Un tempo in ogni angolo anche più remoto della terra le spose dovevano giungere all’altare di nozze illibate. Non dovevano avere avuto confidenza con le questioni sessuali, non dovevano essere svenevoli e provocanti. Le spose dovevano avere un abito casto e non presentarsi all’altare con spalle scoperte e seno in vista. Un tempo erano accolte le ragazze pure con limitata o assente esperienza sessuale. Erano poi i compagni a occuparsi dello svezzamento. Erano premiate le donne che avevano avuto il coraggio di resistere e perseverare. Un giovane si commuoveva davanti alla verginità di una donna. Se le ragazze erano timide e impacciate era meglio. Le ragazze serie di solito aspettavano quello giusto e non amoreggiavano in giro e non si confondevano in rapporti torridi. In passato spesso dei giovani erano andati a reclamare dal padre della sposa per la mancanza di illibatezza della prescelta, ma erano casi rari.
Ora a ben guardare accadono ai nostri giorni curiosi episodi che non si sanno spiegare se non con la rivoluzione dei costumi. Ci sono giovani che sono andati a reclamare dal padre della sposa perché questa non era brava a letto, non era una esperta di sesso ed era per giunta cosa terribile ancora illibata alla sua età. Le vergini vengono fatte sentire come sbagliate che non seguono la moda del momento che vuole adolescenti in erba già spregiudicate. I giovani si sono lamentati usando espressioni volgari dette con enfasi e rabbia. I giovani sono contenti di avere mogli sboccate, capaci di affrontare argomenti bollenti con facilità. Le ingenue non fanno rimescolare il sangue, sono accusate di essere frigide, fredde. Le spose possono permettersi tutto ai nostri giorni, ogni leggerezza, ogni passione, possono vivere pienamente il sesso. Le relazioni peccaminose non sono messe al bando. Ai nostri giorni anche le bambine sono sveglie e curiose e prese in considerazione come fossero adulte. I risultati di questo processo non sempre sono perfetti, spesso accadono episodi amari e sgradevoli. Si suppone che siamo passati da un eccesso a un altro, le donne che resistono sono sbagliate, respinte le altre esperte sono troppo avvenenti. Una posizione di mezzo non c’è. Le donne che si stringono con tutti sono richiamate all’ordine, ma se sono troppo pulite sono derise. Le donne leggere sono criticate senza tanti complimenti. Le donne abili, serie sono maltrattate. Ci domandiamo perché non ci sia un giusto mezzo, un giusto criterio di valutazione. Evidentemente nessuno conosce l’amore vero, perché se lo conoscesse saprebbe che chi ama non guarda tante formalità. Chi ama non ingigantisce certe questioni. Nessuno si deve vergognare degli errori fatti per amore. Ci si stanca di certi schemi mentali rigidi. L’amore è un arte che non si apprende sui banchi di scuola, è spontaneo, nasce dal cuore.
A denti stretti dobbiamo ammettere che l’amore è stato svilito. A voce alta possiamo dire che chi ama non ha remore, non ha pregiudizi. Chi ama ha la mente libera, il cuore gonfio di sentimento, e non si porta addosso nessuna discriminazione, accetta l’altro per quello che è per quello che da, per quello che rappresenta per lui.
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