Il periodo che precede le vacanze estive è sempre frenetico. Più si avvicina il tempo delle partenze e più la gente è stanca e frettolosa. Bisognerebbe seguire il motto latino festina lente affrettati ma lentamente se no non si assapora nulla. Per i giovani la situazione è diversa sono a caccia di divertimenti sfrenati, apertivi in riva al mare o lago, nuove relazioni, visite a musei e siti archeologici, di piatti tipici. La vacanza per loro deve essere leggera, dinamica, deliziosa, per certi versi persino rischiosa . i giovani non hanno il senso del pericolo., amano le sfide e l’imprevedibile, vogliono farsi notare Per gli anziani è diverso per loro le vacanze devono infondere serenità, gli anziani apprezzano la quiete di luoghi solitari e isolati. Agli anziani sta a cuore il riposo e non amano molto i luoghi caotici e affollati. In certi casi non esiste più il turismo familiare, i divorzi hanno accentuato il turismo solitario. Proliferano i turisti single. I figli di separati spesso si godono le vacanze da soli in qualche colonia estiva visto che i genitori si sono risposati e prendono soldi dai genitori e dai nuovi conviventi dei genitori. I nipoti assorbono per le vacanze i soldi dei nonni. Le ex mogli vanno in vacanza con le nuove fiamme e viceversa. Molti adolescenti e giovani sono allo sbando.
I deplian turistici promuovono mete esotiche e incoraggiano a viaggi lunghi e stressanti. Le destinazioni proposte sono costose. Non tutti sono privilegiati e posso permettersi viaggi da sogno.
Il problema dell’estate è che tutti chiedono dove ognuno è diretto domande fatte con un candore disarmante che nasconde tracce di malizia. Guai a citare una meta fuori moda. In certi casi bisogna mentire, occultare, nascondere. Spesso si arrossisce e si abbassa lo sguardo. Non si può dire che si passano le vacanze in un lago sperduto intenti alla pesca. Ci guarderebbero di sottecchi con ironia irritandoci. A chi ci dice che va in Giappone noi rispondiamo che andiamo ai Caraibi come contropartita. Spesso bruciamo le tappe e spariamo noi la meta famosa. Non si può dire che si raggiungono mete vicine, sono traguardi banali che si addicono alle persone sfortunate, mediocri. In certi casi meglio condurre il gioco con mete all’altezza della situazione. Mai farsi cogliere alla sprovvista. E’ opportuno dire bugie. Il messaggio della società è chiaro: bisogna andare all’estero, essere ospiti in strutture straniere. Allora è meglio ribattere subito a chi ci fa domande insidiose. Ogni anno il nostro compito è trovare una meta ambita e alla moda per dirlo agli altri anche se poi non vi andiamo sul serio. E’ uno specchietto per le allodole.
Ultimamente si sta sviluppando un tipo di turismo che mette tutti d’accordo, anche fasce di età diverse. Si tratta del soggiorno in conventi, monasteri, strutture religiose di vario tipo, abazie, centri culturali e filosofici. Un modo alternativo di concepire la vacanza fatto di relax, convegni, incontri, rapporto con la natura, relazioni amicali, cibo genuino, meditazioni, sport all’aria aperta, passeggiate, ammirazione di paesaggi, ritrovi, seminari. Molti adulti, giovani, adolescenti sono sempre più attratti da questo tipo singolare di esperienza. In certi conventi si può studiare la natura, entrare in contatto con varie razze animali, coltivare orti, piantare alberi da frutto e fiori. La vacanza in mezzo al verde e alla natura si rivela salutare e rigenerante, in questo modo ci si prepara alle sfide dell’autunno.
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