Discussione

SENSAZIONI

Molte persone nella vita provano uno stato d’animo particolare, una specie di soggezione, di senso di inadeguatezza, di subordinazione psicologica verso altre persone. La soggezione è un misto di timore reverenziale, rispetto, imbarazzo, disagio. Questa sensazione si prova verso particolari categorie di persone come politici, persone di potere, persone in divisa, medici, docenti, dottori, dirigenti, datori di lavoro, suoceri, personaggi famosi, donne eleganti e bellissime, figure autorevoli, cardinali, persone ricche, e spesso anche il partener e la persona amata e desiderata, anche figure carismatiche come sacerdoti, missionari, ingegneri, giudici. Di solito sono le persone sicure, spavalde, colte, famose che ci mettono in crisi. Non si sentiamo all’altezza, ci sentiamo inferiori fisicamente, culturalmente, emotivamente. Le persone che ci impressionano ci portano a subire il loro fascino. Siamo volubili, influenzabili. Spesso anche la bellezza ci mette in soggezione come gente dello spettacolo e anche la natura può intimorirci. Allora diventiamo umili, invisibili, sudiamo, non siamo più spontanei, ci paralizziamo, diventiamo goffi, muti , maldestri, insicuri, perdiamo lucidità e disinvoltura , diveniamo passivi. Il senso di soggezione verso l’amato colpisce giovani e adolescenti. Di solito avviene quando si da eccessivo valore all’altro e scarso valore a se stessi. Tutto questo genera ansia, insonnia, stati emotivi, remissività, errori di valutazione, timidezza cronica. Nei rapporti interpersonali il senso di soggezione non giova ma è di ostacolo, come pure nelle relazioni amorose dove si esalta l’altro e lo si considera quasi una divinità che invece ha i suoi difetti spirituali e fisici. Per risolvere dovremo pensare che gli altri hanno i nostri stessi problemi e poi dovremo vederli in contesti informali dove apparirà per forza tutta la loro naturale umanità. Basta quindi ad esempio vedere una donna bella mentre stira e cucina, un uomo politico importante mentre mangia una fetta di torta alla panna e si sporca come i comuni mortali. Bisogna imparare a vincere la timidezza per non farsi sopraffare da gente arrogante che si crede dio.