Spesso in ambito parentale assistiamo a tutta una serie di comportamenti scorretti che ci sorprendono. Ci illudiamo di trovare comprensione, conforto, amicizia sincera. Superata una certa soglia di età la vita parentale smette di sorprenderci, siamo rassegnati, preparati a tutto. Accettiamo passivi ogni oltraggio senza fiatare. Ribellarsi può essere tremendamente svantaggioso ci accusano di essere maleducati e ribelli, allora stranamente è meglio tacere. Molti parenti ci fanno perdere la capacità di provare gioia in ambito familiare. Allora il nostro affetto si affievolisce e cerchiamo altrove un punto di appoggio. Ci proiettiamo verso altre situazioni, altre persone, altre amicizie, altri punti di riferimento., altri luoghi.
All’inizio certo alcuni comportamenti abituali ci hanno sorpreso e sconvolto. Ci sono cugini che incontrati fingono di non vederci per non invitarci, per non doverci presentare i loro amici, o perché addirittura si vergognano di noi perché non siamo abbronzate, non abbiamo l’auto di lusso, o non siamo magrissime. Ci sono cugine rivali che dicono male di noi animatamente con tutti e ci guardano con occhi ironici solo perché siamo seri e pacati. Ci sono quelli che non vengono al funerale di nostro padre adducendo come scusa la loro lontananza ma poi tornano sempre puntuali in caso di cerimonie e feste fra parenti. Non trovano tempo per venire a un funerale ma per andare a divertirsi lo trovano sempre e in questi casi la lontananza è annullata, azzerata. Ci sono quelli che ci giudicano troppo lenti, troppo fessi solo perché facciamo beneficienza. Ci sono quelli che non ci invitano alle loro feste, alle loro presentazioni, che compiono diciotto anni fanno feste sontuose e non ci invitano. Ci sono quelli che vivono nei paesi e non si sognano mai di invitarci per la festa del patrono che pure è una festa molto sentita che richiamo folle oceaniche. Saremo tentati di andare per provocarli ma evitiamo attriti e confronti. Ci sono poi le zie che non vogliono darci una ricetta di un dolce, come fosse un segreto di stato, e neppure un modello di un abito da cucire. Ci guardano come se noi volessimo superarle, fossimo dei profittatori. Certi modelli eleganti li devono indossare solo loro, noi parenti stretti siamo esclusi. Ci sono quelli che vengono in casa e fanno commenti malefici sull’arredamento, ci offendono, offendono pure i nostri nipoti. Alcuni ci dicono sadicamente che siamo invecchiati, che non abbiamo belle gambe e un bel sorriso. Le critiche diventano sempre più frequenti. Ci sono quelli che non ci accompagnano pur potendolo fare ci costringono in certe circostanze a prendere il taxi o si fanno pagare per un aiuto, o pretendono ricompense per uno piccolo aiuto. Ci sono quelli che quando nostro padre è malato gravemente di tumore dicono che quella malattia è ereditaria e prima o poi ci colpirà, anche se fosse vero certe cose non si dovrebbero dire. Ci sono quelli che ostentano abiti, ville, giardini e non ci invitano mano nelle loro dimore, ci guardano dall’alto in basso spocchiosi. Ci sono poi giovani nipoti che ridono al nostro passaggio solo perché siamo riservate, vestiamo classico e non amiamo le mischie. Ci sono quelli che davanti a una nostra malattia grave fanno pettegolezzi, insinuazioni di bassa lega o tramano alle nostre spalle, spargono in giro voci infondate sul nostro stato di salute solo per buttarci in un fosso. Ci sono poi quei parenti che amano fare telefonate mute , squilli solo per spiarci e sondare i nostri spostamenti. Ci sono quelli che chiamano volutamente in certi frangenti solo per vedere cosa facciamo e mettersi in competizione con noi Ci sono quelli che invitati non si presentano o se vengono criticano il nostro menù. Ci sono quelli che non ci invitano ai loro ricevimenti perché non abbiamo un auto di moda, ma solo una utilitaria usata. C’è poi una categoria che ci cerca solo se vuole un favore e ha bisogno di qualcosa poi non ci fa gli auguri e non ci saluta. C’è chi chiama prima della nostra data del compleanno per sondare i nostri programmi di festeggiamento per poi criticare, i ricopiare o fare meglio. Ogni volta ci sono gare, sfide per la scuola, lo studio, le auto. Ci sono poi quei parenti che fanno viaggi in località che noi apprezziamo e non si sognano di invitarci anche se noi ci pagavamo tutto. Ci sono quelli che vivono all’estero che hanno invitato molti parenti ma a noi mai come fossimo degli appestati o forse per impedirci di vedere dove vivono e la nazione che li ospita. Ci sono quelli che si fanno invitare nella nostra casa al mare e poi la demoliscono con battute taglienti. La nostra casa non è all’altezza dei loro desideri, delle loro aspettative. Ci sono quelli che criticano le nostre mete di viaggio, per loro sono mediocri. Siamo dei poveracci, loto invece sono belli, ricchi, intelligenti. Se poi abbiamo un aspetto giovanile, abbiamo vinto una somma, abbiamo figli studiosi, allora mostrano invidia apertamente. Molti si comportano in alcuni contesti con indifferenza, ci ignorano. Poi ci sono quelli che si mostrano aridi, rabbiosi, ci attaccano senza motivo. Ci sono anche alcuni parenti che ci sottraggono amicizie, compagni. Persone che prima ci frequentavano finiscono per frequentare loro. Pensiamo che a queste persone hanno detto cose negative su di noi. Preferiamo non approfondire. Le gare, le rivalità, le rivalse sono all’ordine del giorno. Ci sono quelli che sistematicamente ci copiamo abiti, auto, modelli e poi dicono male di noi. Ci sono quelli che ci ridono in faccia senza tregua per i nostri errori che vengono sottolineati, ingigantiti. Ci sono poi quelli che ci derubano, ci sottraggono persone, oggetti, che ci ingannano, ci dicono bugie per esaltarsi e affossarci. Alla fine sappiamo esattamente con chi abbiamo a che fare e ci regoliamo di conseguenza. Spesso ci distacchiamo e facciamo la nostra vita altrove. In questo caso ci accusano di essere sprezzanti, di odiare la famiglia, ma per lo meno non sentiamo insulti e non assistiamo a stupide competizioni. Davanti al parente di turno che ci mostra fanatico le foto del suo ennesimo viaggio esotico restiamo impassibili e freddi. Sappiamo che non vale la pena perdere tempo con simili soggetti. Loro invece di rimando ci avrebbero mostrato le loro graziose foto. Capiamo che non è producente mettersi al loro livello, in competizione snervante.. Abbandoniamo il campo e scrolliamo le spalle in fondo la nostra vita può fare a meno di certe frivolezze ridicole e di certi parenti faziosi.
https://www.my101.org/discussione.asp?scrol=1&id_articolo=4362