Discussione

MANUZIO

Aldo Manuzio, nome italianizzato, era nato a Bassiano e si può considerare il primo editore moderno. Aveva studiato il greco a Ferrara e il latino a Roma, la sua formazione fu prettamente umanistica. Il suo motto principale si trova nella dedica che fece a una opera di Poliziano ossia festina lente nel senso di affrettati ma lentamente. La sua attività di tipografo proseguì fino alla terza generazione. Amico dello studioso e scrittore Pico della mirandola grazie a lui ottenne il posto di precettore a Firenze di due suoi nipoti che finanziarono la sua prima attività di tipografo. I suoi progetti editoriali furono grandiosi. A Venezia dove collocò la tipografia nel 1490 stampò capolavori di Aristotele, Platone, Omero, Sofocle, Pindaro, Dante, Poliziano, Bembo, Virgilio, Erasmo da Rotterdam e coniò pure il carattere detto bembo. Fece edizioni di opere latine, greche, volgari e collane di libri. Il suo scopo era salvare la filosofia e letteratura antica specie latina e greca ma non solo. Manuzio introdusse il carattere corsivo, vari formati di libri tra cui l’antenato del moderno tascabile, la punteggiatura moderna, inventò il punto e virgola e il punto mobile che ora non si usa più. Ha introdotto il formato in ottavo. Ha introdotto i fogli numerati e il primo catalogo di opere. Fece stampare pure grammatiche, trattati metrici, traduzioni. Fece fare pure ristampe. Egli fondò pure una accademia di studi umanistici ed ellenistici con un suo statuto che è pervenuto pure ai nostri giorni. Le sue edizioni dette aldine oltrepassarono i confini italiani. Si era avvalso di correttori di bozze e calligrafi greci. I caratteri venivano disegnati da Francesco Griffo. Al Manuzio sono state dedicate scuole e vie in Italia e all’estero.