Discussione

MANGIARE

Il mondo politico è un mondo variegato, imprevedibile, complesso ma su alcuni punti vi è perfetto accordo. Il tenore patriottico lascia spazio al tornaconto personale. Si impongono scelte dettate dall’egoismo. Di solito tutti i politici, di qualsiasi tendenza, e schieramento all’approssimarsi di una scadenza elettorale, di una consultazione referendaria, tendono a fare comizi, dibattiti, incontri, manifestazioni, riunioni, convegni alcuni fatti in pompa magna. Il comportamento, aldilà delle divergenze politiche, è uniforme. Il politico arriva in ritardo con passo solenne e sguardo altero, con abiti firmati, camicia di seta, borsello di pelle, scarpe costose, profumo di marca, abbronzato da solari o viaggi ai Caraibi, accompagnato dalla avvenente segretaria, dal portaborse di turno e dall’autista. Non è mai solo, lo circondano una schiera di devoti. E’ accolto con applausi e declamato. La sua faccia è impassibile, inganna sulle sue reali intenzioni. I saluti sono calorosi come le strette di mano, specie fra collaboratori. Il mondo politico sembra interessante, lucido e pulito. Il lato scomodo non appare o per lo meno non viene subito smascherato, lo si può solo intuire. Durante la campagna elettorale un comportamento comune è quello di organizzare pranzi, rinfreschi, cene, spuntini, merende e colazioni per il popolo, dove tutto è gratuito, in certi casi si regalano penne, borsette, piccoli regalini ricordo. Il fine giustifica i mezzi. La gente accorre per ascoltare e per mangiare senza pagare. Molti restano sconcertati da tanta generosità. Si può mangiare caviale e salmone, tartine e torte. Molti si fanno incantare, altri invece restano sconvolti perché si vuole prendere il popolo per la gola, peraltro giudicato magari rozzo e facilmente raggirabile. I pranzi e gli incontri si moltiplicano a ruota libera con l’approssimarsi di certe scadenze e date come ad esempio il rinnovo della giunta di un comune ecc. Si regalano bibite, vini, liquori in una orgia di gusti e sapori a volontà. Ognuno organizza rinfreschi a piacimento per ingraziarsi il popolo che vive solo per la pancia e non ha intelletto a detta di certe persone. Di rado il popolo si ribella solo nei casi limite. Tutti approfittano chiaramente del cibo a sbafo. I giovani si lasciano irretire da questi comportamenti ambigui e poco chiari. Gli inviti a cena sono un segno inequivocabile di raggiro, di trappola. Molti fiutano il pericolo e non si presentano. Certo è emozionante mangiare gratuitamente pietanze ghiotte e costose. Il problema è che dopo per la folla non ci sono più panini imbottiti e piatti raffinati ma solo pesci in faccia mentre per il politico di turno, ormai vittorioso, che si presenta con un contegno signorile, una infinita sequenza di pasti eleganti in compiacenti ristoranti stellati e prestigiosi, apprezzati. Il popolo non più protagonista indiscusso resta a guardare completamente solo e profondamente turbato. Per il popolo non ci sono più agevolazioni, cibo gratuito ma solo voltafaccia e sorrisi ipocriti di circostanza. Molti del popolo hanno capito e compreso questa mancanza di fedeltà, questa farsa apparente. Molti alla fine preferiscono mangiare in casa propria dove il cibo è semplice, genuino, senza salse elaborate. I bocconi amari procurano i magoni e sono indigesti e rovinosi per la salute fisica e psichica. La brutale e spasmodica ricerca di conquista del popolo con il tempo può rivelarsi fallace , inutile, patetica e immotivata. Il popolo ormai ride sotto i baffi, impermeabile a ogni emozione, resta solo un vago turbamento interiore. Molti non si fanno più irretire e prendere al laccio, in loro finisce per predominare un allegro buon senso. In fondo è meglio un tozzo di pane guadagnato con il sudore che un piatto servito fra rabbie e competizioni. Il popolo ormai è ammantato di una dura corazza resistente ed evita di piangere. L’unica consolazione, l’unico supporto vitale è la propria intelligenza che ha il compito solenne di non lasciarsi raggirare con polso fermo. Solo la mente è di conforto e lenisce i dolori e dissolve gli attacchi sventati di persone senza scrupoli. Certe consuetudini certo sono dure a morire e ancora si cerca di allettare il popolo con il cibo come se il popolo non avesse testa. Il popolo nel frattempo potrebbe essersi svegliato dal sonno dei giusti.