Il prossimo 21 marzo sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile sarà disponibile una conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Federico II, un uomo al centro dell’universalità mediterranea”. Nel corso della conversazione si registra la presenza in qualità di gradita ospite della ricercatrice toscana Elena Pierotti, che nel corso del suo intervento analizzerà diverse aspetti del sovrano Svevo. Federico II fu l'ultimo regnante del Medioevo a dare un senso universale alla funzione imperiale, ma fu anche potente signore di un regno multietnico, multireligioso e multiculturale collocato al centro del Mediterraneo. Convergevano in lui tradizioni germaniche e normanne, radici occidentali e orientali, aspirazioni mistiche e pulsioni terrene: la sua azione politica rappresentò pienamente la splendida eterogeneità delle sue origini. È stato il punto di convergenza di cose eccezionali. Ha fondato nel 1224 la prima università statale della storia. Ha fatto costruire castelli e palazzi incantevoli. Alla sua corte è nata la poesia italiana e si è sviluppata una letteratura in latino destinata a essere imitata in tutta Europa fin oltre l'età moderna. Nel 1231 ha emanato un corpus di leggi che ha trovato applicazione per molti secoli. Federico II di Svevia rappresenta una delle figure più affascinanti della storia medievale europea. Nato il 26 dicembre 1194 a Jesi, nelle Marche, fu un personaggio poliedrico, capace di fondere il suo ruolo di sovrano con una visione culturale e scientifica che anticipò molte delle innovazioni del Rinascimento. Figlio dell’imperatore Enrico VI di Svevia e di Costanza d’Altavilla, regina normanna di Sicilia, Federico ereditò un impero vastissimo, caratterizzato da una profonda diversità etnica, religiosa e culturale. Questa pluralità influenzò fortemente la sua visione del potere e del mondo, rendendolo un sovrano unico nella storia europea. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte della gradita ospite del sodalizio culturale organizzatore. La conversazione, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 21 marzo.
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