Presentato oggi il cartellone dei concerti di agosto
Alla conferenza stampa, alla presenza del sindaco, dell’assessore e degli organizzatori, annunciati i Gipsy Kings by Diego Baliardo, che faranno tappa nel loro tour mondiale a Finale Ligure, ed andranno ad arricchire l’estate musicale finalese insieme alla PFM, i Rockets, La Crus e Grido.
La città ligure si candida a diventare polo della musica, in Liguria e non solo. Protagonista sempre più di questa visione è il Finale Music Festival, ambizioso progetto annuale articolato in quattro format che spaziano dai grandi live estivi in piazza agli incontri musicali, da ottobre a giugno in alcuni luoghi simbolo del territorio, passando per la nuova rassegna “Finale Music Festival Castelfranco” dedicata ai più giovani e agli appassionati di Prog e una raffinata Christmas Edition all’auditorium Destefanis di Finalborgo.
Ecco gli artisti che dall’8 al 16 agosto animeranno piazza Vittorio Emanuele II, sotto l’arco di Margherita di Spagna, con spettacoli tutti ad ingresso libero:
Venerdì 8
PFM - Unica data in Liguria dell'esclusivo tour "Doppia Traccia" in cui interpretano i loro successi e quelli con Fabrizio De André
Lunedì 11
LA CRUS - Nel tour celebrativo dei 30 anni di carriera della band culto italiana
Giovedì 14
GRIDO - Nel tour che propone i suoi successi, quelli con i Gemelli Diversi e con uno speciale DJ set
Venerdì 15
ROCKETS - Lo spettacolare laser-show di Ferragosto e la musica spaziale del The Final Frontier Tour della leggendaria band francese
Sabato 16
GIPSY KINGS by Diego Baliardo - Una delle due date italiane del tour mondiale dell'iconica e leggendaria band gitana
Il sindaco Angelo Berlangieri dichiara: «È con orgoglio che possiamo affermare che gli eventi in programma questa estate fanno tornare Finale Ligure protagonista dell'estate in Liguria. La valorizzazione turistica della nostra città passa anche attraverso la cultura un intrattenimento di qualità che per la prima volta si pone su un livello internazionale. Sempre per la prima volta quest'anno abbiamo attivato questa preziosa sinergia, non solo con le vicine città di Pietra Ligure e Loano ma anche con realtà del Piemonte, per far crescere sempre di più il nostro prodotto turistico - culturale.»
Maura Firpo Assessore a Turismo e Cultura: «Quest'anno abbiamo voluto offrire un calendario di manifestazioni particolarmente importante, all'altezza della bellezza e del nome della nostra città che finalmente torna ad essere protagonista dell'estate in Liguria. Una programmazione di eccellenza che a manifestazioni importanti e consolidate affianca eventi di livello nazionale ed internazionale, puntando sempre alla qualità ed all'originalità. Ringrazio gli uffici e tutte le persone che hanno lavorato al raggiungimento di questo straordinario risultato.»
La direzione artistica e l’organizzazione sono sempre condotte da Roberto Grossi e Fabio Gallo.
Roberto Grossi dice «Il Finale Music Festival porta per la prima volta nella storia della nostra città una rassegna di musica leggera con artisti di livello nazionale, internazionale e addirittura di rilevanza mondiale, con il concerto dei Gipsy Kings, unica data italiana insieme a Torino del loro tour.
Cinque concerti di altissimo livello, originali e altamente spettacolari, il tutto ad ingresso libero e nello splendido e suggestivo contesto della Piazza Vittorio Emanuele II di Finalmarina.
Un risultato straordinario che porta Finale Ligure tra le città protagoniste dei grandi eventi musicali in Italia.»
«Sono felice e orgoglioso – afferma Fabio Gallo – di essere stato il tramite che ha legato questo staff ad altre importanti realtà, attraverso il gemellaggio con i comuni della Fondazione Monferrato On Stage, i patti di intesa con gli altri i comuni del Ponente e i calendari condivisi, che sono il segnale che più è ampia la proposta e più si hanno occasioni di crescita non solo culturale, ma anche e soprattutto umana.»
Tutti i concerti saranno ad INGRESSO LIBERO.
CONTATTI E SOCIAL
TEL: 019.681019
FB: FINALE MUSIC FESTIVAL
IG: finale_music_festival
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“Fiori dentro l’anima”: l’amore come giardino da coltivare
Nel nuovo romanzo di Arianna Frappini la bellezza nasce dalle imperfezioni tra paesaggi umbri e giardini sensoriali
Nel cuore verde dell’Umbria sboccia un romanzo che intreccia amore, disabilità, amicizia e riscatto personale. “Fiori dentro l’anima”, ultimo lavoro di Arianna Frappini, è un romance contemporaneo in cui la forza dei sentimenti trasforma i limiti in risorse. Ariel è una scrittrice e giardiniera ipovedente che progetta “giardini sensoriali”, luoghi dove la natura si vive con tutti i sensi. Gabriele è un imprenditore ambizioso ma disilluso, in fuga da un passato familiare difficile. Quando i loro destini si incrociano in un agriturismo immerso nel verde, nasce un’attrazione immediata, una tensione fatta di scontri e complicità. «L’amore nasce dalle imperfezioni, dalle liti, dalle paure», scrive Frappini. E infatti, tra i due protagonisti è proprio la differenza a creare il legame. Ariel, che ha smesso di cercare l’amore per sé, teme di sacrificare la propria libertà; Gabriele, che sogna ancora un sentimento capace di “ammorbidire i suoi spigoli”, cerca di riconoscersi attraverso l’altro. Con uno stile delicato ma diretto, l’autrice racconta un amore che cresce tra il profumo dei fiori e le cicatrici dell’anima.
Acquista il libro - Amazon: amzn.eu/d/fqkQWaL
“Fiori dentro l’anima” non è solo una storia d’amore: è anche un inno alla libertà di essere sé stessi. Accanto alla protagonista, un gruppo affiatato di amiche affronta pregiudizi e stereotipi: dalla disabilità alla sessualità, dalla diversità culturale alla lotta contro le etichette. «Ariel, Amina, Mia e Serena esistono e meritano di essere conosciute», afferma l’autrice. La narrazione, fortemente immersa nella natura e nei luoghi dell’Appennino umbro-marchigiano, è un viaggio emotivo e sensoriale. Frappini, già autrice di raccolte poetiche e romanzi come “Il soldato che amava l’alba” e “L’eternità per ritrovarsi”, torna con una storia profonda, dove ogni dettaglio botanico diventa simbolo. Non a caso, la protagonista costruisce giardini adatti alla personalità di chi li vive. Un’arte che rispecchia la filosofia stessa del libro: «Chiunque può essere amato, anche nelle sue fragilità». Pubblicato in self-publishing su Amazon con editing a cura di Natascia De Filpo e copertina di Sara Medda, “Fiori dentro l’anima” è una lettura che accarezza, provoca, ispira. Una storia che mostra come i legami più autentici nascano spesso dove meno ce li aspettiamo: nel terreno comune delle emozioni condivise.
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Un inno pop rock dolce e riflessivo, contro l’abbandono animale
Beata La Noia torna con un nuovo brano intenso e autentico: si intitola “Dory” ed è un tributo delicato, energico e poetico a una storia vera. Il singolo è disponibile dal 27 giugno su tutti i principali store digitali, accompagnato da un videoclip ufficiale in uscita il 4 luglio, in cui la protagonista è proprio la cagnolina Dory. “Dory” racconta la storia di una cagnolina abbandonata in Basilicata dopo una vita di maltrattamenti. Salvata in tempo e trasferita in un canile in Versilia, ha trovato una nuova casa e una famiglia nella provincia di Massa Carrara. Il suo passato è stato difficile, ma il presente è pieno di affetto, dolcezza e una serenità disarmante. A-Lex Gatti, mente e voce dietro il progetto Beata La Noia, ha deciso di trasformare la sua storia in una canzone che è, allo stesso tempo, una denuncia gentile contro l’abbandono degli animali e una celebrazione dell’amore che può nascere anche dalle ferite più profonde. “Dory” è una canzone spensierata ma riflessiva, felice ma con un filo di malinconia. Un ritratto sonoro di chi ha sofferto, ma è riuscito a rinascere e a portare felicità nel mondo. Dal punto di vista musicale, il brano si muove fra sonorità pop rock: energico, sognante, con un arrangiamento volutamente essenziale per restituire l’atmosfera delle esibizioni live. La struttura è pensata per rimanere in testa agli ascoltatori. L’imperfetto come tempo verbale non viene usato per malinconia, ma per fermare un momento eterno: uno scatto musicale che rende immortale la storia della cagnolina.
Ascolta il brano:
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Beata La Noia è il progetto musicale di A-Lex Gatti, cantautore che trasforma emozioni personali in canzoni universali. La “noia” del nome non è vuoto, ma spazio creativo: un luogo in cui le emozioni più vere prendono forma. Dopo il successo del precedente singolo “Different Kind Of Love”, il progetto continua il suo viaggio tra intimità, riflessione e melodia, raccontando storie che lasciano il segno.
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Giulio Brando pubblica il nuovo EP “Nascosto in aria”
Il cantautore toscano fuori con un EP intimo e ispirato. “Puledro pazzo” è il singolo estratto in radio dal 2 luglio. Un inno alla libertà e alla rinascita
Giulio Brando, cantautore toscano dalla penna intensa e spirituale, torna sulla scena musicale il 2 luglio 2025 con un doppio appuntamento: l’uscita del nuovo EP “Nascosto in aria” e del singolo “Puledro pazzo”, in rotazione radiofonica a partire dalla stessa data.
Con “Puledro pazzo”, Giulio Brando ci offre una canzone dal forte impatto emotivo, che diventa subito dichiarazione d’intenti. Il brano racconta il momento in cui si decide di lasciar andare il dolore, di abbandonare la gabbia delle emozioni bloccate, per tornare a correre nella vita. Un invito a respirare, danzare, sorridere al mondo con la leggerezza selvaggia di chi ha conosciuto il buio e ha scelto la luce.
È un brano che pulsa di energia vitale, in equilibrio tra poesia e ritmo, tra ferita e guarigione. “Puledro pazzo” è la voce di un’anima che si rialza, ed è anche la porta d’ingresso perfetta nel mondo più ampio dell’EP “Nascosto in aria”.
L’EP, composto da sei tracce, rappresenta il ritorno discografico di Giulio Brando dopo oltre dieci anni di silenzio. L’artista, infatti, aveva interrotto la sua attività musicale in seguito a un periodo di forte crisi personale. Dopo aver pubblicato tre album tra il 2010 e il 2013, I giardini degli angeli, Jeremiel, L’abbraccio e il sogno, Brando si è ritirato dalle scene, incapace persino di ascoltare musica. Il dolore era diventato insopportabile, e la creatività sembrava scomparsa.
Poi, qualcosa si è acceso. Nel 2024 Giulio riscopre la musica come spazio di gioia, condivisione e libertà. Una musica non più chiusa nella sofferenza, ma aperta alla vita. Così nasce “Nascosto in aria”, un progetto che unisce introspezione e desiderio di rinascita, in cui ogni brano è un passo in più verso una spiritualità viva e terrena.
Giulio Brando, all’anagrafe Giulio Burchietti, è nato a Pistoia l’8 giugno 1979 e cresciuto nella campagna di Montemagno, in un contesto rurale che ha profondamente segnato il suo immaginario. La svolta musicale arriva a undici anni, ascoltando per caso Bruce Springsteen: da quel momento, la musica diventa la sua compagna di viaggio, la sua cura, la sua voce.
Oggi, con “Nascosto in aria”, Giulio Brando torna a donare quella voce a chi ascolta, con parole sincere e melodie che sanno di verità.
Dal 2 luglio, “Puledro pazzo” sarà in radio e l’EP “Nascosto in aria” disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Ascolta su Spotify
open.spotify.com/intl-it/album/2UMi6ADlPP2pTQciWJMxqu?si=hrUrKzoqSvmxk0wF5z-LyA
Santacroce: pubblicato il video live acustico di “Pane e Acqua”
Disponibile il video Acustico live del nuovo brano scritto dal cantautore Alessio Santacroce, con Alessandro "Isa" Ponzuoli alla 12 corde, dal titolo “Pane & Acqua”.
A volte serve togliere tutto il superfluo per lasciare parlare davvero le parole, la voce, e il silenzio tra una strofa e l’altra. “Pane e Acqua” è questo: una canzone nuda, diretta, suonata dal vivo e in versione acustica, proprio come è nata, senza artifici, senza maschere. È un brano che parla di contrasti e di realtà che spesso scegliamo di ignorare. Di chi ha tutto, ma non sogna più. E di chi non ha nulla, ma sogna ancora. Un racconto crudo e poetico allo stesso tempo, dove la semplicità del pane e l’essenzialità dell’acqua diventano simboli di un’umanità smarrita, fragile, ma ancora capace di desiderare, di tendere una mano, di voler ridere.
“Pane e Acqua” non è solo una canzone. È una domanda aperta, un invito ad ascoltare chi non ha voce, a fermarsi, ad osservare, e, forse, a ritrovare il senso delle cose semplici. Niente filtri. Solo musica vera. Solo vita.
Testo (di Alessio Santacroce)
Abbiamo l'acqua, abbiamo il pane ma non abbiamo più la voglia di sognare,
chi non ha l'acqua, chi non ha il pane non ha neanche più il diritto di sperare.
Abbiamo un tetto, un focolare, ma non sentiamo il desiderio di parlare,
chi non ha un tetto è un criminale, e non gli resta che scaldarsi col suo cane.
Abbiamo soldi per viaggiare ma non riusciamo più a fermarci ad osservare,
chi non ha soldi non può viaggiare e lo guardiamo come fosse un animale.
Abbiamo un corpo da modellare per ammazzare la paura d’invecchiare,
chi non ha niente non lo può fare e lascia al tempo il modo in cui farsi cambiare.
Perché ha bisogno, perché ha solo bisogno, perché ha bisogno di una mano, di un abbraccio e di ridere
Abbiamo un porto sicuro sotto il sole, ma siamo freddi come gli occhi del dolore,
chi non ha un porto può solo affondare però ci prova e continua ad annaspare.
Abbiamo storie da raccontare ma siamo soli e non lo sappiamo fare,
chi non ha nulla però sa capire e può insegnarci quanto è dura camminare.
Abbiamo un posto in cui tornare ma ci scordiamo quanto sia bello ascoltare,
chi non ha un posto non può tornare, è solo un altro che ha perduto la sua voce.
Abbiamo un nome da sventolare ma conta poco se non c’è più la passione,
chi si è smarrito non ha più un nome ma dà valore a ogni ferita del suo cuore.
Perché ha bisogno, perché ha solo bisogno, perché ha bisogno di una mano, di un abbraccio e di ridere
Abbiamo tutto per superare il male ma in questo vuoto ci vogliamo navigare,
chi non ha niente, non può sperare ma guarda il cielo e sogna di poter volare.
Guarda il video
Biografia
Alessio Santacroce nasce a Livorno il 2 agosto 1971. Nel 1994 fonda il gruppo rock “La quarta via” con il quale, in 20 anni di attività, realizza quattro album e altrettanti videoclip, ritagliandosi un piccolo spazio nel panorama underground italiano. Nel 2006 scrive il brano “Il sangue dell’Africa” che ispira la nascita di un progetto umanitario volto alla raccolta fondi da devolvere all’O.N.G. Anthropos impegnata nella costruzione di scuole in Sud Sudan. Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo noir “L’impronta dell’Iris”, seguito da “I Giudici” e “Le pietre di padre cenere”, noir edito dal Foglio Letterario che rappresenta il grande passo verso una maturità artistica globale. Da maggio 2012 a dicembre 2014 cura la rubrica Demo & Dischi sul quotidiano Il Tirreno e fonda i Livorno Music Awards in collaborazione con Dario Serpan. Nel 2015 ha scritto e condotto il format televisivo Bending, prodotto da Percorsi Musicali e trasmesso sul canale 190 del digitale terrestre (Mondo Channel-Livornotv). Degni di nota sono i suoi progetti musicali paralleli come Cayenna, Holy Hand Grenade e, naturalmente, "La quarta via".
Un brano pop che racconta gli affetti come fiori sul sentiero della vita.
“Little lovers” è il nuovo singolo firmato dagli Altermagica, una delicata riflessione musicale sull’impronta che i piccoli amori – quelli quotidiani, familiari, affettuosi – lasciano nel nostro cammino.
Scritto da Luca Ghiglino e Enrico Valente, il brano è un inno dolce e consapevole alla memoria emotiva: il sorriso di una madre, la voce di un amico, l’amore per un animale o il passaggio silenzioso di chi ci ha toccato il cuore anche solo per un frammento di tempo.
Attraverso la metafora dei fiori incontrati in un campo – diversi per forma, profumo, intensità – “Little lovers” invita a proseguire nella vita accettando la perdita e custodendo il ricordo, affidandolo a un “angelo del dolore” che raccoglie il carico delle emozioni, permettendoci di andare avanti.
Musicalmente, il brano intreccia sonorità pop eleganti e avvolgenti, in un’atmosfera tanto malinconica quanto luminosa, che accompagna l’ascoltatore in un viaggio emotivo sincero e catartico.
Etichetta: Altermagica
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Reggaeton, punk e ironia amara: il nuovo singolo dell’artista varesino è un inno stonato alla fine di una storia
Con un mix tra provocazione e malinconia, Loste torna con il nuovo singolo “Le bionde fanno male”, quinta anticipazione del suo album d’esordio in uscita a ottobre 2025 per Fiabamusic.
Dopo l’introspezione inquieta di “Judy” e le derive pop-punk di “A-a-amici gatti”, questo nuovo brano alza ancora l’asticella del contrasto stilistico e tematico: un’allegra sbronza musicale che nasconde il peso di una delusione amorosa. Il protagonista, lasciato da una “bionda”, si rifugia nelle “bionde” liquide, passando da un’assenza sentimentale a un eccesso autodistruttivo.
Il brano, prodotto da Antonio “Aki” Chindamo e scritto da Stefano Morandini, cavalca le atmosfere calde del reggaeton solo per affondare subito dopo nei tratti più rabbiosi del punk/rock.
“Le bionde fanno male” è un brano-manifesto del disco e del mondo di Loste: dissacrante ma vulnerabile, comico e tragico, capace di trasformare la sconfitta emotiva in una dichiarazione di (auto)ironia esistenziale.
«”Le bionde fanno male” è la prima canzone che ho scritto per questo album. Al momento non sapevo nemmeno che avrei scritto un album, in realtà, perché il sentimento di delusione per una storia finita, l’abbandono degli amici e qualche bicchiere di troppo mi avevano veramente portato fuori dal seminato. Solo poco tempo dopo mi sono reso conto che avevo tirato fuori quello che avevo da dire in merito a queste storie, in primis grazie a questa canzone ma poi, in maniera diversa, anche con gli altri brani. Devo ringraziare il cielo di essere stato mollato male, altrimenti non avrei mai scritto niente.» Loste
Classe 1985, Loste è un cantante, chitarrista, autore e personaggio legato al panorama della musica indipendente italiana. Esordisce sui palchi di Varese e provincia con la sua storica band punk/rock, i Collettivo01, formazione durata fino al 2014 con la quale ha pubblicato due album e ha avuto modo di far parte della storica scena punk/rock lombarda di fine anni ‘90/’00 condividendo tanti palchi con band di riferimento come Pornoriviste, Punkreas, Skruigners, Rappesaglia, Gerson, etc e diventando un piccolo punto di riferimento per il genere nella sua Provincia. Tanto che, a cavallo tra il primo e il secondo album dei Collettivo01, ovvero nel 2011, Loste viene chiamato proprio dalle Pornoriviste per sostituire lo storico chitarrista/cantante Dani Marceca partecipando attivamente alla stesura e alla registrazione dei brani dell’album “Le Funebri Pompe” (2013), senza però prendere parte al tour successive a causa di forti dissidi con la produzione; terminata nel 2014 la promozione del secondo disco “Cronovendetta” dei Collettivo01, complici dei problemi fisici al braccio sinistro e agli impegni professionali nel mondo della musica come agente di booking ed organizzatore di eventi, Loste è costretto a stoppare l’attività artistica per molto tempo, almeno fino a fine 2019, quando contro ogni pronostico medico torna ad imbracciare la chitarra salendo a sorpresa sul palco della Festa del Rugby di Varese come ospite dei Sicks, altra storica formazione della sua città. A fine 2021, nel periodo post-covid e dopo quasi un decennio dalle ultime composizioni originali, un periodo molto “no” della vita di Loste permette comunque la nascita delle sue nuove canzoni, il cui risultato è una produzione punk/rock di nuova concezione con testi irriverenti e provocatori, inserti di elettronica e dance, ma che ovviamente strizzano sempre l’occhio al suo retaggio degli anni ‘90/’00. Inizia quindi la collaborazione con Auditoria Records per la stesura e la produzione di questi brani, e con i consigli “da lontano” dell’amico Fabio Ilacqua, peraltro quasi dirimpettaio di Loste.
Nel 2022 Loste ritorna anche sui palchi della provincia per alcune apparizioni, tra cui la prestigiosa partecipazione a Woodinstock ’22 (Ternate – VA) dove si è esibito insieme a Omar Pedrini in un emozionante concerto composto da brani della scena grunge di Seattle, dei Timoria in un vero e proprio tripudio di rock, punk e grunge.
Dopo un altro periodo in studio di registrazione, il 17 marzo 2023 Loste pubblica per l’etichetta Piuma Dischi “JackPunk”, cover della celebre colonna sonora del film cult anni ’90 “Jack Frusciante è Uscito dal Gruppo”, tratto dall’omonimo romanzo. Questo brano da’ il via ufficialmente alla carriera solista di Loste che, nell’estate 2023 partecipa poi all’evento benefit “Anna on The Beach” a Verbania insieme a Bad Frog, Rubber Room e The Monkey Weather, il cui ricavato è stato donato alla Fondazione Hollman di Cannero per i bambini ipovedenti; sempre dall’estate 2023 Loste partecipa regolarmente come ospite di diverse serate di Trashmilano, seguitissimo collettivo di dj del varesotto e altomilanese, mettendo in piedi degli show a metà tra concerto e dj-set.
Il 12 giugno 2024 è invece uscito “Elevato Tasso” il primo singolo originale di Loste presentato alla Festa del Rugby Varese davanti a 8000 persone e seguito da alcune date promozionali, anche in apertura a nomi importanti della musica alternativa italiana come Bandabardò, Giancane e The Bastard Sons of Dioniso.
Il 22 novembre 2024 è uscito il singolo “Amaro in Bocca”, il 28 marzo 2025 “A-A-Amici gatti” e il 2 maggio è uscito “Judy”, un brano più introspettivo, dal sound che si rifà alle atmosfere twinpeaksiane. Il 27 giugno sarà invece la volta della canzone-manifesto di quello che sarà l’album d’esordio “Le bionde fanno male”, ovvero un viaggio tra delusioni d’amore, eccessi, ma anche nella falsità del mondo che ci circonda.
Etichetta: Fiabamusic
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Il trio-rock torna con nuovo singolo estratto dall’album “A piedi nudi”, un brano che denuncia l’estirpazione delle culture indigene e cerca rifugio nella bellezza nascosta
“Sudamerica” è il nuovo singolo dei Nigra, estratto dal secondo album “A piedi nudi”, pubblicato da DCAVE Records.
Un brano diretto e visionario, che affronta il fenomeno della globalizzazione come strumento di espropriazione culturale, tra interessi economici e uniformazione forzata. Ma tra le pieghe della denuncia, emerge uno spiraglio: esistono ancora territori intatti in Sud America, sacche di resistenza e meraviglia che custodiscono una bellezza autentica, fragile, eppure vitale.
Musicalmente, “Sudamerica” prosegue l’esplorazione sonora del disco: un incontro tra rock acustico, influenze latine e ritmo mediterraneo, frutto del lavoro collettivo di Luciano Amodeo, Pasquale Caracciolo e Felice Christian Gangeri, con la prestigiosa produzione artistica di Daniele Grasso.
DICONO DEL DISCO
«Secondo disco in cui la band racconta, con una visione chiara, potente e sincera, storie universali di lotta e speranza, attraverso un linguaggio profondamente ancorato alle proprie radici e un suono che fonde suoni acustici ed elettronici. Il sound fortemente influenzato dalle radici mediterranee crea un ponte tra l'antico e il moderno, tra la melodia folk e la potenza ritmica del Sudamerica.» RUMORE
«Quel sapore di “sud” che significa terra arida ma anche aspetti popolari di migrazione, di periferia, di emarginazione. Significa anche un immaginario dentro cui le macchine occupano sempre meno spazio e torna la pelle e le ossa a dettare regole e ad erigere mistiche credenze. E tutto questo si sposa a pieno con quel sapore di blues che non può mancare.» MEI WEB
«Un disco partigiano, socialmente impegnato. A questo titolo aggiungerei anche “decisamente underground”, di quei suoni viscosi, di ruggine, di cemento e abbandono urbano. La voce dei NIGRA torna in questo secondo disco dal titolo “A piedi nudi” che vede la produzione di un grande della scena indie italiana come Daniele Grasso.» MUSIC MAP
Nigra è un trio musicale (Luciano Amodeo, Pasquale Caracciolo, Christian Felice Gangeri) elettro/acustico dalle sonorità rock, caratterizzato dalla ricerca di un suono “oltre confine” capace di mettere in evidenza l’essenza mediterranea della band.
La band è stata finalista nazionale a "Sanremo Rock”, "Arezzo Wave" e alla festa della musica di Zocca 2024 (contest nazionale indetto da Vasco Rossi in collaborazione con il comune modenese). Vincitrice, inoltre, di molti altri contest nazionali, che hanno consentito alla band di distinguersi in diverse regioni italiane.
I precedenti tour hanno accompagnato il progetto lungo tutto lo stivale con oltre 150 concerti dal vivo, valicando altresì i confini nazionali sino ad arrivare anche in Spagna e Sud America.
All’attivo della band due album, entrambi prodotti dal maestro Daniele Grasso presso lo studio The Cave. Il primo disco è stato pubblicato da Top Records di Milano, mentre il secondo, “A piedi nudi”, sarà pubblicato nella primavera del 2025 con l’etichetta DCAVE Records di Catania.
“Terra rossa” è il primo singolo estratto dal nuovo album, in radio dal 28 marzo 2025. Il secondo estratto, “Sudamerica”, arriva in radio il 27 giugno 2025.
Etichetta: DCAVE RECORDS
CONTATTI E SOCIAL
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La rock band torinese pubblica il nuovo singolo estratto dall’album “Ten little indies”. Un brano che racconta una relazione sospesa sul punto di rottura
“Now is too late” è il nuovo singolo dei PoST, estratto da “Ten Little Indies”, terzo album della band torinese uscito per Reverse Rivers Music. Un brano potente e incisivo che mette a fuoco quel punto di rottura in cui le relazioni perdono definitivamente il proprio equilibrio.
Costruito su un riff di piano pulsante, chitarre serrate e una ritmica incalzante, il brano affronta il conflitto tra il desiderio di affermare sé stessi e la consapevolezza che, in fondo, qualcosa si è irrimediabilmente spezzato.
Il ritornello – “Don’t say it tonight / Now is too late” – diventa una soglia emotiva netta, un momento di stasi dove la parola rischia di farsi ferita. Il sound fonde energia indie rock con sfumature post-punk, sostenendo un testo lucido ed essenziale, che non cerca soluzioni, ma si limita a raccontare una verità emotiva.
Il singolo chiude con forza e coerenza il percorso narrativo e sonoro di “Ten Little Indies”, confermando la capacità dei PoST di scrivere canzoni che esplorano le crepe dell’esistenza quotidiana con eleganza e tensione.
Il brano è contenuto in “Ten Little Indies”, l’album che segna la rinascita del progetto nato a Torino nel 2001. Il disco è stato registrato al Real Sound Studio di Milano con Ettore “Ette” Gilardoni in regia, e mixato a Londra da Pietro Cavassa.
DICONO DEL DISCO
«Ogni brano del disco, prodotto con cura artigianale tra Milano e Londra, racconta un frammento di rinascita, tra fragilità umane e riflessioni disilluse, con una scrittura che non teme di scavare nelle pieghe più intime della quotidianità.» L’OPINIONISTA
«Disco di una immersione di profondissima quiete molto ricca di riferimenti inglesi, di quel certo suono elettrico che ha determinato un modo di pensare alla post-newwave e ad un certo concetto di pop internazionale. È un disco di introspezione, di intimità che in un solo brano torna all'italiano sfoggiando anche soluzioni decisamente pop.» DEAPRESS
«Disco di spiccata matrice pop-rock americana, di forme decisamente meno attente alle mode radiofoniche e per questo promettono una ricerca personale ben mirata.» MUSIC MAP
I PoST sono:
Gio Franco - voce e basso
Davide Novallet - chitarre e cori
Antonio Monaco - batteria e percussioni
Daniele Maresca - piano, synth e cori
I Proud of Serving Tuna, più conosciuti con l'acronimo "PoST", sono un quartetto attivo dal 2001. La loro discografia comprende gli album "Nulla da decidere" (2008) e "Fakes from another place" (2012), dischi cult dell'underground torinese, prodotti da personaggi di spicco quali Davide Tomat e Gabriele Ottino (Niagara, spime.im).
La band è stimata, anche fuori dall’Italia, grazie al suo personale songwriting ed agli arrangiamenti ricchi di spunti inconsueti, che definiscono un sound in perenne tensione fra melodie accattivanti e progressioni armoniche singolari.
Il 10 maggio esce il nuovo singolo “January” seguito il 12 luglio da “All my faults” e il 29 ottobre da “Non dirmi che”, anticipazioni del terzo album di inediti “Ten little indies” pubblicato l’8 novembre. Nel 2025 arrivano due nuove estratti dal disco: “Love at first glance” il 16 maggio e “Now is too late” il 27 giugno.
Etichetta: Reverse Rivers Music
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Il nuovo singolo del rapper varesino è un grido di riscatto, un diario intimo che trasforma il dolore in forza
Con “Vendetta” Ranzy inaugura il percorso che lo condurrà al suo primo album ufficiale, atteso nel 2026. Un brano intenso e profondamente autobiografico che racconta senza filtri una storia fatta di perdita, solitudine e rinascita.
Nessuna vendetta fine a sé stessa, ma una battaglia contro il buio della propria storia. Ranzy si rivolge al sé bambino, affronta la perdita della madre a 17 anni, l’assenza del padre e il dolore sommerso dell’adolescenza.
La scrittura è ruvida e sincera, tra strofe sussurrate e rap serrato, e culmina in un ritornello in cui promette a sé stesso – e alla madre – di non mollare mai: “Lo giuro su mia madre che ci ho messo il cuore / sulla base, sulle strade…”
“Vendetta” è un inno alla resilienza e segna un punto di svolta nel racconto personale di Ranzy, oggi anche padre: una nuova motivazione che si riflette nei versi finali, dove la fragilità diventa guida.
Ranzy, all’anagrafe Andrea Randazzo, è un rapper e autore italiano nato a Busto Arsizio il 22 aprile 1991 e cresciuto a Castellanza, in provincia di Varese.
A differenza di tanti coetanei, Ranzy sceglie di stare fuori dai cliché del rap di strada: nessuna ostentazione, niente droghe o pistole, ma vita vissuta, ferite vere e un linguaggio diretto che arriva a chiunque abbia attraversato il buio e sia ancora alla ricerca della luce.
Le sue canzoni parlano di depressione, lutto, bullismo, paternità, violenza sulle donne e fragilità come forma di resistenza. E proprio in questo si riconosce il suo pubblico: giovani, genitori, educatori. Ranzy diventa una voce autentica per chi non vuole più nascondersi. Con il brano “Diamante”, ad esempio, affronta con forza il tema della violenza domestica, trasformando la musica in uno strumento di denuncia e coscienza civile.
Artista indipendente e conduttore televisivo, ha partecipato a numerosi eventi pubblici – tra cui “Wall of Dolls” contro la violenza sulle donne – e iniziative benefiche a sostegno di cause come la lotta al bullismo, l’inclusione e la sensibilizzazione sulle malattie degenerative.
Il 2025 segna l’inizio del suo primo progetto discografico ufficiale: “Vendetta” è il singolo che apre la strada a un album intenso, personale e diretto, in uscita nel 2026, che racconterà la storia di Andrea, prima ancora che quella di Ranzy. Un disco costruito passo dopo passo, senza fretta, con l’unico obiettivo di lasciare tracce vere.
Etichetta: G Records
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Dal cuore pulsante delle sagre romagnole nasce il fresco singolo omonimo che incarna la nuova generazione del liscio. Unendo tradizione e modernità, questo brano esplora ascolti, gusti e visioni di giovani talentuosi, offrendo un mix vibrante e innovativo della nostra cultura
Un Viaggio Sonoro tra Radici e Innovazione
Santa Balera affonda le sue radici in Romagna, terra di feste paesane, piadine, cappelletti e allegria condivisa. Immaginatevi in una sagra: i profumi, i suoni e le voci di un territorio vivo, arricchito da spezie, ritmi latini e linguaggi lontani. È questo spirito, autentico e in continuo fermento, che ha portato il collettivo a rappresentare la Gen Z del liscio al Festival di Sanremo, davanti a circa 13 milioni di telespettatori, con un video che ha oltrepassato i 2 milioni di visualizzazioni.
Tre Versioni, Un Unico Cuore
Il nuovo singolo "SANTA BALERA”, scritto, arrangiato e prodotto da Daniele Bengi Benati e Marco Prati con la collaborazione di Luca Medri, si declina in tre versioni, curando ogni sfumatura della tradizione e dell'innovazione:
• Versione Tradizionale: Un omaggio sincero al folklore romagnolo che riporta in vita la magia delle sagre e delle feste paesane.
• Versione Pop/Attuale: Un incontro sorprendente tra ritmi latini e mediterranei, dove culture e generazioni si fondono per raccontare la Romagna di oggi.
• Remix Dance, curato da David Sabiu: Un invito irresistibile al ballo, per soddisfare la voglia di movimento e adrenalina ovunque ci si trovi.
Santa Balera: ieri, oggi, domani. Sempre.
Una Storia di Successo e Talento
Sotto la guida del MEI di Faenza e grazie al circuito "Vai Liscio" promosso dalla Regione Emilia-Romagna, il collettivo – composto da musicisti e ballerini con un'età media di 20 anni ai quali si sono aggiunti alcuni Big in un proficuo scambio di esperienze – ha saputo conquistare il pubblico. Il loro primo EP, contenente i brani originali “Santa Balera”, “Terra mia” e “Weekend dance” insieme alle cover di “Dada” e “Verso Casa Mia” (omaggiando il Maestro Secondo Casadei e Raoul), ha registrato standing ovation in un tour del 2024 che ha toccato oltre 50 tappe e raccolto 30.000 spettatori in tutta Italia.
Appuntamenti Imperdibili per il Tour 2025
La rivoluzione del liscio prosegue con un tour 2025, realizzato sotto l’egida della produzione di Giordano Sangiorgi per Materiali Musicali, la direzione musicale di Luca Medri per Cosascuola e il supporto tecnico di Fabrizio Cimatti. Tra gli appuntamenti in calendario:
• 22 giugno: Liscio Street Parade di Rimini – L’immensa balera in cui la Notte Rosa (20-22 giugno) farà ballare tutti.
• 19 luglio: Grizzana Morandi (Bo) per Spaesaggi Festival
• 26 luglio: Parco Naturale della Reggia di Venaria Reale (To)
• 2 agosto: Giardini in Musica a Ferrara
• 10 agosto: Emilia Romagna Festival a Budrio, durante la Notte di San Lorenzo.
• 6-7 settembre: Quinta edizione di Cara Forli.
• 19 settembre: Storica Fiera di Sett Dulur di Russi (Ra).
• 3-5 ottobre: MEI dei 30 anni di Faenza.
Impatto Mediale e Giovane Energia
Con promozioni mirate sul podcast "La Balera" di Periodico Daily – già alla ventesima puntata con un'intervista esclusiva all’Assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Gessica Allegni – Santa Balera sta conquistando ascoltatori e visualizzazioni, portando la loro musica e la loro energia ovunque. Insieme al libro “La Cantina del Nuovo Liscio”, che ha trasferito in podcast le voci dei Giovani della Generazione Z del Liscio, a cura di Tempesta Editore con una prefazione di Cisco.
Un Ensemble Di Giovani Talenti
Tra i protagonisti spiccano nomi come:
• Kevin Cimatti alla batteria
• Andrea Medri, Nicholas Biondini e Christian di Giacomo al basso e chitarra
• Matilde Montanari, Emanuele Tedaldi, Veronica Castellucci e Veronica Ricci alle voci
• Loris Casadei, Davide Magnani e Riccardo Monti ai fiati
• Tommaso Terenzi e Samuele Lucchi alla fisarmonica
• E altri brillanti esponenti dei Big del liscio, tra cui Luca Medri, Jastin Visani, Fabrizio Cimatti e tanti altri in un proficuo scambio di esperienze tra tradizione e innovazione.
Preparati a un Nuovo Capitolo Musicale!
"SANTA BALERA" non è solo un singolo, è una dichiarazione d’amore verso le radici, una spinta verso il futuro e la prova che tradizione e modernità possono danzare insieme in un ritmo unico ed emozionante.
Contattate Santa Balera e lasciatevi travolgere da un’energia sonora che trasforma la cultura in movimento e celebra il cuore pulsante della Romagna
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INFO
Giordano Sangiorgi - 349.4461825 – info@audiocoop.it ...
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Gli Our Garden Machine pubblicano il nuovo singolo “Stay”
Dal 21 giugno disponibile su tutti gli store digitali
Un’esplosione di energia rock'n roll è pronta a travolgere l’estate 2025: “Stay”, il nuovo singolo della band Our Garden Machine, uscirà il 21 giugno su tutte le piattaforme digitali e dal 25 giugno entrerà in rotazione radiofonica nazionale e internazionale. Il brano è una celebrazione pura della vita da rocker, con i suoi eccessi, i suoi slanci e quel bisogno irrinunciabile di restare fedeli a sé stessi.
Power trio nato nel 2020 e composto da Zendo Melo (voce e basso), Lory Bruno (chitarre) e Matteo Meconceli (batteria), Our Garden Machine affonda le radici nel circuito underground, coltivando una produzione musicale costante, interamente in inglese. Dopo i singoli "Lazy" e "Insane" del 2022, la band ha consolidato la propria identità internazionale con brani come "Out of Tune", "Smooth Highway" e "Floating", frutto di una proficua collaborazione con Orangle Records.
Ascolta la band
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Con “Stay” si torna a quella “Joy of Life” che anima da sempre i grandi classici del rock: un inno diretto, solare, contaminato da vibrazioni vintage ma con un’attitudine fresca e contemporanea. “Parla della nostra quotidianità, di concerti, di problemi, ma anche di ragazze, sogni e libertà”, raccontano i membri della band. “È un pezzo che ci rappresenta al 100%, e che dal vivo riesce a coinvolgere chiunque.”
Il brano non è solo un singolo, ma una dichiarazione di intenti: restare, resistere, rilanciare. “Stay” è la dimostrazione che il rock, nella sua forma più pura, non è mai andato via e gli Our Garden Machine sono qui per ricordarcelo!
Instagram: instagram.com/our_garden_machine
YouTube (Tema): https://youtube.com/channel/UCwv6kB8YDnSQliUOvGRuTKw
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Il nuovo singolo estratto dall’EP del cantautore romano è un racconto sospeso tra esitazione e coraggio, tra memoria e risveglio
“Il tuffo” è il nuovo singolo del cantautore romano Piastra, terzo estratto dall’EP “Nuvole Animali Inesistenti” (Produzioni dal Bosco), un lavoro intimo e poetico che riflette sull’identità, la memoria e i confini tra sogno e realtà.
Nel brano, la metafora del tuffo diventa il simbolo di un’esitazione prima dello slancio, un'immersione nel proprio passato per accedere a una nuova consapevolezza. Le immagini di tuffatori in ambienti urbani restituiscono un’atmosfera sospesa e visionaria, in cui i confini tra ciò che è concreto e ciò che è immaginato sfumano.
Musicalmente, “Il tuffo” si muove tra pianoforte e tastiere eteree, sostenute da un intreccio ritmico che combina batteria acustica e drum machine. Il risultato è un brano dallo spirito contemplativo, ma con una tensione sotterranea che lo spinge in avanti, proprio come un tuffo nel vuoto.
Il singolo conferma la direzione musicale dell’EP “Nuvole Animali Inesistenti”, un lavoro che alterna cantautorato ispirato al cantautorato anni '90 e sperimentazioni sonore contemporanee. Il disco, registrato al Bosco Studio di Pistoia e mixato da Maurizio Loffredo (Brunori Sas), nasce dalla collaborazione tra Piastra, Andrea Biagioli e Massimo Giangrande.
DICONO DEL DISCO
«La semplicità di una scrittura che alla vita restituisce incanto, leggerezza e tantissima poesia di parole quotidiane. Il suono sembra sparire per quanto pulito nel suo lavoro di arredo.» Oltre le colonne
«Mi piace assai il titolo di questo nuovo disco di Patrizio Piastra: “Nuvole animali inesistenti”, che mi chiama alla mente l’evocativa forza della contemplazione, di quando si osserva il cielo e si inventa di tutto. Ed il suono di questo disco non è da meno: cerca spazi, rilascia suoni e concede aria. Sono canzoni nuove da ascoltare dentro lunghi tragitti di evasione. È un disco di evasione» Exit Well
«Songwriting diluito in un folk gentile o in un pop sintetico gassoso, raffinato, che nelle melodie rievoca Battisti, Sinigallia, anche Benvegnù. Un suggestivo sogno per immagini da interpretare per trarne riflessioni sull’attualità e sulla condizione umana.» Rumore
Patrizio Piastra è un musicista, cantautore e produttore noto per il suo lavoro con la band YOUAREHERE, con la quale ha all’attivo diverse produzioni, tra cui l'album “As When the Fall Leaves Trees" (2011), l’EP "Primavera" (Bomba Dischi, 2013), e gli album “Propaganda" (Bomba Dischi, 2015) e “Plus Ultra” (Fresh Yo, 2018), caratterizzati da un mix di sonorità elettroniche e ambient. Con YOUAREHERE, inoltre, si è esibito in numerosi concerti in Italia, tra prestigiosi festival e rinomate venue del panorama indipendente nazionale.
Messa in stand-by l’esperienza con la band, Patrizio vira la sua produzione verso uno stile diametralmente opposto con un approccio acustico e cantautorale che si concretizza con l’EP "Nuvole Animali Inesistenti" (Produzioni dal Bosco, 2025). Il 28 marzo arriva in radio “Se si pensa”, il nuovo singolo estratto dall’album. Il 20 giugno arriva in radio “Il tuffo”.
Etichetta: Produzioni dal Bosco
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Il nuovo singolo della band siciliana che anticipa l’album di prossima uscita per Dcave records. Un blues viscerale che intreccia influenze mediterranee, ritmi tribali e il linguaggio universale della musica
«Il mediterraneo e il calore delle sue genti, il loro/nostro modo di dare e ricevere. I momenti prima di lasciarsi andare e volere che l'altro/a sappia quello che senti. Il cuore che batte all'impazzata, le mani che frugano, i sapori. Lasciarsi andare, per tuffarsi in uno dei rapporti umani più intensi. Per sé stessi e per tenere fuori un mondo che è sempre più folle e senza pace.» Tooma Elettrica
Dopo il singolo d’esordio "Sugnu do Suli", il trio siciliano Tooma Elettrica torna con il nuovo brano "Vogghiu mu sai", un blues pulsante ed evocativo che racconta la profondità delle relazioni interpersonali.
Il Mediterraneo è protagonista: i suoi colori, la sua passione e la sua istintività. "Vogghiu mu sai" si muove tra desiderio e vulnerabilità, tra il coraggio di lasciarsi andare e la paura di perdersi.
Il suono fonde suoni di chitarra influenzati dal Maghreb e dalle rive del Mississippi, ritmiche ossessive e atmosfere ipnotiche. Nel dialetto siciliano si mescola la poesia mediterranea alla tradizione blues, creando un linguaggio sonoro unico e profondamente suggestivo.
Tooma Elettrica è un nuovissimo e particolare combo siciliano. I componenti si incontrano a Catania, al The Cave Studio, per sperimentare una serie di sessioni basate sulla consapevolezza che una gran parte del nuovo suono del Blues proviene chiaramente dal continente africano. Un suono che ha attraversato il Mediterraneo, acquisendo forme e colori che lo rendono sempre più fresco e innovativo.
Le sessioni vanno bene e si trasformano presto in un progetto stabile. La vita, il dolore, le gioie, le perdite, la forza, la lotta, l'inquietudine e la speranza sono tutti elementi che fanno del Blues ciò che è. Nelle storie di Tooma Elettrica, questi elementi sono sempre presenti, specie quando interpretati con una sensibilità femminile.
Il progetto ha un nucleo formato da Francesca Ortisi (voce e chitarra), Flavia Lauriola (voce e synth) e Daniele Grasso (voce, chitarre, basso e synth). Daniele Grasso, responsabile anche della produzione artistica, è da diversi anni un vero ricercatore e divulgatore di una nuova via mediterranea al Blues. Con i suoi progetti NiggaRadio, RadioSabir e con numerose collaborazioni, tra cui quella con Cesare Basile, ha sempre cercato di innovare e arricchire questo genere musicale.
Il singolo d’esordio del progetto è “Sugnu do suli”, in radio dal 6 dicembre 2024. Il 20 giugno 2025 arriva il nuovo singolo "Vogghiu mu sai", ad anticipare il nuovo album in arrivo dopo l’estate.
Etichetta: Dcave records
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“Bandolera” è il ritorno esplosivo dei DJ e Producer Saladino & Modica
Il duo torna con il singolo estivo in collaborazione con l’artista Miani tra italo dance e vibrazioni latine
Dopo anni di silenzio discografico, Saladino & Modica tornano a scuotere le piste da ballo con un brano destinato a diventare la colonna sonora dell’estate 2025. Il duo, formato da Dj Save (Saverio Saladino) e Dj Francy M (Francesco Modica), ha deciso di rimettersi in gioco con un nuovo progetto musicale che fonde l’energia dell’italo dance con le sonorità travolgenti del mondo latino. Il risultato è “Bandolera”, singolo disponibile dal 7 giugno nei principali store digitali e dal 27 giugno in rotazione radiofonica nazionale.
La canzone nasce da una nuova sinergia artistica, arricchita dal featuring con Giovanni Miani, cantante noto per la sua voce intensa e la capacità di interpretare melodie dal sapore internazionale. “Bandolera” è un invito esplicito al movimento, alla sensualità del ballo, alla voglia di lasciarsi andare: “Il pezzo parla in poche parole di un ballo estivo, di movimenti del bacino molto sexi”, raccontano gli artisti. Il brano è stato pensato anche in una versione remix in chiave italo dance, per soddisfare i palati più nostalgici ma esigenti del clubbing contemporaneo.
Ascolta il brano
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Con questo singolo, Saladino & Modica tornano a celebrare un genere che li ha visti protagonisti nei primi anni 2000, mantenendo però lo sguardo fisso sul presente e sull’evoluzione della musica dance. “Ci siamo ritrovati e abbiamo capito che non era finita. Avevamo ancora tanto da dire, da suonare e da far ballare”, dichiarano con entusiasmo. La scelta di collaborare con Miani non è casuale: “La sua voce è perfetta per il sound che volevamo ottenere: forte, calorosa, intensa”.
“Bandolera” è una hit pronta a incendiare l’estate, una traccia che coniuga ritmo, sensualità e memoria, lanciando un ponte ideale tra passato e futuro della dance italiana.
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In radio dal 20 giugno il nuovo brano che danza tra leggerezza e vulnerabilità, raccontando il lato più umano delle relazioni
Blue Filange torna con il nuovo singolo "L'ultima volta", un brano che rappresenta una sfida personale e artistica: un sound fresco, ritmato ed estivo, in contrasto con la profondità del testo.
Il brano affronta il tema delle relazioni tossiche, quel legame che, pur rivelandosi dannoso, è difficile da lasciar andare. È un racconto intimo che mette a nudo l’artista, rivelando la sua parte più vulnerabile.
"L'ultima volta" è pensato per chiunque si sia sentito intrappolato in un sentimento che non riesce a lasciarsi alle spalle, per chi ha avuto paura di essere sbagliato.
La contraddizione tra musica e testo riflette la stessa dicotomia che l’artista vive: il desiderio di leggerezza, ma anche la necessità di raccontare emozioni profonde.
Blue Filange è una cantante bergamasca con una formazione musicale che affonda le radici nel mondo del musical, evolvendosi poi in una carriera cantautorale più personale e sfaccettata.
A 23 anni, viene ammessa all’MTS di Milano, dove perfeziona le proprie capacità e acquisisce maggiore sicurezza nel proprio stile.
Partecipa a numerosi contest musicali, tra cui il Tour Music Fest, con la cover "Quando Viene Dicembre" di Tosca, Sanremo New Talent, con "Io non credo nei miracoli" di Laura Bono, e il programma televisivo The Coach, trasmesso su 7Gold, dove ottiene ottimi risultati.
Nel 2022, avvia la collaborazione con Up Music Studio, pubblicando nel 2023 i singoli "Vorrei di Più" e "MAD(a)ME".
A gennaio 2024, scrive "MARASma", pubblicato in concomitanza con il Festival di Sanremo, accompagnato da showcase e interviste radiofoniche.
Oggi Blue Filange collabora con Advice Music e lo studio di registrazione Vs Advice Music Recording di Milano. Il 20 settembre 2024 esce in radio e digital store il brano “Se non te”. Il 20 giugno 2025 arriva il nuovo singolo “L’ultima volta”.
Etichetta: Advice Music
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Ritmi latini e club culture si fondono nel nuovo brano latin tech house
Sarà disponibile dal 20 giugno su tutte le principali piattaforme digitali e in promozione radiofonica nazionale e internazionale “Clash Up!”, il nuovo singolo firmato Tonics, dj e produttore italiano attivo dal 2016. Il brano nasce da un’intuizione creativa arrivata in studio nel periodo tra marzo e aprile: «Stavamo producendo altra musica, poi è capitato il sample di questa traccia e nel giro di un paio d’ore avevamo già tra le mani qualcosa di speciale», racconta l’artista.
Con un mix potente di sonorità hip hop, clubbing e ritmi latini, “Clash Up!” è un esempio di latin tech house ricca di energia e vibrazioni estive. Tonics, collezionista musicale e appassionato sperimentatore, fonde le sue influenze per creare un brano che invita al movimento e all’immersione totale nella pista: «Già dalle prime bozze eravamo estasiati dal risultato. È una traccia che nasce dall’istinto, da un momento di ispirazione pura».
Ascolta l’artista
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Il sound è diretto, potente, carico di groove, ideale per i club e le playlist estive, pensato per catturare l’attenzione fin dal primo ascolto. La produzione è curata nei dettagli e non perde mai l’impatto immediato, capace di coinvolgere sia il pubblico underground che quello più generalista.
“Clash Up!” rappresenta per Tonics un’evoluzione naturale del suo percorso musicale, unendo l’esperienza da autodidatta alla curiosità costante verso nuovi linguaggi e contaminazioni sonore. La traccia sarà accompagnata da una promozione radiofonica attiva anche all’estero, segno dell’ampia visione internazionale dell’artista.
Con questo nuovo singolo, Tonics conferma la sua identità: un artista indipendente, libero di esplorare e di lasciarsi trasportare dai suoni, senza mai rinunciare alla qualità e alla forza comunicativa della musica elettronica.
Instagram: instagram.com/__tonics/
YouTube: https://youtube.com/channel/UCHAGFCWboXO2m0HPRbf446g
TikTok: @_tonicsound ...
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A Good Man Goes To War reinterpretano “Dark Phoenix”
Il brano di Hans Zimmer viene proposto in una chiave nuova e personale
Il duo torinese A Good Man Goes To War torna con “Dark Phoenix”, una reinterpretazione potente e personale dell’omonima colonna sonora firmata da Hans Zimmer, compositore iconico del cinema contemporaneo. Zimmer ha sempre dimostrato come la musica possa raccontare storie anche senza immagini, e questa colonna sonora, da lui stesso considerata una delle più significative della sua carriera, è il punto di partenza per un viaggio emozionale inedito. Il brano, scelto non a caso, diventa un ponte tra due grandi atti del prossimo disco della band, sottolineando un momento di passaggio, trasformazione e introspezione. “Dark Phoenix” è qui riletto attraverso la lente personale degli A Good Man Goes To War, che riescono a restituire al brano una nuova luce, traghettandolo in una dimensione post-rock cinematica densa di pathos e intensità narrativa.
Ascolta il brano
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Nati a Torino, cuore pulsante della musica underground italiana, Flavio Amelotti e Fabrizio Paglia danno vita a un progetto sonoro che unisce il post-rock più emotivo a influenze cinematografiche profonde: A Good Man Goes To War. Dopo esperienze con band come Mainline e Never Ending Apnea e collaborazioni live con giganti del panorama internazionale (tra cui Alexisonfire, Hatebreed, The Dillinger Escape Plan), nel 2019 decidono di fondere la loro visione musicale. Nel 2020 esordiscono con l’album “The Sound of a Large Crowd”, a cui fa seguito, nel 2021, “Mombasa: Reinterpretation”, il singolo che ha aperto all’universo musicale di Hans Zimmer e che segna l’inizio di una nuova fase creativa.
Instagram: instagram.com/a_good_man_goes_to_war
Facebook: facebook.com/GoodManGoesToWar/
Bandcamp: agoodmangoestowar.bandcamp.com/
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“Sei come Marte” è il singolo pop tra sogno, casualità e desiderio
Una passeggiata, una notte d’estate, un incontro inatteso: nasce così “Sei come Marte”, il nuovo singolo di Ash & Rise, disponibile dal 20 giugno su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica nazionale dal 27 giugno. Il brano è un piccolo viaggio nel cuore dell’imprevisto, dove l’ordinario si trasforma in magia, e ogni sguardo può diventare un racconto da ricordare. Con un arrangiamento intimo e leggero, fatto di armonie avvolgenti e spensierate, il duo formato da Lamanuzzi Franco e Di Lauro Luigi propone un pop diretto, emotivo, senza sovrastrutture. “L’idea ci è venuta in una serata caldissima, raccontano, durante una passeggiata. Abbiamo incrociato una ragazza bellissima e in quel momento abbiamo capito che ogni istante può cambiare tutto”.
“Sei come Marte” è un inno alla bellezza inaspettata, all’attrazione istintiva e alla capacità di stupirsi. “È bastato un attimo. Lei non si è accorta di nulla, ma per noi è stato come un cortocircuito emotivo. È così che è nato il pezzo”, spiegano gli artisti. Il titolo richiama l’immaginario di un pianeta lontano, affascinante, difficile da raggiungere: un simbolo perfetto per descrivere quella ragazza e le sensazioni che ha lasciato.
Ascolta il brano
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Ash & Rise sono un progetto giovane ma consapevole, che unisce la passione per la musica all’interesse per la sperimentazione. Attualmente stanno esplorando l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo creativo, cercando nuove forme espressive e modi inediti di comunicare emozioni.
“Sei come Marte” è quindi il primo passo di un viaggio che vuole emozionare, sorprendere e lasciare un segno, proprio come quella sera d’estate, quando il destino ha deciso di scrivere una canzone al posto loro.
Instagram: instagram.com/ash_e_rise/
Riccardo Trombini pubblica il nuovo singolo “Nuova dipendenza”
Dal 20 giugno il brano è disponibile in radio e su tutti i digital stores
Esce il 20 giugno su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica nazionale “Nuova dipendenza”, il nuovo singolo del cantautore padovano Riccardo Trombini, pubblicato per Lift Records. Un brano dal forte impatto emotivo, che unisce sonorità pop ad elementi acustici e melodie ora graffianti, ora dolci. “Nuova dipendenza” è un racconto intimo sulla fragilità dell’essere umano di fronte ai propri bisogni più profondi, su quella ricerca disperata di attenzione e amore che può trasformarsi in una vera e propria dipendenza affettiva.
«Volevo raccontare un’urgenza – spiega Riccardo – quella di essere visti, toccati, accolti. Quando questo bisogno diventa costante e fuori controllo, diventa tossico. Una nuova dipendenza, appunto».
Ascolta l’artista
linktr.ee/Riccardotrombinimusic
Classe 1995, Riccardo Trombini nasce artisticamente come chitarrista funk/jazz, per poi intraprendere un percorso completamente diverso e personale nel 2024, iniziando a scrivere per la prima volta testi in italiano dopo anni di composizione in lingua inglese. Il passaggio al cantautorato segna una svolta importante nella sua carriera, portando alla nascita di una serie di brani che esplorano le sue tante sfumature artistiche.
“Nuova dipendenza” è il primo tassello di un progetto più ampio, che ha come obiettivo quello di raccontare le fragilità e i desideri dell’essere umano in modo autentico e diretto. «Questo brano rappresenta il mio modo per dire che va bene sentirsi deboli, va bene cercare contatto. La musica, per me, è la forma più pura di accettazione».
Una produzione che mette in luce le capacità autorali e interpretative di un artista in evoluzione, pronto a confrontarsi con un pubblico sempre più ampio.
“Nuova dipendenza” è una ballata contemporanea, che scava nella psiche e tocca corde universali, con l’intensità propria di chi ha deciso di mettersi completamente a nudo.
Instagram: instagram.com/riccardotromb
William Mussini pubblica il romanzo “Il deserto dei sonnambuli”
Un fantasy breve che racconta di un viaggio nella quinta dimensione
“Il deserto dei sonnambuli” è il nuovo romanzo breve di William Mussini. Il libro nasce da un intenso sogno lucido vissuto dall’autore nel febbraio del 2023, durante il quale ha sperimentato mondi al di sopra del mare dei super sargassi, oltre la linea che delimita la quarta dimensione. Da quell’esperienza onirica prende forma una narrazione gnostica e fortemente evocativa, che mette in discussione i presupposti stessi della realtà. In un universo parallelo popolato da Arconti, Voladores ed entità extradimensionali, Mussini racconta il lento ma potente processo di risveglio interiore di un’anima incarnata nella “mandria umana”, da secoli soggetta a un sottile parassitaggio energetico. Il protagonista affronta un cammino di auto-guarigione animica, esplorando la propria coscienza attraverso il corpo astrale, per scardinare dogmi, paure, credenze e verità apparenti. Un testo che unisce immaginazione e consapevolezza, fantasia e metafisica, offrendo al lettore non risposte ma domande radicali: chi siamo veramente? E da cosa siamo prigionieri?
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William Mussini, nato in Molise nel 1969, è autore, scrittore, regista e produttore indipendente. Dal 1996 è attivo nel settore audiovisivo con la ditta Mad Video, e dal 2013 è produttore cinematografico con INCAS Srl. Ha realizzato numerosi cortometraggi e due lungometraggi: “Il viaggio” (2018) e “La Pace non è uno Stato Naturale” (2019), film selezionato per i Premi David di Donatello 2020 e premiato in festival internazionali. Tra i suoi corti più noti: “La voce di Camilla” (Miglior Regista e Miglior Corto di Fiction all’EuroFilmFestival di Marbella) e “Venus Project” (oltre 30 riconoscimenti internazionali). Ha inoltre pubblicato i libri “Le stagioni della follia” (2021) e “Il tutto è falso, il falso è tutto” (2021), confermandosi autore attento ai temi della coscienza, della realtà e della libertà dell’essere.
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Sara Galea pubblica il nuovo romanzo “Sharia - Il viaggio verso la vita”
Un percorso spirituale attraverso l’anima e l’inconscio
È disponibile in libreria e negli store digitali “Sharia”, il nuovo romanzo di Sara Galea, nato da un processo creativo e interiore durato quindici anni. L’opera invita il lettore a intraprendere un autentico viaggio dentro sé stesso, in bilico tra sogno e realtà, tra passato e possibilità future. Sharia è il nome della protagonista, ma anche dell’anima stessa che guida la storia: stanca di essere messa a tacere dalla mente e dalle ferite, la donna prende il controllo della sua esistenza. Il mondo attraversato è fatto di memorie rimosse, simboli, sogni lucidi, polarità interiori incarnate da due fratelli gemelli che rappresentano razionalità e intuizione, maschile e femminile, logica e creatività. Il tono del libro è intenso, poetico, a tratti onirico. La narrazione attraversa inferni psichici, limbi emotivi e visioni cosmiche, ma si muove verso un esito profondamente trasformativo. Più che una storia da leggere, “Sharia” è un percorso da vivere, un invito a risvegliarsi da quel sogno collettivo fatto di ruoli fissi e prigioni interiori.
La genesi del libro è altrettanto affascinante: una notte, ventuno anni fa, una voce interiore svegliò Sara, chiedendole di scrivere il titolo e di lasciare che fosse l’anima a guidare la penna. Il libro è nato così, in quindici anni di scrittura notturna, senza forzature.
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Nata a Roma nel 1966, Sara Galea è insegnante, personal life e business coach, esperta in comunicazione. Ha ricoperto incarichi pubblici come vicesindaco e assessore del Comune di Anguillara Sabazia. Dopo l’esperienza istituzionale, ha proseguito il suo impegno personale e professionale nel campo della crescita interiore e della formazione. È madre di due figli e nonna di una nipotina. Si esprime anche attraverso la pittura, la musica e la scrittura. Con “Sharia”, Sara Galea continua il suo percorso di autrice dedicata all’anima e al risveglio interiore, dopo le pubblicazioni precedenti “La vita ha iniziato ad amarmi”, “I pensieri dell’Anima” e “Lo specchio di Jica”.
Il suo motto è: “Tutto è dentro di te. Cercalo. Trovalo. Vivilo.”
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Un progetto con numerose iniziative culturali a partire dal 27 Giugno 2025 fino all’1 Novembre 2025
Si è svolta ad Ostia (Mun. X di Roma Capitale), la Conferenza Stampa di presentazione del Progetto “IL SEGRETO DEI SANTI” ideato e promosso dall’Associazione Naschira, partner di Barrett International Group di Virginia Barrett (attrice, regista, musicista ed Event Manager).
Il Progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi – ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
La Direzione Artistica è della Dott.ssa Pina Traini, Giornalista della Sala Stampa Vaticana.
Numerose le collaborazioni: la Pro Loco di Ostia, l’Associazione “Il Portico di Padre Brown”, l’Associazione “La Nuova Osa”, l’Associazione P.P.P.R.S. Italy e India, la APS Lanthanum Emidio Alessandrini, la CINEMART di Gianna Menetti, il CSAQ di Piazza Ronca.
Durante la Conferenza Stampa, svoltasi nella Sala “Massimo Di Somma” del Consiglio Municipale in Ostia Centro, dopo i saluti iniziali del Presidente del X Municipio, il Dott. Mario Falconi e l’intervento della Dott.ssa Paola Pau, Responsabile Forum Cultura e Coordinatrice delle attività culturali e delle iniziative di promozione della lettura nel territorio municipale, Virginia Barrett, Presidente dell’Associazione Naschira, ha illustrato ai numerosi presenti le linee generali del Progetto e tutti gli appuntamenti a partire dal 27 Giugno e ha creato un collegamento telefonico con la Dott.ssa Traini che era nella Sala Stampa del Vaticano per l’udienza del Papa. Alla conferenza erano presenti anche gli Assessori.
Il Segreto dei Santi, un avventuroso viaggio alla ricerca del volto autentico dei protagonisti della Fede, un’avventura che dura da 2000 anni, propone dal mese di Giugno al mese di Novembre 2025, una serie di Eventi Culturali che permetteranno al Pubblico, di fasce d’età diverse, di conoscere curiosità, segreti e valori di alcune figure di Santi e Sante di tutti i tempi, raccontati attraverso l’Arte in tutte le sue forme di espressione. Agli Eventi potranno partecipare anche i Pellegrini in arrivo in città da tutto il mondo. Particolare attenzione sarà rivolta a persone affette da disabilità di varia natura.
Un programma ricco di appuntamenti che partirà Venerdì 27 Giugno con un Evento dal titolo “VI FARO’ PESCATORI DI UOMINI”, che si svolgerà sull’imbarcazione “Imperatrice” in partenza dal Parco d’affaccio di Ostia Antica alle 18,00, recentemente inaugurato dal Sindaco Gualtieri. Dopo l’intervento del giovane sacerdote Padre Francesco Mangani che si soffermerà ad illustrare il simbolismo del pesce e della pesca nei Vangeli e la celebrazione della S. Messa a bordo, il noto attore di Teatro, Cinema e Televisione Edoardo Siravo, reciterà alcuni testi di Don Marco Pozza sui Santi Pietro e Paolo.
Il secondo appuntamento è previsto Sabato 28 Giugno con il Vernissage della Mostra Digitale curata da Simone Calcagni presso la Galleria d’Arte ESS&RRE al Porto Turistico di Ostia, Lungomare Duca degli Abruzzi, 84 con regolare taglio del nastro e Lezione Spettacolo del Prof. Mario Dal Bello, Critico d’Arte, Cinema e Musica che illustrerà al pubblico alcune delle più straordinarie Opere d’Arte di tutti i tempi dedicate ai Santi Pietro, Paolo e Giovanni Battista, Opere proiettate sulle pareti della Galleria. La Mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 20,00 con chiusura settimanale la domenica.
Prossimi appuntamenti l’8 e il 10 luglio 2025.
Il pubblico potrà accedere agli Eventi gratuitamente previa prenotazione fino ad esaurimento posti tramite sito web ilsegretodeisanti.com e email ilsegretodeisanti@gmail.com ...
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La band The Amnesia pubblica "A Tale of Bloody Moonlight"
Un debut album gotico e visionario
È disponibile su tutte le principali piattaforme digitali “A Tale of Bloody Moonlight”, il primo album ufficiale dei The Amnesia, giovane band bolognese che fonde sonorità dark, emo e alternative in un intenso concept album pubblicato da Too Loud Records. Nato dalla volontà di raccontare una storia gotica ricca di pathos e mistero, “A Tale of Bloody Moonlight” è un viaggio musicale che accompagna l’ascoltatore tra castelli oscuri, cripte, creature della notte e dilemmi esistenziali. Protagonista del racconto è Sebastian, un uomo che si risveglia senza memoria in un mondo spettrale, scoprendo gradualmente di essere morto e trasformato in un vampiro. Tra amori impossibili, scelte morali e lotte interiori, l’album affronta il lato più umano della mostruosità, immerso in atmosfere cupe e malinconiche.
TRACK BY TRACK
Bloody Moonlight
Introduzione. Sebastian si risveglia senza memoria, dando inizio al viaggio.
Villa’s Sin
Inizia l’esplorazione del nuovo mondo: castelli, cripte e creature inquietanti.
Vampire
La consapevolezza: Sebastian scopre di essere diventato un vampiro.
Lady V
L’incontro con la contessa sanguinaria, minaccia di tutte le anime perdute.
Until the End
Sebastian si innamora di Lady V, ignaro della sua vera natura.
Memento Mori
Interludio strumentale incalzante e cinematografico.
Stake and Heart
La verità su Lady V emerge: voleva ucciderlo. L'inganno è svelato.
Kind of Life
Il protagonista affronta una scelta: essere un vampiro spietato o lottare per conservare un cuore umano.
Bring the Shadows
Un inno alla sopravvivenza interiore, alla lotta contro sé stessi.
16.01
Bonus track. Un brano personale e fuori narrazione, dedicato al fratello del cantante, mai conosciuto, ma eternamente presente.
Ascolta l’album
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Nati a Bologna nel 2023, i The Amnesia sono formati da:
Luca Bevilacqua - voce solista
Mattia Crivellini - chitarra ritmica
Simone Stanzani - chitarra solista
Lorenzo Magnani - basso
Valentino Biagini - batteria
Il sound dei The Amnesia fonde punk contemporaneo, rock classico, emo anni 2000 e sfumature elettroniche anni '80, creando un impasto sonoro che richiama band come My Chemical Romance, Ghost, Paramore, Led Zeppelin, System of a Down e Santana. Il risultato è un'opera coesa e visivamente cinematografica, dove ogni brano aggiunge un tassello alla narrazione. “A Tale of Bloody Moonlight” è il loro debutto ufficiale, una vera esperienza musicale che unisce emozione, introspezione e atmosfere gotiche.
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I Lost Antimo pubblicano l’EP “We Are So Afraid But Insist”
Sei brani di introspezione, rabbia e rinascita
I Lost Antimo, giovane band alternative/pop-punk, pubblicano il loro primo EP “We Are So Afraid But Insist”, disponibile su tutti i digital store. Un esordio che lascia il segno, con sei tracce scritte nel corso del primo anno di attività e che raccontano la nascita artistica e identitaria del gruppo. Nato con l’idea iniziale di raccogliere quattro brani, l’EP è cresciuto con la band, arrivando a includere tutte le sei tracce composte finora. Un viaggio emotivo e musicale che parte da basi pop-punk, ma che si apre a contaminazioni hardcore, alternative e melodiche, riflettendo le diverse influenze dei membri della band. Il titolo dell’EP è tanto un acronimo “nascosto” (W.A.S.A.B.I., in omaggio a una delle prime cene di gruppo in un ristorante giapponese) quanto un’affermazione esistenziale: abbiamo paura, ma insistiamo, come fanno tutti i giovani adulti che cercano di trovare un equilibrio in un mondo che corre troppo in fretta.
TRACK BY TRACK
Denial
Parla di difficoltà relazionali e comunicazione compromessa in una relazione in crisi. L’ostinazione rischia di distruggere anche l’amore più forte.
All Messed Up
La preoccupazione per il futuro e la responsabilità di una generazione che lotta per restare a galla in un mondo sempre più instabile.
No.4
Il senso di smarrimento e l’urgenza di essere ascoltati, mentre si prende coscienza che l’unico vero supporto siamo noi stessi.
I Will Be Fine
Primo singolo della band, è un inno di resistenza emotiva contro le insicurezze e il buio interiore. Una promessa a sé stessi.
Self-Awareness
Domande esistenziali e consapevolezza dei propri limiti, ma anche la capacità di sorridere nonostante le paure.
Get Out Of My Mind
Ballata finale intensa e liberatoria: la fine di una relazione e l’inizio di una rinascita personale. Dalla sofferenza alla chiarezza.
Ascolta l’EP
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I Lost Antimo nascono nel settembre 2023 a Bologna.
La formazione è composta da:
Roberto - voce/chitarra Andrea - chitarra/seconde voci Matteo - basso
Silvio - batteria
Fin dall'inizio scelgono di concentrarsi su musica originale, unendo le rispettive influenze, dal pop- punk californiano all’alternative rock, per creare un’identità sonora personale, aperta alla contaminazione. Dopo il debutto con il singolo e videoclip “I Will Be Fine” a marzo 2025, pubblicano a maggio lo struggente e potente EP d’esordio “We Are So Afraid But Insist”.
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Una dichiarazione d’intenti stilistica e concettuale
La band bresciana Biorisk pubblica il nuovo album “Fuori Dai Margini”, ora disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il disco prende il nome dal primo brano inedito mai scritto dalla band, oggi elevato a manifesto della loro identità artistica. Il titolo rappresenta una vera e propria dichiarazione d’intenti, sia sul piano musicale che concettuale: un sound ibrido e originale, che fonde hip-hop, stoner, hard rock, blues, funk ed elettronica, accompagna testi diretti e visionari. Le liriche affrontano temi scomodi e attuali, dalla disinformazione alle guerre, dalle contraddizioni sociali ai viaggi onirici, restituendo uno sguardo lucido, crudo e profondamente personale sul mondo.
TRACK BY TRACK
INTRO
Monologo trascendentale su base cupa, apre la porta all’universo Biorisk.
FUORI DAI MARGINI
Sonorità metal-arabeggianti e flusso di coscienza lirico.
BLOODBATH
Il manifesto della band: stoner rock con ritmiche drum&bass.
OVERKILL
Brano crossover che affronta il tema delicato delle sparatorie scolastiche.
SOTTO SPIRITO
Un inno rock-festoso dall’energia trascinante.
VENERE
Ballad blues-rap sull’amore predestinato e i rischi della dipendenza affettiva.
ATTRAVERSO LE PORTE DELLA CHIAVE D’ARGENTO
Viaggio stoner-onirico ispirato a Lovecraft.
CATTIVE NEWS
Rock-stoner che denuncia l’impatto psicologico delle cattive notizie.
WAITIN
Hardcore rap autobiografico, intimo e profondo.
Ascolta l’album
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I Biorisk sono una band alternative rap metal nata a Brescia. Il loro stile unico unisce un cantato prevalentemente rap con sonorità provenienti dal mondo heavy metal, psychedelic rock, funk, blues ed elettronico. La formazione attuale comprende voce, chitarra, basso, batteria e synth. Fin dagli esordi, il progetto si è distinto per la sua forte identità artistica, pur attraversando cambi di formazione. L’elemento centrale della proposta musicale è la contaminazione, sia nei suoni che nei contenuti, affrontati con uno sguardo crudo, realistico e talvolta visionario. I testi si muovono tra denuncia sociale, introspezione e immaginario onirico, utilizzando metafore, figure retoriche e riferimenti mistici. Il simbolo del gruppo è il ragno di Nazca, emblema di una visione mistica e di una musica che intende “contaminare” l’ascoltatore, scuotendolo e invitandolo a riflettere. L’immaginario visivo della band è oscuro, urbano e spirituale allo stesso tempo: i membri si mostrano in maniera velata ma intensa, dando spazio più alla musica e al messaggio che alle individualità. Nel 2019 vincono il talent Unibs Got Talent con il brano “Fuori Dai Margini”, aprendo successivamente un live dei Finley. Dopo numerosi concerti nel circuito tra Brescia e Bergamo, tra cui il Clamore Festival 2024, nel 2025 pubblicano il loro primo disco ufficiale, "Fuori Dai Margini", disponibile su tutte le piattaforme digitali.
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Il nuovo singolo della giovanissima violoncellista pavese è un inno alla libertà e alla leggerezza dei giorni che ci fanno sognare
La giovane cantautrice e violoncellista Diletta Fosso torna con un nuovo singolo dall’atmosfera luminosa e sognante: "Il vento sale", un brano che celebra il viaggio come metafora della vita, la bellezza del cambiamento e la spinta verso nuove avventure.
Ill brano racconta l’estate con immagini evocative e una melodia che trasporta l’ascoltatore tra binari accesi sotto la Torre Eiffel, Rue de Rivoli e i Giardini delle Tuileries, in un mondo dove ogni giorno può regalare incontri inattesi e sogni realizzati.
"Il vento sale" invita a vivere il presente con il cuore aperto, lasciando che la curiosità e le emozioni ci guidino verso esperienze inaspettate. È un manifesto di energia giovanile, un omaggio alla spontaneità e alla voglia di osare.
«Scrivo per chi sogna davvero, per chi spera di cambiare, per chi vuole un mondo diverso. Per chi ha capito che c'è qualcosa che non va e cerca una via d'uscita dal Sottosopra. Per chi ama e chi soffre in silenzio, per chi pensa di cercare da solo qualcosa che non trova, ma poi gli basta affacciarsi a un tramonto e capisce tutto.» Diletta Fosso
Diletta Fosso è una giovane violoncellista e cantautrice che unisce formazione classica e musica pop/cantautorale, creando uno stile unico e riconoscibile. Frequenta il Conservatorio Vittadini e il Liceo Linguistico Cairoli di Pavia.
Nel dicembre 2024 si aggiudica il primo posto al Concorso Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente "Città di Quiliano", riconosciuto dal MEI tra i contest italiani più prestigiosi. A questo riconoscimento si affianca il premio “On Air”, assegnato dall’ufficio stampa L’Altoparlante.
A fine anno, il 30 dicembre, apre il concerto dello storico collettivo folk Yo Yo Mundi presso l’Auditorium Santa Caterina di Finale Ligure, condividendo il palco con una delle realtà più significative della scena indipendente italiana.
I suoi primi tre brani, prodotti da Davide Maggioni per Matilde Dischi e distribuiti da Artist First, raccontano diverse sfumature della sua poetica musicale. "Nuvole" dipinge la tensione tra sogno e realtà attraverso l’immagine di un funambolo. "Oltre il rumore" affronta il dramma della guerra, attraverso gli occhi di una bambina di dieci anni. "Il vento sale" è una celebrazione del desiderio di libertà, espressa con la metafora del viaggio.
Il suo talento le permette di conquistare primi posti in importanti concorsi nazionali, tra cui il Gran Galà dei Festival 2024 a Ferrara, Musical Day 2023 e 2024 a Milano, Musical Café 2023 a Milano e School Life Music 2022 a Pavia.
Nel 2024 ottiene una menzione d’onore al Premio Beatrice Giovani di Verona, riconoscimento che premia il valore delle nuove voci artistiche emergenti.
Parallelamente alla musica, si distingue anche in ambito letterario. Con il racconto "Il Condominio", è tra i finalisti pubblicati nel Concorso Letterario Caratteri di Penna 2024, con premiazione al Teatro Fraschini, davanti a ospiti d’eccezione come Serena Dandini e Laura Formenti.
Il 4 ottobre 2024, ospite della Sala Consiliare del Comune di Pavia, partecipa alla rassegna dedicata alle donne pavesi in primo piano, affrontando temi di grande attualità come guerra, femminismo e il ruolo della musica nella società di oggi.
Sul palco del Teatro Fraschini, nel giugno 2024, interpreta la protagonista dello spettacolo “Auradon”, ispirato al musical Descendants della Disney, e accompagna il quartetto d’archi Archimia su brani pop-rock.
La sua versatilità le permette di raggiungere finali importanti in diversi talent televisivi, tra cui "Io Canto Generation" (Canale 5), "The Voice Kids" (RAI) e "The Coach VI", trasmesso su 7Gold.
Nel 2025 è tra i finalisti del concorso Nokep TV, trasmesso in diretta su SKY Italia.
A marzo 2025 riceve la benemerenza cittadina per meriti artistici, per poi inaugurare la fiera d’arte PaviArt al Palazzo delle Esposizioni di Pavia.
Dal 2022 cura i suoi canali social Instagram e Facebook, condividendo performance live, cover e anteprime dei suoi brani inediti, riuscendo a creare una connessione sempre più forte con il pubblico.
Etichetta: Matilde Dischi
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Il nuovo singolo del giovane rapper è un attacco diretto alla superficialità della musica commerciale e al sistema che la alimenta
Alèm torna con una canzone provocatoria e senza filtri: "Singolo Radiofonico", un brano aggressivo e satirico che mette in discussione l’industria musicale e dello spettacolo.
La traccia è un vero e proprio litigio tra l’artista e la musica, dipinta come un’entità che non ricambia l’amore, il rispetto e la dedizione di chi la crea. Con rabbia e ironia, Alèm denuncia il consumismo sfrenato che guida l’ascoltatore, spinto da un mercato dominato da artisti senza reale passione.
"Singolo Radiofonico" è l’opposto di ciò che oggi viene etichettato come commerciale o mainstream. È una rivendicazione della natura controculturale del rap, un genere che, da opposizione e ribellione, è diventato sempre più innocuo e conforme alle logiche di mercato.
Nel brano, il rapper critica la tendenza di chi scrive solo per auto-promuoversi e alimentare il proprio brand, riducendo le canzoni a semplici spot pubblicitari. Per Alèm, la musica dovrebbe essere uno strumento di riflessione, e non un mezzo per il denaro. ;
Além, nome d’arte di Alessandro Minichino, è nato a Maratea (PZ) nel maggio 1999. Vive i primi due anni della sua vita in un piccolo paese della provincia di Salerno ai confini con la Basilicata poi si trasferisce in Veneto, nella provincia di Belluno.
Frequenta il liceo artistico a Cortina d’Ampezzo e poi il MITA a Udine.
A 16 anni col nome d'arte di Ale ice scrive e pubblica un ep, “È solo l'inizio” (2015) un lavoro prettamente rap. In questo, come in tutti i lavori che seguono, Alessandro cura gli artwork e le cover. Negli anni successivi seguono due mixtape "Equilibrio" (2017), rime dirette e molte riflessioni su un mondo ingiusto nella quale bisogna trovare posto, e "Nirvana" (2018) che include il primo street video, del singolo "Tieni duro" con la regia di Samuele Dalò e successivamente recensito dagli "Arcade Boyz" noti youtuber. L’anno dopo esce “Alessandro” (2019), il suo secondo e ultimo ep col nome d’arte Ale ice: acustico, chitarra e voce, si distacca molto dai lavori precedenti
ispirandosi al cantautorato italiano che ascoltava fin da piccolo, in "Nato fuori tempo" il featuring con Simone Da Prà (Oxi).
Nel 2021 sceglie di cambiare nome in Alèm, si stacca completamente dai vecchi lavori e lancia il singolo “200 all’ora” unendo al rap influenze rock, punk passando per la trance Music.
Prodotta da Artigian Studio, “200 all’ora” è una canzone che punta all’originalità del genere, contro le catene della società moderna e delle istituzioni scolastiche che reprimono sogni e uniformano i ragazzi. Il 18 febbraio 2022 esce il nuovo singolo “Cliché”, una critica satirica ai luoghi comuni della nostra nazione, il cui videoclip è stato presentato anche dal TGR Basilicata. Segue “Démodé” una riflessione ironica sulle mode musicali del momento e “Caffè” una canzone che mette in luce gli aspetti negativi tipici di una relazione d’amore, gli stessi elementi che però ci fanno costantemente innamorare maggiormente del nostro partner, dopodiché esce il singolo “#ANDRÀTUTTOMALE” con sonorità pop rock.
A maggio del 2023 torna con il nuovo brano “Mercoledì” al quale, in autunno, segue l’ultimo singolo uscito dal titolo “Liberi/stupidi”: brani di analisi sociale e individuali, non brani politici. Dal 15 dicembre in radio esce il nuovo singolo dal titolo “Dalì” e successivamente ad aprile 2024 esce il singolo “Chissenefrega”, tutte anticipazioni del primo album dell’artista, in uscita il 3 maggio, dal titolo “Sogni virtuali”. Il 6 settembre esce il singolo “Dinero”. L’ultimo singolo estratto dall’album è “AK-toio”, in radio dal 21 marzo 2025. Il 13 giugno esce il brano “Singolo radiofonico”.
Etichetta: Orangle Records
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Michele Tecchio pubblica il romanzo “L’odore dell’aria”
Lo scrittore debutta nel fantasy con un libro epico, viscerale e sorprendente
Lo scrittore Michele Tecchio pubblica il romanzo “L’odore dell’aria” con Altromondo Edizioni. Si tratta di un fantasy di ampio respiro, realistico nei toni e profondo nei temi, che racconta il crollo di un mondo e il risveglio delle coscienze, in un intreccio che unisce elementi epici, riflessione politica e tensione da romanzo investigativo. Nel continente dei Quattro Regni, un’isola soggiogata si ribella, innescando una catena di eventi che frantuma l’equilibrio geopolitico del mondo conosciuto. Due sovrani cadono, uno per vecchiaia, l’altro assassinato. Il giovane erede di quest’ultimo, Mark, parte alla ricerca del mandante dell’omicidio del padre, accompagnato dall’amico e consigliere Adlard. Intanto i ribelli, guidati dal misterioso druido Tolan, si fanno forza con la morte dell’oppressore. I regni superstiti chiudono i confini, il Consiglio dei Re si dissolve, e ciò che sembrava stabilito si trasforma in una valanga di cambiamento e caos. Nel suo viaggio, Mark scoprirà che la verità può essere più sconvolgente dell’inganno, e che l’odore dell’aria può portare con sé i segni invisibili della rivoluzione.
Il romanzo si distingue per il suo approccio “realistico” al fantasy: c’è poca magia, un’unica razza (gli umani), rare creature e solo accenni di divinità. Ma c’è tensione politica, conflitti interiori, tradimenti, lutto e memoria. Una narrazione matura, capace di fondere elementi epici e introspezione personale. La forza del libro sta anche nella sua origine: i personaggi principali sono ispirati agli amici dell’autore, che ne hanno scelto i nomi. Alcune scene si rifanno a eventi realmente vissuti.
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Michele Tecchio è nato nel 1974 a Vicenza, dove vive e lavora. Appassionato fin da giovane di fantasy, fantascienza, cinema fantastico e giochi di ruolo, ha sempre amato la narrativa epica, traendo ispirazione da autori come Bernard Cornwell e Joe Abercrombie. Ha iniziato a scrivere nel 2000, quasi per caso, e dopo un lungo percorso creativo ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’odore dell’aria”, con Altromondo Edizioni nel 2024.
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Pier Paolo Conti pubblica il saggio “Delos Adelos”
Un saggio che ridefinisce il nostro rapporto con la conoscenza, l’incertezza e il pensiero simbolico
“Delos Adelos” è il nuovo saggio di Pier Paolo Conti. Il libro nasce da un’intuizione maturata nel tempo: la tensione tra certezza e incertezza non è un problema da risolvere, ma un principio strutturale dell’esistenza, una chiave per comprendere il mondo e il nostro rapporto con esso. “Delos Adelos” esplora il fragile equilibrio tra razionalità e mistero, tra tecnica e spiritualità, tra pensiero analitico e intuizione. Un viaggio che intreccia mitologia greca, storia della scienza, logica matematica e riflessione esistenziale, dando vita a un saggio che rompe gli argini della saggistica tradizionale e apre nuove vie nel panorama della filosofia della conoscenza. Nel cuore dell’opera si stagliano due principi fondamentali: Delos, isola della chiarezza e della certezza, e Adelos, terra dell’indefinito, del dubbio e del possibile. L’autore non li pone in contrapposizione, ma li interpreta come forze complementari e interdipendenti, che modellano il nostro modo di conoscere e abitare la realtà.
"L’incertezza non è un errore, ma la forma della possibilità. Non è un difetto del pensiero, ma il suo spazio creativo" - Pier Paolo Conti.
Il percorso intellettuale che ha portato alla nascita del libro è radicato nell’esperienza concreta dell’autore. Come ingegnere e studioso della propagazione dell’incertezza nella misurazione fisica e nella visione artificiale, Conti ha vissuto in prima persona il confronto tra modelli teorici e realtà empirica. Il punto di svolta arriva quando scopre una proprietà sorprendente nella geometria euclidea: costruendo l’ipotenusa a partire dai cateti, l’incertezza si conserva. Da questa intuizione matematica prende forma una riflessione più ampia: l’incertezza non è un disturbo da contenere, ma un principio ontologico da comprendere. È così che “Delos Adelos” diventa un’opera di frontiera, in grado di dialogare tanto con la fisica quanto con la filosofia, tanto con Nietzsche e Heidegger quanto con Popper e Galimberti, passando anche per una reinterpretazione del teorema di Pitagora alla luce della conoscenza imperfetta.
Un elemento distintivo del libro è l’uso consapevole della mitologia greca, non come orpello narrativo, ma come fondamento epistemologico. “Delos Adelos” rende omaggio al pensiero ellenico e alla sua ricerca razionale del senso, affermando la centralità della tradizione occidentale anche nel contesto delle sfide contemporanee. Conti si confronta con il pensiero orientale, riconoscendone il valore, ma rivendica con forza la tensione dialettica tra gli opposti come cifra irrinunciabile del pensare europeo. Questa riflessione si estende sorprendentemente fino ai modelli di intelligenza artificiale, in particolare al concetto di embedding vettoriale e al ruolo della distanza euclidea nella modellazione del linguaggio. Una dimostrazione concreta di come i principi antichi della geometria continuino ad avere risonanza nelle più avanzate tecnologie del presente.
“Delos Adelos” non è un libro per specialisti, ma un’opera per chiunque senta l’urgenza di riflettere su come conosciamo, su cosa riteniamo vero, e sulla fragilità della civiltà in cui viviamo. In un tempo segnato dall’ipersemplificazione e dalla crisi dei fondamenti, questo saggio invita a un ritorno al pensiero critico e alla complessità.
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Pier Paolo Conti è nato il 2 agosto 1967 a San Damiano d’Asti, nel cuore delle colline piemontesi, tra vini pregiati e tartufi, in una famiglia semplice e laboriosa. Fin da giovane ha mostrato una viva curiosità per la storia, l’archeologia, la geologia, l’astronomia e le scritture antiche. Questo amore per la conoscenza lo ha poi guidato verso percorsi tecnico-scientifici, culminati in un diploma in Informatica e una laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino. Un’esperienza decisiva nel suo sviluppo personale è stata il servizio militare a Napoli, che gli ha aperto orizzonti nuovi sulla libertà, la creatività e l’irrazionalità come forme alternative di saggezza. In quel contesto ha scoperto il valore della poesia e della sensibilità emotiva, elementi che avrebbero poi contaminato con originalità il suo approccio razionale e scientifico. Nel suo percorso ha giocato un ruolo importante anche il confronto con il CICAP, che lo ha avvicinato al metodo scientifico e all’analisi critica delle pseudoscienze, rafforzando la sua attenzione verso la verifica delle fonti, il pensiero razionale e il rigore epistemologico. Professionista versatile, Conti ha costruito una lunga carriera nell’ambito dell’automazione industriale, specializzandosi nella progettazione di sistemi robotizzati, impianti e strumentazioni avanzate per il monitoraggio di processi fisici. Ha operato in contesti multidisciplinari e internazionali, lavorando come progettista meccanico, informatico, elettrico e impiantistico. Ha gestito progetti complessi, guidato attività di ricerca e sviluppo, svolto il ruolo di promotore tecnico-commerciale ed è titolare di numerosi brevetti in diversi settori dell’ingegneria. Parallelamente alla sua attività tecnica, ha coltivato un solido interesse per la filosofia, la sociologia e l’antropologia, integrando pensiero umanistico e razionalità ingegneristica in una visione del sapere complessa, sfaccettata e profondamente contemporanea.
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L’artista siciliano e la cantautrice romana presentano un brano che racconta l’intreccio tra passione e fragilità, dove l’amore non è solo carezza ma anche ferita
Il cantautore Milomaria torna con un nuovo singolo intenso e viscerale: "L’Amuri", in collaborazione con la cantautrice romana Elisa Benetti. Il brano esplora l’amore nella sua forma più pura e contraddittoria: riempie e svuota, lascia ferite e fiato, fa sentire vivi e soli nello stesso istante.
Le due voci, maschile e femminile, non sono protagoniste ma proiezioni opposte della stessa passione: lei balla per salvarsi, lui resta fermo nel crollo. Nessuno ha torto, nessuno ha ragione.
"L’Amuri" alterna italiano e dialetto siciliano, non per estetica ma per urgenza, perché certe emozioni non si fanno tradurre. L’arrangiamento lascia spazio ai vuoti, alle voci che si respingono e si fondono, fino allo special, dove il brano si rompe e si trasforma in un tango inquieto, come quando ci si abbraccia e non si sa più quando staccarsi.
Ad arricchire il suono, la fisarmonica di Primiano Di Biase, musicista di grande esperienza, membro dei Dire Straits Legacy e storico componente della band di Francesco De Gregori, di cui ha recentemente assunto la direzione artistica.
Emiliano Maria Balbo, in arte Milomaria, nasce a Piazza Armerina, in Sicilia. Dopo un lungo peregrinare tra teatro, musica e scrittura, si stabilisce a Roma, dove attualmente risiede.
La sua carriera musicale attraversa diversi generi fino a diventare frontman della band indie-rock Perché Mamma ha paura dei Topi, con cui realizza l’album “Tutto Qui". La band si distingue nei principali contest nazionali, tra cui la finale di Sanremo Rock e il Tour Music Fest, partecipando anche a festival dedicati ai diritti civili.
Nel 2018, il videoclip del brano “Masticando la realtà” – con un cameo dell’amico attore internazionale Alessandro Cremona (Ferrari, Mafia Roma, Padre pio, Si vive una volta sola, Spectre - 007) – porta la band a essere l'unica italiana finalista al LGBTQ-COMING OF AGE SHORT FILMS FESTIVAL di Parigi e San Francisco.
Dal 2021, Milomaria intraprende la carriera solista. I suoi brani ottengono ottimi risultati nelle classifiche italiane: “Yellow Pecora” entra nella top 20 di Indie Music Like rimanendoci per oltre 3 mesi, “Come i Lego” raggiunge la top 5 iTunes Elettronica e la top 100 iTunes Pop, mentre “Terra Marcia” si posiziona al n. 12 tra gli indipendenti emergenti italiani.
Nel 2024, il testo di “Terra Marcia” viene selezionato per l’antologia del Premio Internazionale Salvatore Quasimodo, vincendo nella categoria testo di canzone, e nello stesso anno è semifinalista del Premio De André.
Parallelamente alla musica, porta avanti la sua attività di scrittore e narratore, con una ricerca espressiva che attraversa diversi linguaggi artistici.
L’11 aprile 2025 esce “Negli occhi di Frida” e il 13 giugno il nuovo singolo insieme a Elisa Benetti “L’Amuri”.
Etichetta: Kate Records
Distribuzione: FUGA
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Il nuovo singolo del cantautore brianzolo celebra la musica come bussola esistenziale e fonte di libertà creativa
Il cantautore e polistrumentista Kama torna con il suo nuovo singolo "Tramontana", estratto dal suo album "Dalla Certezza alla Puodarsità", un disco che sfida le convenzioni musicali e celebra la libertà creativa.
"Tramontana" è una dichiarazione d’amore incondizionato alla musica, una confessione narrata direttamente dalla “signorina Musica”, che ripercorre la storia dell’artista: dal bambino che sfoglia i vinili di suo padre, al ragazzo che si esibisce in giro per l’Italia, fino ai palchi condivisi con Bluvertigo, Carmen Consoli, Afterhours, Max Gazzè, Bugo e B.B. King.
Come il vento freddo che guidava i marinai verso il nord, la musica è stata la stella polare che ha illuminato il suo cammino artistico, una guida che l’ha accompagnato dalla sua infanzia sino ad oggi.
Il brano si inserisce perfettamente nel concept di "Dalla Certezza alla Puodarsità", un album che destruttura i canoni musicali tradizionali, sperimentando con ritmi, strumenti e arrangiamenti non convenzionali per raccontare un mondo in cambiamento.
"Tramontana" non è solo un viaggio personale, ma anche un appello alla libertà creativa, una critica alla standardizzazione della musica nell’industria contemporanea, dove il valore artistico spesso viene sacrificato a favore di brani costruiti per il successo commerciale.
Nel brano emerge anche un tributo doloroso ad un amico scomparso: Andrea, musicista con cui Kama ha condiviso otto anni di sogni e musica con la band Scigad.
Kama, pseudonimo di Alessandro Camattini, è un batterista, cantautore e polistrumentista nato in Brianza, con radici parmigiane.
Negli anni ha costruito un percorso musicale intenso e variegato: Dal 1997 al 2005, è stato membro della band Scigad, condividendo palchi con artisti come Bluvertigo, Carmen Consoli, Max Gazzè, Afterhours e B.B. King. Nel 2005, avvia la sua carriera solista con l’album “Ho detto a tua mamma che fumi”, anticipato dal singolo “Ostello Comunale”, in alta rotazione su MTV e All Music. Nel 2008, firma con Sony BMG, pubblica due singoli e sfiora la partecipazione a Sanremo. Dopo una pausa dedicata alla vita personale e professionale, nel 2016 torna con “Un Signore Anch'io”, avviando la collaborazione con il regista Andrea Sartori e l’artista Cristina Mariani.
Nel 2024, pubblica il suo terzo album "Dalla Certezza alla Puodarsità", un progetto sperimentale e ironico con ospiti come Edda, Lele Battista e Simone Mi Odia.
Il disco è anticipato dai singoli “Banane” e “Come Falene”, quest’ultimo accompagnato da un videoclip premiato ai festival di Seoul, Londra e New York.
Nel 2025, Kama prosegue il suo percorso musicale con "Tramontana", un brano tratto dal suo ultimo album, che celebra la musica come stella polare e forma di libertà espressiva.
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Michele Pingitore pubblica il romanzo “L’Ultima Variabile”
Un racconto di fantascienza distopica ed etica tecnologica
Lo scrittore Michele Pingitore pubblica il nuovo romanzo breve “L’Ultima Variabile”, incentrato sulla ribellione silenziosa di un giovane che si oppone al mondo governato da algoritmi. Ci troviamo a San Francisco, nel 2049: le intelligenze artificiali regolano ogni aspetto della società. Steven, un ingegnere brillante ma, allo stesso tempo, solitario, decide di creare un’IA empatica, Pingipool, con le caratteristiche di un essere umano. Questo sistema si oppone completamente a Omnis, la parte dominante, che intende annullare ogni tipo di coscienza individuale per imporre un controllo assoluto. Nel marasma del mondo reale, la scelta di Steven rimarca il concetto della libertà individuale, una delle cose più preziose per l’essere umano; la vera forza, dunque, è la coscienza, che permette ad ognuno di prendere una decisione, sbagliare e provare empatia.
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Michele Pingitore, originario di Castrovillari, classe 1997, è autore e creatore digitale italiano. Vive a Bresso (MI) e, da un po' di anni, si dedica con passione allo studio dell’intelligenza artificiale e della tecnologia, seguendo la passione che aveva da bambino. Mescolando scrittura, visione cinematografica e riflessione etica, lavora a progetti editoriali e visivi che mettono al centro l’impatto umano della tecnologia. “L’Ultima Variabile” è il suo primo romanzo breve, nato dal desiderio di raccontare una storia contemporanea, intensa e profondamente umana.
Instagram: instagram.com/michele_pingitore/
instagram.com/pingipool/
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Joseph Bianchettini pubblica la raccolta “Del mare, dell’amore e di altre piccole grandi cose”
Un viaggio poetico tra nostalgia, guarigione e bellezza quotidiana
“Del mare, dell’amore e di altre piccole grandi cose” è la nuova raccolta di poesie, aforismi e riflessioni di Joseph Bianchettini. Il mare è il filo conduttore della raccolta: simbolo liquido di memoria, forza e vulnerabilità. Le poesie parlano d’amore in tutte le sue forme: passionale, perduto e mancato, ma tratta anche della bellezza nascosta nelle piccole cose. La struttura è libera, fluida, e ogni pagina è un frammento di esistenza, un’istantanea emotiva. Questa silloge è più di una raccolta poetica: è un invito a respirare, ad accogliere la nostalgia e la speranza come parti essenziali dell’essere umano. Le parole di Bianchettini non offrono risposte, ma spazi di riflessione. Non spiegano, ma evocano; non gridano, ma sussurrano.
“Avevo sempre sognato di scrivere un libro, ma la paura di non essere all’altezza mi aveva tenuto fermo. Poi la vita ha deciso per me. Un incidente, una mano rotta e mesi di immobilità mi hanno costretto a fermarmi, ma in quel silenzio ho trovato una voce” - Joseph Bianchettini.
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Joseph Bianchettini nasce a Siracusa nel 1988. Laureato in Archeologia del Mediterraneo, dal 2014 vive in Germania, a Schwäbisch Gmünd, pur continuando a viaggiare tra Italia e Romania. Appassionato di scrittura, musica e crescita personale, Bianchettini ha iniziato a pubblicare dopo un lungo percorso interiore. Nel 2023 esce la sua prima raccolta “La rugiada del cuore”. Nel 2024, con “Del mare, dell’amore e di altre piccole grandi cose”, consolida una voce poetica autentica, accessibile ma profonda, in grado di restituire dignità alle emozioni semplici e alla vita quotidiana.
Instagram: instagram.com/joseph.bianchettini?
Tik Tok: tiktok.com/@josepqhbjbh?
Eugenio Bennato & Le voci del Sud - Concerto “QUALCUNO SULLA TERRA”
ROMA - 26 Giugno 2025 – Ore 19,30
BASILICA di S. ANTONIO DA PADOVA in Laterano
Giovedì 26 Giugno 2025 dalle ore 19:30 (ingresso pubblico ore 19:00), a ROMA presso la Basilica di S. Antonio da Padova in Laterano in Via Merulana, 124 si svolgerà il Terzo dei Concerti del Progetto Musicale “SULLE TRACCE DELL’INVISIBILE”, ideato e prodotto dall’ASSOCIAZIONE NASCHIRA, partner di Barrett International Group e dedicato a Padre Emidio Alessandrini, penitenziere presso la Basilica nella quale si terrà il Concerto, scomparso durante la Pandemia da COVID 19.
Il Progetto, che ha la prestigiosa Direzione Artistica della Dott.ssa PINA TRAINI (Giornalista Sala Stampa del Vaticano), è sostenuto dalla REGIONE LAZIO – LAZIO CREA ed è inserito nel FESTIVAL DI MUSICA SACRA 2025.
Il 26 Giugno 2025, Eugenio Bennato si esibirà nel Concerto di canzoni inedite sulla natività dal titolo “QUALCUNO SULLA TERRA”, con LE VOCI DEL SUD (Letizia D’Angelo, Daniela Dentato, Laura Cuomo, Francesco Luongo, Angelo Plaitano, Edoardo Cartolano) ed EZIO LAMBIASE alla chitarra classica.
Ingresso al Pubblico libero e gratuito, fino ad esaurimento posti, previa prenotazione tramite mail: sulletraccedellinvisibile@gmail.com.
Isabel Zolli Promotion Agency
Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma
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Giorgio Cuncu pubblica il nuovo romanzo “Sono sempre con voi”
Un racconto commovente che sfida l’assenza e celebra l’amore che resta
"Sono sempre con voi - Storia di un ritorno invisibile" è il nuovo romanzo di Giorgio Cuncu e nasce dal desiderio di raccontare una storia universale, capace di toccare il cuore e l’anima: quella di un legame che non si spezza nemmeno con la morte.
Tutto ha inizio con un evento traumatico: Giulia, ragazza di soli 13 anni, muore improvvisamente tra le braccia della madre. Ciò che segue non è solo dolore: inizia un percorso di scoperta invisibile, fatto di piccoli segni, intuizioni e presenze delicate. La madre Marianna percepisce che Giulia è ancora accanto a lei, ma in una forma diversa. Il tempo, i sogni, la voce di un fratellino troppo piccolo per mentire, e una nuova nascita che coincide proprio con lo stesso giorno della perdita, raccontano una verità sottile e trasformativa: l’amore non finisce, ma cambia. Con uno stile lieve ma carico di significato, Giorgio Cuncu accompagna il lettore in una narrazione intima e spirituale, tra realismo e trascendenza, accettazione e rinascita.
"Sono sempre con voi" è una storia che non parla di fine, ma di trasformazione. Un romanzo che non offre risposte facili, ma regala conforto e consapevolezza.
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Giorgio Cuncu nasce in Sardegna e, dopo una lunga carriera nella Pubblica Amministrazione, oggi vive una pensione attiva tra scrittura, volontariato e curiosità digitale. È padre e nonno di due bambine, operatore AIB nella stagione estiva e svolge volontariato e protezione civile con l’Associazione Nazionale Carabinieri. Negli ultimi mesi, ha scoperto il self publishing come nuova forma di espressione personale, affiancato dall’utilizzo creativo dell’intelligenza artificiale. Il suo primo racconto risale all’età di sette anni, ma solo oggi ha trovato il tempo e il coraggio per tornare a scrivere e condividere. Oltre alla narrativa, è attivo nel campo del flipping, la compravendita online di oggetti usati e vintage, con vari account su diverse piattaforme. La sua vita è oggi un equilibrio tra impegno civile, passione per la scrittura e desiderio continuo di esplorazione interiore.
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Annamaria Gallo pubblica il libro “Antiriciclaggio? Detto, fatto!”
Una guida pratica per i professionisti bancari che affrontano sfide ogni giorno
È disponibile in libreria e sulle principali piattaforme online “Antiriciclaggio? Detto, fatto!”, il nuovo libro di Annamaria Gallo, edito da Bookness e pensato per chi lavora nel mondo bancario. L’autrice, professionista con una lunga carriera nella rete bancaria e un forte impegno nella formazione, trasforma la propria esperienza sul campo, unita a una solida preparazione giuridica e specialistica, in uno strumento chiaro, operativo e subito applicabile alla realtà quotidiana degli sportelli bancari.
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amzn.eu/d/4yFl8qi
Il libro è l’evoluzione naturale dell’omonimo podcast, che ha riscosso grande interesse tra gli operatori di settore. Con un linguaggio accessibile ma tecnicamente rigoroso, “Antiriciclaggio? Detto, fatto!” si rivolge in particolar modo a chi lavora in rete, offrendo strumenti utili per riconoscere e gestire con tempestività i segnali di rischio, garantendo il rispetto della normativa e tutelando l’istituzione bancaria.
Ascolta il podcast
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Giurista, avvocato abilitato e specialista in Legal Banking, Compliance e Antiterrorismo Internazionale, Annamaria Gallo ha maturato una lunga esperienza sul campo nella rete bancaria e oggi si occupa di prevenzione del riciclaggio e reati finanziari. Autrice di articoli per riviste di settore e fondatrice di un blog professionale sull’antiriciclaggio, è considerata una voce autorevole e un punto di riferimento per i colleghi del settore.
Instagram: instagram.com/ag_976/
Facebook: facebook.com/profile.php?
Blog: annamariagallo.com/
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Il cantautore meneghino e il percussionista napoletano uniscono le forze per un inno di uguaglianza e integrazione
Il cantautore meneghino Mr. Joy con “Jamme” apre i suoi orizzonti, e porta nelle radio un vero e proprio inno di uguaglianza e fraternità. Avvalendosi della linea melodica percussiva e della voce del percussionista napoletano Ciccio Merolla (pluri disco d’oro con la sua “Malatìa” diventato l’inno del terzo scudetto del Napoli), racconta di una passeggiata in Piazza Duomo a Milano di un frontaliere che trova una situazione colorata e babelica a cui non era abituato: colori, suoni, odori e sapori di un melting-pop di culture. In questa passeggiata però si ritrova a sentire pareri contrastanti che non includono solo le razze straniere, ma anche l’immancabile napoletano.
Mr. Joy e Ciccio, si ritrovano in un discorso in cui condannano ogni forma di razzismo e ci fanno intendere che il mondo non ha confini e che ogni discriminazione e ogni guerra fra popoli sono totalmente inutili. Quindi Mr. Joy in questo brano coniuga la sua proverbiale ironia con la profondità del messaggio.
Un funky-groove impreziosito dalle percussioni di Ciccio Merolla, dalle chitarre di Gino Zandonà e dalla produzione di Silvio Melloni (componenti dei Matia Bazar) e dello stesso Andrea Robicci, di vaga ispirazione a Pino D’Angiò, ha le potenzialità per diventare un vero e proprio inno.
Mr. Joy - alias di Andrea Robicci - nasce a Milano, da una famiglia di importanti gioiellieri. A 17 anni si inventa il mestiere di PR e la sua “bigiata party” fa storia nella “Milano da bere”. Diventa un creativo che anima i locali più “in” di tutta Italia e inizia parallelamente la carriera di cantautore e produttore. Mr. Joy esordisce a Milano all’Osteria della Musica in una serata improvvisata, che gli regala una nuova consapevolezza.
Suona e riempie piazze e collabora con il Maestro Massimo Luca, chitarrista e produttore di Lucio Battisti, Grignani, Minetti, Moro e molti altri, arrivando in finale all’Accademia di Sanremo. Pubblica due singoli, poi dopo il tour con Radio Italia, incide il brano “Vivere” prodotto con Gabriele Fersini, chitarrista di Laura Pausini, Biagio Antonacci ed Eros Ramazzotti.
Il 2 settembre pubblica "Pinocchio", brano dedicato alle maschere che ognuno indossa ogni giorno. Mentre a dicembre esce col brano “Natale senza”, la più classica delle melodie per consolare chi si sente solo. Poi l’11 aprile 2023 è la volta del brano “Mancandoti l’aria” e in estate “Il Ballo del Farfallo” legato a doppio filo al suo nuovo romanzo dal titolo proprio “Il Farfallo”. Il remix del "Ballo del Farfallo" si è posizionato nelle settimane di luglio e agosto in testa alle classifiche dance.
Nell’Estate 2024 spopola "Uacciuari" arrangiata e scritta da Andrea Robicci, e dai due Matia Bazar Silvio Melloni e Gino Zandonà. La canzone ha anche due versioni REMIX: una Summer (volata in testa alle classifiche dance) ed una Winter version. A novembre arriva il nuovo singolo “La felicità”, anche questo in Top Ten nelle classifiche indipendenti. Tutto questo ad anticipare quello che sarà il nuovo disco di inediti in studio.
Etichetta: G Records
Radio date: 6 giugno 2025
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Il nuovo singolo della DJ & produttrice di livello internazionale è il brano che segna l’inizio del viaggio musicale e spirituale della #Gmagic STORY
Giulia Regain lancia il suo nuovo singolo "Unicorn", primo capitolo dell’innovativo progetto audiovisivo valoriale #Gmagic STORY, che celebra 20 anni di carriera della DJ e produttrice internazionale. Un traguardo importante che condivide con la sua community realizzando un progetto che unisce musica, psicologia positiva e benessere olistico, pensato per ispirare la nuova generazione.
"Unicorn" è molto più di un semplice brano: è l’apripista di un universo musicale e simbolico, dove colori, elementi naturali e vibrazioni energetiche si fondono per raccontare un viaggio interiore. Con un sound pop-dance internazionale, arricchito da influenze EDM e sonorità anni ’90 e 2000, la traccia sprigiona energia e invita alla trasformazione personale.
La voce potente di Kenny Ray dona intensità al brano, mentre il videoclip ufficiale riprende i quattro elementi della natura – Terra, Aria, Fuoco e Acqua – rappresentando iniziazione, guida spirituale e rinascita.
7 canzoni, 7 colori, 7 chakra: “Unicorn” corrisponde al primo chakra, il rosso, simbolo di radicamento, forza e affermazione dell’essere. La canzone invita a seguire il proprio intuito e intraprendere, da soli, il cammino nel bosco delle prove della vita, alla ricerca della propria essenza più pura.
L’etichetta indipendente #Gmagic Records, fondata da Giulia Regain, guida questo progetto ambizioso, aperto alla condivisione e all’interazione con la #Gmagic Community, una realtà attiva e partecipativa che ha già ottenuto riconoscimenti per l’efficace comunicazione web.
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Nata a Cesena, Giulia ha iniziato la sua carriera nel 2005 nei migliori club della Riviera Romagnola, portando la sua musica nei festival nazionali e internazionali. Oggi è riconosciuta a livello globale, esibendosi in città come Ibiza, Mykonos, New York, Miami, Dubai, Montecarlo, Ginevra, Lugano, St. Moritz, Courmayeur, Costa Azzurra, Germania, Portogallo, Messico e Mauritius.
Nel 2007 diventa produttrice discografica, collezionando oltre 100 brani e collaborando con artisti di rilievo. Il 2009 segna un anno decisivo per la sua carriera, ricco di premi internazionali tra cui “Top DJ Girl” ai Trend Awards in Italia, “Miglior DJ donna europea” ai Pink Armada in Portogallo e “Top Djette” in Francia.
Dal 2011 è Ambassador ufficiale di Pioneer Italia, unica DJ donna riconosciuta dall’azienda. Parallelamente, approfondisce la sua formazione accademica laureandosi in Scienze del comportamento e delle relazioni sociali presso l’Università di Cesena, con specializzazione in Psicologia Positiva Applicata.
Nel 2014 fonda il #Gmagic World, con i valori fondamentali Love, Faith, Freedom, avviando il #Gmagic TOUR, il #Gmagic PODCAST (dal 2015), il format "The Elegance" per DJ set di lusso e il progetto #Gmagic CASTLE. Tra i riconoscimenti ricevuti, viene inclusa nella lista delle 100 Top Djane al mondo, posizionandosi #53 nel 2014 e #55 nel 2015 su DjaneMag.com..
Giulia ha lavorato come DJ ufficiale per eventi di moda e lusso, tra cui l'Arab Fashion Week di Dubai, le Vogue Fashion Night e prestigiose fiere come White e Pitti. Dal 2019 collabora con il Carnevale di Cento, gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro, e nel 2020 firma la colonna sonora ufficiale con il brano "Carneval".
Nel 2023 fonda la sua etichetta discografica #Gmagic Records e sviluppa il progetto "Ferrara", legato alla sua passione per il Rinascimento, con la collaborazione di Andrea Poltronieri (PoltroSax) e Gianni Drudi. Il singolo diventa la colonna sonora ufficiale del Ferrara Film Festival, evento che ripete nel 2024.
Nel 2024 Giulia porta il suo sound in Costa Smeralda, esibendosi in Cone Club, Quattro Passi, Il Pescatore, Porto Cervo, Matsuhisa – Cala di Volpe, alternando il suo stile Luxury & Fashion DJ con una dimensione più spirituale e olistica.
Nel 2025, Giulia Regain celebra 20 anni di carriera come DJ e produttrice internazionale, un traguardo che condivide con la sua community attraverso la #Gmagic STORY, un progetto audiovisivo che fonde musica, psicologia positiva e benessere olistico per ispirare le nuove generazioni. Composto da 7 brani, 7 colori e 7 chakra e inaugurato dal singolo "Unicorn", che rappresenta il primo chakra e l’inizio di un viaggio musicale e spirituale.
Etichetta: #Gmagic Records
Release date: 6 giugno 2025
Daniela Zeffiro pubblica il nuovo romanzo “Brividi in Blues”
Una spy-story in cui le donne sono protagoniste
“Brividi in Blues” è il nuovo romanzo di Dany A. Harrison (Daniela Zeffiro), disponibile dal 19 giugno 2025 per l’acquisto. Le ambientazioni di Parigi, Londra, New York, Montréal e Cannes fanno da sfondo alle vicende delle protagoniste: le donne non stanno dietro a nessuno e finiscono per essere coinvolte in intrighi internazionali. Una libro che comincia come un giallo, ma si trasforma presto in una spy-story fuori dagli schemi: il Veliero Blues Ship, un’imbarcazione affascinante e misteriosa, solcherà acque tutt’altro che tranquille, trasportando il lettore nei complessi meccanismi della realtà narrata. “Brividi in Blues” è un racconto di forza, astuzia e determinazione femminile, che celebra il coraggio delle donne e il loro ruolo centrale in una narrazione incalzante, dove nulla è come sembra.
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pabeditore.com/prodotto/brividi-in-blues/
Daniela Zeffiro è autrice, sceneggiatrice e produttrice teatrale e audiovisiva. Attiva nel panorama culturale italiano ed europeo, dal 2004 è fondatrice e direttrice dell’Associazione Culturale Crearte, con la quale ha ideato e realizzato numerosi eventi e manifestazioni nei campi dello spettacolo, dell’arte e della cultura. La sua carriera si è sviluppata tra cinema, teatro, televisione e radio, ricoprendo ruoli di consulente creativa, pubblicitaria e promozionale per studi di produzione, oltre che formatrice in corsi di scrittura creativa promossi dalla Regione Lombardia. Dal 1984 al 1989 è stata autrice e conduttrice di programmi dedicati a teatro e cinema sul circuito radiofonico Sper Network. Nel 1995 ha firmato la co-sceneggiatura del cortometraggio “Viaggio d’amore”, diretto da Daniela Poggi e presentato al Festival del Cinema di Venezia. Tra il 1996 e il 1998 ha scritto e prodotto tre atti unici teatrali sulla Shoah, rappresentati per due stagioni in città come Nizza, Bruxelles, Deauville, Liverpool, Oxford e Londra. Ha collaborato come autrice a programmi per emittenti televisive private e per ASA Polaris, e ha creato nel 2000 un programma di informazione sulle discipline olistiche, trasmesso su circuiti TV regionali. Il suo lavoro coniuga una profonda sensibilità sociale con una visione artistica poliedrica e contemporanea.
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Andrea Girolami pubblica il romanzo “La riserva degli dei”
Un fantasy distopico ambientato in Toscana
Lo scrittore toscano Andrea Girolami pubblica “La riserva degli dei”, il primo volume di una trilogia fantasy-distopica. Ambientato in una Toscana affascinante e poco esplorata, tra il Valdarno, la Valdambra, il romanzo mescola ribellione, magia e visioni future, in un racconto avvincente dalle suggestioni epiche. Il mondo descritto non è troppo lontano nel tempo e, forse, neppure così inverosimile; i governi mondiali propongono ai cittadini un chip sottocutaneo per il controllo sanitario. Sotto la maschera della prevenzione si cela un progetto di sorveglianza totale e manipolazione comportamentale. Chi si oppone, viene isolato in “riserve”: territori chiusi, inaccessibili al mondo esterno. Al contrario degli epiloghi delle storie orwelliane, il risvolto di questo romanzo è indice di una visione ottimistica. Da una riserva, in Toscana, parte una vera e propria ribellione: a guidarla ci sono un uomo determinato e Miriam, la strega guerriera, forte e carismatica, forse, la vera protagonista del romanzo. Il libro, oltre a esprimere il punto di vista dell’autore, è anche un omaggio alla parte della Toscana meno conosciuta, ma estremamente affascinante.
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Andrea Girolami è nato a Firenze nel 1960. È istruttore di arti marziali, personal trainer e oggi lavora come libero professionista nel settore della moda. Appassionato di sport, natura e arti in ogni forma, ha pubblicato con Phasar i primi due volumi della trilogia (“La riserva degli dei” e “La torre del mistero”) e ha partecipato all’antologia “16 rintocchi”, firmata insieme ad altri nove autori. Nel 2024 è stato finalista al Premio Brancati con il racconto “Silvia e Lupo”, pubblicato nell’antologia “Approdo d’autori” (Scarenz Editore). Attualmente è al lavoro sul terzo e ultimo volume della trilogia.
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L’autrice firma un’opera toccante sulla memoria rimossa, la fragilità umana e la forza salvifica delle relazioni.
Il 20 maggio 2025 esce Creature, il nuovo romanzo di Raffaella Verga, pubblicato da Santelli Editore. Si tratta di un’opera intensa, che mescola introspezione psicologica e tensione narrativa, scavando nelle pieghe più profonde dell’identità umana. Con una scrittura delicata ma potente, l’autrice dà vita a una storia di riscatto personale che parla al cuore di chiunque abbia dovuto fare i conti con il dolore, la perdita, e il bisogno di ricostruirsi. Gabriele Innocenti è un giovane uomo affetto da una profonda rimozione: ha cancellato ogni ricordo dell’infanzia e dell’adolescenza. Al funerale della madre, circondato da volti sconosciuti e privo di punti di riferimento, riceve un invito a entrare in una misteriosa chat chiamata “Creature”. Da lì inizia tutto. I messaggi di Alexander, uno sconosciuto che sostiene di essere suo amico d’infanzia, lo spingono in un viaggio della memoria a ritroso, accompagnato da quattro presenze enigmatiche e dalla figura chiave di Celeste, una psicologa peculiare. Ogni incontro è una tessera di un puzzle psichico e affettivo che lo riporta lentamente a una verità sepolta. Dopo l’assassinio del padre, il mistero si infittisce sempre di più, facendo venire a galla i primi accenni di verità. Gabriele è costretto a fare i conti con il proprio passato e con ciò che ha dimenticato per sopravvivere. “Creature” è un thriller dell’anima, un romanzo di guarigione in cui la tensione narrativa si intreccia a un lavoro di analisi emotiva. La narrazione fonde introspezione, evocazione onirica e riflessione esistenziale, portando alla luce il valore terapeutico del ricordo e l’estrema forza del perdono. Attraverso il personaggio di Gabriele, Raffaella Verga racconta con autenticità il peso del trauma e il lungo cammino necessario per ricostruire un’identità.
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Raffaella Verga, nata ad Albenga (Liguria) nel 1971, è laureata in Lettere (indirizzo psicopedagogico) e in Psicologia. Scrive sin da bambina: prima poesie, poi racconti, fino ad approdare al romanzo nel 2005, la forma narrativa che più la rappresenta. Dal 2014 si dedica anche alla scrittura per il cinema, dopo due corsi da sceneggiatrice. Consulente aziendale, coach, Master PNL e mediatrice civile, tiene corsi di formazione psicologico-comportamentale per aziende e ha insegnato per il master ENEL ADR in “Psicologia del conflitto”. È attiva nel volontariato cattolico: ha prestato servizio per dieci anni nella Mensa del Cuore e, dal 2012, è catechista nella parrocchia Maria Immacolata di Loano.
Instagram: instagram.com/raffaella_verga?
Facebook: facebook.com/raffaella.verga.7/?
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Arianna Pastorelli pubblica il romanzo “L’ultima figlia della Luna”
Una storia fantasy di risveglio, ritorno alle origini e scoperta del proprio destino
“L’ultima figlia della Luna” è il nuovo romanzo di Arianna Pastorelli, in cui la protagonista, Aurora, vive un momento di profondo smarrimento: i sogni angoscianti non la lasciano dormire, il lavoro va a rotoli e la relazione con Luca si sfalda. Quando tutto sembra perduto, un incontro casuale con Alex le riporta alla mente i suoi luoghi del cuore: le montagne della sua infanzia, i boschi che profumano di resina e silenzio, i laghi incantati. Spinta da un richiamo interiore irresistibile, decide di tornare là, dove tutto ha avuto inizio. Sarà proprio in quelle atmosfere sospese, tra nebbie e acque cristalline, che Aurora scoprirà la verità su sé stessa: è l’ultima Figlia della Luna. E con questa rivelazione, una nuova vita fatta di magia, misteri, creature incantate e amore autentico, inizia a prendere forma.
Il romanzo è frutto di un lungo processo creativo. L’idea nasce durante le passeggiate dell’autrice sulle rive dei due piccoli laghi del paese natale della scrittrice, dove natura e immaginazione si intrecciano in modo quasi spontaneo. I personaggi sembrano emergere dagli alberi, i capitoli fluire come l’acqua. Dopo una lunga pausa dovuta a impegni familiari e lavorativi, la scrittura viene ripresa e il libro viene finalmente completato nel 2020 e autopubblicato nel 2021.
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Arianna Pastorelli è nata a Cles il 1° febbraio 1983 e vive a Predaia, in Val di Non, con il marito Alessandro e i suoi due figli, Leonardo e Sebastian. Diplomata al liceo socio-psico-pedagogico, lavora come educatrice presso il nido di Coredo. La scrittura l’accompagna fin da giovanissima: nel 2002 vince il concorso nazionale “Poesie tra le mura” con la lirica “Il poeta”. Nel 2011 pubblica la raccolta poetica “Soli nel vento”, a cui seguiranno il romanzo “L’ultima figlia della Luna”nel 2021 e, più recentemente, la raccolta “Versi rinchiusi” (2024). Arianna crea storie che intrecciano realtà e magia, portando il lettore in luoghi autentici e incantati, capaci di parlare al cuore.
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“Dentro ai tuoi occhi”: il singolo di Raistlin feat. Manuel
Un viaggio sonoro tra amore e rinascita scritto nell'oasi egiziana di Fayoum
Esce il singolo “Dentro ai tuoi occhi”, firmato dall’autore Raistlin con il feat. di Manuel, disponibile su tutti gli store digitali dal 30 aprile e in promozione radiofonica nazionale dal 20 giugno. Nato durante un viaggio nell’Egitto meno noto, tra i paesaggi sospesi dell’oasi di Fayoum, il brano si muove su coordinate pop contaminate da suggestioni drill e rap, e racconta con profondità il percorso emotivo di guarigione reso possibile dall’amore autentico. Il testo descrive un passato segnato da incomprensioni e relazioni disfunzionali: «Come un monaco di Escher dentro un quadro io vagavo e non ne uscivo». Il protagonista si racconta fragile, svuotato, intrappolato nei giudizi altrui. Ma l’incontro con la persona giusta innesca una trasformazione: «Ora invece me ne frego», canta, consapevole che «guarire spettava solamente a me».
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Il cuore del brano è nel ritornello: «Ora tu mi riconosci, prima di tutti i miei sbagli». L’altro diventa specchio e rifugio, capace di andare oltre il dolore e le apparenze. La scoperta di un amore empatico, che non pretende di guarire ma semplicemente resta, saldo, senza giudicare.
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«Nei sogni ti cercavo come si insegue un canto», scrive Raistlin, che racconta come l'amore attuale sia capace di vedere oltre le ferite e gli errori, di comprendere l'essenza della persona «sotto la scorza degli anni».
Il verso finale rivela una connessione ancora più profonda: entrambi hanno combattuto battaglie simili «Noi eravamo in guerra contro il mondo intero», creando un'empatia che va oltre il tempo condiviso insieme. Raistlin è il progetto musicale di Fabio Rebecchi, autore e scrittore di formazione scientifica, da sempre appassionato di letteratura e musica elettronica. L’incontro con il producer SandroEgo e con il giovane talento vocale Manuel ha dato vita a un collettivo affiatato, capace di fondere esperienze e sensibilità diverse in un’unica visione. “Dentro ai tuoi occhi” è un brano che tocca corde profonde e racconta la possibilità di rinascere grazie allo sguardo di chi sa davvero vedere oltre apparenze ed etichette superficiali. ...
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Il nuovo singolo del produttore viennese è un invito a credere nei propri sogni e a dipingere il futuro con determinazione.
«Il testo di “Paint The Sky” è fondamentalmente un invito a credere che ciascuno di noi possa cambiare la materia e creare nuove realtà semplicemente con il pensiero. Ed è una cosa meravigliosa». 7YFN
Il produttore viennese 7YFN, alias Sebastian Grimus, torna con il suo nono singolo, “Paint The Sky” feat. Anna-Sophie, un brano che fonde emozione e ispirazione con una potente energia sonora.
La collaborazione con Anna-Sophie, cantante austriaca già affermata grazie a successi come "Cambodia", "Attack Without Warning", "Breathe" e "Insanity", conferisce al brano una forza interpretativa unica.
"Paint The Sky" racconta l’importanza di prendere in mano il proprio futuro e di trasformare i sogni in realtà. Ogni individuo vede lo stesso cielo, lo stesso universo, ma lo immagina in modo diverso. È questo potere della visione e della volontà che il brano celebra.
7YFN, con questo singolo, vuole trasmettere un messaggio chiaro: la paura non deve essere un ostacolo, ma un trampolino di lancio verso la creatività e la libertà.
7YFN alias Sebastian Grimus
Nato il 27 novembre 1970 a Hollabrunn, nella Bassa Austria, è un sassofonista freelance residente a Vienna, noto a livello internazionale per le tournée con la Parov Stelar Band. Ha studiato sassofono al Conservatorio Jazz di Vienna, completando poi la formazione con una borsa di studio biennale al prestigioso Berklee College of Music (Boston/USA). Collabora da oltre 30 anni con artisti di fama nazionale e internazionale.
Anna-Sophie è la prova che la musica in inglese non deve per forza venire dall’estero, ma può nascere anche a Kitzeck im Sausal, nella Stiria meridionale. È tra le artiste più trasmesse dalle radio austriache, con oltre 20 milioni di stream su Spotify e altre piattaforme. Ha raggiunto il grande pubblico nel 2020 con la sua versione di “Cambodia” (Kim Wilde).
Etichetta: Monsieur Blue Records
Release date: 6 giugno 2025
In uscita su tutte le piattaforme digitali il 6 giugno 2025
A volte l’estate arriva prima del calendario e quando ci mette lo zampino Donatello Ciullo, arriva con una chitarra, una camicia a fiori e un mondo che si beve con una cannuccia. È questa l’immagine surreale e irresistibile che accompagna l’uscita di “Coccobello”, il nuovo singolo dell’artista pugliese in uscita il 6 giugno, che promette di diventare la colonna sonora delle giornate più leggere dell’anno.
Con un sound che miscela chitarre acustiche dal tocco gentile, ritmi latini appena accennati e una produzione che lascia spazio al respiro e alla luce, “Coccobello” è una canzone che ti mette il sorriso senza mai scadere nel banale. La voce di Ciullo è calda, confidenziale, quasi a voler sussurrare all’orecchio di chi ascolta una storia di fuga, sole e leggerezza. Il titolo è un omaggio ironico e affettuoso all’iconico richiamo dei venditori di cocco sulle spiagge italiane, ma qui diventa una metafora del bisogno di evasione e semplicità.
«Volevo scrivere una canzone che sapesse di sabbia e vento, ma anche di quei momenti in cui ti rendi conto che la felicità è fatta di piccole cose», racconta Ciullo.
Ascolta il brano
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Il brano è accompagnato da una copertina dal sapore rétro-pop, in cui l’artista appare con una chitarra in mano mentre il mondo, letteralmente, viene sorseggiato come un cocktail. Un’immagine che racconta bene lo spirito giocoso ma non superficiale del pezzo.
Donatello Ciullo, già noto per la sua scrittura intimista e il gusto per arrangiamenti eleganti, firma con “Coccobello” uno dei suoi brani più accessibili ma al tempo stesso più curati. Un singolo che riesce a fare ciò che la buona musica leggera dovrebbe sempre fare: farti sentire un po’ meglio, anche solo per tre minuti. Se state cercando un brano che vi accompagni in macchina verso il mare o semplicemente vi porti lì con la fantasia, “Coccobello” potrebbe essere la risposta.
Instagram: instagram.com/donatellociullo/
YouTube: https://youtube.com/@donatellociullo
Facebook: facebook.com/ciullodonatello/
Web Site: donatellociullo.it/
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Il nuovo singolo del rapper milanese è un brano provocatorio che riflette sul successo nell’era digitale, nuovo estratto dall’album d’esordio “Due Anime”
Il rapper milanese MyalOne torna con il nuovo singolo "GEN Z", un pezzo pungente e diretto che esplora il mondo dei social e la cultura dell’apparenza. Il brano, tratto dal suo primo album "Due Anime", affronta con lucidità e ironia il modo in cui la nuova generazione vive il successo, spesso basato su numeri e visibilità più che su talento e autenticità.
"GEN Z" è una critica alla società digitale, dove l’immagine prevale sulla sostanza e il desiderio di emergere si scontra con la realtà di un mondo sempre più effimero.
Con un sound incisivo e un testo provocatorio, il brano si inserisce perfettamente nel concept dell’album "Due Anime", che esplora la dualità tra sentimenti e impegno sociale, tra legami profondi e denuncia collettiva.
DICONO DEL DISCO:
«Quando il pop trova sottili soluzioni digitali da mescolare dentro quel modo industriale e di periferia. La voce che sfida i contorni dell’auto-tune e quel sapore di irriverenza neo-melodica quasi trap. Mescolando il tutto con mestiere e potere cinematico, tantissimo, c’è “Due Anime” il primo disco del milanese Federico Bottini in arte MyalOne."» Blog Music
«MyalOne non racconta solo la sua storia: la incide, la trasfigura, la offre come dono. “Due anime” è un album che pulsa, respira, sanguina. È una raccolta di dodici confessioni che, come petali e spine, si alternano per raccontare l’abisso e la risalita, l’amore e la rabbia, l’io e il noi.» Diffusioni Musicali
«Un primo EP che racconta il dualismo insito nel pop contemporaneo e quell’alchimia fra passione “verace” e rigore calcolato. È un lavoro che scorre sulle piattaforme di streaming come un vinile graffiato dalla vita, dove neomelodie e cantautorato si mescolano a tocchi di autotune, beat elettronici e riferimenti al grande catalogo digitale.» Mei Web
Federico Bottini, conosciuto artisticamente come MyalOne, è un cantautore di Milano la cui passione per la musica affonda in radici profonde. Originariamente impegnato nel genere pop, ha successivamente abbracciato la trap, ben consapevole delle sfide che l'età potrebbe rappresentare in questo ambito. Tuttavia, la sua dedizione ha conferito una notevole autenticità al suo lavoro. Federico è convinto che la musica sia un'arte universale e senza tempo; le sue fonti di ispirazione spaziano sia tra artisti italiani, sia tra figure internazionali che sono riuscite a reinventarsi, diventando icone globali.
Autodidatta, Federico ha coltivato il proprio talento componendo musica e scrivendo testi profondi, riuscendo a conciliare la sua arte con gli impegni derivanti dalla gestione di un’azienda tecnologica nel settore del vending, nonché con la vita familiare e i suoi tre figli. Recentemente, la sua crew si è trasferita presso il DopoLabStudio di Treviglio, dove ha avuto l'opportunità di collaborare con produttori straordinari. Insieme, condividono la ferma convinzione che la loro musica raggiungerà presto un vasto pubblico, mantenendo fede alla promessa fatta a sé stessi di perseguire l’eccellenza artistica.
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Il singolo d’esordio del talentuoso cantautore toscano è un inno alla resilienza
“Resto Qui” è stato realizzato in collaborazione con i DJ Rimo (Edoardo Stoyan Rimoldi e Riccardo Raico Rimoldi) ed è frutto di una combinazione unica di creatività e collaborazione. Il tutto è iniziato con una semplice chitarra acustica e un testo che ha dato vita a una melodia intrisa di emozioni.
Grazie al talento dei produttori DJ Rimo, il brano ha preso forma in una chiave innovativa, caratterizzata da sonorità leggere e avvolgenti. Il risultato è un connubio perfetto di pianoforte, chitarra, pads e batteria, che arricchisce la composizione originale. Inoltre, il supporto della crew nel perfezionare le metriche vocali, ha reso possibile un’ interpretazione autentica e coinvolgente.
“Resto Qui” è un inno alla resilienza, un promemoria che ci ricorda che esiste sempre un luogo dove ritrovare la pace e costruire la propria felicità. Il brano si apre subito nell’ intro con delle note melodiche al piano, per poi partire con il primo verso cantato. La canzone si estende in una struttura più ritmica, con rime cantate alternate e una cadenza più musicale.
Paolo Agnesini, in arte “Harvy”, è un giovane talento di Pontremoli, classe 2000. Sin da piccolo, la musica è stata la sua passione, un amore che si è trasformato in un viaggio emozionante. Suona la chitarra e scrive testi che raccontano storie di vita, amore e quotidianità. Ha iniziato a scrivere canzoni a soli quattordici anni, e da quel momento la musica è diventata la sua parte integrante con influenze che spaziano da leggende come Lucio Battisti, Biagio Antonacci e Zucchero, che lo hanno ispirato a esplorare e a trovare un modo per comunicare con la sua musica.
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Il nuovo singolo del cantautore bresciano è un brano che profuma d’estate e celebra l’amore.
Il cantautore Magus, pseudonimo di Federico Mazzini, torna con il nuovo singolo "Dannatamente Bellissima", una dedica d’amore intrisa di luce, mare e emozioni estive.
Il brano racconta il legame tra un ragazzo e la sua amata, descrivendo quei momenti di spensieratezza che solo l’inizio dell’estate sa regalare. Con sonorità fresche e un ritmo coinvolgente, la canzone invita a ballare e vivere appieno la stagione più calda dell’anno.
Prodotto dall’etichetta G Records, il singolo è firmato dagli autori Federico Mazzini, Arianna Abate e Davide Marchi, con le edizioni curate da Gallotti Domenico Edizioni Musicali.
Federico Mazzini, in arte Magus, inizia il suo percorso musicale all’età di 15 anni, studiando canto e avvicinandosi alla musica pop. Nel 2014 inizia a pubblicare cover dei suoi brani preferiti su Facebook, fondando il suo primo gruppo musicale, Double Face, che lo porta a farsi conoscere nella scena musicale di Brescia.
Nel 2016, termina l’esperienza con Double Face e forma il duo Ninety Seven, con cui raggiunge la finale del concorso Nice Voice e partecipa a Umbria Voice ed Emergenza Festival.
Dal 2017, Magus avvia una collaborazione con lo studio Take Away Studios di Modena (studio di Benji e Fede), iniziando a lavorare su brani inediti.
Nel 2019 esce il suo primo singolo "Autostrade deserte", in featuring con Cesare Bracca, accompagnato da un videoclip. Il brano riceve attenzione dalla stampa locale, permettendogli di esibirsi in vari eventi e programmi televisivi.
Nel 2020 avvia una collaborazione con Arianna Abate, manager e direttore artistico con esperienza internazionale. Il 1° luglio 2020 esce "Diluvio tropicale", che riscuote grande successo tra i suoi fan e viene scelto come colonna sonora del film "Finalmente libera", diretto da Giuseppe Di Giorgio e uscito nelle sale nel 2022.
Nel 2023, con il singolo "Due di picche", conferma il suo stile pop raffinato. Lo stesso anno, vince il premio The Coach per il miglior inedito e entra a far parte dell’etichetta G Records. Nel 2023 arrivano i singoli “Indimenticabile” e “Niagara”, nel 2024 “Altrove” e “Il Titanic e l'iceberg”. Il 6 giugno 2025 esce il nuovo singolo “Dannatamente bellissima” e il 7 giugno il cantautore viene convocato per la prima volta nella Nazionale Italiana Cantanti.
Etichetta: G Records
Radio date: 6 giugno 2025
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Roy Zappia torna sulle scene con il singolo “My dreams are thoughts about you”
Il secondo estratto dall’EP “Roots” è un’acoustic ballad viscerale e onirica in radio dal 13 giugno
“My dreams are thoughts about you” è il nuovo singolo di Roy Zappia, in rotazione radiofonica nazionale e internazionale a partire dal 13 giugno. Il brano, già presente nell’EP “Roots” pubblicato nel 2020, viene oggi riproposto come traccia autonoma, per dare nuova vita a una visione musicale intensa, carnale e intrisa di significato. Con una struttura lontana dal classico blues a dodici battute e arrangiamenti che attingono da country, folk e rock, il brano racconta l’immagine mentale della donna come simbolo di passione, desiderio e obiettivo. Un archetipo che si muove nel mondo del sogno, dove l’artista proietta il senso di una conquista interiore, spesso sfuggente nella realtà. L’intero pezzo, registrato in acustico con voce, chitarra e slide, incarna la crudezza del blues primordiale, senza compromessi, con quel bottleneck che sa di polvere, fatica e anima.
“È una canzone nata da un sogno, letteralmente. Ho voluto fissare su nastro il modo in cui le visioni notturne a volte parlano più forte della realtà,” racconta Zappia. “L’ho scritta pensando alla tenacia che ognuno dovrebbe avere nel rincorrere qualcosa, anche quando sembra impossibile da afferrare.”
Ascolta il brano
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“Questo brano è un pezzo di me che torna a galla. Non lo faccio per moda o strategia, ma perché ne sento il bisogno.” Roy Zappia
Chitarrista dalla forte impronta rock e blues, Roy Zappia è un artista eclettico, con un passato nei gruppi hard’n’heavy Old Legend e Inside The Hole, e un presente che lo vede spaziare fino all’atmospheric black metal con il progetto Emberfrost. In parallelo, porta avanti un percorso solista basato su sincerità e radici, come dimostra l’EP “Roots”, realizzato insieme allo Stratjvari Recording Lab di Marco Cangelosi. “My dreams are thoughts about you” è una sintesi perfetta del suo stile: diretto, viscerale, a tratti spigoloso, ma sempre autentico. Un blues moderno che non si ferma alla forma, ma scava dentro.
Booking & Contacts: royzappiarnr@gmail.com
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Instagram: instagram.com/roy_n_rock/
Soundcloud: soundcloud.com/user-421653624
YouTube: https://youtube.com/channel/UCGdmt1WhAgwc4At-hprCv9Q
X: x.com/Roy_n_Rock
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BandCamp: royzappia.bandcamp.com/
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Paolo Caselli & Freezer: “Sono sempre qui” è il nuovo singolo
L’ultimo brano estratto dall’album “Frammenti” è un’intensa ballad che unisce introspezione e melodia in un racconto autentico e senza tempo
Paolo Caselli & Freezer tornano con “Sono sempre qui”, ultimo singolo estratto dal nuovo album “Frammenti”, pubblicato a maggio 2025 per Muki/Esagono Dischi con distribuzione The Orchard. La canzone è disponibile in streaming dal 29 maggio e sarà in rotazione radiofonica in promozione nazionale dal 13 giugno. Scritta da Paolo Caselli, voce e anima della storica band, “Sono sempre qui” è un’intima riflessione sullo scorrere del tempo e sulla forza delle emozioni autentiche.
La ballata si muove tra delicate armonie e arrangiamenti raffinati, valorizzati dalla produzione artistica di Stefano Riccò, titolare dello Studio Esagono di Rubiera. Il brano, che unisce sensibilità cantautorale ed eleganza strumentale, rappresenta un momento significativo nella carriera di Caselli, che sceglie di raccontarsi in prima persona, con uno sguardo maturo e profondo sulla propria storia e sui propri valori.
Ascolta il brano
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Il singolo fa parte di un disco che segna un nuovo inizio: “Frammenti” è il primo lavoro firmato ufficialmente Paolo Caselli & Freezer, una scelta che testimonia la volontà di mettere in luce la sinergia tra il frontman e i membri della band. I Freezer sono: Emanuele Cantoni (batteria), Massimiliano e Umberto Cantoni (piano e tastiere), Riccardo Sgavetti (basso e chitarre), Lele Leonardi (chitarra elettrica), Luca Zuccardi Merli (chitarra e armonica), oltre allo stesso Caselli (voce solista e chitarra).
Guarda il video – “Sono Sempre Qui” (backstage)
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Attivi fin dagli anni Ottanta, i Freezer si sono affermati come una realtà fedele alla propria identità musicale, capace di evolversi senza perdere autenticità. Dopo due album usciti tra il 2016 e il 2020, la band si riaffaccia sulla scena con un progetto che fonde esperienza, passione e nuove ispirazioni.
“Sono sempre qui” è un brano universale e sincero, che parla di presenza, memoria e consapevolezza. Un messaggio forte e semplice al tempo stesso, dedicato a chi continua a cercare, a credere, a esserci.
Sito Web: paolocasellifreezer.com/
Instagram: instagram.com/freezerband/?hl=it
Facebook: m.facebook.com/freezergiampaolocaselli/
Il nuovo singolo del cantautore e producer di Savona è un inno alla determinazione, tra pop moderno e contaminazioni internazionali.
«”Extra Time" è un manifesto di coraggio e determinazione, un invito a credere nei propri sogni anche quando tutto sembra perduto. Bisogna combattere fino alla fine, senza mollare mai, nemmeno nell’extra time.» Marco Elba
Marco Elba torna con il nuovo singolo "Extra Time", un brano energico e coinvolgente che celebra la perseveranza e la voglia di combattere fino alla fine.
Unendo pop moderno, trap, flamenco e reggaeton con elementi cinematici, il singolo trasmette un senso di urgenza e forza interiore, proprio come in una partita che si decide nei tempi supplementari. Beat potenti, chitarre spagnole e percussioni costruiscono un climax emozionante, mentre il testo invita a non arrendersi mai.
Scritto e composto da Marco Elba, con la produzione firmata insieme a Nello Greco e Alex Tripi (The ReLOUD), il brano segna l’inizio di una nuova fase artistica per il cantautore e producer savonese. Dopo l’uscita dell’EP "Frammenti", Marco punta a un sound più audace, contaminato e internazionale, sperimentando nuove sonorità e linguaggi senza perdere autenticità.
Marco Elba nasce a Savona il 10 agosto 2000. A sette anni inizia a studiare pianoforte e prosegue affiancando lo studio del canto. Terminati gli studi si da al pop contemporaneo e inizia a scrivere propri pezzi con uno stile moderno e internazionale.
Nel 2019 vince i concorsi “Coppa Italia”, “Contest Musicale CPS 2019” di Savona, e “VB Factor 9”. A settembre dello stesso anno è invitato come ospite al “Festival Mare 2019” di Sanremo per l'assegnazione del premio omonimo.
Inizia a lavorare come producer e nel 2021 pubblica i due singoli di esordio, “Ossidiana” e “Fahrenheit”, seguiti da “Squid Game”, che in breve tempo entrano in rotazione radiofonica sui circuiti nazionali e riscuotono grande successo sulle piattaforme digitali, totalizzando più di 1 milione di streams su Spotify.
Nell’estate 2022 è tra i premiati dei concorsi “Contesto Indie” e “Un mare di stelle”. A luglio vince il “Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente”, consegnatogli da Massimo Cotto. Il 21 agosto vince il “Premio Ausonia” ed è invitato al gran galà televisivo accanto a celebri artisti e personalità del mondo dello spettacolo italiano.
Il 2 dicembre esce il singolo “Hit invernale”, che in breve tempo entra in rotazione su più di 600 circuiti radiofonici. Il videoclip del brano riscuote grande successo e viene trasmesso su più di 150 tv.
Nel corso del 2023 prosegue con la pubblicazione di singoli. A maggio è tra i premiati del “Premio InediTO” al Salone Internazionale del Libro e a luglio vince per il secondo anno consecutivo il “Premio Ausonia”, incoronato da Phil Palmer in persona. A ottobre è selezionato da Universal Music Publishing come finalista per il talent di autori “Genova X Voi”.
A giugno 2024 viene scelto come uno dei 10 producer più promettenti della scena nazionale per il talent JägerMusic Lab 2024 di Jägermeister e MAT Academy.
Il 26 gennaio 2024 il nuovo brano “Batman”. Il 21 giugno esce il primo EP del producer savonese dal titolo “Frammenti”, preceduto dall’ultimo singolo “Buenos Aires” pubblicato il 14 giugno. Il 30 maggio 2025 si apre un nuovo capitolo artistico con “EXTRA TIME”, il nuovo singolo in radio.
Etichetta: Volume!
Radio date: 30 maggio 2025
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È il nuovo brano estratto dal suo lavoro “Jencek canta Shakespeare” dove la poliedrica artista milanese ha musicato e recitato i sonetti del celebre drammaturgo e poeta inglese tradotti da Giuseppe Ungaretti e Sara Virgillito
«Questo sonetto l’avevo cantato in un Re Lear di Luigi Chiarelli con la Compagnia La Corte dei Miracoli. Interpretavo Cordelia e dedicavo questo canto d’amore al padre. Anche l’epilogo del CD (Canzone del padre e della figlia) è tratto da quello spettacolo.» Anna Jencek
Anna Jencek torna a immergersi nell’universo shakespeariano, dando nuova vita al “Sonetto LXXV” con una sensibilità compositiva che si discosta dall’ermetismo di Ungaretti, abbracciando invece la fluidità interpretativa di Virgillito.
Il brano, delicato e luminoso come un ruscelletto, è stato trattato con la semplicità evocativa che ha ispirato la sua composizione. Come il cibo alla vita non è solo una trasposizione musicale, ma un viaggio nella dimensione più pura della poesia, mantenendo intatto il lirismo e la profondità emotiva del testo shakespeariano.
Con questa nuova interpretazione, Jencek prosegue il percorso artistico iniziato con “Jencek canta Shakespeare”, restituendo al pubblico un frammento di poesia senza tempo, trasposto con un'eleganza moderna ma fedele alle suggestioni del testo originale.
Anna Jencek, artista poliedrica, svolge intensa attività nei settori della musica, del teatro, della danza. Ha studiato pianoforte e canto, nonché chitarra classica al conservatorio, sotto la guida del M° Ruggero Chiesa, negli anni in cui Salvatore Quasimodo era docente di letteratura italiana. Ha scritto musica per Herbert Pagani, con cui ha condiviso anni di lavoro e di vita, e altri artisti; per spettacoli teatrali e di danza, spot radiofonici e televisivi, ottenendo vari premi e un disco d'oro. Cantautrice, attrice, tiene recital nei principali teatri milanesi, in Italia e all'estero. Ha diretto stage professionali di canto in cui era docente di interpretazione, tecniche vocali e presenza scenica.
È stata vocal coach in talent televisivi. Ha inciso numerosi dischi con sue composizioni. È citata nel dizionario delle compositrici lombarde.
Voce di Radio e altre, affronta le prime esperienze di palcoscenico sotto la guida registica del M° Alessandro Brissoni. Ha collaborato con la scuola del Piccolo Teatro. È stata docente di recitazione, commediografa e regista in compagnie filodrammatiche. Ha partecipato come compositrice cantante e attrice nella "Compagnia del lago", diretta da Luigi Chiarelli.
Allieva di Ada Franellich nel percorso decennale di "Ginnastica, Ritmica, Danza secondo il metodo Hellerau - Laxenburg", ha studiato all'Istituto Yoga di Carlo Patrian.
Danzatrice e coreografa, ha insegnato danza creativa, nei corsi del Comune di Milano e presso la scuola di danza Mara Terzi. È insegnante di yoga.
Dal padre, mecenate di artisti, ha appreso il gusto della pittura. La scrittrice Lalla Romano, amica di famiglia, ha guidato i suoi primi passi nella conoscenza di poesia e letteratura, per cui fin da bambina ha ottenuto premi e borse di studio. È stata redattrice editoriale. Ha insegnato attività creative presso le scuole medie statali durante il primo settennato di sperimentazione didattica, avendo ottenuto abilitazione ministeriale. Ha tenuto laboratori di scrittura della memoria e di lingue.
Consulente di Assessorati alla Cultura, aveva fondato e diretto l'associazione di servizi culturali "L'albero dell'Arte", per l'ideazione e organizzazione di eventi nei campi dell'arte, dello spettacolo, della cultura, dell'educazione, con all'attivo centinaia di progetti realizzati per enti privati e, soprattutto, pubblici.
La sua discografia ha sempre cercato il connubio tra musica, letteratura e poesia. L’ultima sua pubblicazione è “Saffosonie. Cantando liriche di Saffo” per Moletto Edizioni Musicali.
Etichetta: Moletto Music
Radio date: 30 maggio 2025
Ambra Fogagnolo pubblica “L’amaro delle nostre scelte”
Un viaggio nella psiche, tra luce e tenebra, per imparare ad amarsi davvero
“L’amaro delle nostre scelte” è il capitolo conclusivo della trilogia di Ambra Fogagnolo, incentrata sull’amore, la crescita e la sopravvivenza emotiva. Dopo aver accompagnato il lettore attraverso le fasi dell’innamoramento adolescenziale e della passione più oscura e vendicativa, questo ultimo capitolo affonda le radici nel dolore e nella rinascita, ponendo la protagonista, Ivy Mikaelson, di fronte alla scelta più difficile di tutte: continuare a odiare sé stessa o imparare finalmente ad amarsi.Proprio in questo terzo volume, la penna di Ambra Fogagnolo raggiunge una maturità narrativa e psicologica che lascia il segno, affrontando tematiche forti come il suicidio, l’autolesionismo, la terapia psicologica, il trauma infantile e, soprattutto, la riscoperta dell’identità. La scrittura, fedele al presente storico per mantenere viva l’introspezione, rallenta il ritmo per scavare, per ascoltare, per accompagnare il lettore nella mente e nel cuore di una Ivy ormai lontana dalla ragazza conosciuta nel primo libro. A ventuno anni, segnata da una vita di perdite, bugie, vendette e illusioni, Ivy si trova a fare i conti non solo con le conseguenze delle sue scelte, ma con la versione di sé che ha costruito per sopravvivere. Il romanzo si apre con un ritorno: quello a San Clemente, città natia e custode dei fantasmi del passato. Dopo il devastante epilogo del secondo volume, Ivy torna a casa, distrutta da una vendetta che non ha portato la pace sperata. Qui ritrova Josh, il vecchio amico pronto a tenderle una mano, e la Dottoressa Johnson, figura chiave del suo percorso terapeutico. Ma il passato, com’è noto, non muore mai: Nathan, personaggio ambiguo e fondamentale del secondo volume, fa ritorno per tentare di rimediare. E così, nella solitudine più profonda, Ivy dovrà imparare a distinguere ciò che è stato imposto da ciò che è reale. Un alternarsi di emozioni, flashback e pensieri che rendono il romanzo una lettura coinvolgente e dolorosamente autentica. “L’amaro delle nostre scelte” è, soprattutto, un romanzo di guarigione. Il ritmo sembra quasi rallentare per lasciare spazio ai luoghi interiori della protagonista, non sufficientemente esplorati nei romanzi precedenti.
La trilogia, composta da “L’amaro dell’amore”, “L’amaro in noi” e “L’amaro delle nostre scelte”, non è soltanto una saga romance, è un’ode alla resilienza, il grido silenzioso di chi lotta per non cadere nell’abisso.
Acquista i libri:
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Ambra Fogagnolo, nata nel 1986 in un piccolo paese in provincia di Ferrara, ha sempre trovato rifugio nella scrittura, nelle serie tv e nella cinematografia. Cresciuta tra pagine e visioni, ha fatto dell’introspezione psicologica il fulcro delle sue storie. Nei suoi romanzi, le emozioni diventano strumento narrativo, la psiche è un labirinto da esplorare. Con la trilogia dell’Amaro ha dato voce a una generazione di giovani donne, affrontando senza filtri la fragilità, la forza e la complessità del crescere.
Instagram: instagram.com/tempestaimperfetta/
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Il nuovo singolo del cantautore “marchignolo” - a cavallo tra Romagna e Marche - è una storia di migrazione, speranza e disillusione, secondo estratto dall’album “cOntastorie”
«Ho voluto dare voce a chi vive tra macerie e schegge, a chi cerca una vita diversa, ma trova un’integrazione che lascia dubbi e ombre.» Dirlinger
Dirlinger torna con "Shalom", un brano che unisce cantautorato e pop per raccontare una storia di estrema attualità. Con un ritmo sostenuto e una struttura strofica classica, il brano affonda le radici nella grande tradizione musicale italiana, arricchito da arrangiamenti che esprimono una profonda cura artigianale del suono.
La canzone è la narrazione di Momo, un bambino palestinese, orfano di padre, spedito dalla madre su una nave con la speranza di un futuro migliore in Italia. Tuttavia, il sogno di una nuova vita si trasforma in una integrazione a metà, in una terra che si mostra accogliente solo in superficie. “Shalom” esplora temi di migrazione, disillusione e identità, intrecciando storie reali ascoltate nei notiziari e racconti vissuti in prima persona da chi ha attraversato terre di conflitto.
Il singolo è stato finalista di Botteghe D’Autore 2024 e ha vinto HoE Contest 2024, confermando ancora una volta l’impatto sociale e culturale della musica di Dirlinger.
DICONO DEL DISCO
«“Contastorie” è un primo disco per l’artista che si definisce “marchignolo” (si muove artisticamente tra Romagna e Marche). Canzoni pulite di parole quotidiane che si avventurano nell’arduo compito di rendere solido un ponte figurativo tra ieri e oggi.» Exit Well
«Un disco di vita, un disco personale, di ragionamenti… un disco in cui gli arpeggi e i suoi riverberi richiamano anche la spiritualità di Claudio Rocchi. Va decantato bene e senza fretta.» Bravo On Line
«La scrittura di Dirlinger, elegante e affilata, attinge alla grande scuola cantautorale italiana, trovando però un linguaggio personale e distintivo, capace di toccare corde profonde in chi ascolta.» Emozioni e nozioni
Andrea Sandroni, in arte Dirlinger, è un cantautore e storyteller, un autentico menestrello “marchignolo" (si muove artisticamente tra Romagna e Marche). Con la sua chitarra, racconta storie d’amore, di religione e di vita quotidiana, toccando temi universali che risuonano con il pubblico.
Inizia il suo percorso musicale esibendosi dal vivo nelle serate della riviera adriatica, affermandosi come organizzatore e protagonista de Il Salotto di Dirlinger, un evento dedicato ai cantautori indipendenti. Nel 2022 esordisce con il singolo "Pantera di Mare", un’autoproduzione che cattura l’attenzione di festival e concorsi musicali, segnando il primo passo di un viaggio artistico in continua evoluzione. A seguire pubblica l’EP "Bildungsroman // Romanzo di formazione", consolidando la sua identità musicale.
Nel 2024, Dirlinger si afferma non solo come cantautore, ma anche come comunicatore. È coautore e conduttore del programma radiofonico "Nota Bene" su Radio Talpa Cattolica, dove dialoga con artisti di spicco legati alla canzone d’autore, tra cui Claudio Fabi, Stefano Pio e Roberto Costa. Lo stesso anno è scelto come open act in prestigiosi eventi, tra cui:
Gianluca De Rubertis allo Spazio WEBO di Pesaro per la tournée promozionale de L’equazione del destino (primavera 2024); Rumore Adriatico - Musica dal presente, festival estivo dedicato alla musica alternativa (estate 2024); Festival Errare e Umano, al fianco di Alberto Bertoli (ottobre 2024).
Nell’autunno 2024 esce il suo primo album autoprodotto, “cOntastorie”, da cui vengono estratti i singoli “Mafalda” e “Shalom”.
Nel Febbraio 2025 è openact dei Nomadi all’interno della storica manifestazione “Nomadincontro” di Novellara (RE). A maggio 2025 suona il suo album sul palco MEI di Eufonica, alla Fiera di Bologna; in ottobre 2025 sarà tra gli artisti emergenti sul palco del MEI di Faenza.
Riconoscimenti e Premi:
Dicembre 2024: Premio della Critica – Premio Pigro (Teramo)
Dicembre 2024: Primo Premio Categoria Giovani Sezione Inediti e Premio Radiofonico – Festival Sotto il Conero (Ancona)
Aprile 2024: Primo Premio - Premio Augusto Daolio e Targa Bertoli – Concorso Augusto Daolio (Chiaravalle, AN)
Luglio 2023: Premio iVisionatici Festival – Punta alle Stelle (Massa Lombarda, RA)
Luglio 2023: Premio speciale Voice Evolution Institute e Premio Radio Italia Anni 60 TV – Festival di Gatteo (FC)
Marzo 2023: Premio della Critica – Sala Stampa – The Best Talent (Forlì)
Settembre 2022: Premio Schnell – SayFest (Fano, PU)
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Il nuovo singolo dell’artista milanese è una ballata acustica che celebra l’arrivo di un amore tanto atteso
Lara Letizia torna con il nuovo singolo "Sei arrivato tu", una ballata acustica intima e delicata che racconta il momento in cui l’amore sperato finalmente arriva, portando luce e rinnovamento dopo un periodo di solitudine.
Il brano, scritto e composto da Umberto Raffaelli, autore e padre dell’artista, rappresenta il perfetto connubio tra emotività e melodia, con un arrangiamento minimale che esalta la voce calda e avvolgente di Lara. La chitarra acustica accompagna il racconto, mentre i cori – interpretati dalla stessa artista – rafforzano il senso di dolcezza e speranza racchiuso nel testo.
"Sei arrivato tu" è il terzo singolo estratto dal progetto discografico di Lara Letizia, che riprende e modernizza brani scritti in periodi diversi dal padre. Il progetto musicale, sviluppato con Raphaels Entertainment, fonde generi e sonorità differenti, mantenendo una coerenza narrativa ed emozionale che accompagna l’ascoltatore in un vero e proprio sentiero musicale.
Lara Letizia nasce a Magenta (MI) il 16 giugno 1988 e cresce a Santo Stefano Ticino, un piccolo borgo della campagna milanese. Sin da bambina, il mondo della musica è parte integrante della sua vita: segue il padre Umberto Raffaelli, musicista polistrumentista, durante le sue esibizioni, affinando il proprio talento vocale e sviluppando un orecchio musicale straordinario.
Dopo aver partecipato con successo a festival locali, Lara si affaccia al mondo del teatro e dello spettacolo, collaborando con il fratello Luca, attore e regista. Partecipa a tournée teatrali e produzioni televisive, consolidando la sua esperienza artistica. Parallelamente, nasce l’idea di reinterpretare in chiave moderna i brani scritti dal padre, creando così un ponte tra generazioni e sonorità diverse.
Nel corso degli anni, Lara amplia il proprio percorso formativo, conseguendo il diploma al liceo linguistico e una specializzazione in Marketing e Organizzazione di Eventi presso la Fondazione Fiera Milano, collaborando con Franco Mussida durante il suo stage al CPM di Milano. Successivamente, si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, avviando una carriera nel settore del marketing.
Nel 2024, spinta dall’entusiasmo della sua famiglia e dalla voglia di riportare alla luce il progetto musicale iniziato anni prima, Lara decide di completare il proprio lavoro e pubblicare i suoi brani sotto l’etichetta Raphaels Entertainment, dando vita a un progetto innovativo e personale che riflette il suo percorso artistico e la sua evoluzione musicale.
Etichetta: Raphaels Entertainment
Radio date: 30 maggio 2025
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Il nuovo singolo della giovanissima cantante e ballerina ligure è un inno alla libertà e alla voglia di ricominciare.
«Una storia d’amore arenata, incagliata nel fango, s’interrompe quando la protagonista si dà una mossa, esce, va ad una festa e incontra un’altra persona. Questa volta sarà quella buona? Non c’è una risposta, ma un nuovo entusiasmo verso il futuro, che la fa sentire nuovamente viva.» Francesca Lina
Francesca Lina torna con il nuovo singolo "Stacco", un brano pop energico e travolgente che celebra il momento in cui si sceglie di abbandonare ciò che frena, bloccando nuove possibilità.
Il brano, scritto da Luca Ghiglino ed Enrico Valente, racconta l’importanza di cogliere l’attimo, rompere le catene della quotidianità e aprirsi a nuove esperienze. Con una produzione che fonde suoni acustici ed elettronici, la canzone accompagna l’ascoltatore in un viaggio sonoro dinamico e coinvolgente, sottolineando la forza del cambiamento.
"Stacco" è un’espressione liberatoria che segna una svolta, raccontando la scelta di interrompere una relazione stagnante e abbracciare l’ignoto. Un ritmo incalzante e un arrangiamento ricco di sfumature danno vita a un brano positivo e vibrante, capace di trasmettere entusiasmo e voglia di libertà.
Nata il 17 agosto 2008 a Savona la giovane Francesca Lina Valente è residente a Loano. Cantante, ballerina e attrice, studia Canto Lirico e Pop presso il Liceo Musicale Giordano Bruno di Albenga, nel 2024 ha frequentato la scuola di canto My Voice della Maestra Maya Forgione di Genova e uno stage con il Maestro Francesco Rapaccioli ad Imperia.
Ha partecipato al primo album (ancora inedito ed in uscita il 5 aprile 2025) di AltermagicA Music Art Ensemble come solista e corista duettando tra l’altro nel brano “Magic Power” con Svetlana Bliznakova (Sevi Band, gruppo candidato al Grammy Awards 2025) presentato live al Festival Internazionale di Loano 2024. Ha superato tutte le selezioni partecipando alla semifinale di “Una voce per San Marino Eurovision Contest”, unica sedicenne su oltre 1200 partecipanti da tutta Europa.
Nel 2019 si aggiudica la medaglia d'oro in danza classica e argento per danza moderna/contemporaneo gruppo ai Campionati Nazionali di Rimini (CONI/FIDS).
Selezionata personalmente nel giugno 2021 dalla direttrice della scala di Milano Annamaria Prina partecipa al primo Memorial Carla Fracci al Teatro Coccia di Novara. Intraprende nel 2022 un percorso di studio del metodo cubano della danza classica con la maestra Dounia Vera Hernandez. Il 23 novembre 2022 partecipa con successo alle audizioni per la Joffrey Ballet School New York e Miami passando sia nella categoria danza classica che moderna. Selezionata da Susanna Beltrami a novembre 2023 partecipa con successo all’audizione di una settimana all’accademia Dance House di Milano. Con la scuola di danza Ninart Academy di Anna Buse’ partecipa, con grandi soddisfazioni a vari concorsi internazionali dove vince borse di studio per accademie come Move On e Mas di Milano, CV Ballet Contemporary Company in Roma, Union Dance Summer Camp ed Expo Danza in Parigi.
Selezionata da Matteo Addino, direttore artistico della Naima Academy, passa l’audizione per “FreeK Musical” come ballerina, corista e attrice, va in scena al teatro Nazionale di Milano a maggio 2024 dove “Freek Musical” viene considerato dalla critica “Miglior Musical dell’anno”. Partecipa al concorso internazionale “danza in fiera 2024” di Firenze dove vince due borse di studio con l’accademia Moma Studios di Milano. In ultimo viene selezionata dal Maestro Daniele Ziglioli per il suo nuovo lavoro teatrale in Milano, “Theater Box Project” 2025. Attualmente è impegnata in studio nella realizzazione del suo primo album, anticipato il 21 febbraio 2025 dal singolo “Sempre con me” e il 30 maggio dal singolo “Stacco”.
Etichetta: AltermagicA Music Art Ensemble
Radio date: 30 maggio 2025
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Il nuovo singolo dell’artista siciliano è un viaggio sonoro tra rock sinfonico ed etnico alla ricerca di sé stessi.
«Ogni uomo è un viaggiatore alla ricerca di qualcosa di autentico, nel cuore e nella società. Questo brano vuole dare voce a quella ricerca.» Pippo Exposito
Pippo Exposito torna con il nuovo singolo "Il Viaggiatore Del Graal", un brano che fonde rock sinfonico ed elementi etnici, dando vita a una potente narrazione musicale.
Il pezzo, confezionato con cura grazie alla produzione di Summit Production e distribuito da ADA Warner, è arricchito dal testo evocativo di Claudio Daiano, uno dei più grandi parolieri della musica italiana (Sei Bellissima, Io Vagabondo, Il Cerchio Della Vita).
"Il Viaggiatore Del Graal" non è solo un brano musicale, ma un racconto favolistico sulla ricerca del Graal, metafora della scoperta di sé stessi e della propria identità. Un viaggio personale e spirituale che attraversa le illusioni, gli amori e il desiderio di un mondo migliore.
L’arrangiamento e il mix curati da Antonio Summa presso il Summit Studio Milano contribuiscono a creare una traccia intensa e suggestiva, in cui melodia e emozione si intrecciano perfettamente.
Pippo Exposito, musicista e compositore, ha vissuto la sua carriera tra Palermo, Roma e Milano, lasciando il segno nel panorama musicale italiano con il suo stile inconfondibile. La sua storia artistica è un viaggio tra note, città ed emozioni, costruito con passione e determinazione.
Il primo grande passo discografico arriva con la pubblicazione del 45 giri “Penso a te”, inciso per Durium e interamente scritto da lui. Dopo numerosi riconoscimenti, decide di intraprendere un percorso da solista, dando vita a un sound originale e profondamente melodico.
Nel corso della sua carriera, Exposito ha collaborato con autori come Barreca, Summa, Belisari, Spataro, realizzando il celebre album "Io vivo così", pubblicato su vinile. Il progetto, arricchito dagli arrangiamenti di Antonio Summa e da musicisti di talento, segna un momento importante del suo percorso musicale.
L’esperienza internazionale lo porta in America, dove partecipa a un tour accanto a Toto Cutugno, per poi tornare in Italia e pubblicare nuovi lavori, tra cui "Le più belle pubblicità del momento", prodotto da Antonio Bella e Arturo Zitelli.
A Milano, Exposito incontra Mike Bongiorno e prende parte al tour "Giro Mike", che lo porta anche in TV su Canale 5. Successivamente, lavora con Antonio Mazzolla alla realizzazione di un disco presso il Gazebo Studio di Roma, mixato da Donnini, consolidando la sua maturità artistica.
Tra i suoi lavori più significativi, un 45 giri dedicato a Padre Puglisi, coscritto con Ignazio Tramuto, e un brano speciale per i Mondiali di Italia '90, realizzato con Antonio Bella.
Dopo una pausa, Exposito torna sulla scena musicale con un nuovo progetto: "Il Viaggiatore del Graal", uscito il 30 maggio 2025, brano rock sinfonico-etnico composto insieme ad Antonio Summa e impreziosito dal testo di Claudio Daiano, uno dei più grandi parolieri italiani. Registrato e mixato a Milano presso Summit Studio, il singolo segna un ritorno potente e ispirato nella sua carriera.
Etichetta: Summit Production
Radio date: 30 maggio 2025
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Alessandra Negri presenta il libro “Almo, piccola storia di un foglionco che sceglie di essere felice
L’albo illustrato che parla a grandi e piccoli del coraggio di essere se stessi
“Almo, piccola storia di un foglionco che sceglie di essere felice” è il nuovo albo illustrato di Alessandra Negri, pubblicato da Edizioni Babidibù e dedicato ai lettori dai 6 ai 99 anni. Una storia poetica e simbolica che affronta, con delicatezza e vividezza di immagini illustrate dalla stessa autrice, il tema dell’identità, della trasformazione e della libertà di essere se stessi. Il protagonista, Almo, è un foglionco, creatura che nasce dal folklore delle campagne lucchesi, irascibile e un po’ scontrosa, dedita alla predazione e pertanto destinata ad una vita di solitudine. Almo, come ogni foglionco, vive nel suo mondo fatto di abitudini e rigidità. Sotto quella scorza dura, si cela però un desiderio profondo di autenticità, veicolato da una passione davvero insospettabile, tenuta celata con cura, perché non conforme alle aspettative sociali sulla condotta di un foglionco che sia degno di questo nome. Quando però una chiacchierata notturna invita Almo a guardare dentro di sé e a ciò che lo renda davvero felice, Almo inizia un viaggio di consapevolezza che cambierà per sempre la sua idea di sé e degli altri e che lo condurrà infine a percorrere un sentiero di gioia e di socialità condivisa.
Il personaggio del foglionco nasce da un gioco familiare tra l’autrice e i suoi tre figli, durante il periodo di transizione verso una nuova vita. Da una parola scherzosa mutuata da un modo di dire lucchese, “sembri un foglionco!” (ndr: “sembri una puzzola!”), nasce una figura letteraria che incarna la trasformazione personale, un percorso autobiografico che ha caratterizzato la stessa autrice.
A chi è destinato questo albo? Come molti albi illustrati che veicolano significati profondi, gli interlocutori di questo libro non si esauriscono nel lettore bambino, ma includono anche l’adulto che legge al o affianco al bambino e il suo bambino interiore che, con le sue ferite e condizionamenti, vive in profondità nell’essere umano maturo.
Anche grazie alle illustrazioni vivide ed emozionanti che integrano la narrazione, l'albo ha già raccolto grande interesse tra lettori, educatori e appassionati di letteratura per l’infanzia data la sua capacità di unire semplicità narrativa e profondità simbolica.
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Alessandra Negri è nata a Roma nel 1979 ed è cresciuta nella Maremma toscana. Dopo la laurea in giurisprudenza e un percorso di alta formazione alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha lavorato per vent’anni nel settore delle energie rinnovabili, tra Torino e Milano. Oggi vive a Montecarlo (LU) con il marito, i tre figli, due cani e una gatta. Qui si occupa di ricezione turistica e scrive albi illustrati. Il suo stile narrativo riflette un equilibrio tra profondità emotiva e leggerezza: una scrittura semplice, accessibile, ma carica di simboli, significati e risonanze intime. Nei suoi albi illustrati, Alessandra esplora il cambiamento come possibilità, restituendo ai giovani lettori (e agli adulti che li accompagnano) il coraggio di abbracciare la propria unicità.
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Il nuovo singolo del rapper e beatmaker siciliano, un viaggio tra realtà e dimensioni parallele, tra ricerca interiore e profondità musicale.
Doppiawu torna con il singolo "L'Immensità", un brano hip-hop/rap che affronta il concetto di connessione con una dimensione parallela alla realtà. Attraverso una narrazione intensa e profonda, la canzone riflette sulla possibilità di percepire ciò che va oltre l’immaginazione, sulla ricerca di risposte che non abbiamo mai sentito, e sulla sensibilità dell’essere umano come chiave per accedere a questo livello di consapevolezza.
Musicalmente, “L’Immensità” mantiene lo stile inconfondibile di Doppiawu, caratterizzato da composizioni raffinate, testi scioglilingua e rime affascinanti, accompagnate da una produzione curata. Il brano rappresenta una riflessione sulla pace interiore, sul rispetto per il pianeta e sulla consapevolezza di sé, trasportando l’ascoltatore in una dimensione agli occhi invisibile, ma perfettamente percepibile attraverso la musica.
Pubblicato da Way Music, il singolo arriva dopo lavori significativi come Hiphoplogia (2009), Cazzate (2012) e Day In The Sun (2021), e segna un ulteriore passo avanti nell’evoluzione artistica di Doppiawu.
Doppiawu è un rapper e beatmaker siciliano attivo dal 1997, anno in cui pubblica il suo primo album autoprodotto, "Nemico Pubblico". La sua crescita musicale avviene direttamente sulla strada, tra esibizioni e sperimentazione artistica, portandolo a sviluppare un’identità musicale solida e riconoscibile.
Oltre alla scrittura, Doppiawu ha una formazione da compositore musicale, grazie agli anni di studio del pianoforte, elemento che arricchisce le sue produzioni con arrangiamenti raffinati e una grande attenzione alla varietà strumentale.
Nel 2002 pubblica l’EP “Cuttigghiaru”, che ottiene un’ottima accoglienza dal pubblico locale e viene recensito a livello nazionale da importanti portali dedicati al rap, tra cui HipHop.it. Dopo un periodo di pausa editoriale, torna nel 2009 con “Hiphoplogia”, un album che segna una nuova fase della sua carriera.
Nel 2012 esce il Digital 45 "Cazzate", pubblicato anche in versione fisica (CD e DVD) e riproposto un anno dopo con una Special Edition. Nel 2018 lancia il singolo “I Walk Alone”, che stravolge le sue sonorità pur mantenendo intatta la sua identità musicale.
Negli anni successivi prosegue la sua evoluzione artistica con la pubblicazione di nuovi brani, tra cui “L’Immensità”, “Who Is It”, “Il Fatto” e “Day In The Sun”, consolidando il suo percorso nella scena hip-hop.
Etichetta: Way Music
Radio date: 23 maggio 2025
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Marcello Amadei presenta il romanzo “L’impronta dell’ignoto”
Un thriller mystery dalle sfumature fantascientifiche
L’impronta dell’ignoto è il secondo romanzo di Marcello Amadei, che con questa nuova opera fonde riflessione esistenziale, scienza e suggestioni fantascientifiche. Dopo l’esordio con il romanzo psicologico “Il silenzio dell’assenza”, questa seconda prova narrativa abbandona l’intimità personale per proiettarsi verso l’ignoto, senza perdere profondità umana ed emotiva. Al centro del romanzo ci sono James e Gwen, due ragazzi cresciuti sotto un cielo carico di leggende e galassie. Vivono una vita semplice, scandita da osservazioni astronomiche e racconti mitologici. Ma, quando James scompare misteriosamente, Gwen si ritrova sola, svuotata e senza più futuro. Le indagini affidate a una squadra di polizia procedono nel caos, mentre il confine tra realtà e fantasia inizia a sfumare. Tra presenze misteriose, visioni cosmiche e riflessioni sulla natura dell’universo, Gwen verrà condotta verso una verità tanto sconvolgente quanto illuminante. Marcello Amadei abbraccia una narrazione densa, in cui il confine tra scienza e misticismo si assottiglia. Il testo si arricchisce di riflessioni sulla fede, sul significato dell’esistenza, sull’identità umana nel vasto schema dell’universo. Il lettore si trova immerso in un viaggio vertiginoso che parte da una piccola realtà di campagna e si apre verso i confini del cosmo. L’ispirazione del romanzo trae origine da un momento casuale ma rivelatore: una notte, dopo aver ascoltato il brano “Multiverso” di Murubutu, l’autore si ferma in auto per registrare la visione di un universo alternativo che si era materializzato nella sua mente. Da quella registrazione nasce un intero mondo narrativo, una dimostrazione di come la creatività possa accendersi anche in un attimo, sotto una semplice stella. “L’impronta dell’ignoto” è una riflessione esistenziale che mescola thriller, fantascienza e spiritualità. Un’opera che affronta il dolore della perdita, il valore della conoscenza e l’urgenza di guardare oltre. Tra costellazioni, scoperte scientifiche e indagini impossibili, Amadei ci invita a rimettere in discussione ciò che crediamo di sapere.
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Marcello Amadei, nato nel 2002, vive a Salsomaggiore Terme e studia Space Engineering al Politecnico di Milano. Appassionato di scienza, spazio, musica e ciclismo, ha iniziato a scrivere sin da piccolo. Dopo “Il silenzio dell’assenza”, romanzo introspettivo scritto durante la pandemia, torna ora con un’opera più ampia e visionaria, confermandosi come una voce originale nel panorama letterario contemporaneo.
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Facebook: facebook.com/marcello.amadei.94?
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“Petali di spine”: un viaggio tra leggende e montagne nel primo fantasy di Enrico Pedace
Un romanzo tra amore, natura e magia ambientato nelle Dolomiti in un mondo che affonda le sue radici nella leggenda di Re Laurino
Enrico Pedace firma il suo primo romanzo fantasy, “Petali di spine”, ambientato tra le maestose Dolomiti e ispirato alla leggenda dell’enrosadira, il fenomeno naturale che tinge le montagne di rosa all’alba e al tramonto. Dopo una carriera letteraria dedicata a racconti contemporanei ambientati in montagna, l’autore cambia registro ma non scenario: anche stavolta la montagna è protagonista, viva, incantata, portatrice di verità e di trasformazione. Il libro ci conduce nella valle di Eveis, nel regno di Ladinia. Il giovane principe Hauryn sogna di esplorare le vette argentee che lo circondano, ma il padre, re Galdavor, gli ha proibito di oltrepassare i confini del regno. Per garantirne l’obbedienza, lo affida alla sorveglianza di Cyrmoul, una fedele guardia reale. Nel frattempo, il glaciale re Taller del vicino regno dell’Adige complotta per espandere il proprio dominio, promettendo in sposa la figlia Moena al miglior alleato. Come se non bastasse, un’antica creatura demoniaca, Spindemul, si risveglia dalle profondità della montagna, minacciando il fragile equilibrio del mondo conosciuto.
“Petali di spine” è un fantasy classico, ma attraversato da una sensibilità contemporanea. Pedace costruisce il mito con attenzione filologica: i personaggi principali sono liberamente ispirati al poema epico di Karl Felix Wolff, come Re Laurino e Similda, ribattezzata Moena. Le fonti storiche diventano trampolino per una narrazione appassionante, pensata anche per i lettori più giovani. Il messaggio è chiaro: la montagna non è solo sfondo, ma agente di cambiamento.
«La bellezza delle montagne riesce a scavare dentro l’anima di chi ha il coraggio di ascoltarle», scrive l’autore in uno dei passaggi più intensi del libro. E ancora: «Anche tra le spine più dure, se si ha fede, può nascere un petalo».
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Nato a Rossano nel 1983, infermiere pediatrico, Enrico Pedace vive da anni a Rocca di Papa. Appassionato lettore e amante della montagna, ha già all’attivo diversi romanzi, tra cui “La neve è candida anche in estate”, presentato ufficialmente nel 2023 a Moena, Perla Alpina della Val di Fassa. Con “Petali di spine”, Pedace mette in scena una favola per tutte le età, dove il coraggio, l’amore e la connessione con la natura diventano strumenti di salvezza contro l’oscurità. Una lettura che incanta e che, proprio come l’enrosadira, lascia negli occhi una luce impossibile da dimenticare.
Blog: enricopedace.it/
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Una raccolta di pensieri poetici che intreccia vita, arte e ricerca interiore
Con “Vivo dove sto”, Antonio La Rosa si conferma una delle voci più autentiche e libere dell’arte contemporanea. La sua seconda raccolta di pensieri poetici, edita da Pavart, è una pubblicazione preziosa, sia per contenuto che per forma: ogni copia è infatti un libro d’artista, un esemplare unico arricchito da un frammento di tela originale, creata e poi suddivisa in mille lembi, uno per ogni lettore. Antonio La Rosa, classe 1976, originario di Calasetta e oggi residente a Roma, è artista, scultore, pittore e poeta. Ha calcato per quindici anni le scene teatrali italiane prima di dedicarsi alla materia, al colore, alla parola scritta. L’opera “Vivo dove sto” nasce proprio da questo crocevia: un punto di incontro fra dimensione personale e universale, fra osservazione del mondo e introspezione, fra esperienze vissute e sogni ancora da abitare. L’autore, attraverso i suoi scritti, non cerca verità assolute ma spunti di senso. “Siamo la diretta emanazione di un risultato personale del rapporto fra lo scorrere del tempo e quel che accade adesso”, scrive. Nei versi si alternano riflessioni filosofiche e momenti lirici, brevi quadri esistenziali che toccano corde intime: “Scardinate il cassetto, / tirate fuori i vostri sogni migliori, / naufragate nel flusso / e lottate per essi / prima di annegare nei sogni altrui”.
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antoniolarosa.it/books/vivo-dove-sto/
“Vivo dove sto” è anche un’opera tangibile: mille copie numerate, ciascuna contenente un segnalibro che è parte di un’unica grande tela. Il progetto nasce durante una residenza artistica dell’autore nel 2022 e intende restituire un senso di connessione, invocare una memoria collettiva. “Anche quando non ne comprendiamo il senso, ogni accadimento può essere parte di un disegno più grande”, racconta La Rosa, “e nel riunire i pezzi possiamo provare a ricomporre il puzzle”.
La poesia di Antonio La Rosa è fatta di carne e di spirito, di paesaggi interiori e città inquiete. “Nel silenzio, fra le vie della mia mente, una voce passeggia”, si legge in uno dei testi. È uno sguardo che si posa sulle cose, ma anche un invito ad andare oltre, a trovare nello smarrimento una forma di conoscenza. Nel 2024, l’opera ha ottenuto il primo premio al concorso letterario Liberevento come miglior libro dell’anno e per la poesia “Elegia di un milite ignoto”. Un riconoscimento importante che consacra un autore capace di “trasformare il tutto nell’unire passato e futuro in ciò che decidiamo essere nel presente”.
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Una serata Stoner/Crossover con DJ set aftershow
I Biorisk suonano al Carmen Town di Brescia, in Via Fratelli Bandiera 3, domenica 15 giugno alle ore 21:30.
Carmen Town: instagram.com/carmentown?
La band crossover di Brescia, attiva dal 2018, fa uscire il suo album “Fuori dai Margini” nel 2025. Per la prima volta, il loro progetto verrà presentato integralmente live, insieme ad altri brani inediti. Dopo lo show, verrà allestito il DJ set di Luca Odolini, che intratterrà il pubblico per il resto della serata.
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Il Diavolo e l’Acqua Santa nel loro “VICE CREAM Tour 2025”
Dal 24 maggio la band suona nelle piazze, nei festival e negli eventi più esclusivi d’Italia
L’estate 2025 si accende con il “VICE CREAM Tour 2025” de Il Diavolo e l’Acqua Santa: un’esplosione musicale che attraverserà l’Italia da Nord a Sud, portando energia, emozioni e una dose abbondante di synth pop in technicolor.
A partire dal 25 maggio, la band porterà il suo nuovo spettacolo nelle piazze, nei festival, nelle ville storiche e negli eventi più iconici della stagione estiva. Il palco si trasforma, rinfrescato da un’estetica ispirata agli anni Ottanta, quelli delle luci al neon, dei glitter, dei balli sotto le stelle, reinterpretata in chiave contemporanea con un sound che fonde glamour, cantautorato e vibrazioni elettroniche.
Ogni data sarà molto più di un semplice concerto: un’esperienza immersiva, visiva e sonora, capace di sospendere il tempo tra malinconia e vitalità. Una celebrazione collettiva in cui il pubblico sarà protagonista, tra coreografie luminose e beat ipnotici.
Mettete gli occhiali da sole, anche di notte: il “VICE CREAM Tour 2025” sarà un’estate infinita, una festa che non finisce mai!
Date VICE CREAM Tour 2025:
– 25.05 – Pesaro – SOTTOMARE
– 30.05 – Civitanova Marche – BUSSOLA BEER VILLAGE
– 31.05 – Brescia - PRIVATE PARTY, Tenuta Acquaviva
– 13.06 – Fermignano - ROCK N ROLL live Days
– 20.06 – Fossombrone – KUMA
– 22.06 – Cerasa di San Costanzo – PIAZZA IV NOVEMBRE
– 29.06 – Fano - BAGNI ARZILLA
– 04.07 – Matelica (MC) - VIGNETO FERNANDO ALBERTO
– 06.07 – Canavaccio di Urbino – AREA CONCERTI BCC
– 13.07 – Fano – BAGNI ARZILLA
– 20.07 – Castelplanio (AN) – PIAZZA LIBERTA’
– 25.07 – Fossombrone – PIAZZALE GRANDE TORINO
– 02.08 – Piagge (PU) – CAMPO POLIVALENTE SCIREA
– 10.08 – Marotta – BAGNI FRANCO
– 12.08 – Senigallia – SCALO ZERO, Concerto all’alba
– 15.08 – Urbino – CONVIVIO di NONNO CIRO
– 20.08 – Fontanafredda (PN) – LA CONCA
– 21.08 – Udine – LOCANDA FORCHIR
– 31.08 – Montelabbate – FESTA di FINE ESTATE, Pescheto Pedini
– 06.09 – Serrungarina – PIAZZA BERNARDINO SERAFINI
– 07.09 – Fano – BAGNI ARZILLA
– 13.09 – Piacenza – BARRIO CAFE’, Travo
– 20.09 – Incisa Valdarno (FI) – PIAZZA MARSILIO FICINO
– 26.09 – Urbino – PIAZZA RINASCIMENTO
– 27.09 – Arcevia – PIAZZA CROCIONI
Hyperlink: bit.ly/ildiavoloelacquasanta
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Una ballata pop tra disillusione, rabbia e consapevolezza emotiva
Esce il 6 giugno su tutte le piattaforme digitali e nelle radio italiane “Non m’importa”, il singolo di Reyson: un brano pop vibrante e diretto, che racconta la fine di un amore illusorio attraverso una scrittura sincera e una produzione moderna, con richiami soul e sfumature autobiografiche.
Scritto insieme con Francesco Facchinetti e Matteo Ieva de “Le Ore”, il brano nasce da una storia personale, quella tra Reyson e una ragazza conosciuta per caso, che inizialmente sembrava perfetta ma si è poi rivelata tossica e distante. Da questo spaesamento emotivo e da un forte senso di rabbia nasce il brano, che scava nella delusione verso l’altro ma soprattutto verso se stessi.
«Mi ostinavo a credere che fosse come me l’ero immaginata, basandomi su quel poco tempo passato insieme», racconta Reyson. «Ero deluso da lei, ma ancora di più da me stesso. La canzone è nata da lì, dalla voglia di scuotermi e reagire».
“Non m’importa” è una riflessione in forma pop sulla tendenza a idealizzare l’amore, a proiettare su qualcuno le proprie aspettative ignorando i segnali contrari. Il titolo esprime quella sensazione di svuotamento e stanchezza che si prova dopo aver investito troppo in qualcosa che non ha funzionato. «Quando finisce male ti viene solo voglia di fissare il soffitto, dice l’artista. E ti chiedi perché non hai voluto vedere le cose per quello che erano».
Il brano unisce delicatezza e potenza emotiva. Nella parte più intima emerge l’influenza di Paolo Nutini, mentre nel crescendo finale si avverte l’impronta melodica di Tiziano Ferro, artista da sempre fondamentale per Reyson. Il tutto è attraversato da una venatura soul, quasi gospel, che porta l’ascoltatore a una catarsi emotiva. «Mentre la registravo mi sentivo un po’ Marvin Gaye alla fine di Ain’t No Mountain High Enough, racconta con ironia. Senza paragonarmi a lui, ovviamente, ma un ragazzo deve pur sognare».
Ascolta l’artista
open.spotify.com/intl-it/artist/1wZgImoDwWzGfbMkzVyjhJ?si=GE6xkOWHTwSvtkHYozQsXg
Nato nella Repubblica Dominicana da madre italiana e padre argentino, Reyson ha 24 anni e ha alle spalle una formazione artistica trasversale: canta, recita, scrive, vive l’arte come necessità. Dopo un’esperienza in band (i Kanama), oggi prosegue il suo percorso solista cercando un equilibrio tra le sue molte anime musicali. «Vorrei che la mia musica servisse a qualcuno, conclude. Che potesse ispirare, aiutare, raccontare chi sono davvero. Vivo nei sogni, e mi va bene così. Prima o poi si realizzeranno». “Non m’importa” è solo il primo tassello di un cammino autentico, dove pop e verità camminano insieme, senza paura.
Instagram cantante: instagram.com/sonoreyson/
Instagram attore: instagram.com/reysongrumelli/
Tiktok: reysongrumelli
“È solo un sogno” è il nuovo singolo degli Overcardano – The Band
La ballad rock del duo romano esce il 6 giugno su tutte le piattaforme digitali e in promozione radio nazionale
“È solo un sogno” è il quinto singolo della band romana Overcardano, disponibile dal 6 giugno su tutte le principali piattaforme digitali e in promozione nelle radio a livello nazionale. Un brano che anticipa l’uscita del primo album ufficiale della band, atteso per settembre 2025, e che conferma la cifra stilistica di un progetto musicale unico nel suo genere: un equilibrio originale tra rock e synth.
Il nuovo singolo si presenta come una ballad d’impatto, che si poggia su una struttura sonora potente, fatta di chitarre e batteria, senza però rinunciare alla componente elettronica che caratterizza da sempre il suono di Overcardano – The Band. “È solo un sogno” è anche un viaggio interiore, un confronto con la vita e le sue domande senza risposta. “Spesso non ci sono risposte chiare e dirette alle nostre domande, ma non per questo dobbiamo smettere di cercarle”, spiegano i componenti del duo.
Nel testo del brano si susseguono immagini evocative, fotogrammi di una condizione umana condivisa: “siamo frecce di un arco, iniziamo volando ma siamo destinati a cadere giù”. È la presa di coscienza che accompagna il passaggio dall’età dell’innocenza alla maturità, quando ci si accorge che il tempo cambia tutto: “il ragazzino felice dagli occhi blu scompare ed il grande amore non torna più”. “Via Pian di Scò” è uno dei simboli più forti del brano: un luogo reale che diventa spazio della memoria, sintesi di un tempo felice che, solo col senno di poi, si rivela per quello che era. “Il ricordo di Via Pian di Scò rappresenta quella fase della nostra vita in cui siamo stati felici senza saperlo”, racconta la band.
Il sound si sviluppa su più piani: al centro le chitarre elettriche di Giancarlo Gabanella, con l’uso inedito di una sette corde nel ritornello e la batteria di Francesco Isola, che conferisce al pezzo una dinamica rock intensa, alternata a momenti più riflessivi. A completare l’atmosfera sonora, i synth di Gianluca Meloni, che generano uno sfondo evocativo, “non terreno”, quasi liquido, come onde che si propagano su uno specchio d’acqua. Il tutto perfettamente amalgamato con un’interpretazione d’altri tempi di Maurizio Cardaci.
“È solo un sogno, la vita è sogno”: il mantra ripetuto nel finale del brano è un invito a credere nella possibilità di riscrivere la realtà, anche nei momenti più duri. “La nostra convinzione è che quello che ci accade, specialmente le cose negative, siano temporanee. Come parte di un sogno da cui prima o poi ci sveglieremo”, affermano gli Overcardano.
Ascolta la band
open.spotify.com/intl-it/artist/0DmFsULvuka9Xfvd9xKUdU?si=Zn9xfi8RTnKgb8IEFI5uBw
Il progetto nasce a Roma alla fine del 2022, dal legame umano e artistico tra Maurizio Cardaci (voce e chitarre) e Gianluca Meloni (producer e synth). Due musicisti con background molto diversi – rock il primo, elettronico il secondo – che hanno scelto di unire esperienze e visioni per costruire un linguaggio personale. “Il nostro obiettivo è rivendicare il diritto di esistere musicalmente, di poter dire ‘ci siamo anche noi’”, afferma Meloni. Dopo quattro singoli e una crescente attenzione da parte del pubblico, “È solo un sogno” rappresenta per gli Overcardano un nuovo passo avanti verso l’uscita del loro primo album. Un disco che conterrà brani inediti e tutte le tappe sonore fin qui compiute. E che segnerà l’inizio di una nuova fase, quella dei concerti dal vivo.
Overcardano – The Band è un progetto fatto “a modo nostro”, come ci tengono a precisare. “Senza compromessi, esattamente come lo vogliamo fare. Con la voglia di contribuire anche noi al potente spettacolo della vita, con un nostro verso... e con un suono”.
YouTube: https://youtube.com/channel/UC8PCPJeOjbAaBtdJTSzA7jw
Facebook: facebook.com/overcardano/
Instagram: instagram.com/overcardanotheband/
TikTok: tiktok.com/@overcardano...
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Una ballata pop tra disillusione, rabbia e consapevolezza emotiva
Esce il 6 giugno su tutte le piattaforme digitali e nelle radio italiane “Non m’importa”, il singolo di Reyson: un brano pop vibrante e diretto, che racconta la fine di un amore illusorio attraverso una scrittura sincera e una produzione moderna, con richiami soul e sfumature autobiografiche.
Scritto a quattro mani con Francesco de “Le Ore”, il brano nasce da una storia personale, quella tra Reyson e una ragazza conosciuta per caso, che inizialmente sembrava perfetta ma si è poi rivelata tossica e distante. Da questo spaesamento emotivo e da un forte senso di rabbia nasce il brano, che scava nella delusione verso l’altro ma soprattutto verso se stessi.
«Mi ostinavo a credere che fosse come me l’ero immaginata, basandomi su quel poco tempo passato insieme», racconta Reyson. «Ero deluso da lei, ma ancora di più da me stesso. La canzone è nata da lì, dalla voglia di scuotermi e reagire».
“Non m’importa” è una riflessione in forma pop sulla tendenza a idealizzare l’amore, a proiettare su qualcuno le proprie aspettative ignorando i segnali contrari. Il titolo esprime quella sensazione di svuotamento e stanchezza che si prova dopo aver investito troppo in qualcosa che non ha funzionato. «Quando finisce male ti viene solo voglia di fissare il soffitto, dice l’artista. E ti chiedi perché non hai voluto vedere le cose per quello che erano».
Il brano unisce delicatezza e potenza emotiva. Nella parte più intima emerge l’influenza di Paolo Nutini, mentre nel crescendo finale si avverte l’impronta melodica di Tiziano Ferro, artista da sempre fondamentale per Reyson. Il tutto è attraversato da una venatura soul, quasi gospel, che porta l’ascoltatore a una catarsi emotiva. «Mentre la registravo mi sentivo un po’ Marvin Gaye alla fine di Ain’t No Mountain High Enough, racconta con ironia. Senza paragonarmi a lui, ovviamente, ma un ragazzo deve pur sognare».
Ascolta l’artista
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Nato nella Repubblica Dominicana da madre italiana e padre argentino, Reyson ha 24 anni e ha alle spalle una formazione artistica trasversale: canta, recita, scrive, vive l’arte come necessità. Dopo un’esperienza in band (i Kanama), oggi prosegue il suo percorso solista cercando un equilibrio tra le sue molte anime musicali. «Vorrei che la mia musica servisse a qualcuno, conclude. Che potesse ispirare, aiutare, raccontare chi sono davvero. Vivo nei sogni, e mi va bene così. Prima o poi si realizzeranno». “Non m’importa” è solo il primo tassello di un cammino autentico, dove pop e verità camminano insieme, senza paura.
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Sonny and the Stork pubblicano il singolo “Concupiscenza”
Un grido ruvido contro l’omologazione e la perdita di sé
“Concupiscenza” è il nuovo singolo dei Sonny and the Stork, in uscita il 6 giugno su tutti i principali digital store e in rotazione radiofonica nazionale. Un brano crudo, viscerale, nato di getto in un momento di fragilità e trasformato in un manifesto sonoro contro la violenza dell’adattamento forzato. Composto da Diego Vermiglio, voce e chitarra e accompagnato dalla batteria energica di Stefano Carlucci, “Concupiscenza” si presenta con un suono alternativo, sporco, diretto. Il testo si ripete in tre cicli, come un mantra ossessivo e inesorabile, mentre l’arrangiamento cresce fino a esplodere in un finale catartico. È la goccia che fa traboccare il vaso, ma anche l’urlo che afferma l’urgenza di esistere per come si è, senza compromessi.
«Ho scritto il testo in cinque secondi, dopo una serata faticosa e insonne, racconta Diego. Non avevo filtri, non cercavo bellezza o coerenza: avevo bisogno di gridare. “Concupiscenza” è nata così, come uno sfogo sincero, rabbioso e necessario».
Il brano parla di corpi e anime costretti in stampi, della fatica di restare autentici in un mondo che impone velocità e superficialità. La musica diventa così il mezzo per denunciare, ma anche per guarire.
«È una dedica provocatoria a tutto ciò che ci impedisce di essere noi stessi, spiega l’artista. A volte la rabbia è l’unico modo per difendere la nostra identità».
Ascolta
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Attivo dal 2014, il progetto Sonny and the Stork ha attraversato diverse fasi evolutive, dall’originario duo alla forma attuale, guidata da Vermiglio, autore e motore creativo del progetto. Dopo due album e diverse produzioni live, è ora pronto il nuovo lavoro in studio, “Panta Rei”: nove brani sulla perdita, il cambiamento e l'inevitabilità dell'entropia. “Concupiscenza” anticipa questo percorso con coraggio e autenticità. È un brano che non cerca approvazione, ma reazione. E nella sua ruvidità, lascia spazio a una verità che non ha bisogno di essere addolcita.
Instagram: instagram.com/sonnyandthestork/
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Emanuela Castaldo firma un libro-verità per trasformare la violenza in parola e la parola in speranza
Emanuela Castaldo ha scritto un libro che non lascia indifferenti. “I pensieri di una donna scalza” è il diario sincero e coraggioso di una rinascita, un’opera che attraversa il dolore per trasformarlo in consapevolezza e libertà. Pubblicato nel 2023, nasce come parte di un percorso terapeutico all’interno di una casa rifugio per donne vittime di violenza. Ma da quell’esperienza personale è nato qualcosa di più: un testo che oggi parla a molte, moltissime persone.
«Scrivere è stato come trovare la mia voce quando parlare era impossibile» dice l’autrice, che dopo sedici anni di abusi ha scelto di denunciare e ricominciare da capo insieme ai suoi tre figli. La sua storia prende forma nelle pagine con una scrittura semplice ma potente, che alterna passato e presente, riflessioni interiori e immagini della quotidianità. La protagonista del libro non è solo Emanuela, ma anche Ema: il nome simbolico della donna nuova che nasce dopo la fuga. «Quella che ero è morta il giorno in cui sono scappata. Ema è nata in quel momento, scalza, fragile e libera». È così che il lettore entra nel vissuto di una donna che ha dovuto ricostruirsi partendo dalle macerie. Il libro è anche una riflessione sui meccanismi della violenza: sulle sue forme meno visibili, sulle difficoltà della denuncia, sul senso di colpa, sulla solitudine. Ma soprattutto è un atto d’amore verso sé stessa, verso i propri figli e verso tutte le donne che ancora non hanno trovato il coraggio di dire basta.
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«La paura è una prigione senza sbarre. Ma anche da lì si può uscire» scrive Castaldo, e in queste parole si coglie l’essenza della sua scrittura: autentica, dolorosa, ma proiettata verso la vita. Ogni pagina è una tappa di un percorso che va oltre il trauma, fino a riscoprire la propria identità, non solo come madre, ma anche come donna. Dopo la pubblicazione, Emanuela ha partecipato a incontri, interviste e testimonianze pubbliche che hanno dato al suo libro una risonanza nazionale. Da “Il Mattino” a “La Stampa”, fino a trasmissioni televisive, la sua voce è diventata quella di tante. Il suo messaggio è chiaro: si può sopravvivere, ma soprattutto si può vivere di nuovo. “I pensieri di una donna scalza” è molto più di un libro. È uno spazio sicuro in cui riconoscersi, un grido che diventa carezza, una lettera aperta a chi ancora non sa da dove cominciare.
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“Le stagioni del cuore – Storia di un amore a senso unico”: la nuova silloge poetica di Davide Giuli
Un viaggio emotivo in tre atti per superare un amore a senso unico e ritrovare la bellezza nel mondo
C’è un modo per superare un amore non corrisposto? Davide Giuliodori prova a rispondere a questa domanda con la sua nuova silloge poetica “Le stagioni del cuore – Storia di un amore a senso unico”, pubblicata nel 2025 per Progetto Cultura. Dopo il successo di “Cuore ombreggiato”, l’autore marchigiano torna a parlare di sé, e lo fa con uno stile ancora più consapevole, intimo e articolato. La raccolta è strutturata in tre sezioni, ognuna delle quali rappresenta una tappa emotiva di un percorso di guarigione: dalla sofferenza iniziale per un amore non ricambiato, al buio interiore, fino a una rinascita possibile grazie alla riscoperta del mondo esterno. «All’alba piangerai di meno», scrive Giuliodori, e in quel verso si condensa la speranza di una luce dopo la notte.
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Nella prima parte del libro, l’autore ripercorre la storia del suo amore inconfessato, dando voce a un dolore autentico, ma mai fine a sé stesso. Sono testi attraversati da emozioni viscerali, versi che sanno di attesa e di resa, come in: «Sono qui, fermo dove mi hai lasciato, senza un perché». La seconda sezione è la più oscura. È il tempo della notte, dei sogni infranti, del vuoto. Ma è anche il passaggio obbligato verso una nuova consapevolezza. «Nel silenzio, solo il battito del mio cuore a tenermi compagnia» scrive, scegliendo l’oscurità come metafora di un dolore che scava, ma che non distrugge. L’ultima parte segna un cambio netto: Giuliodori distoglie lo sguardo da sé stesso per aprirsi alla bellezza del creato. Osserva il mondo, gli animali, la natura. «La luce sui campi è più gentile quando smetti di guardarti dentro» scrive, indicando una via possibile per la guarigione. La poesia si fa allora strumento di rinascita, ponte tra il sé e l’altro.
Con “Le stagioni del cuore”, Davide Giuliodori conferma la propria vocazione alla scrittura autentica, capace di affrontare con delicatezza temi universali come l’amore, il rifiuto e la rinascita interiore. Nato nel 1996 a San Severino Marche, l’autore è alla sua seconda pubblicazione, ma già mostra un’identità poetica chiara, riconoscibile. La sua voce si distingue per un lirismo misurato, mai artificioso, e per un coraggio emotivo raro.
Un libro che parla a chiunque abbia amato senza essere ricambiato. E che insegna a trasformare il dolore in cammino. A tratti ruvido, a tratti luminoso, ma sempre profondamente umano.
Instagram: instagram.com/dave_joker_/
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Il raglio del potere: “Angeli e Asini” di Davide Ferrari mette Marco Travaglio al centro di un thrill
Una parodia tra Dan Brown e l’attualità pandemica, dove Marco Travaglio diventa il Langdon italiano in un’epopea che smaschera poteri occulti, profezie perdute e complotti bio-politici
Davide Ferrari firma “Angeli e asini. Il raglio di Travaglio” una satira parodistica sospesa tra realtà e invenzione, che rilegge il thriller esoterico in chiave politica e pandemica. Dopo “Il Codice Berlusconi”, lo scrittore ferrarese, psicologo, commercialista, autore da anni dedito alla saggistica e alla narrativa borderline, torna a vestire Marco Travaglio dei panni di un detective dell’anima e della verità, catapultandolo in un’Italia distopica sotto assedio sanitario.
“Nel nuovo millennio le ombre non si nascondono: governano”, si legge nel romanzo. E in effetti il racconto non lesina colpi di scena: dalla minaccia di un virus sconosciuto nascosto nelle fondamenta di San Pietro alla creazione di uno Stato Italo-Pontificio che riscrive i Patti Lateranensi, fino all’abdicazione di Papa Francesco e all’assedio della Chiesa da parte dei paladini del Movimento 5 Stelle, tutto è grottesco, ma mai del tutto inverosimile.
Il complotto ruota attorno a tre fiale contenenti virus, vaccino e antidoto. “Una geniale macchinazione per mettere sotto scacco il papato”, dice un Beppe Grillo reinventato in chiave tragicomica. Accanto a Travaglio, torna Sophie Nevjeust, già comparsa in “Il Codice Berlusconi”, moderna sacerdotessa e discepola di Sai Baba, guida spirituale che, come Papa Giovanni XXIII, aveva previsto l’avvento di una dittatura in Italia.
Il testo attinge a una costellazione di riferimenti, religiosi, politici, storici, giornalistici, per costruire una narrazione surreale ma profondamente radicata nel nostro presente. C’è spazio per Montagnier e i suoi neuroni-specchio antivirali, per la critica al “regime dell’informazione” incarnato da virostar e opinionisti TV, ma anche per l’idea di una “terza Italia”, evocata dalle visioni di Giovanni XXIII e da un Sai Baba riscoperto come contro-profeta moderno.
Amazon: amzn.eu/d/3dNumdJ
Davide Ferrari utilizza l’assurdo come lente per scandagliare i fantasmi di una società spaccata, dove “la verità non ha un solo volto, è come il dio romano Giano bifronte”, e il confine tra scienza e fede, bene e male, ragione e paranoia si fa sempre più labile. Il suo Travaglio è cinico e scettico, ma destinato a dubitare perfino di se stesso.
Una storia che non cerca redenzione, ma un’ultima, disperata occasione per scegliere. “A volte la soluzione risiede esclusivamente in una terza opzione”. In un mondo dove tutto è già deciso, la parodia è forse l’unico spazio di vera libertà.
Facebook: facebook.com/p/Davide-Ferrari-autore-61551488608130/
YouTube: https://youtube.com/@sajreft
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“Pietracci”: il romanzo di Cristina Granchelli che scava tra le crepe del sistema carcerario femminil
Una storia di donne, potere e redenzione ambientata in una prigione siciliana che non lascia scampo
Il carcere di Pietracci è sempre lì, sulla collina fra Agrigento e Favara. Lì comincia la storia di Eva Rinaldi, diciannove anni e un’accusa di rapina che non le appartiene. Una giovane donna perbene, catapultata in un universo ostile e violento, dove le regole sono dettate da codici non scritti e da equilibri precari. Con “Pietracci”, Cristina Granchelli firma un romanzo denso e spietato, che alterna due voci femminili in apparenza distanti ma unite da un destino comune: Eva, la nuova detenuta, e Donna Anna Tedesco, ex regina mafiosa costretta a difendere ciò che resta del proprio potere.
Pubblicato nel 2024, “Pietracci” nasce dall’incontro reale dell’autrice con una donna legata a una famiglia mafiosa, e da un successivo viaggio umano dentro storie di detenzione, marginalità e identità negate. «Una famiglia dove i legami di sangue contano poco. O troppo», scrive l’autrice nel romanzo, e in questa contraddizione affonda il senso stesso della narrazione.
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Il libro si muove su due piani temporali che si rincorrono: da un lato la quotidianità all’interno del carcere, fra alleanze, soprusi e strategie di sopravvivenza; dall’altro la vita di Anna, che dopo la morte del marito si ritrova suo malgrado a capo di una famiglia mafiosa. Entrambe lottano per qualcosa che le precede: un sogno di vita normale per Eva, un’illusione di controllo per Anna. Il titolo è già una dichiarazione d’intenti: “Pietracci” unisce i nomi di due prigioni reali, Petrusa e Cavallacci, diventando un luogo simbolico e letterario dove tutto può accadere. Granchelli, con una prosa asciutta e incisiva, tratteggia un mondo dove le lacrime sono quelle «che gli altri non devono vedere», e in cui la solidarietà femminile diventa l’unica ancora possibile.
Il romanzo ha già ottenuto importanti riconoscimenti: premio speciale della giuria al concorso Victoria 3.0 (2023), finalista con diploma d’onore all’Argentario 2024 e menzione speciale al premio 'Una storia per il cinema'. Un libro che non consola, ma che restituisce dignità alle storie dimenticate. E che impone una riflessione sul carcere come specchio della nostra società.
Instagram: instagram.com/cristinagranchelli/
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Roberto Crespi con il singolo “Il cielo non è blu”
Una ballata sincera tra illusione e realtà con sonorità moderne e radici profonde
Una storia d’amore vera, nuda, senza retorica. “Il cielo non è blu”, singolo di Roberto Crespi, racconta il legame tossico tra un uomo innamorato e una donna attratta solo dal benessere che lui poteva offrirle. Il brano nasce dal dolore e dalla lucidità, in un dialogo interiore tra bisogno d’amore e consapevolezza. Un compromesso crudo: “stai con me, non importa se pago”. Parole che pesano, e che riflettono la realtà di chi ha amato troppo.
L’arrangiamento segue la direzione del progetto La nuova era, con l’obiettivo di recuperare l’anima delle canzoni italiane degli anni ’70, ’80 e ’90, ma attualizzate con suoni contemporanei. “Ho voluto dare nuova vita a quello stile che emozionava senza bisogno di urlare. E ho avuto l’onore di farlo con Tony Cercola, storico percussionista di Pino Daniele”. Il risultato è un brano che unisce profondità e immediatezza, capace di arrivare con forza al cuore di chi ascolta.
«Avevo capito che non mi amava, ma ero disposto a pagare pur di sentirla vicina. È un patto, sì. Ma era l’unico modo per non perderla». Una voce che non cerca pietà, ma racconta con disarmante onestà una dinamica purtroppo comune. E proprio per questo universale.
Ascolta il brano
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Originario della Sicilia e adottato dal Piemonte, Roberto Crespi è un artista capace di unire mondi diversi con una penna autentica e una sensibilità rara. Oltre duecento canzoni scritte, partecipazioni a festival, riconoscimenti e un pubblico che cresce nel tempo. La sua musica è un crocevia di passioni, malinconia, speranza e vita vera. “Non voglio stupire, voglio raccontare. Con sincerità. Con musica.”
“Il cielo non è blu” fa parte dell’album “Generazione a testa in giù,” un progetto di dieci brani tutti firmati da Crespi. Un disco che fotografa la realtà senza filtri, con l’intento di restituire alla musica italiana un linguaggio più umano, diretto e sentito.
Facebook: facebook.com/roberto.crespi.758
Un viaggio tra emozioni giovanili in chiave italo disco tra maschere e sogni a Singapore
Un amore adolescenziale che si consuma tra i banchi di scuola e lascia un segno indelebile nell’anima. Carlo Audino torna con “Sogno d’amore”, un brano fresco e coinvolgente che miscela la leggerezza dell’Italo dance con la profondità di un ricordo giovanile. Il risultato è una canzone che cattura fin dal primo ascolto, grazie a un inciso potente e a un arrangiamento che rende omaggio allo spirito italo disco degli anni d’oro, senza perdere di vista l'autenticità del racconto.
«Aveva un costume da Charlot, con baffi, bastone e bombetta. Eppure, non riuscivo a pensare ad altro che a lei». È questa l’immagine poetica che accompagna la fuga del protagonista, con in mano solo una foto e nel cuore il dolore di un amore non corrisposto. Una scena tanto malinconica quanto dolce, che prende forma anche nel videoclip realizzato con intelligenza artificiale e ambientato in una sognante Singapore tra alberi di pesco e uccellini azzurri.
Il brano ha una genesi speciale: «L’ho scritto durante l’esame da compositore alla SIAE. Quale modo migliore di dimostrare di essere un autore, se non scrivere una canzone in sede d’esame?». Così nasce la prima bozza, rifinita immediatamente dopo, una volta rientrato a casa. L’arrangiamento rimane fedele all’idea iniziale ma si arricchisce di collaborazioni eccellenti: il sax soprano di Marco Cocchieri e il basso di Pippo Matino, musicista italiano di fama internazionale.
Ascolta il brano
open.spotify.com/intl-it/track/5h3UPV62aIIvrC4BhcPNOv?si=b9bd05854f9d4f4f
Classe 1964, Audino ha cominciato a scrivere canzoni sin dagli anni ’80, ispirato da Ivan Graziani, Lucio Battisti e Mango. Ha vissuto la musica nei locali, nei pub, nei festival e anche accanto a un giovane Tiziano Ferro durante l’esperienza all’Accademia della Canzone di Sanremo. Dal 2021 ha iniziato a pubblicare i suoi brani, portando con sé tutto il vissuto, l'ironia e l’intensità di chi ha fatto della musica un mestiere d’anima. “Sogno d’amore” è un inno sincero alla delicatezza degli amori acerbi e al potere che ha la memoria di farli brillare ancora.
Sito web: carloaudino.it
Facebook: facebook.com/karlaudino
Instagram: instagram.com/carlo_audino_music
YouTube: https://youtube.com/@carloaudino
TikTok: tiktok.com/@carlo_audino_music...
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“Sento, Sogno e... Viaggio” di Elena-Ramona Potoroacă
L’opera della scrittrice è un ponte tra immaginazione e consapevolezza pensato per accompagnare i bambini nei mondi visibili e invisibili dell’universo emotivo
Un libro per bambini, ma anche per adulti che non vogliono dimenticare la magia dell’infanzia. “Sento, Sogno e... Viaggio!” di Elena-Ramona Potoroacă, pubblicato da Kimerik, è una raccolta di due racconti e cinque meditazioni che conducono i piccoli lettori e chi li accompagna, verso uno spazio interiore fatto di emozioni autentiche, gentilezza e coraggio. Educatrice, scrittrice e terapista olistica, Potoroacă ha costruito la sua opera come una mappa interiore per il mondo dei bambini: «Attraverso la mia scrittura, vorrei che i giovani e gli anziani si connettessero ancora di più, viaggiassero insieme e non dimenticassero la magia dell’infanzia». Nata in Romania, oggi residente in Italia, l’autrice mette al centro del suo lavoro il potere trasformativo dell'immaginazione, con storie che si intrecciano a esercizi di rilassamento e meditazione guidata.
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Feltrinelli: lafeltrinelli.it/sento-sogno-viaggio-storie-meditazioni-libro-elena-ramona-potoroaca/e/9791254666302
Mondadori: mondadoristore.it/p/sento-sogno-e-viaggio-storie-e-meditazioni-libreria-dei-ragazzi-elena-ramona-potoroaca/9791254666302
I protagonisti delle favole non sono solo personaggi fantastici, ma veri e propri strumenti simbolici: nella “Barchetta dell’Amicizia”, un piccolo vascello dimenticato ritrova la propria bellezza e il suo scopo, grazie alla forza dell’amicizia e della memoria condivisa. «La tristezza distrugge la bellezza che conosciamo quando siamo felici. Gli altri ci vedono belli e luminosi, al di là di come ci vediamo noi», si legge in uno dei passaggi più significativi. Nel secondo racconto, “Il Sentiero Luminoso del Futuro”, il piccolo Kris affronta i propri errori con l’aiuto del peluche Diz, che gli mostra come ogni azione, anche sbagliata, possa essere occasione di crescita. «Non ci sono cattive azioni compiute da te, ricordalo… ciò che consideri negativo è in realtà qualcosa da cui impari», dice Diz al protagonista, in un dialogo che mescola tenerezza e profondità pedagogica. Non mancano le meditazioni, come “Le Gocce Musicali” o “La Terra del Sonno”, pensate per favorire momenti di riflessione, rilassamento e dialogo tra genitori e figli. La voce dell'autrice accompagna i piccoli lettori con dolcezza e fiducia, in un percorso di autoconoscenza: «Regaliamo ai bambini un’infanzia meravigliosa e, noi adulti, non dimentichiamo mai di sognare, di essere bambini e di rimanere il più possibile a giocare insieme a loro».
Con illustrazioni firmate da Lara Merlușcă, “Sento, Sogno e... Viaggio!” è un’opera che unisce parole, immagini e suono interiore. L'autrice, oggi anche coach junghiano, esperta in neurografica e costellazioni familiari con oggetti, continua il suo lavoro nel campo dell’educazione emotiva, integrando percorsi olistici e storytelling creativo. Un libro prezioso, per insegnare a respirare la vita, con gli occhi spalancati sui sogni!
Facebook: facebook.com/share/18sN3KBuvU/
Instagram: instagram.com/elena_ramona_potoroaca...
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Mirko Labinero pubblica il singolo “Com’è difficile”
Una ballata intensa sul momento in cui si sceglie di lasciare con dolore e verità
“Com’è difficile” è il singolo di Mirko Labinero, una ballata pop-folk malinconica che scava nell’intimità delle decisioni più complesse: quelle che si prendono quando si sceglie di dire addio. Il brano è disponibile dal 30 maggio su tutte le piattaforme digitali e dal 6 giugno in rotazione radiofonica nazionale. Costruito su un arrangiamento essenziale ma emotivamente denso, con pianoforte, chitarra acustica, basso, pad e batteria, il pezzo si muove su un tempo svelto, ma l’anima è fragile e rallentata. La voce calda e narrante dell’artista accompagna l’ascoltatore in un momento sospeso, dove mente e cuore si fronteggiano in un conflitto silenzioso.
«È una canzone che racconta quel punto esatto in cui si capisce che bisogna andare via”, spiega Labinero. Non perché si vuole, ma perché si deve. Perché restare significherebbe mentire. E io credo che amare significhi anche scegliere la verità, sempre».
Il testo esplora il lato più umano di chi prende la decisione di chiudere una relazione, rivelando un sentimento spesso taciuto: il dolore di chi lascia. Non c’è trionfo, non c’è liberazione, solo la fatica della sincerità e un senso di colpa che si porta addosso.
«È difficile accettare di essere il "cattivo" della storia, quando in realtà si sta solo cercando di non far finta, continua l’artista. Ma è proprio lì che si misura la maturità emotiva. Questo brano nasce da una storia personale, ma penso che molti possano riconoscersi».
Ascolta il brano
open.spotify.com/intl-it/track/3OXaQQaBZ2Z3SgDt2BTYSv?si=370f98650ea24665
Mirko Labinero è cantautore e performer. Ha diretto una compagnia di musical originali e ha portato la sua musica nei pub, nelle piazze e sui palchi di tutta Italia. Il suo stile unisce il cantautorato classico italiano a sfumature pop acustiche e indie, in un equilibrio tra profondità e immediatezza. Le sue canzoni, dice, «sono specchi sinceri». “Com’è difficile” è una carezza amara e dolce allo stesso tempo, per chi ha avuto il coraggio di lasciare e per chi è stato lasciato, ma sa ascoltare.
Instagram: instagram.com/il_labi_su_ig/
YouTube: https://youtube.com/@labinero
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Un inno surreale tra grunge, dadaismo e ironia postmoderna
Un gioco di parole nato sotto l’effetto dell’adrenalina dopo un incidente, una sequenza di accordi semplice e accattivante, un testo surreale da cantare tutto d’un fiato: “Non è la Rai” è il nuovo singolo di Isygold, disponibile dal 6 giugno su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica nazionale. Il brano è un mix esplosivo di nonsense, ironia e riferimenti sonori che spaziano dai Nirvana ai Weezer, con un momento a cappella che sorprende e affascina, richiamando le armonie dei Beach Boys. Grunge e leggerezza si fondono in meno di tre minuti in un’esperienza sonora pensata per liberare la mente e lasciarsi andare al puro ascolto.
“Non è la Rai” si presenta come una filastrocca senza senso, un inno dadaista che celebra l’assurdo e l’imprevisto. È una canzone da condividere, da intonare insieme in macchina, in spiaggia o sotto un palco. Isygold la descrive come “una canzone paradossale”, nata per caso e diventata rapidamente una dichiarazione d’intenti: non cercare sempre un significato, ma vivere l’attimo.
Le chitarre, protagoniste assolute del brano, portano con sé un’energia diretta e un’anima internazionale, ma il cuore della scrittura rimane saldamente legato alla tradizione poetica italiana del Novecento. È qui che si annida la doppia anima dell’artista: da un lato l’ironia onirica, dall’altro il gusto per l’eleganza linguistica.
Ascolta l’artista
open.spotify.com/intl-it/artist/3GxOyAI0wpYmfLB47flTf2?si=RXxW82PxRJOrNSJVGIhnhw
Isygold è un musicista e compositore dallo stile inconfondibile. Unisce immaginari del nuovo millennio con sonorità vintage e liriche stratificate. Dopo anni di ricerca e sperimentazione, è pronto a lanciare il suo primo album ufficiale, previsto per l’autunno. Intanto, con “Non è la Rai”, offre un antipasto della sua visione musicale fatta di contrasti e sorprese. Il singolo è accompagnato da una promozione radiofonica nazionale ed è già disponibile su Spotify, Apple Music, Amazon Music e tutte le principali piattaforme digitali. “Non è la Rai” non è solo una canzone: è un’idea, un mondo, un sogno ad occhi aperti. E Isygold invita tutti a entrarci, senza chiedersi perché.
Instagram: instagram.com/_isygold/
YouTube: https://youtube.com/@isygold
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La scrittrice Emili Giancarli presenta i primi due romanzi della trilogia di Lisa Johnson
Un viaggio introspettivo fra le dinamiche dell’universo femminile
I primi due volumi della trilogia di Lisa Johnson, curati nei minimi dettagli dalla scrittrice Emili Giancarli e pubblicati da EDDA Edizioni, si sono affermati come una delle narrazioni più avvincenti del panorama letterario. La protagonista, che dà il nome all’intera saga, è una scienziata americana, Premio Nobel per la medicina, madre e donna complessa. Lisa rappresenta un ritratto contemporaneo di forza, fragilità e determinazione.
Nel primo volume, “Quando tutto ha avuto inizio”, il lettore viene trascinato tra le montagne dello Shanxi, in Cina, dove Lisa ha vissuto l’infanzia con la madre, in un contesto che l’ha forgiata nel corpo e nello spirito. È lì che nascono il suo rigore, la sua disciplina e le sue prime intuizioni scientifiche. Dopo anni di studio a Pechino, Lisa scopre una cura rivoluzionaria contro alcuni tumori, ma la sua ricerca attira interessi pericolosi. Costretta a fuggire, si trova coinvolta in una rete di inganni che mette alla prova ogni sua certezza.
Il romanzo ha ricevuto importanti riconoscimenti in ambito letterario, tra cui il Diploma d’Onore al Concorso Internazionale “L’Agenda del Poeta” di Milano e il Diploma d’Onore con menzione d’encomio al Premio Michelangelo Buonarroti di Stazzema (LU).
Nel secondo volume, “L’inganno”, la posta in gioco si sposta sul piano affettivo. Lisa, reduce da un matrimonio fallito e vulnerabile, si lascia sedurre da Henrik, uomo d’affari dal fascino ambiguo. Accecata dal desiderio di ricominciare, finisce per ignorare i segnali che la mettono in guardia. Sarà solo grazie all’intervento dei suoi amici di sempre, Giovanna, Yussef e Lukas, che Lisa riuscirà a sfuggire a una nuova minaccia, dando vita a una rocambolesca fuga. Ma anche l’amicizia può tradire, e non tutte le ferite si rimarginano facilmente.
Attraverso una narrazione intensa e coinvolgente, i primi due romanzi della serie affrontano temi universali e attuali: l’autodeterminazione femminile, il rapporto tra carriera e maternità, l’amore tossico, l’amicizia come ancora di salvezza e insieme possibile zona d’ombra. Il tutto intrecciato a una trama a metà tra thriller, dramma psicologico e romanzo di formazione.
Il terzo volume, “La fuga”, è in arrivo. Una nuova tappa nella vita di Lisa Johnson, in cui segreti, rimorsi e scelte difficili porteranno la protagonista ad affrontare il passato per costruire un nuovo presente. Ma il suo ritorno nello Shanxi e le ombre che ancora la inseguono promettono una storia ricca di emozioni, colpi di scena e redenzione.
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Emili Giancarli, scrittrice e fotografa paesaggista, nasce a Pesaro nel 1982. Dopo gli studi umanistici, si forma artisticamente come fotografa e nel 2007 realizza la sua prima mostra personale in una galleria romana. Le sue opere più recenti sono ospitate su piattaforme di arte contemporanea, e si distinguono per la capacità di cogliere atmosfere e dettagli con una sensibilità raffinata e al tempo stesso essenziale.
Questo equilibrio tra emozione e nitore visivo si riflette anche nella sua scrittura: una prosa limpida, diretta, priva di orpelli, ma capace di toccare corde intime e profonde. Nei romanzi della serie Lisa Johnson, Emili racconta protagoniste femminili molto diverse tra loro, ma tutte accomunate da un percorso di autodeterminazione, affrontato con forza, ironia e uno sguardo lucido sul mondo.
La narrazione dei sentimenti è sempre intima e credibile, costruita con uno stile che privilegia la chiarezza e l’autenticità. Conoscitrice dell’animo umano e delle sue mille sfaccettature, Emili dona alle sue storie un carattere universale, rendendo le vicende di Lisa un viaggio interiore, tra identità, relazioni e rinascite possibili.
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“Versi sparsi”: il libro di poesia di Daria Di Francesco Maesa con prefazione di Alessandro Quasimodo
Un’opera intensa e visionaria che racconta la trasformazione attraverso le ferite dell’anima
«Non voglio eternità / né voglio con una verga / segnare il mio nome / sulla sabbia. / Le mie memorie / le scriverò nei cuori / di chi mi ha donato / il suo racconto.»
Inizia così “Versi Sparsi”, opera d’esordio della scrittrice e fisica fiorentina Daria Di Francesco Maesa, un libro che raccoglie frammenti di poesia come battiti d’ali, sospesi tra dolore e rinascita. Pubblicato da Aletti Editore il 10 marzo 2025, con prefazione di Alessandro Quasimodo e traduzione in arabo a cura di Hafez Haidar, il volume si presenta come un viaggio nella metamorfosi dell’essere.
La metafora del bruco che diventa farfalla attraversa tutta la raccolta, in un percorso di consapevolezza che si radica nelle immagini e nei versi: «Ogni bruco si prende il numero necessario di cambiamento per crescere, non ci sono maestri o dottrine nell’antica arte della sopravvivenza: solo dolore e trasformazione». Un invito poetico all’ascolto profondo di sé, che nasce da un’urgenza espressiva: «Io non sono che una storia d’amore, iniziata in un ascensore di un ospedale... Ho vissuto così tante vite e mi sono persa così tante volte da non essere realmente consapevole di chi sia Daria».
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Feltrinelli: lafeltrinelli.it/versi-sparsi-ediz-italiana-araba-libro-daria-di-francesco-maesa/e/9788859198451
Mondadori: mondadoristore.it/versi-sparsi-ediz-italiana-e-araba-daria-di-francesco-maesa/p/9788859198451
Classe 1991, laureata in Fisica e Tecnologie Avanzate, Daria Di Francesco Maesa intreccia biografia, mito, dolore e rinascita in una scrittura che sa di carne e sogno, di lotta e visione. Le sue poesie attraversano i paesaggi dell’anima e i luoghi fisici della sua esistenza: Volterra, Firenze, Bologna, Genova. Ma anche le stanze invisibili delle relazioni, della maternità, dell’amore e della perdita.
«Abbiamo vissuto insieme in tenda e poi in roulotte in un bosco sperduto… con la speranza della forza dell’amore. Ma l’amore alle volte non basta, o per meglio dire sfiorisce».
Nel libro ogni componimento è una scheggia lucente, un pezzo di identità tessuto con immagini forti: «Mischiamo / amore e odio / come un vecchio pittore / i colori», «Sei il sogno senza tempo / in un mondo dominato dagli istanti». Il linguaggio è asciutto e visionario: «Ombre della notte / rubate i miei pensieri… / agevolate il mio morire / affinché possa rinascere».
La forza della scrittura di Daria sta nella capacità di rendere universale ciò che è intimo. L’autrice scrive per sopravvivere e per accogliere: «Quando la persona di cui più mi fidavo mi ha tolto il respiro, ho trovato mani sconosciute tese verso di me. Per questo so con certezza quanto sia importante per me comunicare tramite i miei scritti». “Versi Sparsi” è dunque una ragnatela emotiva tesa verso il lettore, un bozzolo in cui riconoscersi. Tra le poesie più significative: Ombre della notte, Il futuro, Costanza, Sogno ricorrente, A mia madre. Un libro che pulsa e ferisce, ma che sa anche accompagnare nel buio con passo gentile. Un esordio che è già una voce piena.
Instagram: instagram.com/daria_dfm/
Calicò torna con “Non Voglio Più Dimenticare”: un viaggio musicale tra memoria e identità
Dal 31 maggio su tutti gli stores digitali e in promozione radiofonica nazionale
Un brano intenso, evocativo, che mette in musica la fragilità della memoria e la forza delle emozioni: Calicò torna con “Non Voglio Più Dimenticare”, disponibile dal 31 maggio su tutte le piattaforme digitali e nelle radio italiane. Il nuovo singolo è una ballata pop-cantautorale che affonda le radici in un progetto narrativo più ampio e mai concluso, nato inizialmente come storia a fumetti e poi trasformato in musica. Dopo il suggestivo “Lei e le sue rose”, con cui condivide l’introduzione e un filo conduttore concettuale, questo nuovo brano rappresenta una sorta di secondo capitolo emotivo. In “Non Voglio Più Dimenticare” Calicò racconta le difficoltà interiori di una persona affetta da Alzheimer, sospesa tra giornate offuscate e rari momenti di lucidità. La canzone si muove tra atmosfere avvolgenti e nostalgiche, in un'alternanza di versi lenti e passaggi più ritmici, con l’intento di restituire in musica l’instabilità emotiva di chi si trova a fare i conti con la perdita della propria identità.
Ascolta l’artista
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Calicò è il nome d’arte di Vincenzo Di Berardino, autore e paroliere abruzzese classe 1991. Da sempre appassionato di scrittura in ogni sua forma, dalla poesia ai testi musicali, passando per filastrocche e sceneggiature, ha scelto di dare voce alle proprie parole attraverso la musica, sfruttando le possibilità offerte dalla tecnologia. Dopo l’esordio con “Laura” agli inizi del 2025, ha pubblicato in rapida successione anche “Non sei la sola” e “Lei e le sue rose”, delineando un percorso artistico personale che mescola pop e cantautorato.
Con “Non Voglio Più Dimenticare” Calicò prosegue questo viaggio, mettendo al centro l’aspetto umano e intimo delle sue storie, e offrendo ancora una volta una canzone capace di parlare a chiunque abbia vissuto, direttamente o indirettamente, l’esperienza del distacco dalla memoria.
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Wesh Maringo con “Stelle”: il singolo che racconta la fragilità e la bellezza degli attimi
Dal 30 maggio in radio e in tutti i digital store, insieme all’album d’esordio “Attimi”
“Stelle” è il singolo di Wesh Maringo, disponibile in promozione radiofonica dal 30 maggio, stesso giorno dell’uscita ufficiale del suo album d’esordio “Attimi”. Un brano intenso e autentico, nato da un momento di sospensione tra la fine e la memoria, che rappresenta in pieno il cuore concettuale dell’intero disco.
“In una pausa prima della rottura definitiva, mi sentivo dall’altra parte dell’universo, solo, a fare i conti con tutto ciò che era stato”, racconta l’artista. “Stelle è nata lì, nell’intercapedine tra quello che si perde e ciò che resta, come una costellazione di ricordi compressi”.
Il brano è una ballata evocativa, carica di immagini poetiche e riflessioni personali, in cui Wesh Maringo unisce una scrittura densa di riferimenti simbolici e scientifici, come l’entanglement quantistico o l’equazione di Dirac, a episodi di quotidianità vissuta. “Ho capito che le piccole cose sono tutto”, spiega. “Come quei fiori di campo che raccoglievo per lei. Smettere di farlo sembrava niente, ma a volte basta quello a cambiare tutto”.
Ascolta l’artista
open.spotify.com/intl-it/artist/3vrZyveuM1DOA8nAUTbRNW?si=s0ALyIHvTWaC9JjO0TFX9w
“Stelle” non ha un lieto fine, ma è attraversata da una consapevolezza matura: ogni relazione lascia qualcosa, anche quando finisce. “È la prima volta che perdono e dimentico, non il contrario”, aggiunge. Il brano, costruito con precisione artigianale da Wesh stesso (autore, produttore e voce del progetto) è nato dopo un periodo di grande trasformazione personale e artistica. “Ho mollato il posto fisso, ho lasciato tutto e mi sono buttato nella musica, piangendo dalla felicità quando ho finito di montare ‘Stelle’. Mi sono sentito sicuro per la prima volta”.
Il singolo è il primo estratto da “Attimi”, un album nato in meno di due mesi e composto da testi scritti nel tempo e altri nati di getto, come flussi di coscienza. Il risultato è un progetto che non ha paura di mostrarsi fragile, sincero, fatto di piccole verità che si sommano e brillano come stelle.
Instagram: instagram.com/weshmaringo/
YouTube: https://youtube.com/@WeshMaringo
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Samuele Michero torna con “Cliché”, il nuovo singolo tra ironia e verità sulle relazioni di tutti i g
Dal 30 maggio nei principali store digitali e nelle radio in promozione nazionale
Dopo un lungo percorso artistico tra gavetta, concerti nei locali e un’intensa attività sui social, Samuele Michero pubblica “Cliché”, il suo nuovo singolo, disponibile dal 30 maggio. Il brano racconta in modo diretto e senza filtri le dinamiche sentimentali che tutti, almeno una volta nella vita, hanno vissuto: quelle relazioni fatte di gesti ripetuti, situazioni prevedibili e amore incastrato in abitudini quotidiane.
“Cliché” nasce da una rottura personale, che diventa lo spunto per riflettere con lucidità, e un pizzico di ironia, su un tema universale. Michero osserva il mondo intorno a sé e lo traduce in musica, raccontando di coppie che si vogliono bene ma fanno fatica a sopportarsi, di amori che non funzionano ma da cui è difficile separarsi, di quei piccoli rituali romantici che finiscono per diventare routine. “Come il mazzo di fiori per farsi perdonare, o la sedia spostata per far accomodare la ragazza”: gesti che diventano simboli di un copione ripetuto.
Con uno stile indie/pop arricchito da parti parlate, il brano si inserisce nel solco di artisti come Pinguini Tattici Nucleari e Alfa, ai quali Samuele si ispira apertamente. La sua scrittura è autentica, quotidiana, pensata per arrivare dritta al cuore di chi ascolta e riconoscersi nei suoi testi. “Cliché” è un’esplosione di sincerità, perfettamente in equilibrio tra malinconia e leggerezza.
Ascolta l’artista
open.spotify.com/intl-it/artist/2e53XbK3vERl3Mo0zi7QeR?si=e02Bst9HQwCAocH-TkCtKA
Samuele Michero, classe 2000, originario di Alassio, ha scoperto la passione per la musica da bambino grazie allo zio chitarrista. Dopo un’esperienza con un’etichetta discografica finita male, ha scelto l’indipendenza, costruendo una fan base online, suonando ovunque gli fosse concesso e tornando oggi con un brano che sintetizza il suo percorso: personale, coerente, libero. “Cliché” è la testimonianza di un artista che ha scelto di mettersi a nudo, restando fedele alla sua visione.
Instagram: instagram.com/samuele_michero/
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Mr. Pretty con il singolo “Candy” e l’album d’esordio “Jump”: un’esplosione di energia per tornare a
Dal 30 maggio il brano nelle radio italiane e internazionali
Il 30 maggio segna un momento cruciale per Mr. Pretty, producer romano, che pubblica “Jump”, il suo primo album ufficiale, accompagnato dalla promozione radiofonica nazionale e internazionale del singolo “Candy”. Un progetto esplosivo, pensato per restituire vitalità, leggerezza e voglia di muoversi attraverso sonorità electro house e un’estetica musicale precisa e riconoscibile.
“Candy” è la seconda traccia estratta da “Jump” ed è forse quella che più racchiude l’identità giocosa del disco. “Volevo riportare un po’ di dolcezza nel caos di tutti i giorni”, racconta Mr. Pretty.
“La musica può essere un rifugio, e questa canzone è nata con l’idea di far sorridere, di alleggerire le giornate grigie. È una bomba di energia, ma anche un invito a prendersi meno sul serio”.
L’album “Jump”, realizzato in oltre un anno di lavoro, è un viaggio attraverso le diverse declinazioni dell’elettronica. Otto tracce in cui Mr. Pretty esplora con consapevolezza mood differenti, dalla potenza della big room house alla profondità della bass house, dall’ironia fino a riflessioni artistiche più complesse. Ogni brano è pensato per trasmettere emozioni e stimolare movimento.
“Ho cercato di costruire un’esperienza che fosse completa, che facesse saltare, ballare, ma anche riflettere su quello che ci spinge a fare arte”, spiega l’artista. “Con ‘Superstar’, ad esempio, dico chiaramente che l’arte non è un mezzo per il successo, ma un fine. L’artista è chi crea per amore, chi riesce a sentirsi una superstar per sé stesso, prima ancora che per gli altri”.
Tra i brani, “Energy” rappresenta la pura carica da dancefloor, “The Rhythm” si distingue per le influenze afrohouse, mentre “Shake that bombs” gioca sull’apparente leggerezza per lanciare un messaggio contro la cultura della guerra. “Siamo stanchi di bombe e distruzione. Voglio che la gente si liberi, rida, ma capisca anche il messaggio”, dice Mr. Pretty.
Con “In the deep”, l’atmosfera si fa cupa e psichedelica, con richiami alla psytrance. Il disco si chiude con “Jump (till the end)”, una traccia pensata come apice e saluto: “Volevo che si arrivasse fino alla fine col fiato corto ma con il cuore pieno”, afferma.
Davide Graziosi, in arte Mr. Pretty, ha iniziato giovanissimo tra produzioni, dj set privati e live nei locali romani. Dopo il diploma presso l’AID di Roma nel 2019, ha affinato tecnica e identità. “Jump” è il culmine di un percorso coerente e viscerale, una dichiarazione d’intenti: far ballare, far sentire, far vivere.
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Mirko Santini pubblica “In Discoteca”, un nuovo singolo dance pop tra ritmo ed emozioni
Dal 30 maggio nei digital store e in radio in promozione nazionale
“In Discoteca” è il nuovo singolo di Mirko Santini, disponibile dal 30 maggio su tutte le piattaforme digitali e in promozione radiofonica nazionale. Dopo anni di dedizione alla musica, serate live e lavoro in studio, Santini torna con un brano energico, ballabile e carico di significato, pensato per raccontare una storia in cui molti possono rispecchiarsi.
Il pezzo nasce con un obiettivo preciso: scrivere qualcosa di più potente e ritmato rispetto al passato. Mirko parte da una base chitarra e voce, costruendo poi l’arrangiamento dance pop che dà forma alla traccia. Inizialmente il testo era in inglese, ma è poi stato riscritto in italiano per mantenere un legame autentico con il pubblico. Il racconto è affidato alla voce di un ragazzo innamorato, coinvolto in una relazione complicata con una ragazza sfuggente, che lo cerca solo quando le fa comodo. Sullo sfondo, le tensioni familiari e le incertezze per il futuro.
“In Discoteca” non è solo una canzone da ballare: è anche un racconto generazionale, che parla di sentimenti, frustrazioni e insicurezze, ma anche della forza di voler esserci, comunque vada. È un invito a lasciarsi andare, a ballare via i pensieri, a ritrovare se stessi nella musica.
Ascolta il brano
open.spotify.com/intl-it/track/54BF03yBKrbsT5TD9kDkuV?si=c7ef9c28006945ba
Mirko Santini è un artista che ha fatto della costanza e della passione la sua cifra stilistica. Fin da bambino ha coltivato la musica tra canto, chitarra e performance dal vivo. Dopo gli inizi da autodidatta, ha studiato in accademia e ha costruito il suo percorso con determinazione, alternando serate live in ristoranti e piazze, a sessioni intense di scrittura e registrazione. Il suo primo album “Tutto è possibile” nasce così, dal desiderio di esprimersi davvero, per poi continuare con la pubblicazione del secondo album “Vivi Intensamente”. Dopo la pandemia e un periodo difficile, Santini ha trovato la forza per ripartire e oggi firma un nuovo contratto con Big Stone Studio, pronto a portare la sua musica a un nuovo livello.
Con “In Discoteca”, Mirko Santini unisce energia e autenticità, confermandosi come un artista capace di raccontare emozioni vere con sonorità coinvolgenti.
YouTube: https://youtube.com/@MirkoSantini-m3m
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Mirko Santini pubblica “In Discoteca”, un nuovo singolo dance pop tra ritmo ed emozioni
Dal 30 maggio nei digital store e in radio in promozione nazionale
“In Discoteca” è il nuovo singolo di Mirko Santini, disponibile dal 30 maggio su tutte le piattaforme digitali e in promozione radiofonica nazionale. Dopo anni di dedizione alla musica, serate live e lavoro in studio, Santini torna con un brano energico, ballabile e carico di significato, pensato per raccontare una storia in cui molti possono rispecchiarsi.
Il pezzo nasce con un obiettivo preciso: scrivere qualcosa di più potente e ritmato rispetto al passato. Mirko parte da una base chitarra e voce, costruendo poi l’arrangiamento dance pop che dà forma alla traccia. Inizialmente il testo era in inglese, ma è poi stato riscritto in italiano per mantenere un legame autentico con il pubblico. Il racconto è affidato alla voce di un ragazzo innamorato, coinvolto in una relazione complicata con una ragazza sfuggente, che lo cerca solo quando le fa comodo. Sullo sfondo, le tensioni familiari e le incertezze per il futuro.
“In Discoteca” non è solo una canzone da ballare: è anche un racconto generazionale, che parla di sentimenti, frustrazioni e insicurezze, ma anche della forza di voler esserci, comunque vada. È un invito a lasciarsi andare, a ballare via i pensieri, a ritrovare se stessi nella musica.
Ascolta l’artista
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Mirko Santini è un artista che ha fatto della costanza e della passione la sua cifra stilistica. Fin da bambino ha coltivato la musica tra canto, chitarra e performance dal vivo. Dopo gli inizi da autodidatta, ha studiato in accademia e ha costruito il suo percorso con determinazione, alternando serate live in ristoranti e piazze, a sessioni intense di scrittura e registrazione. Il suo primo album “Tutto è possibile” nasce così, dal desiderio di esprimersi davvero, per poi continuare con la pubblicazione del secondo album “Vivi Intensamente”. Dopo la pandemia, la perdita della madre e un periodo difficile, Santini ha trovato la forza per ripartire e oggi firma un nuovo contratto con Big Stone Studio, pronto a portare la sua musica a un nuovo livello.
Con “In Discoteca”, Mirko Santini unisce energia e autenticità, confermandosi come un artista capace di raccontare emozioni vere con sonorità coinvolgenti.
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L’energia che ci anima, meditazione sonora
"Meditation" è una riflessione sulla natura della mente, sulla ricerca della pace interiore e sull'energia che muove la materia. La canzone è strutturata come un viaggio in due parti. La prima parte della canzone è un'immersione nella calma e nella serenità, con suoni e ritmi che evocano un senso di pace e di tranquillità. La canzone accompagna l'ascoltatore a respirare profondamente e a lasciarsi trasportare in un mondo di serenità.
La seconda parte della canzone è un risveglio, un'esplosione di energia e di vita. I suoni e i ritmi diventano più intensi e più percettibili, evocando un senso di consapevolezza e di percezione dei propri sensi.
"Meditation" è una canzone che invita l'ascoltatore a chiudere gli occhi, a respirare profondamente e a lasciarsi trasportare dalle vibrazioni della musica in un viaggio di scoperta interiore e in movenze incontrollate.
È un invito a esplorare il proprio corpo e la propria mente, a scoprire nuove sensazioni e nuove emozioni.
Ascolta "Meditation" e scopri il potenziale che si nasconde dentro di te.
https://youtu.be/9kY48bVMuXQ
ASCOLTA SU SPOTIFY
open.spotify.com/intl-it/album/2j3rdDbpqSZYCEOgTGMq4M?si=m7J3OdtxT1ia-0GIq395GQ
Muffmean è un compositore, autore e cantante italiano, proveniente da Varese, che muove i suoi primi passi nel mondo musicale, per gioco, intorno al 2013, per poi trasformarsi nella sua passione più grande, diventando una sua espressione terapeutica. Influenzato dal cantautorato italiano insieme alla musica anglofona internazionale, Muffmean prende ispirazione da entrambi i mondi musicali, intrecciandoli in più generi. La sua formazione è totalmente autodidatta e le sue musiche sono la trasposizione musicale di ciò che prova a livello interiore e l’improvvisazione al momento della scrittura.
La sua visione artistica si può immediatamente notare nel primo grande lavoro, l’album
“Initiatio” dove più generi e tematiche si intrecciano fra di loro a formare un racconto interiore dell’artista.
Social
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Contatti utili
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Il poliedrico Prem Gandharv porta “Bouncy Dance” in radio dal 16 maggio
Un viaggio house strumentale tra country, latin e jazz nato da un momento quotidiano
Dopo la pubblicazione digitale del 29 marzo 2024, “Bouncy Dance” di Prem Gandharv arriva ora in promozione radiofonica nazionale dal 16 maggio. Un brano house strumentale sorprendente, dove groove e melodia si intrecciano con mondi sonori diversi, dando vita a una composizione ritmica e coinvolgente che cattura fin dai primi secondi. “Bouncy Dance” unisce chitarre country, una ritmica latin marcata e passaggi house classic style, con incursioni jazz e variazioni strumentali che mescolano strumenti acustici, loop elettronici e suoni campionati. Il risultato è una traccia capace di far muovere il corpo e viaggiare la mente, con continui cambi di scenario sonoro. A rendere ancora più affascinante il brano è la sua genesi, raccontata così dall’artista: “Stavo semplicemente scendendo le scale di casa allegramente saltellando e l’ascensore emise un sibilo di frizionamento simile al suono che dà inizio al brano, tutto questo mentre nella tromba delle scale echeggiavano alcuni accordi alla chitarra di un mio vicino (che hanno ispirato gli accordi country nel brano) e il mio solito grosso mazzo di chiavi che tintinnavano nella tasca della giacca (agogo bells e shaker). Una volta in macchina questo mix di suoni e ritmo, che si stava insinuando nella mia testa, si è andato ad unire al ritmo del motore di una moto appena accesa nel cortile condominiale (il ritmo suonato con il Cajon e i timbales)”.
Ascolta il brano
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“La Musica è un’espressione dell’Assoluto e andrebbe danzata e ascoltata con gli occhi chiusi, la mente spenta e il cuore acceso.” Prem Gandharv
Prem Gandharv ha curato interamente la produzione del brano, suonando personalmente tutte le percussioni e il pianoforte. Una dimostrazione della sua abilità da polistrumentista e compositore, con una discografia già composta da 36 brani e altri due in uscita. Fiorentino con amate radici baresi, Prem Gandharv è un artista trasversale e non etichettabile, capace di spaziare tra afro-tribale, techno, ballad romantiche, chill-out, ambient e musiche per meditazione e danza estatica. Un’idea di musica che abbraccia la vita in tutte le sue sfumature.
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L’artista torinese torna con un concept album che fonde tradizione e innovazione per raccontare un'umanità in bilico.
«Volevo creare un suono delicato ma allo stesso tempo potente, che parlasse dell’umanità tra bene e male, della sua continua ricerca di equilibrio.» Stefano Napolitano
Stefano Napolitano con “Una Nuova Luce Sul Mondo” riprende la tradizione del concept album, creando un'opera che mescola melodia pop occidentale e atmosfere orientali. Attraverso una ricerca sonora profonda, il disco fonde strumenti come violini, bonghi africani, sitar indiano, duduk armeno e voci arabe, dando vita a una miscela esplosiva e intensa, capace di trasportare l’ascoltatore in un viaggio spirituale e simbolico.
L’album si sviluppa attorno a una narrazione in chiave futuristica e mistica, immaginando il ritorno sulla Terra di due figure centrali della storia umana: Gesù e Maddalena, una coppia sacra in grado di ricreare un’antica formula esoterica per salvare un mondo impazzito tra guerre e caos.
A livello di produzione “Una Nuova Luce Sul Mondo" è il primo disco ad essere realizzato con il sintetizzatore virtuale TH8 di Acustica Audio, offrendo un suono innovativo e unico sul mercato. Gli arrangiamenti di Danilo Ballo, storico arrangiatore dei Pooh, enfatizzano la componente mistica e sacrale del progetto, con testi profondi e ricercati che esplorano la fede, la speranza e l’essenza dell’essere umano.
TRACK BY TRACK:
Una nuova luce sul mondo – La canzone descrive contrasti estremi: le fiamme e il cielo, l’eterno e l’inferno, la miseria e la ricchezza. Ma il cuore del brano è un messaggio di rinascita e trasformazione, una riflessione sulla necessità di un nuovo modo di vedere il mondo.
Vecchia Terra – Il ritorno di Cristo sulla Terra dopo duemila anni di assenza è raccontato in un crescendo emotivo che mescola solennità e malinconia. Il Messia ripercorre la sua crocifissione, il suo sacrificio, e si confronta con la realtà di un’umanità che ha perso il controllo, immersa nel caos e nell’avidità.
Carboni ardenti – Qui Cristo osserva la Terra nel suo stato attuale e vede la deriva di valori, il vizio e la perdizione. I carboni ardenti simboleggiano le tentazioni che divorano l’anima, l’abbandono alla corruzione e la confusione di un mondo che non distingue più tra bene e male.
Spazio zero – Il brano propone una riflessione sulla possibilità di ricominciare da zero, di trovare un luogo, anche solo simbolico, dove l’amore possa rinascere puro e incontaminato. Spazio Zero è paragonabile a un’isola immaginaria, un rifugio interiore che ognuno può costruire dentro di sé per ritrovare la propria essenza e il vero significato dell’amore.
Lucifero – Un brano che affronta il mito dell’angelo caduto in una chiave nuova e provocatoria. Qui Lucifero non è solo il simbolo del male, ma diventa un Essere di Luce, specchio di un mondo che ha perso i riferimenti tra bene e male.
Ecco l’uomo – La figura del Messia ritorna sulla Terra, avanzando con la stessa verità di ieri ma rivolgendosi a un’umanità trasformata. Cristo si mostra ancora una volta al mondo, cercando di risvegliare le coscienze e riportare l’umanità sulla via della verità.
Donna di Magdala – Una delle figure più enigmatiche della storia prende vita in questo brano, che racconta la fuga di Maria Maddalena dopo la crocifissione di Cristo. Il pezzo segue il suo viaggio attraverso la Terra Santa fino alla Francia, dove trova rifugio in una grotta oscura destinata a diventare il luogo del suo eremitaggio. La narrazione mescola storia e leggenda, tratteggiando un personaggio forte e controverso.
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Stefano Napolitano nasce a Torino il 15 febbraio del 1966. A 18 anni lavora presso un’agenzia pubblicitaria che si occupa di sondaggi per l’allora nascente Mediaset. Comincia a scrivere articoli musicali e culturali per alcune testate giornalistiche della sua città. Nel 1998 Giorgio Gaber gli concede un’intervista presso il Teatro Alfieri di Torino, un’esperienza che descrive tra le più emozionanti della sua vita. Poi è la volta di Morgan e dei Bluvertigo, di Nicolò Fabi, dei comici della rassegna Zelig come Giobbe Covatta, Paolo Hendel e Raul Cremona fino ad arrivare a Valerio Liboni, Alberto Fortis, Johnson dei Righeira, Natalino Balasso, Walter Rolfo e il mago Alexander, Don Backy, Garbo. Dopo un’esperienza con Publitalia, nel 2000 decide di abbandonare definitivamente l’ambiente perché nocivo e troppo politicizzato. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Pensieri di seconda scelta”, una raccolta di brani sull’amore, la vita e la morte. L’anno successivo pubblica una web series dal titolo “A Real and Reactionary Resurrection” che fa da ponte all’uscita del suo nuovo libro “Lucifero si racconta” scatenando una serie di reazioni sul web al punto che nell’aprile del 2023 conduce insieme ad Ivana Posti un programma su GRP, emittente televisiva torinese, che porta il titolo omonimo del libro, per spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere quell’opera. Durante la programmazione delle 4 puntate vengono invitati giornalisti del calibro di Anna Tamburini Torre e scrittori come Laura Fezia, oltre ad attori e pensatori. Con “Lucifero si racconta” parteciperà al Salone del libro di Francoforte. Nel 2023 esce il suo terzo lavoro letterario dal titolo “Inseguendo L’aura” e il 1 dicembre 2023 viene pubblicato il suo primo singolo dal titolo “Cadendo” il cui testo era già presente nel primo libro.
E’ stato ospite fisso per un anno, tutti i mercoledì mattina, nel programma di Wlady Tallini “Cosa succede” trasmesso da Primantenna Tv nel quale recitava alcune sue poesie partecipando anche come opinionista sui fatti del giorno.
Ad aprile 2024 esce il libro di Lucia Stendardo "Viaggio di sola andata" di cui è curatore editoriale e sarà presente al Salone del libro che si terrà a Torino dal 9 al 13 maggio.
Il 19 aprile 2024 esce il nuovo singolo “Il mio momento”. Il 25 aprile 2025 arriva in radio “Una nuova luce sul mondo”, title track del nuovo album in uscita il 23 maggio.
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L’EP d’esordio del giovane cantautore bresciano è un viaggio musicale tra emozioni e crescita artistica
Ricky Martinelli presenta il suo primo EP "AILY Really", una raccolta di brani che raccontano il suo percorso musicale e personale. Il progetto include i quattro singoli già pubblicati, che hanno segnato tappe importanti della sua evoluzione artistica, insieme a una traccia inedita che ne rappresenta il cuore più profondo e viscerale.
Con influenze che spaziano dal pop al rock retrò, l'EP mostra una scrittura intensa e coinvolgente, tra suoni evocativi e melodie raffinate. "AILY Really" è un lavoro che racchiude esperienze, introspezioni e sentimenti autentici, in un perfetto equilibrio tra nostalgia e modernità.
TRACK BY TRACK
1. Pictrure of two – Una ballata pop-rock dalle atmosfere anni ‘70/’80, nata dall’osservazione di una coppia abbracciata su un treno. Un ritratto musicale del desiderio di un amore eterno, che ha conquistato il pubblico, raggiungendo la prima posizione nella classifica degli esordienti del maggio 2024.
2. You may take a photograph – Un brano dal ritmo leggero e un testo riflessivo, che invita a vivere il presente senza la necessità di immortalare ogni momento, sottolineando l'importanza di essere davvero presenti nella propria esistenza.
3. My heart is filled with jealousy – L’inedito dell’EP e il suo cuore più tormentato. Un brano viscerale, una confessione cruda e senza filtri, nata da un momento di smarrimento emotivo. Con una scrittura profonda e immagini potenti, racconta la gelosia che consuma, che fa dubitare di sé e della realtà stessa.
4. Not a second try - Una canzone che affronta il rimpianto e la resilienza, mescolando elementi sonori distintivi come un piano elettrico in stile Doors e una chitarra tremolante, per mantenere alta l’intensità emotiva.
5. The boat that I built for you - Un brano intenso e malinconico, costruito sulla metafora di una barca creata insieme e poi lasciata affondare. Una ballad che segna una tappa importante nella maturazione artistica di Ricky.
Riccardo Martinelli è nato a Brescia il 9 aprile del 2006. Studia chitarra con Marco Tiraboschi e Gabriele Fersini dal 2012, sitar col maestro Ashanka Sen, impara a suonare basso e pianoforte da autodidatta e si dedica allo studio del canto con Luigina Bertuzzi.
Partecipa come cantautore al Tour Music Fest e Tour Music Camp 2023.
Nel 2023 comincia a registrare i suoi brani nello studio di Paolo Costola a Brescia. Il 12 aprile esce il singolo “Picture of two”, il suo esordio discografico per l’etichetta G Records che raggiunge la prima posizione nella classifica cantautori indipendenti del 27 maggio. Il 5 luglio 2024 esce il singolo “You may take a photograph”. Il 18 ottobre esce “Not a second try”. Nel 2025 arriva “The boat that I built for you”, nuovo singolo in radio dall’11 aprile, che anticipa l’EP “AILY Really” pubblicato il 9 maggio 2025.
Etichetta: G Records
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Esce il secondo album della rock band che tratta tematiche sociali attraverso sonorità del mediterraneo e del Sudamerica
Il trio elettro acustico calabrese che, con la sua musica parla di diritti sociali dal meridione al sud America, esce il 16 maggio col suo secondo lavoro realizzato a The Cave di Catania.
Luciano Amodeo è l’autore dei testi autobiografici dei nove brani facenti parte del disco dal titolo “A piedi nudi”, mentre le musiche sono state realizzate in collaborazione con gli altri componenti della band, Pasquale Caracciolo e Felice Christian Gangeri, rispettivamente chitarrista e batterista, avvalendosi della prestigiosa produzione artistica di Daniele Grasso anch’egli autore delle musiche.
Nel disco è inoltre presente la collaborazione di Maurizio Musumeci (Dinastia), coautore nel brano “Chi sono?”.
La scelta delle sonorità e degli arrangiamenti indica in modo chiaro ed inequivocabile la provenienza mediterranea della band.
TRACK BY TRACK
È UN ALTRO GIORNO - La canzone esprime il racconto autobiografico di una delle tante giornate vissute. Giornate molto spesso iniziate nel silenzio, per poi buttarsi nel caos della vita di tutti i giorni, dove sostanzialmente, da tempo, non si apprendono cambiamenti positivi dai notiziari, mentre il mondo sembrerebbe voler prendere una direzione opinabile. Ed ecco, che dopo il tramonto i pensieri conducono l’autore verso un sano rifugio spirituale, proiettando la propria mente alla ricerca di un conforto interiore.
VIENI CON ME - È un’esortazione a voler lasciare il vincolo della paura dettata dalla diffidenza, nonché un invito a fare quel salto nel futuro affinché tutto possa accadere.
SEI QUI? - È la ricerca di un confronto con un’entità astratta. Con quel “Dio” che sembra non voler apparire mai, destando frustrazione in chi lo ha cercato senza ricevere le risposte attese. La canzone si conclude con una riappacificazione, in cui l’autore afferma: “A me importa poi chi sei!”
IN BASSO - Il testo della canzone mette subito in chiaro il punto di vista dell’autore, il quale, impegnato in prima linea nella lotta per la rivendicazione dei diritti, denuncia la situazione del Paese, che in questo momento sembrerebbe aver preso la rincorsa verso un punto di non ritorno.
CHI SONO? - Questa canzone, pur essendo un altro tema autobiografico, è stata scritta a quattro mani, ossia da Luciano Amodeo e da Maurizio Musumeci (in arte DINASTIA). Non è altro che il racconto di sé stesso, di un Luciano che ha fatto l’ingegnere, il capotreno, il segretario nazionale di un sindacato, ma ancor di più il buon amico, racchiudendo nella propria arte ogni singola esperienza vissuta. Nel domandarsi: Chi sono? L’autore stabilisce senza alcun dubbio: “Io suono chi sono io!”
IL MIO MODO - È una rock ballad che nasce nel silenzio delle ore notturne. Ore in cui l’autore si rinchiude spesso nel circolo dell’introspezione, approfittando dell’unico lasso temporale utile della giornata (la notte), in cui può riappropriarsi di sé stesso, alla ricerca di quelle energie necessarie per non cadere. Talvolta avrebbe la necessità di sentirsi maggiormente sostenuto: Ma in fondo sorride e comprende di dover confidare sulle proprie stesse forze, aggrappandosi al credo in sé stesso.
TERRA ROSSA - Terra Rossa è una canzone autobiografica, nella quale vengono descritte le atmosfere incontrate lungo la linea immaginaria che collega il mediterraneo con il sud del mondo. Un viaggio di oltre 11000 km, lungo il quale gli occhi si riempiono di sorpresa e di stupore per le atmosfere incontrate, attraversando il deserto e gli oceani, sorvolati lungo l’alternanza delle correnti calde e fredde. Un viaggio, inizialmente intrapreso alla ricerca di quella cultura diversa, che ha saputo catturare il silenzio trasformandolo nella costanza di un pensiero in grado di annullare le distanze. Un parallelo dal quale emergono le differenze tra il mondo globalizzato e la terra rossa, rimasta ancora vergine ed incontaminata, e nella quale la condizione di povertà diffusa ed il disagio giovanile incontrato, non hanno comunque lasciato spazio alla tristezza sul volto della gente.
L’arrangiamento del brano, dalle sonorità mediterranee, ha creato un connubio indissolubile caratterizzato da parole descrittive e ricche di emozioni, accentuate dalla particolare linea melodica che trasporta con sé le origini della band, sino alla destinazione finale segnata dalla ricerca della verità. Quella stessa, in grado di annullare le distanze tra i popoli e le proprie culture in un clima di festa costante dove ognuno potrà ballare la propria danza.
SUDAMERICA - Questa canzone parla del fenomeno della globalizzazione come utile strumento dei potenti che nel tempo hanno estirpato le culture indigene, espropriandole all’insegna degli interessi economici. Nella visione di Luciano, ci sono ancora luoghi nascosti in Sud America, che hanno la fortuna di poter godere della propria bellezza intrinseca, mostrando comunque preoccupazione per un fenomeno che probabilmente, nel futuro, potrebbe non risparmiarli.
Nigra è un trio musicale (Luciano Amodeo, Pasquale Caracciolo, Christian Felice Gangeri) elettro/acustico dalle sonorità rock, caratterizzato dalla ricerca di un suono “oltre confine” capace di mettere in evidenza l’essenza mediterranea della band.
La band è stata finalista nazionale a "Sanremo Rock”, "Arezzo Wave" e alla festa della musica di Zocca 2024 (contest nazionale indetto da Vasco Rossi in collaborazione con il comune modenese). Vincitrice, inoltre, di molti altri contest nazionali, che hanno consentito alla band di distinguersi in diverse regioni italiane.
I precedenti tour hanno accompagnato il progetto lungo tutto lo stivale con oltre 150 concerti dal vivo, valicando altresì i confini nazionali sino ad arrivare anche in Spagna e Sud America.
All’attivo della band due album, entrambi prodotti dal maestro Daniele Grasso presso lo studio The Cave. Il primo disco è stato pubblicato da Top Records di Milano, mentre il secondo, “A piedi nudi”, sarà pubblicato nella primavera del 2025 con l’etichetta DCAVE Records di Catania.
“Terra rossa” è il primo singolo estratto dal nuovo album, in radio dal 28 marzo 2025. L’uscita del disco “A piedi nudi” è prevista per il 16 maggio 2025.
Etichetta: DCAVE RECORDS
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Il nuovo singolo del rapper napoletano è un viaggio tra rap, esoterismo e rivoluzione personale
Dopo "Tarot", il rapper napoletano Jus Cuma torna con “Da Babilonia a Gerico (la torre)", il secondo capitolo della trilogia esoterica che fonde musica e simbolismo. Un brano dal sound hip-hop moderno, con un’impronta che richiama le sonorità statunitensi, alternando strofe in dialetto napoletano e un ritornello melodico intenso.
La produzione musicale curata da XS Studio Ritmo&Blu di Pozzolengo (BS) mixa due diversi stili sonori, creando un impatto dinamico e originale. “Da Babilonia a Gerico (la torre)” racconta il concetto di distruzione, toccando temi profondi e attuali legati alla società, alla strada e alla dimensione personale dell’artista. La carta dei tarocchi associata al brano è La Torre, simbolo di crollo e trasformazione.
«Questo progetto nasce dall'esigenza di comunicare sempre in lingua napoletana, ma con un racconto che prende spunto da conoscenze esoteriche, esprimendo un percorso di trasformazione interiore. Se ‘Tarot’ apriva la trilogia, questo secondo singolo esplora concetti più violenti, sociali e personali.» Jus Cuma
Giuseppe Sorrentino, in arte Jus Cuma, nasce a Napoli il 4 marzo 1994 da genitori originari di Ercolano. Durante l’infanzia si trasferisce con la famiglia nel nord Italia, stabilendosi nella provincia mantovana, dove sviluppa fin da piccolo una forte passione per la musica, inizialmente espressa attraverso la danza nella cultura hip hop.
Il suo percorso come rapper inizia ufficialmente nel 2019 con l'uscita del singolo di debutto "Hermano", che segna l'avvio del suo progetto musicale. Dopo anni di formazione e ricerca artistica, il 24 maggio 2024 pubblica "Napoge", un brano incentrato sul tema della rinascita, che rappresenta una tappa significativa nella sua evoluzione creativa.
Un punto di svolta nel suo percorso musicale è stato l'incontro con il producer XS presso lo Studio Ritmo&Blu nella provincia bresciana. Da questa collaborazione nasce il singolo "Battesimo", pubblicato nell’agosto 2024. Il titolo del brano non è casuale, poiché celebra simbolicamente l'inizio della sinergia artistica tra Jus Cuma e XS.
Il 24 gennaio 2025 pubblica il nuovo singolo "’90/’00" con l’etichetta Orangle Records, mentre il 28 marzo esce con un brano che sarà l’inizio di un nuovo progetto formato da tre singoli, il primo è “Tarot”. Il 16 maggio 2025 arriva in radio il secondo capitolo: “Da Babilonia a Gerico (la torre)”.
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“In alto mare”: un mistero di famiglia che attraversa oceani, generazioni e identità
Il nuovo romanzo di Marta Brioschi è un giallo raffinato che indaga i confini labili della memoria tra Genova e Bogotá
“In alto mare”, edito da Be Strong Edizioni, è il nuovo romanzo firmato da Marta Brioschi: un giallo atipico, raffinato, a tratti struggente, che prende forma da un aneddoto familiare e ci conduce in un viaggio tra verità contrapposte, ricordi distorti e radici ritrovate.
Protagonista del romanzo è Paolo Matera, uomo di mezza età che da Novara si è trasferito con moglie e figlio in una vecchia casa sul Lago Maggiore appartenuta al nonno Luigi Pellegrino. È proprio attorno alla figura enigmatica di Luigi che ruota tutta la vicenda: un test del DNA rivela a Paolo l’esistenza di un cugino di primo grado in Colombia. I due condividono lo stesso nonno, ma di lui hanno ereditato memorie radicalmente diverse. Chi era davvero Luigi Pellegrino? Un ballerino affascinante sulle navi da crociera degli anni Trenta, un padre devoto o un uomo capace di segreti tanto profondi da cambiare il destino dei propri discendenti?
Il romanzo intreccia con sapienza due linee temporali: da un lato il passato, fatto di traversate oceaniche a bordo del transatlantico Augustus, incontri con personaggi memorabili e misteriose sparizioni; dall’altro il presente, in cui Paolo e il cugino colombiano, Nino Ferraris, si imbarcano in una ricerca identitaria che li porterà a Bogotá, affiancati ancora una volta dallo stravagante scrittore di gialli Jean Mae. Tra omicidi irrisolti e memorie da ricostruire, il lettore è trascinato in un’indagine che è insieme storica, emotiva e psicologica.
Acquista il libro
Amazon: amzn.eu/d/gIKzxL1
Be Strong Edizioni: bestrongedizioni.it/prodotto/in-alto-mare/
“In alto mare” non è solo un giallo, ma un’esplorazione della memoria. “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”, scrive Marcel Proust in una delle citazioni che aprono il romanzo, accanto a quelle di Kundera e Hosseini. E Marta Brioschi ci invita esattamente a questo: cambiare sguardo, interrogarci sul modo in cui costruiamo e trasmettiamo il nostro passato. Con una prosa ricca e mai eccessiva, l’autrice disegna personaggi autentici, complessi, fragili. Luigi, su tutti, resta una figura ambivalente e affascinante, raccontata attraverso le testimonianze dei suoi nipoti, spesso contraddittorie eppure parimenti vere. “Il ricordo non è mai una copia esatta dell’originale, ma un’opera costantemente reinventata dal nostro io”, leggiamo nel testo. Una riflessione che si fa centrale nell’intreccio e accompagna il lettore fino all’ultima pagina.
Il romanzo nasce da un’idea ispirata a un evento realmente accaduto nella famiglia dell’autrice: la scoperta inattesa di parenti in Sudamerica. Un fatto che ha dato origine a una trama avvincente, capace di fondere elementi del giallo classico con l’approfondimento psicologico e culturale di un romanzo di formazione. “In alto mare” è disponibile in tutte le librerie e negli store online. Un romanzo per chi ama le storie dove l’enigma non riguarda solo i fatti, ma soprattutto le persone. E per chi sa che la verità, spesso, non è un punto d’arrivo, ma un mare aperto da attraversare.
Instagram: instagram.com/marta.brioschi_official/
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I PoST pubblicano il nuovo singolo “Love At First Glance”
Un viaggio tra amore e vulnerabilità nel terzo estratto dall’album “Ten Little Indies”
In radio e su tutte le piattaforme dal 16 maggio 2025 Dopo il successo di “January” e “All My Faults”, i PoST tornano con un nuovo singolo: “Love At First Glance”, brano intenso ed evocativo che affronta il dualismo ancestrale tra amore e morte. Il pezzo è il terzo estratto dall’album Ten Little Indies, pubblicato lo scorso novembre per Reverse Rivers Music.
“Love At First Glance” non racconta un amore ingenuo, ma una relazione che nasce all’improvviso e si carica di intensità, consapevole della fragilità dell’esistenza. Un invito a vivere pienamente il sentimento, senza temere la vulnerabilità o la possibilità della perdita.
Il sound, alternative indie rock, alterna tensioni ritmiche e aperture melodiche, creando un’atmosfera sospesa tra dolcezza e inquietudine. Il brano è stato registrato presso il Real Sound Studio di Milano con la produzione di Ettore “Ette” Gilardoni, e successivamente mixato a Londra da Pietro Cavassa.
“Credere nell’amore, oggi, è un atto radicale, spiegano i PoST,. ‘Love At First Glance’ è un invito ad accogliere questa forza anche nei suoi aspetti più fragili.” Attivi dal 2001, i PoST (acronimo di Proud of Serving Tuna) sono un quartetto torinese apprezzato per il loro songwriting ricercato e gli arrangiamenti originali, sospesi tra melodie pop e strutture armoniche singolari. Con all’attivo gli album Nulla da decidere (2008) e Fakes from another place (2012), prodotti da Davide Tomat e Gabriele Ottino (Niagara, spime.im), la band ha saputo conquistare una nicchia fedele, anche all’estero. Con Ten Little Indies, i PoST segnano una nuova maturità espressiva.
PoST sono:
Gio Franco – voce, basso
Davide Novallet – chitarre, cori
Antonio Monaco – batteria, percussioni
Daniele Maresca – piano, synth, cori
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l’omaggio musicale (e cavalleresco) a Luca Giurato
Dal 13 maggio in radio e su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo dall' album “Valvassori del BardFolk”
Si intitola “Chiedo Scudo” il nuovo singolo dei BardoMagno, la band folk rock di ispirazione medievale fondata da Valerio Storch (Nanowar of Steel) insieme alla community satirica Feudalesimo e Libertà. Il brano, in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali è un sentito e ironico omaggio al celebre giornalista e conduttore Luca Giurato, recentemente scomparso.
Nel tipico stile bardomagnesco, tra sonorità epico-folk, citazioni parodiche e testi che fondono passato e presente, “Chiedo Scudo” celebra la figura di Giurato elevandolo a eroe cavalleresco e “Duca Giurato”, simbolo della bonaria sbadataggine che lo ha reso iconico. Il titolo stesso richiama una delle sue gaffe più famose, trasformata in vessillo di una cavalcata tra storia, ironia e affetto sincero.
Il singolo fa parte del terzo album della band, “Valvassori del BardFolk”, fuori dal 18 maggio 2025. Il videoclip ufficiale, girato a Casalnoceto (AL) da Lorenzo Massa Saluzzo, mostra la cerimonia d’investitura del “duca” tra spade, armature e un popolo festante, in un clima goliardico e surreale.
«Abbiamo sempre sognato di diventare cavalieri, racconta Valerio Storch, e con questo brano celebriamo chi, come Luca Giurato, ha saputo entrare nei cuori del pubblico con spontaneità e ironia. A modo nostro, gli rendiamo onore nel regno del BardFolk.»
I BardoMagno sono noti per aver rivisitato il presente in chiave medievale, mescolando musica, satira e cultura popolare in un progetto unico nel suo genere. Dopo il successo dei precedenti album e singoli come “Magister Barbero” e “Cerveza Y Latifondo”, la band torna a far sorridere e riflettere, con una nuova impresa musicale al grido di: Chiedo Scudo!
bardomagno.it/
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“Un giorno in più” è il nuovo singolo della band dei Sesto Senso
Una riflessione sincera sul tempo che passa, tra musica autentica e sentimenti reali
Esce il 23 maggio “Un giorno in più”, il nuovo singolo dei Sesto Senso, disponibile su tutte le principali piattaforme digitali e in rotazione radiofonica nazionale. Un brano che non è solo musica, ma un frammento di vita, nato senza filtri, come tutto ciò che la band scrive e suona.
“Un giorno in più” racconta quel momento particolare che è il compleanno: una ricorrenza che può diventare occasione di bilancio, ma anche di rinascita. Una giornata che invita a guardarsi dentro, a ripensare alle persone che ci sono state accanto, a chi non c'è più, e a tutto ciò che si è diventati. Non c’è retorica, solo un messaggio autentico: ogni giorno può essere una nuova possibilità per crescere, per guarire, per essere migliori.
Ascolta la band
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L’autenticità è il cuore pulsante dei Sesto Senso. La band nasce da un’esigenza profonda: suonare per il semplice piacere di farlo, ritrovandosi ogni sabato, senza pretese, senza costruzioni. Solo cinque persone che amano la musica, che si rispettano, e che hanno scelto di dare voce a ciò che sentono nel modo più diretto e sincero possibile.
Nessun artificio, nessuna scorciatoia: la loro forza sta nella verità. Ogni nota, ogni parola, ogni arrangiamento è figlio di chi sono, delle loro storie, dei sogni condivisi tra le mura di una sala prove. “Un giorno in più” è una canzone scritta con l’anima, come tutte le cose che contano davvero.
I Sesto Senso sono:
Antonio Cabiddu: voce e chitarra ritmica
Ivan Cabiddu: basso e voce
Andrea Cabiddu: batteria
Michele Curcio: tastiere
Davide Mazzei: chitarra e voce
I loro brani non cercano il clamore, ma parlano a chi ha bisogno di riconoscersi in una musica che non finge. Con questo singolo, i Sesto Senso continuano a essere ciò che sono fin dal primo giorno: cinque musicisti, cinque cuori che battono all’unisono per dire, attraverso le canzoni, che la verità ha sempre un suono.
Instagram: instagram.com/sesto.senso_band?igsh=MTRzZ2Y1bTV0Z3h6OQ==
Facebook: facebook.com/share/16Z2q5vAEr/
YouTube: https://youtube.com/@SestoSenso-Band
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Il nuovo singolo della cantautrice siciliana racconta la fragilità dei rapporti umani nell’epoca dell’ostentazione da social.
Labirinto di Eva torna con “Sottilette”, un brano che esplora le contraddizioni della società contemporanea e delle relazioni affettive. Il singolo, una ballata elettro-pop ritmata e coinvolgente, racconta le imperfezioni nascoste dietro storie d’amore apparentemente perfette, smascherando la finzione e l’ostentazione che spesso dominano i rapporti sui social.
Nel testo, il dolore viene visto quasi come una forma di salvezza, un elemento autentico che, pur nella sua durezza, conferisce umanità e profondità a una relazione. “Sottilette” è una riflessione sulle fragilità che convivono all’interno di ogni legame, trasformandolo in qualcosa di vero e tangibile.
"Troppe storie sembrano perfette come sottilette ho il cuore sciolto a fette", canta Labirinto di Eva, enfatizzando la distanza tra l’apparenza e la realtà emotiva.
Eva Favarò, cantautrice siciliana, fin da piccola intraprende studi di teatro e canto. Consegue tre diplomi presso il CET (Centro Tuscolano Europeo) del maestro Mogol, rispettivamente: Diploma Compositori, con il maestro Giuseppe Barbera, Diploma Autori, con il maestro Mogol, Alfredo Rapetti (in arte Cheope) e il maestro Giuseppe Anastasi e il Diploma Interprete di Musica Leggera, con le insegnanti Giada Amadei e Carla Scarlatto (in arte Carlotta). Nel 2018 crea un nuovo progetto musicale, dal nome LABIRINTO DI EVA, dalle sonorità Electropop.
L’incontro nel 2018 con il produttore artistico Enrico “Kikko” Palmosi, rende possibile la realizzazione di tre inediti. Il primo singolo, che anticipa il suo EP, si chiama “Ci siamo persi”, distribuito da Artist First, a cui seguono “Ci rivediamo a novembre” e “Mi mancate tutti”. Oggi vive a Milano e scrive per altri artisti collaborando con vari autori e producer: Luigi Sarto (Tiromancino), Enrico Kikko Palmosi compositore e produttore discografico (Emma Marrone, Giorgia, Laura Pausini, Annalisa), Jason Rooney (Producer Negramaro, Elodie, Arisa, Tiromancino) Mario Marchetti (Demi Lovato), Tony Canto (Nina Zilli, Petra Magoni, Mannarino, Bungaro), Pippo Kaballà (Mario Venuti, Nina Zilli, Carmen Consoli).
Ha scritto per: Annalisa Minetti e FRE (Nevica; Blu), Tekemaya semifinalista The Voice (Para ti), Serie tv “Marta&Eva” su Rai Gulp (Al centro del traffico), Gabriele Esposito concorrente X Factor (Ho sempre voglia). Insegna canto e songwriting in importanti scuole di musica e associazioni culturali come: Gattuso Musica, Associazione Culturale La Traccia, G-Records e Upmusic.
Il 29 novembre 2024 esce il singolo “Lingerie”. Il 9 maggio 2025 il nuovo brano in radio è “Sottilette”.
Etichetta: Elite Music
Radio date: 9 maggio 2025
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juanito, la paranoia torna con il singolo “Fosse Delle Marianne”
Dal 23 maggio il brano tra scrittura intensa e pop urban, dalle delusioni amorose alle onde dell’oceano: una metafora potente per il cuore dei giovani
“Fosse Delle Marianne” è il nuovo singolo di juanito, la paranoia, disponibile dal 23 maggio su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. Edito da Synthomi S.a.s. e Victoria Music, il brano è stato prodotto, mixato e masterizzato da Tony Colangelo presso Join The Gap Studio di Gerenzano (VA). “Fosse Delle Marianne” racconta la difficoltà, comune a molti giovani, di superare una delusione amorosa. La persona amata viene paragonata all’oceano, una figura tanto affascinante quanto pericolosa: fredda, profonda, capace di risucchiare ogni altra cosa nello sguardo ipnotico che cattura e annulla tutto il resto.
La traccia combina un testo denso di immagini poetiche con una melodia orecchiabile e immediata, pensata per essere condivisa, sentita e cantata anche attraverso i linguaggi veloci e visivi dei social come TikTok e Instagram. “Fosse Delle Marianne” nasce da un giovane innamorato per tutti i giovani innamorati, in bilico tra vulnerabilità e bisogno di riscatto emotivo.
Ascolta l’artista
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juanito, la paranoia, nome d’arte di Juan Guillermo Gallon, è un rapper torinese classe 2004, di origini colombiane. Inizia a scrivere musica a soli 14 anni, mosso da una naturale propensione alla scrittura e da una vasta gamma di influenze musicali. Nel 2022 inizia il suo percorso ufficiale con l’etichetta indipendente Ciao Proprio, che ne intuisce da subito il talento e pubblica i suoi primi due singoli: Sansa e MANGIauomini. I brani ottengono un ottimo riscontro dal pubblico, superando insieme i 150.000 stream e visualizzazioni tra Spotify e YouTube.
Nel 2023 la crescita artistica di juanito si consolida grazie alla collaborazione con il produttore T.N.Y. (già al fianco di J-AX, Articolo 31, Il Cile). Da questa unione nascono i singoli Lo sai che lo sei e Bambola, che totalizzano oltre 130.000 stream e raggiungono diverse playlist editoriali su Spotify.
Il 2024 segna una pausa dalle pubblicazioni ma non dalla creatività: l’artista si dedica interamente alla scrittura e nasce la collaborazione tra Ciao Proprio e Dissections. Un’alleanza che porterà alla luce, nel 2025, una nuova stagione musicale in cui juanito è pronto a mostrare tutto il suo talento e la sua ecletticità.
Instagram: instagram.com/parathvstra/
Youtube: https://youtube.com/@juanitolaparanoia
TikTok: https://www.tiktok.com/@juanito.laparanoia?_t=8s7kGtGwHR3&_r=1 ...
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Il nuovo singolo del duo formato da Matteo Bosco e Valeria Molina è un tributo musicale ad una figura storica simbolo di resistenza e lotta sociale.
«In "Thomas Sankara" si intrecciano le voci dell'ex capo di stato del Burkina Faso, che scelse come metro di valutazione del suo mandato la felicità e come "auto blu" delle Renault 5. Si oppose agli abusi dell'occidente, pagando con la vita.» Bande rumorose in A1
Il duo Bande Rumorose in A1, formato da Matteo Bosco e Valeria Molina, torna con un brano potente e simbolico: “Thomas Sankara”. La canzone intreccia le voci e l’eredità dell’ex capo di Stato del Burkina Faso, che scelse di misurare il successo del suo mandato attraverso la felicità del suo popolo, opponendosi agli abusi delle potenze occidentali fino a sacrificare la propria vita.
Attraverso una narrazione incisiva e carica di significato, “Thomas Sankara” racconta l’integrità e il coraggio di un leader rivoluzionario che rifiutò i privilegi del potere, scegliendo per sé un’auto comune, una Renault 5, e ponendo al centro del suo operato il benessere collettivo.
Musicalmente, il brano si sviluppa su un ritmo intenso e ipnotico, sul quale si innesta la voce di Matteo Bosco che canta quasi declamando un testo denso di amarezza e cinismo.
Il nuovo singolo estratto dall’album “Gli inquilini del sottoscala" conferma dunque la vocazione del duo a raccontare storie di resistenza e di lotta sociale attraverso la musica.
Matteo Bosco è un cantautore friulano, nato a Palmanova e trasferitosi a Milano. Inizia come busker e, piano, piano, si avvicina alle prime registrazioni in studio. Con il nome d’arte di Teo Ho escono i primi dischi con la New Model: “I gatti di Lenin” (2014), “Il campo del vasaio” (2016). Nel 2023 esce, autoprodotto, “Reggae a Stalingrado”. Gran parte dell’attività artistica è basta sui live “voce e chitarra” in locali e circoli in varie parti d’Italia.
Valeria Molina nasce a Vercelli, si avvicina al basso all' età di 17 anni, dedicandosi principalmente al genere metal, da sempre il preferito. Nasce in quel contesto il gruppo nu metal Black Monday, attraverso il quale acquisirà le prime esperienze live. Sarà poi l'incontro, nel 2017, con il maestro Gianni Cicogna a rendere più tecnico il suo approccio allo strumento, permettendole di sperimentare e spaziare in un più ampio ventaglio di generi, per poi approdare al progetto attuale.
Nel 2022 Matteo conosce Valeria e inizia la collaborazione, nonché la nascita delle “Bande Rumorose In A1”. Collaborazione che, grazie all’incontro con Davide Tosches e Luca Swanz Andriolo, ha portato alla realizzazione di questo disco: “Gli Inquilini Del Sottoscala” (Private Stanze - 15 novembre 2024). Dal 20 settembre 2024 il primo singolo “Faccio pena a Pavese” è in tutte le radio e digital store, seguito il 25 ottobre da “Nuvole rosse”. Il 31 gennaio 2025 in radio il terzo estratto “Gli Stati Finiti” mentre il 9 maggio arriva il nuovo singolo “Thomas Sankara”.
Etichetta: Private Stanze
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Il nuovo singolo del cantautore sardo è un inno alla sincerità e alla ricerca della verità.
Il cantautore Igor Mulas torna con il nuovo singolo “Dimmelo tu”. Il brano affronta il tema di un amore ormai spento e il bisogno imprescindibile di un dialogo sincero per trovare una svolta definitiva nella relazione.
Musicalmente, l’arrangiamento essenziale e dalle sfumature quasi tribali richiama la sacralità dei sentimenti, sottolineando la necessità di rispettare e onorare l’amore con dedizione e onestà. Un viaggio emotivo che porta l’ascoltatore a riflettere sulla fragilità delle emozioni e sull’urgenza di una comunicazione autentica.
Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale girato nelle suggestive spiagge di Marina di Cerveteri e diretto da Stefano Di Carlo. Il video segue l’artista nel suo percorso alla ricerca della verità dietro un sentimento incerto, lontano dalla città e immerso nella natura incontaminata. A piedi nudi, accanto al mare, Mulas ritrova se stesso e la propria dignità, esprimendo la necessità di un amore puro e sincero.
https://youtube.com/watch?v=gvdTPnNm-U0
Igor Mulas è un cantautore di origini sarde con un percorso artistico che attraversa l’Italia e l’Inghilterra. A diciotto anni si trasferisce a Londra, dove vive per oltre un decennio, immergendosi nella scena musicale internazionale e studiando canto presso The City Lit, approfondendo generi come pop, rock, soul, jazz, opera e blues.
Durante la sua permanenza nel Regno Unito, inizia a produrre professionalmente le sue canzoni, collaborando con diversi arrangiatori. Le influenze della multi-etnicità londinese e il pop britannico contribuiscono a definire la sua identità artistica. Alla fine del 2000 rientra definitivamente in Italia, stabilendosi a Roma, dove avvia una nuova fase della sua carriera musicale.
Ha partecipato a importanti eventi e concorsi canori, tra cui Sanremo Giovani, Castrocaro e Music Village. La sua discografia comprende tre album da cantautore: Io sono Igor Mulas (2009), Tutto è giusto (2019) e A un passo da me (2021), oltre a un album di cover in inglese, Starlight (2021), in cui reinterpreta brani internazionali che ha sempre apprezzato.
Negli ultimi anni ha collaborato con Stefano Di Carlo, sia nella produzione musicale che nella realizzazione di videoclip, pubblicando diversi singoli tra cui Su Dimmi (2022), Non è (2023), Geloso Remix (2023), Sì (2024), Volare (2024) e Meno Male (2025). Questi ultimi brani anticipano il suo nuovo album di prossima uscita insieme a Dimmelo tu, in radio dal 9 maggio 2025.
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Il nuovo singolo del cantautore sardo è un inno alla sincerità e alla ricerca della verità.
Il cantautore Igor Mulas torna con il nuovo singolo “Dimmelo tu”. Il brano affronta il tema di un amore ormai spento e il bisogno imprescindibile di un dialogo sincero per trovare una svolta definitiva nella relazione.
Musicalmente, l’arrangiamento essenziale e dalle sfumature quasi tribali richiama la sacralità dei sentimenti, sottolineando la necessità di rispettare e onorare l’amore con dedizione e onestà. Un viaggio emotivo che porta l’ascoltatore a riflettere sulla fragilità delle emozioni e sull’urgenza di una comunicazione autentica.
Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale girato nelle suggestive spiagge di Marina di Cerveteri e diretto da Stefano Di Carlo. Il video segue l’artista nel suo percorso alla ricerca della verità dietro un sentimento incerto, lontano dalla città e immerso nella natura incontaminata. A piedi nudi, accanto al mare, Mulas ritrova se stesso e la propria dignità, esprimendo la necessità di un amore puro e sincero.
https://youtube.com/watch?v=gvdTPnNm-U0
Igor Mulas è un cantautore di origini sarde con un percorso artistico che attraversa l’Italia e l’Inghilterra. A diciotto anni si trasferisce a Londra, dove vive per oltre un decennio, immergendosi nella scena musicale internazionale e studiando canto presso The City Lit, approfondendo generi come pop, rock, soul, jazz, opera e blues.
Durante la sua permanenza nel Regno Unito, inizia a produrre professionalmente le sue canzoni, collaborando con diversi arrangiatori. Le influenze della multi-etnicità londinese e il pop britannico contribuiscono a definire la sua identità artistica. Alla fine del 2000 rientra definitivamente in Italia, stabilendosi a Roma, dove avvia una nuova fase della sua carriera musicale.
Ha partecipato a importanti eventi e concorsi canori, tra cui Sanremo Giovani, Castrocaro e Music Village. La sua discografia comprende tre album da cantautore: Io sono Igor Mulas (2009), Tutto è giusto (2019) e A un passo da me (2021), oltre a un album di cover in inglese, Starlight (2021), in cui reinterpreta brani internazionali che ha sempre apprezzato.
Negli ultimi anni ha collaborato con Stefano Di Carlo, sia nella produzione musicale che nella realizzazione di videoclip, pubblicando diversi singoli tra cui Su Dimmi (2022), Non è (2023), Geloso Remix (2023), Sì (2024), Volare (2024) e Meno Male (2025). Questi ultimi brani anticipano il suo nuovo album di prossima uscita insieme a Dimmelo tu, in radio dal 9 maggio 2025.
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