Nel periodo estivo molte cose cambiano repentinamente . I prezzi sono sempre più elevati mentre gli stipendi restano immutati. I più penalizzati dalla crisi economica sono i dipendenti perché le altre categorie possono pure occultare e bleffare nei confronti del fisco, arginarlo con vari espedienti. Si intravedono sempre raggiri, truffe. Ci sono agenzie turistiche fantasma che dopo presa la caparra scompaiono. Ci sono taxi che per certe tratte in estate prendono il doppio se non il triplo rispetto alle tariffe invernali normali, per pochi km si paga cifre salate. I turisti, se hanno il cambio favorevole, non ci fanno neppure caso ma per gli italiani certe tariffe sono troppo esose. I bar aumentano la colazione, un cappuccino e un cornetto può costare molto specie in alcune località considerate di moda. Il tono delle vacanze è sempre lo stesso, si prova un gusto matto a spennare i turisti sia essi stranieri che italiani. Andare in vacanza diventa una impresa, si deve lottare. Meglio forse scegliere un posto isolato, selvaggio con pochi servizi. A infastidire è la faccia tosta, la tracotanza con cui si deruba il turista ignaro. Alcuni atteggiamenti sono indisponenti, il turista viene trattato come fosse un fesso, un idiota incapace di intendere e di volere. Molta gente, specie di mezza età e anziana, preferisce alla fine rimanere in città ma anche la città ha le sue insidie e i suoi tentacoli nascosti.
Negli ultimi tempi nelle città spopolate e semideserte accadono strani fenomeni che danno da pensare. Siccome ci sono meno persone i negozianti, gli ambulanti pensano bene, per guadagnare allo stesso modo degli altri periodi dell’anno,, di aumentare i prezzi delle merci in modo pure vistoso. Gli aumenti sono notevoli dato che i clienti sono pochi. Non serve reagire i negozianti hanno sempre la risposta pronta e rispondono stizziti. Gli aumenti scattano all’improvviso come una ghigliottina si abbattono sul malcapitato. I negozianti hanno la peculiarità di salvarsi, adescando clienti in giro cosa che non può fare un comune impiegato alle prese con salari da fame. I negozianti più burberi offendono pure. Puniti sono le persone comuni, i turisti. Alcuni raggiri sono raffinati. Tutto si ritorce contro il cittadino. Vengono venduti pure prodotti difettosi. In alcuni casi il venditore ridacchia pure compiaciuto e divertito in barba al cliente. Ci sono stabilimenti balneari sporchi, maltenuti che chiedono cifre astronomiche al pari di altri. Non c’è purtroppo una regolamentazione anche per i prezzi. Una stessa tratta di taxi alla stessa ora viene pagata in modo ogni volta diverso e non si sa mai quanto costi realmente la corsa. Alcuni turisti stranieri sono urtati da questi comportamenti vigliacchi. Si accorgono delle truffe perché non sono stupidi. Molti fanno finta di nulla.
Siamo scettici sulle previsioni future. Non possiamo dimenticare che siamo il paese delle contraddizioni, delle imperfezioni. Sono aumentati il ticket dei biglietti urbani per i turisti nelle città d’arte ma non la qualità del servizio. I mezzi sono lenti, vecchi e sporchi. La rete dei tram e dei bus non viene rinnovata, i negozianti più sfacciati si rifanno sui turisti, si sfogano e ci provano gusto ma i dipendenti con chi se la prendono? Certi sistemi sono duri a morire, non è facile raddrizzare e correggere una situazione che ristagna da anni e che ci fa balbettare per la rabbia.
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