Il timo, termine che sta per thymus vulgaris, è una pianta dal nome greco della famiglia delle lamiaceaee. Il nome greco significa coraggio e le fu imposto da un botanico greco in riferimento al suo aroma e profumo intenso balsamico usato nei sacrifici come incenso. E’ una pianta legnosa originaria dl mediterraneo sua erbacea che arbustiva che può arrivare a 50 cm. Si trova anche in Asia, Anatolia, Caucaso, nord Africa. In Italia si trova in molte regioni ed è conosciuta con nomi diversi dialettali. Si trova sia al mare che in montagna, ma preferisce il mare. Si può trovare pure sulle Alpi. Cresce anche spontanea su rocce, zone aride, e rocciose. Ama i terreni calcarei. Nella alpi si trovano tute e dieci le specie che sono molto simili fra loro. Ci sono sette sottofamiglie. Era nota anticamente, la pianta era usata dagli egiziani per le imbalsamazioni.
La pianta che contiene timolo e fenolo, ha un fusto ramificato, chioma cespugliosa, foglie punteggiate piccole che vanno dal grigio verde all’argento, sono più chiare sotto e ricche di peluria, le radici sono legnose, i fiori piccoli tubolari dal rosso al violetto che si raggruppano in spighe, ha quattro stami e calice vellutato . Fiorisce a giugno e settembre. Il frutto è ovoidale. L’aroma è intenso, il sapore amaro. Il timo viene coltivato in Portogallo, Spagna, Grecia , stati Uniti. Ama zone soleggiate non fredde e umide. In inverno nei climi rigidi va protetta. Di solito dura quattro anni. Si semina in primavera e i semi sono piccoli. Il trapianto si fa in autunno. Le piante coltivate devono essere messe in fila distanziate. Non vuole particolari concimazioni. Può essere intaccata e compromessa da larve, insetti dannosi, piante infestanti. Viene poi falciata e può essere essiccata e distillata.
Si usa per la stitichezza, la digestione, per stimolare l’appetito, per lo stomaco e l’intestino, per ferite e piaghe, per asma, tosse, raffreddore. Si usa in farmacia, cosmetica, per fare ricette, liquori, profumi, olii essenziali, in erboristeria. Si fanno anche dei disinfettanti, specie per le vie urinarie, si fanno infusi, decotti, tisane per la sua funzione espettorante. In cucina si usa per il miele e come erba aromatica. I cucina si usa per carni, pesce, verdure, liquori, aceto, pizza. Si usano pure le specie ibride.
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