Ai nostri giorni la tradizione cinematografica non si interrompe mai. Per molte persone è un piacere, una vera pacchia poter allestire film. Molti si beano nel fare dei film tutti personali che vengono smontati e rimontati a proprio piacimento a seconda dell’estro del momento e delle circostanze. Molti si fanno veri e propri film sulla vita degli altri, fatti di supposizioni, immaginazioni, insinuazioni, indagini. La vita degli altri sembra sollecitare e stimolare la creazione di pellicole a uso domestico. Le persone oggetto dei film sono colte di sorpresa e sono contrariate. Sono film allucinanti, pazzeschi, non veritieri, che intossicano, che distruggono. Sono film che galoppano con la fantasia, che fanno passi da gigante nella pura menzogna. Non sono film sereni, appaganti. I film vengono realizzati in solitudine o in gruppo nella testa e poi messi in circolo, sbandierati, raccontati, diffusi come materiale autentico e genuino. I soggetti interessati sono spesso rassegnati e non dicono nulla protestano solo ogni tanto per i danni di immagine che ne conseguono. Di solito ogni occasione è buona per fare un film inedito su una persona specie se è nuova o da poco conosciuta. Certe persone decidono di non prendersela a male. Le voci che circolano tanto sono infondate e i calunniatori si cuociono nel loro brodo. Certi pettegolezzi lasciano il tempo che trovano. La maldicenza maligna non ha radici profonde. Tutto sommato meglio non lasciarsi prendere dal nervosismo.
In certi frangenti i film diventano audaci. Spesso capita che una donna faccia un viaggio da sola perché magari il marito è impegnato con il lavoro e allora parte il film dai contorni torbidi. La donna secondo l’opinione generale è una separata, una divorziata in cerca di piaceri che ha lasciato i figli da vera snaturata. Davanti a certe insinuazioni una persona a stento si domina. Se si vede una condomina che esce in tarda serata si allestisce e imbastisce subito il film. Esce per raggiungere il suo amante, per andare in un locale equivoco e scandaloso, per lavorare come ballerina mezza nuda su un cubo. La ragazza magari invece deve raggiungere un parente in ospedale, la casa di una zia, l’appartamento di una amica o di un cugino, o al turno serale al lavoro. Certe insinuazioni bisogna rassegnarsi vengono raccolte e messe in giro, diventano virali. Se due amiche sono in vacanze insieme sono due lesbiche, se una madre con una figlia sono in vacanza insieme la figlia è una menomata che ha la pensione di invalidità solo perché si è permessa di non andare sola a divertirsi per le ferie. Ogni volta si respira aria di calunnia, ci si imbatte nel solito film montato ad arte difficile da ricomporre diversamente nelle sue sequenze scabrose e bugiarde. Molti si permettono offese e fanno film scandalosi. Nessuno è permissivo. La vita degli altri è scandagliata, messa alla berlina e setacciata in modo errato e falso. Certi pettegolezzi insulsi sono spia di maleducazione, inciviltà. Per certe persone dovrebbe scattare la censura. Molte chiacchiere trovano il terreno fertile. La privacy è violata. Le insinuazioni sono infami e dolorose e dette a gran voce neppure sussurrate. Nessuno guarda l’altro teneramente con indulgenza. La vita degli altri non è contemplata in silenzio, ma osservata, monitorata, messa sotto i riflettori. Sovente ci si concentra solo sulla vita degli altri. La mente si occupa solo dei fatti degli altri. Bisogna sempre tenersi pronti alla proiezione tipica di un nostro film. Anche su di noi sono stati fatti film magari che partono dalla infanzia, film orrendi, senza capo ne coda, offensivi, insidiosi e viscidi, balordi. Ci si fa strada spesso l’idea di fare anche noi un film su certi nostri nemici calunniatori ma non siamo tagliati, non vogliamo scendere al loro livello anche che chi la fa la aspetti. Ognuno spavaldo ama fare film sugli altri e costruirsi una sua errata verità. Alla base di questi film dozzinali e rozzi c’è il disprezzo per l’altro, quel sentirsi superiori, preferiti. Su certi film si posano gli occhi di tutti, sempre o a intervalli, ma sono occhi privi di calore, di gente falsa e meschina. Si capta a pelle la loro totale insensibilità. Non esiste spesso comprensione neppure fra familiari. Anche i parenti si fabbricano i loro film, si confezionano i loro sceneggiati su di noi. I registi sono facilmente individuabili, la loro mano e inquadratura è inconfondibile. Ogni film emana la sua firma. I pettegoli fremono di voluttà per i film dati in pasto. Certi film risultano indigesti persino ai più pettegoli e incalliti chiacchieroni. Certi film hanno un sapore intenso e inebriante perché sono veramente spudorati e pretendono di raggiungere tutti, si allargano fino a coinvolgere più persone anche minorenni. Alcuni particolarmente predatori vanno respinti con decisione perché impertinenti. I malcapitati sono presi alla sprovvista e spesso non sanno che su di loro circolano film da brivido. Molti nel fare i film sugli altri hanno un compiacimento narcisistico e malandrino ma non sopportano i film proiettati su di loro. Molti sono maleducati patentati e non si ravvedono, anzi ridacchiano e sollecitano gli altri a fare film smodati. Poi esplodono di rabbia quando afferrano che anche su di loro circolano film piccanti, noiosi e antipatici fatti da audaci e simpatiche canaglie. I furfanti inopportuni che divorano la vita degli altri spesso sono smascherati nel loro stesso ambiente e spesso hanno l’accesso negato per via dei loro requisiti. Certe persone sono incompatibili con certi ambienti per la loro stessa natura.
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