Una ballata sincera tra illusione e realtà con sonorità moderne e radici profonde
Una storia d’amore vera, nuda, senza retorica. “Il cielo non è blu”, singolo di Roberto Crespi, racconta il legame tossico tra un uomo innamorato e una donna attratta solo dal benessere che lui poteva offrirle. Il brano nasce dal dolore e dalla lucidità, in un dialogo interiore tra bisogno d’amore e consapevolezza. Un compromesso crudo: “stai con me, non importa se pago”. Parole che pesano, e che riflettono la realtà di chi ha amato troppo.
L’arrangiamento segue la direzione del progetto La nuova era, con l’obiettivo di recuperare l’anima delle canzoni italiane degli anni ’70, ’80 e ’90, ma attualizzate con suoni contemporanei. “Ho voluto dare nuova vita a quello stile che emozionava senza bisogno di urlare. E ho avuto l’onore di farlo con Tony Cercola, storico percussionista di Pino Daniele”. Il risultato è un brano che unisce profondità e immediatezza, capace di arrivare con forza al cuore di chi ascolta.
«Avevo capito che non mi amava, ma ero disposto a pagare pur di sentirla vicina. È un patto, sì. Ma era l’unico modo per non perderla». Una voce che non cerca pietà, ma racconta con disarmante onestà una dinamica purtroppo comune. E proprio per questo universale.
Ascolta il brano
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Originario della Sicilia e adottato dal Piemonte, Roberto Crespi è un artista capace di unire mondi diversi con una penna autentica e una sensibilità rara. Oltre duecento canzoni scritte, partecipazioni a festival, riconoscimenti e un pubblico che cresce nel tempo. La sua musica è un crocevia di passioni, malinconia, speranza e vita vera. “Non voglio stupire, voglio raccontare. Con sincerità. Con musica.”
“Il cielo non è blu” fa parte dell’album “Generazione a testa in giù,” un progetto di dieci brani tutti firmati da Crespi. Un disco che fotografa la realtà senza filtri, con l’intento di restituire alla musica italiana un linguaggio più umano, diretto e sentito.
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