Pietro Capucci nacque a città di castello nel 1390 da una famiglia benestante e di origini nobiliari. A a soli quindici anni entrò come domenicano nel convento della sua città natale. Dopo un anno prese i voti. Fece studi teologici e filosofici a Cortona e dopo a Fiesole e Foligno. Sin dall’inizio egli avrebbe voluto riportare l’ordine alla sua primitiva osservanza. Il suo amico più intimo fu sant’Antonino e anche il pittore Beato Angelico. Fu un abile predicatore. La sua vita era intrisa tutta di rigori morali: faceva dure penitenze, si confessava spesso, digiunava, faceva la questua, dormiva pochissimo, rifiutava i beni materiali. Passava il tempo nelle elemosine, a leggere i salmi e le sacre scritture. Molte notizie si hanno dalle cronache di sant’Antonino. La chiesa attraversava un momento difficile fra eresie e scismi come quello avignonese. A Pisa venne eletto l’antipapa Alessandro V e Cortona era occupata dal re di Napoli. Pietro Capucci con i confratelli si trasferì a Foligno in territorio dipendente dal papa per un periodo per poi tornare e dove fu consacrato sacerdote. In questo periodo si dedicò alla assistenza di malati, anziani, infermi, contagiati di epidemie frequenti in quella epoca. Per favorire la costruzione di una nuova chiesa Capucci si occupò con abilità della questua in tutta la zona. Conobbe anche san Bernardino da Siena. Spesso capita che nella vita di santi e beati si ritrovi incontri con altri santi e personaggi di spicco , come se il destino li riunisse e facesse incontrare di proposito per qualche fine ultimo. Nelle sue predicazioni poetava con sé un teschio per ricordare la caducità della vita e per invogliare a non perdersi in guerre e lotte di potere. I suoi primi miracoli furono guarigioni oltre che conversioni, la salvezza di condannati a morte. Poteva raggiungere incarichi importanti ma fu rinunciatario. Commissionò al Beato Angelico una pala della annunciazione. Morì alla età di cinquantacinque anni e fu sepolto nella terra senza processi di imbalsamazione. Le sue ossa furono riesumate e messe in una urna. Le sue reliquie vengono spesso portate in processione. Le spoglie si trovano a Cortona nella chiesa di san Domenico. Di lui sono stati fatti dipinti e ritratti data la sua fama di santità.
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