Il prossimo 5 marzo sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile sarà disponibile una conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Il ruolo della Chiesa nei Fatti di Reggio del ‘70”. L’incontro, organizzato dal sodalizio culturale reggino, registra la presenza, in qualità di gradito ospite, del Monsignor Antonino Denisi (Decano del Capitolo Metropolitano dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova). I fatti di Reggio furono un evento importantissimo legati al periodo storico italiano e non solo, la più grande rivolta spontanea e popolare d’Europa dopo la seconda guerra mondiale. I Moti di Reggio hanno creato un solco profondo nel territorio regionale ed il famoso “pacchetto” Colombo, di cui il pezzo più consistente era il Centro siderurgico di Gioia Tauro che, da solo, avrebbe dovuto dare occupazione a 7.500 operai, si è disciolse come neve al sole. Dietro la facciata del campanile, l’oggetto vero dei moti era il controllo della Regione come nuovo grande centro di potere e di erogazione di risorse. La città sede del governo regionale avrebbe beneficiato di migliaia di assunzioni e i partiti al governo avrebbero avuto un grande vantaggio clientelare. I moti di Reggio Calabria sono stati oggetto di duro confronto nelle aule istituzionali, comprese quelle di Palazzo Montecitorio. Importante fu il ruolo svolto dalla Chiesa reggina che con i suoi esponenti evitò che la situazione degenerasse e si trasformasse in un bagno di sangue. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 5 marzo.
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