Il rafting è uno sport acquatico, di cui esistono varie federazioni, che consiste in una discesa fluviale su gommone in rapide impetuose sia di fiume che di torrente. I fiumi devono essere ovviamente navigabili secondo classifiche stilate precise. Nel 2010 è stata riconosciuta dal Coni come disciplina sportiva che prevede campionati organizzati dai vari club. Esiste pure il pararafting che è una disciplina affine. La discesa, che scatena adrenalina, può essere fatta in un tempo che va da una ora fino a otto ore, per i principianti meglio fermarsi a quattro ore. Il gommone può contenere fino a dieci persone e può pesare fino a 700 kg. Il periodo migliore per praticare questo sport singolare è da marzo a fine luglio.
Lo sport fu inventato da un americano John Powell nel 1869, un veterano della guerra di secessione che era rimasto mutilato a un braccio e non poteva più nuotare, che organizzò un tour nel Colorado con quattro battelli e nove persone. Nel 1840 anche un inglese ci aveva provato ma in forma rudimentale navigando su una zattera. Lo sport si diffuse rapidamente negli anni cinquanta in America e giunse in Italia solo negli anni ottanta.
In Italia si pratica alla cascata delle Marmore, in Valtellina, in Piemonte, in val d’Aosta, sugli Appennini, in Trentino, nel bresciano dove avvengono ogni anno molte esercitazioni fluviali seguendo varie tecniche.
Ogni anno si svolgono campionati europei e mondiali con vari eventi e incontri. Molte gare si sono disputate in Francia. Ci sono quattro specialità di competizioni. Famose sono quelle a cronometro, a eliminazione diretta, a slalom che è una gara più tecnica con percorsi controcorrente caratterizzati da penalità. Si svolgono anche campionati per studenti delle scuole superiori con relative classifiche di scuole. Vere gare per studenti di ogni età. A scopo agonistico si svolgono pure gare di velocità.
Le guide si formano nei centri sportivi preposti e devono avere un brevetto. Meglio iniziare con una marcia bassa. L’equipaggio deve avere le pagaie, il casco, il giubbino di salvataggio, la muta e altre misure di sicurezza. Le scarpe devono essere quelle da trekking o da ginnastica. Meglio usare una protezione solare.
I pericoli possono essere molti come ribaltamento del gommone, impatto con le rocce, ipotermia, problemi ai muscoli.
Persone che hanno gravi problemi di vista dovrebbero stare all’erta nel praticare questo sport ma anche altri sport estremi. Ci sono rischi come distacco di retina, glaucoma, problema alla retina e alla cornea ecc. invece ci sono molti giovani incauti che svolgono ogni tipo di sport pur avendo gravissimi problemi di vista e alla fine sono divenuti ciechi. Prevenire è sempre meglio che curare. Meglio svolgere sport più tranquilli, più rilassanti.
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