Discussione

CRINOLINA

La crinolina era un accessorio della biancheria intima da donna del passato. Nata in Francia sicuramente nel cinquecento. Era una struttura rigida fatta a gabbia di tessuto di crine di cavallo, di qui il nome, che serviva a gonfiare la gonna sottostante. La gabbia era fatta di cerchi di acciaio o addirittura ossi di balena che sosteneva la sottoveste. Era accompagnata da lunghe mutande di pizzom e sottane di flanella. La crinolina si diffuse molto nel settecento, ottocento e novecento. Si usavano vari tessuti come percalle, cotone, raso, seta, mussolina e anche il vimini. I tessuti spesso erano inamidati. L’indumento risultava pesante e rigido. All’inizio venne usato solo dai ceti elevati poi da quelli medi. Con il tempo la moda divenne sempre più estremista. Si usavano gabbie sempre più ingombranti e pesanti tanto da impedire il normale movimento e spostamento. Molti medici erano contrari all’uso della crinolina che creava problemi anche alla struttura ossea. Nel periodo del romanticismo si usava molto tale accessorio che costringeva le donne a portare il busto in avanti con problemi di postura. Le gambe non si dovevano mai vedere. Con il tempo si usarono tessuti più leggeri come tela e gabbie molli fatte con lacci. Si fecero modelli più bassi. A Parigi nell’ottocento questa moda spopolò pure fra ceti medio bassi. Si fecero gabbie flessibili e più tenere e ricche di volan e decorazioni. Si fecero tessuti resistenti alla acqua. Si usarono per le gabbie anche legno, acciaio, tessuti imbottiti. Nel novecento si usarono fibre sintetiche più a basso costo. Si realizzarono pure abiti da sposa. All’inizio si usarono solo colori chiari dopo anche scuri come nero e viola. Con il tempo si fecero gabbie più leggere con filo di ferro e abbinate a corsetti con merletti e ricami. Si evitarono i primitivi otto strati. Si usò sempre più vimini, lino e cotone. La crinolina era nata dalla esigenza delle donne di mostrare sempre una vita sottile anche dopo ripetuti parti. La vita di vespa aveva un costo in termini di salute e fatica. Le donne per evidenziare i fianchi stretti dovevano portare cinture strette e gonne a campana. Le donne per apparire belle devono sempre trasformarsi, soffrire, sopportare abiti stretti, tacchi altissimi, gonne minuscole. La bellezza passa attraverso la sofferenza. Ai nostri giorni ci si sottopone pure a operazioni chirurgiche di un certo livello. Forse la bellezza più bella non è quella costruita a tavolino ma quella naturale.