Discussione

CHIFFON

La parola chiffon viene dalla lingua francese e significa cencio, straccio ma non in senso spregiativo, allude al fatto che lo chiffon è un tessuto morbido, liscio, leggero come un panno. Si tratta infatti di un tessuto leggero, velato, trasparente, liscio, simile al crepe, soffice ma per fortuna estremamente resistente. Ci sono anche però delle varietà che sono ruvide al tatto non lisce e sono leggermente increspate. Lo chiffon, in origine rigorosamente in seta, è nato ufficialmente in Cina. Solo nel settecento è stato introdotto in Europa e usato per gli abiti e gli accessori delle classi elevate. Nell’ottocento ha avuto una grande diffusione, specie in seta, per gli abiti femminili da sera, per il teatro e lo spettacolo. Essendo un tessuto costoso e raffinato si usava per biancheria intima, gonne, fulard, camicette, sciarpe, nastri, camicie, vestaglie, camicie. Nel XIX secolo si usava per una delicata biancheria intima e denotava uno specifico e ricco stato sociale. Dopo si cominciò a usare il più economico cotone invece che la seta, anche se il tessuto risultava più opaco. Con l’avvento di tessuti semisintetici come il rayon e sintetici come il poliestere, diffusosi negli anni cinquanta, e il nylon si realizzarono capi di abbigliamento in chiffon usando queste materie. Si crearono tessuti di lunga durata, di leggera elasticità, più fragili, sia a fiori che in tinta unita che raggiunsero anche le classi popolari e il ceto medio. Lo chiffon in seta rimase quello più costoso e prezioso. Per creare lo chiffon elegante si usarono una vasta gamma di fibre sia naturali che sintetiche. In India il tessuto fu molto usato specie nel secolo scorso per fare abiti della tradizione come bluse, cappe dai colori particolari come oro, fucsia, argento, grigio perla, panna anche se per la sua trama leggera il tessuto è difficile da lavorare. Spesso si stropiccia e allora conviene appendere subito il capo indossato. Nel nostro tempo è usato per gli abiti di danza e da sposa, per fare il tessuto base di ricami e perline. Meglio cucire tutto a mano. Il tessuto è resistente ma tende a sfilacciarsi. Va evitato il ferro caldo. Lo chiffon in seta va lavato a secco, quello in poliestere va lavato a mano in acqua fredda con detersivo neutro. Evitare di strizzare il tessuto dopo il lavaggio e di stenderlo in pieno sole. Negli ultimi tempi si producono pure abiti da sera luccicanti in chiffon, peccato che molti giovanissimi non sanno più distinguere i vari tessuti. I sarti e le sarte professioniste sono sempre meno, i giovani hanno quasi voltato le spalle a questo mestiere che da delle soddisfazioni. Realizzare un capo personalizzato per un cliente, fare un originale capolavoro di stile può essere elettrizzante e coinvolgente.