Siamo abituati a vacanze con pranzi luculliani, drink frizzanti, con conquiste amorose, ossia a vacanze alla insegna di uno sfrenato edonismo. Si è perso il candore di vacanze nei paesi di origine fra processioni e feste popolari. Le vacanze sono affrontate con spirito audace. Le vacanze sono veri folleggiamenti impertinenti e allegri. Chi fa vacanze tradizionali è guardato con sarcasmo. Le vacanze devono essere estrose, fantasiose. Non si prendono più case in affitto con la famiglia. Gli anziani vengono parcheggiati nelle case di riposo, lasciati soli pure a ferragosto. Non si può convivere con un vecchio anche se genitore. Nessun genitore del resto reclama, si ribella, si mostra offeso, rimprovera il figlio con austera severità. Ci si libera celermente di nonni, nipoti, persino figli che magari vengono dati all’altro genitore separato, animali, amici, zii, cugini. In estate si avverte nell’aria un senso di liberazione, ci si libera delle persone scomode, trattate come pacchi postali. Si depositano i genitori o la stessa madre in una struttura e non si aiuta nemmeno a mettere a posto i bagagli e si fugge via rapidi come fulmini, le valigie sono lasciate nell’atrio senza batter ciglio, senza pensare alla figuraccia. Per una madre sono schiaffi in faccia. Siamo abituati a liberarci della gente, della fatica. In estate si azzardano comportamenti sopra le righe. Di solito si ama il chiasso e si va in overdose. Il silenzio non è tollerato, è troppo monotono e volgare . Non si muovono critiche a chi va in overdose di tutto. Ci sono quelli che vanno in overdose come dei tossici. Si intossicano la mente, la ragione di oggetti, immagini, eventi. Ci sono quelli pigri che dormono, quelli che fanno la doppia colazione dopo quella dell’albergo, che fanno apertivi tre volte al giorno incuranti dei ritmi ordinari della giornata, quelli che cambiano tante paia di scarpe in un solo giorno per mantenere una apparenza di persona benestante, per far recepire il proprio benessere economico, la massima è sempre quella di apparire ricchi viventi in cieli dorati, ci sono quelle donne che cambiano costume quattro volte al giorno anche se non ce ne sarebbe bisogno, solo per far avvertire della propria presenza, il principio è quello di farsi notare, ci sono donne anziane che sfoggiano borse di ogni tipo firmate, ci domandiamo se tutte quelle borsette siano proprio necessarie dati i grossi bagagli, ci sono donne che mettono tante collane al collo pure per andare in spiaggia e fare il bagno con il rischio di perderle o di venire derubate, visto che alcune sono in oro massiccio. E’ necessario veramente avere dieci collane al collo? Ci sono quelli che hanno molti occhialai da sole. Chi fa l’esatto opposto non porta collane, smalti, anelli è criticato, il suo è un errore scandaloso. Tutti si ergono a giudici. Ci sono ragazze che usano molte creme solari, di ogni tipo, di ogni marca, di ogni fattura e si ungono dalla mattina alla sera, usano creme abbronzanti, rinfrescanti ecc. chi usa una sola crema magari della farmacia è guardato con sospetto. La conseguenza di questi comportamenti è un vero eccesso, una overdose che coinvolge se stessi prima degli altri. Si cambiano gli abiti ogni dieci minuti persino ai bambini per porgere l’immagine di gente alla moda. Il discorso è che siamo impelagati da tempo in una società edonistica che giudica positivi solo gli eccessi in un vuoto spaventoso di sentimenti. Davanti a scempi, sfoggi, dispendi di denaro ci viene l’emicrania. Davanti a gesti plateali ci viene il vomito. Si alzano gli occhi al cielo davanti a continue overdose. Se ne deduce che in vacanza tutti vogliono apparire non essere. Certi comportamenti sono fuori luogo.. Esiste un contrasto stridente fra i bambini che muoiono di fame a Gaza e quelli che crescono viziati dentro una vita luccicante ma forse solo in apparenza. Alla società spetta il compito di educare in modo serio per evitare eccessi e overdosi non solo di droga. Anche la dipendenza da oggetti ha il suo peso. La gente a turno si lascia sedurre e sbanda. Dobbiamo consentire al nostro spirito di straccarsi dalle cose materiali. Un abito di cotone può stupire come uno di raso. Dobbiamo evitare in estate specialmente stupide corride e stanche overdosi.
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