Spesso si chiamano in casa degli operai per interventi di ristrutturazione e manutenzione. Alcuni interventi sono complicati e richiedono personale specializzato come idraulici, falegnami, elettricisti. In passato i tecnici chiamati erano quasi tutti rispettosi, educati, altruisti, generosi, competenti, calmi, scrupolosi, onesti, sinceri. Era raro che venivano sgridati per delle disattenzioni. Non deviavano mai dal retto cammino. Non facevano mai errori gravi. Non c’erano mai errori da condonare. Ora la situazione è differente, il registro è mutato. La moderazione non esiste più. Gli operai chiamati in casa non sono più tanto bonari e educati. Alcuni sono arroganti, irrispettosi, vanitosi. Fra loro si spalleggiano se l’intervento richiede più persone. Alcuni sono ironici, sornioni, volgari. Alcuni sono spietatamente ironici e non mollano il loro atteggiamento strafottente e irriverente. Non abbassano la guardia. Muovono critiche antipatiche hanno da ridire sull’arredamento della casa, sui panni stesi, persino sull’abbigliamento della padrona di casa. Hanno un tipico approccio antipatico. Molti dopo un inizio cordiale e aver preso molta confidenza, dopo essere entrati in perfetta sintonia si sentono in dovere di criticare, di esporre le proprie opinioni e commenti, di sferrare qualsiasi attacco. Si mostrano amici, avvolgono il cliente con parole all’inizio gentili e il cliente si sente in dovere di richiamarli di non chiamare altri operai. Poi subentrano le frasi allusive, irriverenti, oltraggiose, le offese personali, le intrusioni particolari. L’operaio si allontana dal comportamento normale. Parla con franchezza, vuota il sacco, dice in tono crudo quello che pensa, non tralascia nulla. Racconta con calore pure fatti personali che al cliente non interessano minimamente. Fa commenti atroci, si intromette senza essere autorizzato. Usa un tono perfido e il cliente si deve piegare alla situazione. In certi casi l’operaio non si mostra neppure responsabile non mostra gli scontrini per l’acquisto dei materiali, lucra sul prezzo, gonfia le tariffe, non restituisce il resto fingendo una dimenticanza, compra materiali scadenti spacciandoli per buoni, fa un lavoro frettoloso, grossolano, non a regola d’arte che richiede altri interventi, risponde male se ripreso, si allontana senza salutare, si intromette nelle questioni familiari più delicate, obbliga nella scelta dei colori il cliente a seguire i suoi gusti personali. L’armonia con il cliente è messa a dura prova. Alcuni tecnici si mostrano sleali, rubano oggetti e soldi che trovano a portata di mano, si impossessano di vari materiali di scarto senza essere autorizzati. Alcuni operai sono senza pietà. Alcuni si mostrano pettegoli. Alcuni fanno commenti pure sul modo di vestire del proprietario e ci si chiede cosa possa interessare a un tecnico riguardo l’abito del datore di lavoro. Tenendo poi conto che ognuno si veste come vuole specie in casa propria. La conclusione che tutto va discapito del tecnico. Per principio certi tecnici non si chiamano più. Se ne cercano altri più onesti e più affidabili, decisamente più affabili. Chi sta a contatto con il pubblico nel lavoro dovrebbe cercare di avere un comportamento più adeguato, in fondo ha scelto quel mestiere volontariamente se no faceva altro.
https://www.my101.org/discussione.asp?scrol=1&id_articolo=7148