Ogni tanto capita che nelle amicizie e nei rapporti interpersonali si prendano degli abbagli, magati frutto di clamorosi errori di valutazione. La realtà ci suggerisce di fare amicizia con delle persone che non sono poi facilmente abbordabili, sono ermetiche e se ci ribelliamo al loro rifiuto risultiamo permalosi. L’amicizia non è facile, richiede un lungo procedimento. Ci capita spesso di dover troncare e bloccare delle relazioni. Ci capita spesso di incontrare nuove persone in vari ambiti al lavoro, in chiesa, in vacanza, a scuola, al mare, e di fare su di queste dei veri castelli in aria. Immaginiamo che il ragazzo conosciuto in un viaggio diventi il compagno ideale di nostro figlio, l’amico per la pelle dato il loro affiatamento. Poi il ragazzo riparte senza lasciare alcun indirizzo e recapito telefonico. Questo comportamento ci destabilizza e ci delude profondamente. Ci capita di conoscere una signora al mare che diventa nostra amica e ci promette mari e monti, si mostra espansiva, familiare, onesta. Il suo comportamento è composto e nulla lascia presagire la conclusione. La signora riparte e nemmeno ci avvisa e ci saluta con la sua voce squillante, anzi sentiamo che saluta le altre persone e ci critica pure con loro. In certi contesti non sappiamo se intervenire o fare finta di nulla. Ci rechiamo al pronto soccorso e immaginiamo una accoglienza cordiale da parte del personale sanitario ma restiamo di stucco per come veniamo trattati. Siamo sbalorditi nel vedere crollare i nostri castelli in aria. Spalanchiamo gli occhi quando l’idraulico di fiducia che conosciamo da una vita fa commenti sarcastici sul nostro arredamento, persino sulla nostra vita privata e scopriamo che non ci ha mai stimato nel profondo, e noi che credevamo ingenui il contrario. Nei rapporti sopraggiungono nuove cose a sollecitare un cammino diverso, una piega diversa. Rivediamo una vecchia insegnante della scuola del passato e crediamo di poter intessere con lei una nuova relazione amicale. Facciamo castelli in aria immaginiamo cene insieme, gite, viaggi, incontri, letture comuni o anche semplici conversazioni al bar. Invece la persona si tira indietro, di nega al telefono, inventa scuse. Sono sempre i pregiudizi che frenano, magari avevamo visto il volto della docente illuminarsi al primo incontro. Al livello pratico ci avevamo creduto. Invece le persone se ne vanno non ci cercano senza dare spiegazioni ulteriori. Le visite in casa nostra si diradano. Conosciamo delle persone a un corso di lingue e facciamo castelli in aria. Immaginiamo di conoscerle più a fondo, di penetrare nel loro mondo, di confidarsi. Progettiamo incontri, visite a musei e mostre. Pensiamo a una amicizia pura, incorrotta. La gente invece è cauta con noi, non si avventura. Con aria indolente ci respinge magari con dolcezza ma con determinazione. Alcuni ci deridono con malizia. Sembra che non abbiano una buona impressione di noi. Certi comportamenti sono disarmanti e allarmanti. Accorrono molti pregiudizi, magari abbiamo una macchina meglio della loro, che hanno ammirato e questo è motivo di distacco eppure abitiamo in un quartiere popolare che non è alla loro altezza. Molti ci maltrattano in modo indelicato e ci accusano di invadenza. Certe idee preconcette bloccano, seducono. Le amicizie su cui avevamo fatto dei castelli in aria non decollano neppure in chiave solo epistolare. Pensavamo di trovare un valido soccorso e troviamo solo muri divisori.
In certi casi è meglio non partire in quarta e fare dei castelli in aria, meglio essere ponderati e non aspettarsi nulla dai nuovi conoscenti. Su certi comportamenti meglio scherzarci sopra in modo leggero.
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