Il ranuncolo è una pianta erbacea, oggetto nel tempo di molteplici e svariate classificazioni. Si dice sia presente già nel miocene. E’ difficile inquadrarla dato che esistono più di mille specie e sottogruppi. La sua origine è chiaramente asiatica. Anticamente in Turchia ornava i giardini dei ricchi. I greci la conoscevano e Apuleio la descrive come una pianta tossica e quindi anche i romani la usavano e conoscevano. Nel seicento la descrisse il botanico Clarici. La parola è di origine greca e significa piccola rana in riferimento alla forma e colore e alla predilezione per le zone di stagno e umide . La pianta ama le zone umide, ombrose, le paludi, le rive di ruscelli e fiumi, i climi temperati e freddi, le zone prative e rocciose , i terreni incolti . Nel settecento era ampiamente conosciuta come mostra la citazione di Linneo. La pianta ama terreni acidi, palustri., umidi La possiamo trovare in Europa, in Italia dove cresce spontanea, nel mediterraneo, in sud africa, in California, in Cile, Florida. In Francia ornava giardini e parchi e veniva potata a settembre e coltivata con la normale semina. Molti popoli usavano le foglie come legumi. Esistono molte specie europee che vivono sia al mare che in montagna e nelle zone alpine. I generi sono molto affini e vengono confusi fra loro.
Esistono due grandi sottogruppi, la specie terrestre e quella acquatica con vari tipi di foglie , queste ultime hanno il fusto molle . Ci sono poi quelle a ciclo annuale e quelle a ciclo perenne. La pianta ha il calice con cinque sepali, la corolla con cinque petali, il fusto eretto, le radici abbastanza robuste, ed è molto ramificata. Può arrivare a un metro di altezza. Alcune specie hanno radici tuberose o filiformi. In Turchia e in Iran ci sono molte specie ibride con fiori doppi e foglie frastagliate dai colori rosa e verde brillante. I fiori sono di solito di colore bianco, giallo chiaro, e rossi. In Scandinavia prevale il fiore bianco. In Africa si trovano vari colori come blu, verde, rosa pesco, porpora, giallo dorato, verdastro celeste ecc. e si trova in terreni sassosi e calcarei. Si trova però pure sui ghiacciai. In Marocco prevale il colore rosa e orna terrazzi e giardini.
I frutti sono a forma di spiga, ci sono lisci, rugosi, striati. Si riproduce per via sessuata con la impollinazione di api.
Non può essere usata in erboristeria per infusi e succhi essendo tossica. Come pomata e in polvere può essere usata per la cura delle emorroidi. Viene fatta evaporare e viene essiccata per evitare la tossicità. E’ usata per la cura della sciatica, della pelle, delle nevralgie. Si usa come foraggio per gli animali. Essendo tossica può produrre vesciche, bruciore. In medicina è usata con cautela e parsimonia.
Molti giovani adolescenti non conoscono questa pianta. A scuola bisognerebbe insegnare anche elementi di botanica.
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