Mario Praz era nato a Roma il sei settembre 1896, il padre era impiegato di banca svizzero e la madre una contessa di nobile lignaggio. Fu critico letterario, saggista, scrittore, traduttore, giornalista, antiquario, anglista. Interessanti furono i suoi studi sull’epoca vittoriana, le sue pubblicazioni sulla letteratura spagnola, russa, tedesca, francese. A Firenze frequentò il liceo ginnasio Galileo. Si laureò in legge a Bologna. A Roma si laureò con una tesi sul diritto internazionale della società delle nazioni. Dopo si iscrisse alla facoltà di lettere di Firenze e si presentò con una tesi su D’Annunzio. Dopo aver esercitato la professione di avvocato si diede alle lettere. Frequentò a Firenze l’istituto britannico e tradusse i poeti inglesi dell’ottocento. Scrisse pure una storia della letteratura inglese. Fondò una rivista inglese. Negli stati uniti tenne conferenze sulla letteratura inglese.
Nel 1923 andò a vivere a Londra. Fu nominato lettore italiano alla università di Liverpool e docente di letteratura italiana a Manchester. Insegnò inglese alla Sapienza di Roma. Prese la laurea honoris causa alla Sorbona. Nel 1953 ottiene il premio Viareggio. Fu membro della accademia dei lincei. Il suo romanzo più famoso la casa della vita. Sono note le sue traduzioni di Poe, Austen, Lamb.
La sua attività fu profondamente innovativa in quanto seguì una sorta di interdisciplinarietà collegando fra loro molte arti come musica, pittura, letteratura, poesia, scultura, storia. Le sue traduzioni di artisti inglesi raggiunsero gli Stati Uniti. I suoi saggi critici rivelano i suoi studi di filologia e di letteratura comparata come pure le recensioni comparse in molte riviste letterarie.
Siccome era claudicante e strabico, avvolto da una solitudine malinconica, schivo fu accusato di essere demoniaco, maligno, di portare male, di fare il malocchio. Persino negli ambienti letterari il suo nome non era pronunciato. La nomea di misantropo lo seguì anche dopo la morte. Il suo metodo critico si scontrò con quello di Croce e lui mosse aspre critiche anche alla società moderna.
Negli ultimi tempi è stato rivalutato e recuperato.
La sua casa museo si trova in via Giulia a Roma, fondata nel 1995 dove si trova la biblioteca, oggetti di arredo specie in stile impero, le collezioni di antiquariato, oggetti in stile neoclassico francesi, spagnoli, tedeschi, olandesi, inglesi.
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