ha il suo compimento ogni giorno, il suo culmine in tentativi di stupro pure sui treni, davanti alla gente, ai passanti. Questi ragazzi che si pappano le donne forse non hanno madri e sorelle, se le avessero non si esprimerebbero con questi termini. Sono aridi, ruvidi e non sanno amare veramente anche se pronunciano la parola ti amo. Per loro l’amore è solo conquista, possesso rabbioso e selvaggio, corteggiamento volgare e eccessivo. Se dicono di amare è solo una pietosa bugia, non ama chi considera l’altro solo un corpo da sfruttare. Nessuno rimprovera questi ragazzi quando parlano a vanvera, nessuno li guarda in cagnesco quando dicono queste frasi in pubblico facilmente udibili. Nessuno interviene. Non destano neppure curiosità. L’unica consolazione è che anche per questi ragazzi arriverà il momento della resa dei conti.