Discussione

ACCOMPAGNATE

Tutti ci tengono a precisare che viviamo in una società post moderna dove la libertà è uguale per tutti. Tutti, donne comprese, in teoria possono andare dove vogliono senza essere infastiditi. Un tempo le donne non potevano andare sole, venivano accompagnate da familiari, amici anche quando dovevano incontrarsi con il fidanzato. Le ragazze non potevano rincasare alle ore piccole. Le donne hanno sempre sopportato le limitazioni alla loro libertà anche se in certi contesti la ribellione era necessaria. Le donne hanno sempre incassato i colpi, hanno cercato di essere prudenti. Sono poche quelle che hanno morso il freno. Le più ribelli erano giudicate male. In passato i genitori provvedevano perché le ragazze non fossero mai lasciate sole. Le donne erano sottoposte a leggi ferree e dovevano obbedire, e affrontavano tutto con una dose di indifferenza. Molte si arrendevano alla evidenza, si davano per vinte. Per una donna non era facile affermare la propria libertà di pensiero e di intenti. Una donna era apertamente seguita, osservata, giudicata, controllata, tormentata. Le donne non potevano essere spontanee. Molte si vergognavano di essere femmine. Molti atteggiamenti urtavano la sensibilità femminile. Con la rivoluzione dei costumi nel novecento le donne si sono prese la loro agognata libertà. Sono uscite allo scoperto senza veli. Il tentativo di riscatto è stato audace. Ci sono donne che tornano a casa all’alba come un ragazzo, che vanno a ballare sole nelle discoteche senza essere accompagnate, che prendono aerei, pullman da sole, che vanno a studiare all’estero autonomamente. La società osserva il fenomeno finge approvazione, noncuranza. In realtà episodi di violenza e sopruso stanno dimostrando che le donne, anche le più assennate, devono tornare purtroppo ad essere accompagnate da fratelli, zii, cugini, genitori. Una società ipocrita le costringe a fere dietro marcia. Il punto è che le donne sole sono più esposte cosi alcune vengono borseggiate, private dell’essenziale, rapinate, violentate, assassinate, calpestate, picchiate. Il rispetto per le donne ancora è assente. Il punto di vista è quello che le donne sono fragili e non è cambiato. Per molti le donne devono chiudersi in casa, accettare le imposizioni, non andare in giro. Le donne non possono evolversi, avanzare proposte, stabilire il loro avvenire. Le donne sono schiave, non possono accampare diritti di nessun genere. Neppure i più progressisti pensano che alcune donne vanno risarcite per il male subito. Nessuno accorda fiducia alle donne e molte sono uccise da mariti, fidanzati, compagni e sono uccise persino incinte, uccise con inaudita ferocia. Il futuro non è ammantato di ottimismo. Si sta tornando indietro e anche le donne più audaci devono tornare a farsi accompagnare come nel passato se vogliono sopravvivere. Devono accordarsi con qualcuno che le accompagni e le protegga e soprattutto che le tratti alla pari. In questo periodo si assiste in silenzio a comportamenti poco democratici verso le donne. I fatti di cronaca parlano chiaro. Un tempo anzi certe uccisioni efferate erano impensabili. Ora la società è diversa, più elevata per certe cose ma in zona retrocessione per altre. La realtà è contaminata da influenze sociali e ambientali di bassa lega. Certi episodi scatenano la collera ma solo sul momento poi tutto svanisce apertamente come una bolla di sapone nell’aria tersa. I ragazzini nelle scuole nei loro discorsi considerano ancora le femmine persone inferiori e sono abituati a sentirsi superiori. Per cambiare la mentalità bisogna lavorare sodo e sudare sette camicie.