Discussione

“Versi sparsi”: il libro di poesia di Daria Di Francesco Maesa con prefazione di Alessandro Quasimodo

“Versi sparsi”: il libro di poesia di Daria Di Francesco Maesa con prefazione di Alessandro Quasimodo

Un’opera intensa e visionaria che racconta la trasformazione attraverso le ferite dell’anima «Non voglio eternità / né voglio con una verga / segnare il mio nome / sulla sabbia. / Le mie memorie / le scriverò nei cuori / di chi mi ha donato / il suo racconto.» Inizia così “Versi Sparsi”, opera d’esordio della scrittrice e fisica fiorentina Daria Di Francesco Maesa, un libro che raccoglie frammenti di poesia come battiti d’ali, sospesi tra dolore e rinascita. Pubblicato da Aletti Editore il 10 marzo 2025, con prefazione di Alessandro Quasimodo e traduzione in arabo a cura di Hafez Haidar, il volume si presenta come un viaggio nella metamorfosi dell’essere. La metafora del bruco che diventa farfalla attraversa tutta la raccolta, in un percorso di consapevolezza che si radica nelle immagini e nei versi: «Ogni bruco si prende il numero necessario di cambiamento per crescere, non ci sono maestri o dottrine nell’antica arte della sopravvivenza: solo dolore e trasformazione». Un invito poetico all’ascolto profondo di sé, che nasce da un’urgenza espressiva: «Io non sono che una storia d’amore, iniziata in un ascensore di un ospedale... Ho vissuto così tante vite e mi sono persa così tante volte da non essere realmente consapevole di chi sia Daria». Acquista il libro Amazon: amzn.eu/d/faB033t Feltrinelli: lafeltrinelli.it/versi-sparsi-ediz-italiana-araba-libro-daria-di-francesco-maesa/e/9788859198451 Mondadori: mondadoristore.it/versi-sparsi-ediz-italiana-e-araba-daria-di-francesco-maesa/p/9788859198451 Classe 1991, laureata in Fisica e Tecnologie Avanzate, Daria Di Francesco Maesa intreccia biografia, mito, dolore e rinascita in una scrittura che sa di carne e sogno, di lotta e visione. Le sue poesie attraversano i paesaggi dell’anima e i luoghi fisici della sua esistenza: Volterra, Firenze, Bologna, Genova. Ma anche le stanze invisibili delle relazioni, della maternità, dell’amore e della perdita. «Abbiamo vissuto insieme in tenda e poi in roulotte in un bosco sperduto… con la speranza della forza dell’amore. Ma l’amore alle volte non basta, o per meglio dire sfiorisce». Nel libro ogni componimento è una scheggia lucente, un pezzo di identità tessuto con immagini forti: «Mischiamo / amore e odio / come un vecchio pittore / i colori», «Sei il sogno senza tempo / in un mondo dominato dagli istanti». Il linguaggio è asciutto e visionario: «Ombre della notte / rubate i miei pensieri… / agevolate il mio morire / affinché possa rinascere». La forza della scrittura di Daria sta nella capacità di rendere universale ciò che è intimo. L’autrice scrive per sopravvivere e per accogliere: «Quando la persona di cui più mi fidavo mi ha tolto il respiro, ho trovato mani sconosciute tese verso di me. Per questo so con certezza quanto sia importante per me comunicare tramite i miei scritti». “Versi Sparsi” è dunque una ragnatela emotiva tesa verso il lettore, un bozzolo in cui riconoscersi. Tra le poesie più significative: Ombre della notte, Il futuro, Costanza, Sogno ricorrente, A mia madre. Un libro che pulsa e ferisce, ma che sa anche accompagnare nel buio con passo gentile. Un esordio che è già una voce piena. Instagram: instagram.com/daria_dfm/