Discussione

BRUTTINI

Spesso ci capita di incontrare in vari luoghi, in vacanza, nel palazzo, al lavoro, uomini particolarmente insignificanti, esteticamente brutti, con vistosi inestetismi. Alcuni sono anche scorbutici, irriguardosi. Sono uomini che reputiamo invisibili e pensiamo che se scomparissero nessuno se ne accorgerebbe. Non ricevono attenzioni, non riescono ad estorcere neppure un sorriso. Il nostro giudizio è frettoloso, lapidario date le circostanze. La categoria dei bruttini viene archiviata in fretta nella nostra testa. Con il tempo scopriamo di essere stati in effetti troppo veloci, troppo precipitosi. I bruttini non solo sono bravi, meno egocentrici, ma riscuotono successo fra il pubblico femminile. Le donne li adorano, sono gelose di loro, li controllano per paure di essere tradite, apprezzano tutte le sfaccettature del loro carattere, li stimano, li proteggono, li difendono. Nella vita, nella letteratura troviamo dei brutti storici che sono diventati incalliti libertini sempre pronti a conquistare le donne a disturbare le ragazzine. Alcuni mostrano un fascino innato per cui le donne li adorano come fossero Adoni. Riescono a conquistare il cuore e il cervello delle donne. Hanno la capacità di mostrarsi teneri e affettuosi. Le donne hanno il potere di esaltarli, portarli in gloria. Loro assaporano le vittorie, il loro sguardo diventa altero, di sfida. Alcuni riescono a conquistare donne bellissime e intoccabili. Toccano il cuore, violano l’anima con il loro spirito e senso di humor. Alcuni bruttini riescono pure a sfruttare le donne, a succhiare le loro energie e i loro soldi. Alcuni passano indisturbati da una donna all’altra, riescono pure a tradire la loro compagna bellissima. Per ironia della sorte mietono più vittime dei belli che spesso deridono. I bruttini fanno breccia perché sviluppano altre doti come la pazienza, la calma, la tenerezza, il coraggio, l’onestà. Alla fine con aria mortificata dobbiamo ricrederci, correre ai ripari, mutare il nostro giudizio grossolano mosso solo da pregiudizi. La colpa è sempre dei canoni estetici che ci impongono di usare solo certi metri di giudizio e non altri.