Amedeo Maiuri era nato a Veroli in provincia di Frosinone il 7 gennaio 1886, suo padre era di Ceprano ed era procuratore della repubblica. Seguì i corsi di ginnasio presso i patri scolopi di Alatri. Dopo un periodo di autodidatta conseguì la licenza liceale al liceo Visconti di Roma. Si laureò in lettere alla sapienza di Roma con indirizzo archeologico e fu allievo di Nicola Porta. Svolse una tesi sulla letteratura bizantina.
Divenne ispettore del museo nazionale di Napoli. Traferitosi a Napoli compì molte missione archeologiche in Grecia, Egeo , Creta, e scavi a Alcarnasso e Micene. Divenne direttore del museo archeologico di Rodi e sovrintendente delle Antichità di Napoli e del mezzogiorno.
Importante fu la nomina di direttore al museo archeologico di Napoli. Durante la seconda guerra mondiale tentò di salvare gli scavi di Pompei e Ercolano dai bombardamenti. Nel 1936 ottenne la cattedra di antichità pompeiane nella università di Napoli Federico II e quella di storia romana in un importante istituto privato. Fu uno dei soci della accademia dei lincei.
Importanti furono i suoi scavi a Capri, a Pompei, nei campi flegrei, a Ercolano dove osservò il fenomeno del bradisisma. A baia compi scavi con metodi nuovi e innovativi. A Cuma scoprì l’antro della sibilla cumana. Fu lui a trovare la tomba e la villa di Scipione africano. In alcuni casi compì restauri e ristrutturazioni di edifici, mura ecc. interessanti furono i suoi studi archeologici condotti a Sessa Aurunca e nei siti limitrofi.
Annovera come archeologo molte pubblicazioni e antologie come Passeggiate campane, Campi Flegrei, taccuino napoletano.
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