Il mondo del lavoro spesso è complesso, contraddittorio, strano e ci fa vivere strane emozioni. I colleghi sono spesso indifferenti, ci trattano con voce gelida, sono competitivi, distanti., ci tendono delle trappole, vorrebbero distruggere la nostra credibilità per mettersi in luce loro. Alcuni loro comportamenti sono imbarazzanti, lontani da ogni logica. Alcuni ci fanno dispetti, sparlano di noi, vorrebbero metterci in ridicolo davanti ai superiori. Ci vorrebbero incastrare per godere delle nostre sconfitte. Alcuni vorrebbero appropriarsi del nostro privato per usarlo contro di noi, per fare pettegolezzi piccanti. Ci sono anche colleghi per fortuna mansueti e gentili ma di solito sono uomini. Le donne sono più crudeli e meschine.
Esiste una categoria di donne alquanto singolare. Ci sono colleghe donne che magari lavorano nella stanza a fianco alla nostra che si comportano da vere idiote. Entrano nella nostra stanza con delle scuse per inviarci frecciate e insulti. Non contente spifferano in giro le nostre cose. Di solito dicono male di noi e mostrano di non stimarci. Poi ci forniscono un altro colpo basso. Se ci vedono vestite di rosso il giorno dopo vengono nella nostra stanza con un abito rosso simile, e il giorno successivo se abbiamo una camicetta bianca loro vengono il giorno dopo con lo stesso capo. E’ un modo per prenderci in giro, per dimostrare che anche loro hanno certe cose. Allora ci domandiamo se siamo cosi antipatici perché ci copiano i vestiti? Non dovrebbero degnarci di uno sguardo tanto sono superiori. Si creano queste ridicole competizioni che sono solo stupidaggini per bambine viziate.
Certi comportamenti denotano un certo squilibrio, chi li adotta probabilmente vaneggia. Si presentano rispettose, corrette e poi ci colpiscono alle spalle facendoci impallidire.
La gara poi dei vestiti è alquanto disgustosa e inutile, esagerata, priva di senso. Le allusioni poi spesso sono fuori luogo. Certi comportamenti denotano però rabbia, competizione, scontro, e ci allarmano. Pesiamo di non essere graditi, di non essere apprezzati per quello che valiamo e dimostriamo di essere. Se siamo riservati ci trattano da idioti, ma essere riservati non significa essere stupidi.
Ci accorgiamo perfettamente di essere nel mirino al bersaglio e questa persecuzione ci annoia e addolora. Alla fine tentiamo di correggere il comportamento scorretto del rivale collega ma non riusciamo. Ci diamo solo la zappa sui piedi perché il comportamento perdura più complesso di prima. Allora senza dare spiegazioni chiediamo di essere sposati di stanza con una scusa come scarsa illuminazione, presenza di correnti ecc. Ci distacchiamo e allontaniamo da chi si mostra cosi schifosamente educato e ci fa sprofondare nella noia totale. Ci chiediamo il senso di certe copiature, di certe offese gratuite, in fondo ci facciamo i fatti nostri e vogliamo solo lavorare in pace e non assistere a stupide manifestazioni di antagonismo sfrenato. Ognuno è libero di vestirsi, di agire e parlare come vuole senza offendere gli altri che hanno la loro dignità e sono persone. Le donne purtroppo non si trattengono e hanno simili comportamenti rivali solo con le colleghe donne con gli uomini si comportano egregiamente. Ci chiediamo dopo tali episodi se non era meglio nascere uomo si evitavano tante storture e fastidi.
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