Discussione

MAGGIO

Ogni anno nel mese di maggio si rinnovano le feste religiose, aumentano le cresime, le comunioni nelle chiese, le nozze. Un fenomeno in espansione che attira la attenzione. Molti magari non credono ma continuano a festeggiare in modo religioso. Le feste sono sempre sontuose, mai contenute e moderate. Le invitate si presentano con abiti corti, indecenti e scollati come fossero in un teatro, truccate come in un circo. Il trucco è pesante, vistoso, nauseante, marcato. Certi atteggiamenti superbi fanno veramente pietà. Alcune al cospetto della casa del signore si presentano con spacchi vistosi. Prevale nelle giovani donne l’atteggiamento superbo e spavaldo, come se fosse una prodezza, un merito presentarsi nude in chiesa. Il comportamento non è puro e cristallino, ma marchiato e venato di vanità, una vanità crudele, prepotente, vistosa. Si indossano per l’occasione perle e gioielli, scarpe firmate e accessori ricchi. Molti si propongono in versione sexy- in chiesa si respira una aria di sfida, le donne si sfidano a colpi di abiti. La messa e la cerimonia non restituiscono la pace, c’è sempre un rigurgito improvviso di vanità. Le scollature sono generose, lasciano intravedere il reggiseno. I ragazzi si mostrano strafottenti, superbi anche loro anche se sanno più padroneggiare gli impulsi di esibizionismo. Durante la cerimonia non vi è traccia di preghiera, di emozione. Le persone che sono in chiesa per la messa che sono comuni fedeli ma non sono invitate alla cerimonia vengono guardate dall’alto in basso, snobbate solo perché non sono sufficientemente eleganti al pari degli altri. Sono sguardi divoratori, discriminanti, altezzosi. Sono oggetto di risatine, di sogghigni. L’idea fissa è quella di stupire e di snobbare gli altri. Le donne sono le più spietate e non cambiano mai idea. Il loro spettacolo è sfacciato e risulta sgradito a molti. Nessuno conserva un comportamento sobrio. Le invitate donne arrivano già con passo trionfale, da dominatrici, come dovessero entrare in una arena per una gara sportiva. Hanno un passo autoritario, una voce forte. In chiesa parlano, chiacchierano a stento trattengono le risate. I loro abiti sono magnifici, i loro accessori brillanti. Escono poi a precipizio dalla chiesa scavalcando tutti, come se gli altri non ci fossero, lanciando sguardi di sufficienza in giro. Alla fine molti fedeli per evitare bagni di folla, occhiate malefiche, svenimenti, preferiscono non presentarsi in chiesa per la messa in certe occasioni come la celebrazione di matrimoni, cresime, battesimi. La chiesa si trasforma sempre in un set cinematografico dove la fede è messa sotto i piedi, piedi che però calzano scarpe firmate degne di nota. L’importante è apparire, farsi notare, mettersi in posa, apparire inviolabili e perfetti alla faccia della tanto sbandierata semplicità di costumi che in certe circostanze sarebbe necessaria.